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28.6.21

l'altro lato dell'estate - i disabili e i deboli

grazie alla carissima amica facebookiana https://www.facebook.com/ines.protti ho trovato qiuesta storia triste , una delle tante . coi rispondo a chi si meraviglia del perchè mi sono identificato con la canzone "Estate" (originariamente "Odio l'estate") il brano musicale del 1960 cantato da Bruno Martino e da lui stesso composto, con testo di Bruno Brighetti precedentemente citata


Luana, mamma di Diletta scrive:
"Adesso che la scuola è finita, visto che non abbiamo un tenore di vita da poterci permettere una vacanza da inizio giugno a fine agosto, dobbiamo cercare un centro estivo...
Ah che belli i centri estivi...
Ne ho viste tante di locandine...
Se a Diletta piace la piscina potrei scegliere quello che organizza lo stadio del nuoto, se le piacciono i cavalli potremmo provare quello che organizza il centro ippico, oppure aspetta, c'è
anche quello organizzato dalle associazioni sportive...
Mamma mia quante proposte...Eppure...
Eppure un semplice centro estivo che garantisca un educatore individuale per un bambino con disabilità per più di 4 ore al giorno per più di 7 settimane non l'ho trovo...
E mi dicono pure che in altre regioni neanche queste 4 ore hanno in garanzia...
Mannaggia questi comuni che hanno la coperta corta quando devono dare ore educative per un bambino con disabilità e poi però la coperta possono stenderla se devono usarla per eventi turistici che sono fonte di guadagno...
Perciò la mia scelta prioritaria non è dove iscrivere Diletta , ma decidere se mantenere un iscrizione sapendo che non ha copertura educativa per più di un mese e mezzo estivo...
Questo comporta che non posso dare a mia figlia una stabilità e una presenza per le ore e il periodo di cui ho necessità perché lavoro (e si parla solo di una frequenza mattiniera senza pasto).
Comporta che se decido di mandarla al centro estivo senza educatore assegnato, sarà l' educatore del gruppo a rimetterci dovendo fare lavoro doppio...
Succede che se decido di tenerla a casa trovando un alternativa le confermo automaticamente che lei non ha gli stessi diritti degli altri solo perché ha più bisogno degli altri...
Poi penso a quei genitori che hanno figli con disabilità differenti che neanche possono pensare di scegliere l'opzione "A".
Genitori che hanno bisogno che il proprio figlio frequenti fino al pomeriggio...
Mamme che lavorano e sono senza marito o compagno, o papà che lavorano e non hanno moglie o compagna...
Mi rendo sempre più conto di quanto poco considerati siamo e sono i nostri figli...
Sono secondi alle gare ciclistiche e agli eventi estivi...
Sono secondi nella società che ci beffeggia parlando di inclusione...
Neanche lo sanno cosa voglia dire inclusione!!!
Ma infondo forse sono solo apprensiva...
La mia assistente sociale si occuperà di questa gestione estiva....Ah no, dopo averla contatta con richiesta di sollecito ho scoperto che la sua figura è solo un tramite...
Praticamente lei chiama il comune e mi riferisce quante ore spettano a mia figlia e poi tocca a me fare il resto o meglio "tutto il resto"...
I veri limiti dei nostri figli non sono quelli che hanno dalla nascita, ma quelli che in maniera gratuita la società gli dà...
E voi quale centro estivo scegliete?
Quello con la piscina o quei nei boschi?
Mia Diletta tu crei Gelati con le palline da spiaggia,
Non badare chi non ha cura delle aspettative altrui.
Loro non sanno creare...sanno solo "stare"
Noi invece ci spostiamo sempre e creiamo le nostre possibilità❤"
In foto Diletta in spiaggia mentre crea gelati di sabbia

