Morena vive a Rescaldina, vicino Milano. Sin da bambina sogna di diventare avvocato, lo dice con la certezza di chi sente quella strada già scritta dentro. Ma la vita, a volte, prende direzioni inaspettate. A 23 anni, infatti, Morena si ritrova a lavorare in banca. Diventa mamma di Manuel, ed è una gioia immensa. Ma il sogno di studiare Legge finisce in un cassetto. Qualche anno dopo, arrivano due diagnosi che le tolgono il fiato. Suo figlio è autistico e ha il diabete. Morena ha paura, si sente persa. Le cure sono costose, e la sua vita cambia all’improvviso. I primi tempi sono durissimi. I medici dicono che Manuel non parlerà mai.Morena, però, non vuole arrendersi a quel verdetto. Studia per conto suo, si affida a specialisti privati e applica la terapia ABA, che lavora direttamente sul comportamento e le abitudini dei pazienti. Paga tutto di tasca propria, perché il servizio pubblico spesso non basta. Così Manuel, piano piano, migliora. Comincia a parlare, a scrivere, a riconoscere le emozioni, a cercare compagnia.E mentre lui mette tutto il suo impegno per imparare a comunicare, Morena decide di fare altrettanto. Rispolvera quel vecchio sogno e si iscrive a Giurisprudenza. Dopo il lavoro, Morena apre i libri. Studia con Manuel in braccio, ripete a bassa voce, rinuncia agli svaghi, al riposo. A volte legge in sala d’attesa, altre tra un panino fatto al volo e una lavatrice. Ma non molla.Nel 2020 fonda un’associazione per aiutare famiglie come la sua, offrendo ciò che a lei è mancato. Supporto psicologico, formazione, consulenze legali. Morena si laurea nel 2024. È un traguardo meraviglioso, che raggiunge con suo figlio accanto. Prende anche un Master con una specializzazione in Diritto della disabilità.
Oggi Manuel ha 16 anni, con i suoi piccoli e grandi traguardi continua a sorprendere tutti. Morena accompagna le famiglie nella ricerca di tutele e diritti, con la forza di chi certe battaglie le ha vissute sulla propria pelle. È felice, e non si ferma. Sogna di diventare magistrato per poter proteggere, custodire e capire. Grazie a suo figlio ha scoperto una forza che non sapeva di avere.
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
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21.6.25
26.6.23
IL matrimonio tra Banari e Siligo: la sposa cammina sul ponte crollato I disagi dopo l’inondazione: ma le sbarre non fermano il sogno di una coppia
dalla nuova sardegna del 25\6\2023
Siligo
Un ponticello crollato non spezza le radici. «Sarà il nostro matrimonio, questa mattina, a fare da ponte tra Siligo e Banari». Così Sarah Della Casa, alle 10 in punto si tira su la gonna, la testimone le solleva il velo, e come se il vestito bianco fosse la fiancata lucida di una fuoriserie, passa rasente al guard-rail. Il velo fa il pelo alla barriera metallica, ma scivola immacolato dall’altra parte. Alle 11 in punto la sposa ha appuntamento nella chiesa di Banari, nel versante opposto del ponte interrotto, ma lei (assieme al futuro marito) ha deciso che quei trecento metri li deve percorrere a piedi. Non è una banale sfilata:
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