unione sarda 27\9\2025

Ancora oggi, a Cagliari, il Teatro Massimo ospita il Festival della Psichedelia, nuova tappa di un percorso avviato con “Metamorfosi. Filosofia e medicina in scena”. Alla guida, la direttrice artistica Daniela Usala, medico chirurgo: «Sono sempre stata interessata a tutto ciò che ruota intorno alla cura, soprattutto alle nuove possibilità della ricerca neuroscientifica. La psichedelia mi ha incuriosita tanto da approfondire il tema anche con un festival».
La psichedelia, in ambito medico, indica l’uso controllato di sostanze psichedeliche che, seguite da un percorso terapeutico, interrompono i circuiti abituali del cervello e favoriscono nuove connessioni utili nel trattamento di depressioni, traumi e dipendenze. In Italia, l’unica sostanza oggi autorizzata a scopo medico è l’esketamina, usata in ambito ospedaliero per il trattamento della depressione resistente ai farmaci tradizionali.
Psichedelia è un termine che porta con sé diffidenza, come spiega il medico: «Il Festival è una sfida. Abbiamo deciso di tenere in primo piano il titolo, senza nasconderlo». Portare la medicina a teatro, poi, non è semplice. Tutto è nato dall’osservazione: «Durante l’università vedevo medici trasformarsi in veri personaggi teatrali. Con Mirella Ferro, la produttrice di Metamorfosi, avevamo deciso di metterli in scena e unire medicina, filosofia e arte».
I temi sono tanti, si parla anche di “potenziale trasformativo”: «La mente è condizionabile più di quanto pensiamo. Una parola può bloccare o liberare. Inoltre, i farmaci psichedelici, se usati con rigore clinico e non a scopo ricreativo, permettono di accedere a opportunità che richiederebbero anni di meditazione. Non è una scorciatoia: ci vuole preparazione nel medico che somministra e onestà nell’accompagnare il percorso».
Il Festival si muove tra rigore e nuove prospettive, con ospiti che esplorano tra l’altro scienza e filosofia, antropologia e psicoterapia, restituendo sintesi e visioni. Con la presentazione dell’attore Fabio Marceddu, «intervengono figure sia dell'Università di Cagliari che della Simepsi, società scientifica che si occupa di Medicina Psichedelica in Italia, ricercatori e divulgatori e una lectio conclusiva del filosofo Silvano Tagliagambe». Dall’Isola parte così un esperimento culturale e scientifico che invita a ripensare i limiti della coscienza e a trasformarli in opportunità di cura.

