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6.11.25

“NON NE POSSO PIÙ DEI PROGRAMMI DI CUCINA CHE SI VEDONO IN TV, HANNO COMBINATO DISASTRI IRREPARABILI” – ALDO GRA SSO SI CUCINA GLI CHEF CHE IMPERVERSANO NEI PALINSESTI TELEVISIVI

facendo zapping su internet durante le interruzioni pubblicitarie di una giornata particolare di cazzullo su la7 leggo su dagopia questo   Estratto dell’articolo di Aldo Grasso per il “Corriere della Sera” (  qui l'articolo integrale N.b purtroppo  è  a pagamento  ma  che  potete  leggere  qui su  msn.it  )  

 

alessandro borghese in  cacio e pepe



Fino a poco tempo fa eravamo dei «morti di fame» (metafora) adesso siamo diventati così pretenziosi da storcere il naso per l’impiattamento. Sono sincero, non ne posso più dei programmi di cucina che si vedono in tv, convinto come sono che abbiano combinato disastri irreparabili.
Per un certo periodo della sua storia, la tv ha anche insegnato agli italiani come mangiare meglio, come diversificare i cibi […]

 

antonino cannavacciuolo giorgio locatelli bruno barbieri

Poi sono arrivati gli «spadellatori» che ci hanno trascinato in una deriva: spettacolarizzazione del cibo e del linguaggio che parla di cibo, cuochi diventati all’improvviso maître à penser, sempre in tv a fare soldi con i programmi per pagare i debiti dei loro ristoranti stellati. Ma quel che è peggio, hanno diseducato il pubblico, lo hanno reso saccente e borioso.
L’altra sera, ho seguito un programma di cucina, non importa quale: era una gara fra ristoranti italiani a Lisbona. L’aspetto più sconsolante erano i tre italiani (due donne e un maschio) che tifavano per il loro ristorante preferito, come fosse una seconda casa, un nido materno dove l’emigrato si consola con i sapori di casa. Ma avreste dovuto sentire come discutevano di cibo!

 

aldo grasso

Capirei se uno desiderasse mangiare una pietanza (buona) contenuta in un piatto normale e non in una forma oblunga e artistica; […] capirei se volesse un tovagliolo di lino; capirei se volesse pane casareccio senza semi di qualcosa, ma mangiare cacio e pepe a Lisbona e discutere degli aspetti estetici mi è parso il segno del ridicolo in cui siamo sprofondati.
È colpa della tv se il cameriere ti versa il vino quando il bicchiere è ancora mezzo pieno (Montanelli teneva il fiasco sotto il tavolo), è colpa della tv se sono sparite le trattorie, è colpa della tv se ti devi sorbire lo storytelling del piatto e se ogni portata dev’essere instagrammata per far sapere che esisti. Viva i cuochi che vanno poco in video e si dedicano alla cucina.



Ora non sono estimatore di Grasso er il suo modo di criticare ( aldo grasso controversie - Cerca con Google ) ma qui , almeno  dalla lettura     di questo stralcio ,   
ogni tanto Aldo Grasso ne dice una giusta .  Infatti  non se    può più nè di  pubblicità  in cui    sono  presenti  i grandi chef nè di  programmi o reality sulla cucina  da  loro condotti  . Peccato che  la critica  , anche se  io preferisco choiamarla  sfogo  di Grasso  non  tocchi  i  vari programmi   di cucina    tipo  è sempre  mezzogiorno e  simili che  ci  sono     tv    


carlo cracco e Iginio Massari



Carlo Cracco

che per usare le parole dello stesso Grasso spettacolarizzano il cibo e il linguaggio che parla di cibo  .troppi cuochi(veri o presunti/ improvvisati )presenti in tv , troppi programmi nella tv pubblica e privata che riguardano direttamente o indirettamente il cibo , ormai non se ne può più.

Antonino  Cavannaciulo  
Tutto ciò mi ha fatto venire in mente la scena [ non sono riuscito a trovare in video ], del film sono tornato di Luca minero , dove Mussolini fa zapping in tv e vede sconfortato l'alto numero di trasmissioni dedicate al cibo alla cucina . Comunque Grasso ha avuto merito di mettere se pur parzialòmente anche chi è contrario a tale suo editoriale .Infatti : « [...] Il rischio, semmai, è che una eccessiva teatralizzazione della vita di cucina possa sì avvicinare ad un mestiere umile ma esaltandone smisuratamente lustrini e paillettes a discapito dell’olio di gomito (elemento primo e non sostituibile di ogni cucina).[...]  » da  Aldo Grasso sbaglia a stroncare gli chef in tv. Però, a ben vedere… di   https://www.intravino.com/

5.3.24

le interviste spiaggiate di Chiara ferragni e Barbara Russo .,politiche agricole per per favorire l' impollinazione e proteggere le api il caso della Danimarca., Il pericolo non è essere ignoranti, ma non sapere di esserlo

 Dalle interviste di ieri per il loro annunciato rilancio, alle signore Ferragni e D'Urso, ho capito che vi hanno convinto, facendo presa sulla vostra sensibilità! Ovviamente due figure diversissime che si sono distinte per vicende e presenze varie completamente differenti ma non troppo visto i contesto dell'ignoranza e della tv spazzatura . Una indagata perché non si è accorta 😁che stava commettendo truffe , l'altra è diventata regina del trashume suo malgrado, perché a Mediaset così la volevano, e poi quando gli tolgono il giocattolo piang ange ,aggiungerei che per una che non voleva farlo, è stata proprio brava a interpretare il trash in ogni luogo e in ogni lago con enorme successo. Due interviste tanto attese quanto tanto sterili e spiaggiate . Quindi, ognuna si è giustificate come ha potuto con un candore da tenera innocente, sia verbalmente che nella compostezza nel poter rappresentare al meglio, la propria immagine, angelica, patinata e illuminata, conquistando i cuori più teneri che oggi le stanno santificando un po' ovunque, leggo.

......


💐🌸🌹🌺🌻🌼🥀
In Danimarca i proprietari di grandi terreni agricoli, in base alle ultime leggi varate a tutela dell'ambiente,devono obbligatoriamente coltivare il 5% del loro terreno con varie tipologie di fiori; per favorire l' impollinazione e proteggere le api. Quando basta poca e sana buona volontà (e intelligenza) per tutelare tutti, incluso il futuro dei bambini.
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Il pericolo non è essere ignoranti, ma non sapere di esserlo Infatti I nostri avi erano ignoranti perché non avevano gli strumenti per informarsi, ed consci di ciò hanno aiutato con il loro lavoro ed i acrifici i loro figli a studiare ed ad istruirsi . oggi invece abbiamo troppe informazioni e non saperle elaborare ci manda in crisi o ci costringe anzichè sforzarci a chiedere aiuto ed in molti casoi a pagare gli altri perchè lo facciano per noi
Collage di immagini dal web.
La negazione dell'emergenza climatica, del pericolo delle guerre, l'adesione alle faknews , il non saper usare lo spid o interagire via telematica con l'aministrazione e la burocrazia , ecc sono tutti effetti dell’ignoranza elaborativa...Ai nostri giovani dobbiamo fargli capire il pericolo dell'ignoranza.... ma la grande potenza del sapere perchè più sei ignorante più sei schiavo o per dirla alla Don Lorenzo Milani ( nome completo Lorenzo Carlo Domenico Milani Comparetti (Firenze, 27 maggio 1923Firenze, 26 giugno 1967 ), : << Ogni parola non imparata oggi è un calcio in culo domani  >> !



4.3.23

Tutti contro la serie tv su Lidia Poët, dopo i critici ed i familiari dell’avvocata anche l’autrice del libro attacca: «Immagine distorta» eppure ha avuto un grosso successo di pubblico

 Leggendo le  critiche   e le  stroncature    sulla ,  per me    discreta  (  ho visto   cose  peggiori    che non ti lasciano niente   ed  sono effimere  )     serie  tv  di netflix   linda poet    in particolare      quest  articolo  di   Open mi  sono detto     : <<  ma  insomma non è piaciuta nessuno . In Italia la fantasia e l'immaginazione sui fatti i le persone storiche sembra bandita.

Mentre il potere politico mediatico \ culturale riscrive la storia vedi #10febbraio #25aprile e nessuno o quasi s'indigna o si lamenta >> Ma poi il commento sagace , che condivido , di

Gianpaolo Pio
Grande successo di pubblico, le atmosfere vittoriane stile London, Whitechapel, tutto proibito e peccaminoso, Sherlock Holmes, assenzio oppio e sesso. Ci sta, come sempre tutto, anche l'indignazione di parenti e serpenti. Sembra come per Elly Schlein, il voto popolare ribalta il voto di partito e tutti a strapparsi vesti e capelli. Potere al popolo.


 



27.8.22

quando le piattaforme online offrono valide alternative alla tv . Lion - La strada verso casa, L'uomo che vide l'infinito (The Man Who Knew Infinity), una folle passione ed altri film

 quando gli amici\che vi danno bidone o non avete voglia di uscire da soli , in alternativa al deprimente panorama tv , ecco alcuni suggerimenti :

Lion - La strada verso casa - Film genere drammatico del 2016, diretto da Garth Davis, con Nicole Kidman e Dev Patel. peer chi cerca le proprie radici e per chi ha adottato un bambino\a .




L'uomo che vide l'infinito (The Man Who Knew Infinity) è un film del 2015 scritto e diretto da Matt Brown.Basato sulla biografia L'uomo che vide l'infinito - La vita breve di Srinivasa Ramanujan, uno dei
geni della matematica del XXI secolo per chi vede o vuole vedere oltre i limiti e tendere all'infinito .




Una folle passione (Serena) è un film del 2014 diretto da Susanne Bier, ispirato al romanzo Serena dello scrittore Ron Rash.  Un  film   distrutto    e fatto a  pezzi  dalla  critica  :  <<  UN FILM DISTRUTTIVO . Trama sconclusionata, personaggi al limite della loro credibilità, effetti truculenti, finale prevedibile anche se crudele....Mi domando quale fosse l'intento della regista Bier quando ha deciso di affidarsi ad un copione così...privo di un contenuto, di una morale ,di un messaggio costruttivo... 
Mi meraviglio che nel mercato cinematografico circolino pellicole come questa con la dicitura [...] Vai alla recensione completa» Ma  questo  è  u caso  in cui  la   critica   è poco  obbiettiva ,  in quanto     mette  in evidenza  le  sue  mancanze  ed  i  suoi  limiti    come  esempio    quello  della   prevedibilità o il non essere   riuscita  a mettere  in piedi in modo efficiente una pellicola abbastanza  avvincente  ,  drammatica e complessa, il tutto resta in superficie e non vi sono approfondimenti,  una pellicola sottotono e dal debole impatto narrativo nonostante gli svariati spunti -decisamente interessanti - offerti.   Un ottima  descrizione    del  periodo  storico   e  della  società   dell'epoca  ,   la splendida fotografia naturale dei paesaggi selvaggi e incontaminati (ricordiamo che il film e' stato girato nella meravigliosa Repubblica Ceca) conditi da una ambientazione fedele ed impeccabile degli anni venti, visibili nell'attenzione ai dettagli di abiti, trucco, capigliatura, autovetture etc.
  • Nel complesso si poteva ricavare di più dal soggetto in questione ma il risultato ottenuto resta un prodotto certamente valido e degno di nota. Peccato la superficialità con cui la sceneggiatura tratta il racconto di Rash ma per una volta posso asserire che artisticamente attira l'attenzione su di sè, rendendosi discretamente interessante. Abbastanza Carente dal punto di vista del contenuto narrativo e dall'interpretazione scialba e monodimensionale dei carismatici Cooper & Lawrence. Visivamente resta impeccabile e a tratti suggestivo. Sufficienza assegnata. Consigliato.

ed da me recensiti su queste pagine :

The Unforgivable con Sandra Bullock 👉https://bit.ly/3PQz3Mj
Purple hearts Purple Hearts 👉https://bit.ly/3QSkucd
gli anni più belli https://bit.ly/3Kl6rJO
👉


5.5.22

ha ragione questo post infatti non si guardano certe trasmissioni per informarsi. Le si guarda come si assiste ad un incontro di pugilato. Quello sono.
Nathalie Tocci è la Direttrice dell’Istituto Affari Internazionali, nonché una delle massime e più lucide esperte di geopolitica in Italia. E non solo.
Quando Floris l’ha invitata a confrontarsi con l’ennesima propagandista russa di regime spacciata per giornalista, Tocci si è rifiutata di prestarsi e ha declinato l’invito.
Poi ha spiegato perché, in quella che è a tutti gli effetti una grande lezione di giornalismo ai giornalisti. “C’è una linea oltre la quale non sono disposta ad andare. Non sono disposta a diventare complice della disinformazione e, in quanto tale, alimentare la guerra in corso, una guerra che si combatte tanto sul campo di battaglia quanto sul piano mediatico. Ecco che quando ho saputo che tra gli invitati alla trasmissione ci sarebbe stata una propagandista che lavora per il ministero della Difesa russo ho tirato la linea. No grazie. Condivido l’importanza della diversità di opinione. Ma c’è un limite, e oltrepassato quello si va oltre un gioco a somma zero. Nel formato del talk show il conduttore non smaschera le bufale fattuali, non fa fact-checking, bensì le presenta come opinioni che un altro ‘opinionista’ è chiamato a contrastare, peraltro in pochi minuti. Falso e vero vengono messi sullo stesso piano, e la meglio la ha chi interrompe, urla e la butta più in caciara. La disinformazione vuole esattamente questo”.

19.9.21

diciamo si alla chirurgia estetica

 a chi mi chiede chi è oltre a rispondere non lo so ripondo anche che dev'essere una delle tante bambole di plastica che vanno nei talk show e nei programmi spazzatura per vip in declino o che vogliono o riemergere per non finire dimenticati oppure dopo lo sport o il giornalismo non hanno ( o ne voglioni di più ) abbastanza € o cercano il successo facile visto che la gente è abituata e vede tali schifezze . IL nuovo genere di trash ovviamente da non paragonmare a quello degli anni 70\80 almeno quello aveva alla base , indipendentemente dal bello o brutto che fosse un contenuto ed pescava nella realtà e nella vita reale recente o passata che fosse del paese

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Diciamo Si alla chirurgia estetica! 🙈😁😏

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...