10.8.17

Italiani per bene e lezioni di civiltà il caso del trattamento del venditore cingalese

in sottofondo   questa  famosa  cover  itraliana  di  della famosa   Like  rolling stone   di Bob Dylan 
(...)  
Tu volevi chiudere tutti i diversi fuori
su questo hai investito tutte le energie e i tuoi averi
ricordo il tuo concetto di straniero
dicevi questo non è il posto loro
son maleducati sporchi ci portan via lavoro.
Difendevi la tua ottusità come un tesoro
quello il tuo sentiero
che non ti ha portato a sentire che il terreno
su cui ogni giorno camminiamo
noi non lo possediamo lo occupiamo
e non è italiano africano
è un dono che è stato fatto ad ogni essere umano
i confini le barriere le bandiere sono giunti dopo
aiutando l'odio la guerra e il razzismo a fare il loro gioco
dimmi come ti senti ora che non ci sono più confini
e le frontiere sono aperte
e che hai dovuto appendere al chiodo la tua camicia verde
la bandiera più non serve
ora che hai speso tutto e sei ridotta all'elemosina finalmente sai che non c'è colori razza ma solo anima
ora tu sei l'emarginata evitata scalciata ignorata
quando chiedi qualche moneta
ora che non hai più una proprietà
che ti dia un identità
sventoli soltanto la bandiera della povertà.
How does it feel? Dimmi come ci sente. How does it feel?
A stare sempre da sola. To be on your own.
Nè direzione nè casa. With no direction home.
Una completa sconosciuta. A complete unknown.
Come una pietra scalciata like a rolling stone.
(...)  
dalla mia ops nostra pagina di facebook appendice del blog riporto tale news  di alcuni   Italiani per bene e lezioni di civiltà 🤬





Compagnidistrada ha condiviso il post di Pippo Zarrella.
Pubblicato da Daniela Tuscano · 15 ore fa ·












Pippo Zarrella
6 agosto alle ore 19:41 ·

Vietri sul Mare (SA). Breve storia estiva di tristezza e rabbia. Un cingalese vende i suoi pinguini gonfiabili di varie dimensioni. Quelli che non vanno a tappeto neanche se li colpisci. Li lancia a riva per far ingolosire i bimbi e costringere i genitori all'acquisto obbligato. Lo straniero lancia anche oggi in questa domenica torrida i suoi pinguini.
Una mandria di bambini accerchia il ragazzo cingalese accaldato. I bimbi giocano con i pinguini. Alcuni genitori li afferrano. Chiedono il prezzo. Poi infastiditi lanciano i pinguini a mare. Il cingalese raccoglie i suoi pinguini ed attende che qualcuno della bella famiglia italiana acquisti almeno un piccolo gonfiabile. Quando capisce che nessuno vuole cacciare un euro si sposta poco più in là. Nel caos dei pinguini a mare un bambino lancia il gonfiabile ad uno dei tre papà italiani che sponzano in acqua come baccalà. Il papà nasconde il pinguino sott'acqua sedendosi sopra in attesa che il cingalese si allontani. Il pinguino lotta ma annega soffocato dal gentil uomo. Il signore italiano insieme alla sua famiglia di trogloditi ha dato una bella lezione di civiltà a mogli e figli. I tre uomini di 400kg in tre fieri consegnano il frutto del loro lavoro al bimbo felice. 
Contro questa arroganza si è sconfitti in partenza. Con i bagnanti silenti si è sconfitti in partenza. Far presente dell'ingiustizia a chi vive quotidianamente nell' illegalità ed è immerso nel malaffare ogni giorno non serve perché si è sconfitti in partenza. Contro questi bambini già nati con il germe del sopruso si deve intervenire immediatamente. Forse è già tardi. Il cingalese si allontana senza fiatare. Alzare la voce non serve. Forse sarebbero arrivati i carabinieri. Avrebbero fatto domande. "Brigadiere ma che state ricenn' noi amm pavat u pinguin. Che state ricenn che non m posso permettere tre euro i pinguino? Non simm gent per bene". Il cingalese potrebbe essere accompagnato in caserma. Forse è clandestino. Forse no. Forse è meglio tacere. Forse simm' davvero gente per bene. Forse sono loro che vengono ad arrubbare in Italia. L' unica certezza di oggi é quella dei pinguini. Loro non vanno a tappeto. Mica come la nostra dignità.



mi chiedo , anche se som già che tali domande sono come le seghe elucubrazioni mentali e le risposte sono destinate a volare nel vento ,
ma che razza di valori insegnano questi fettenti , cazzima ( espressione gergale napoletana )
Questo genitore è stato un brutto esempio per il figlio, visto che ha insegnato oltre alla disonesta,il razzismo verso un extracomunitario.Ci sono ---  come  diceun commento a  questo  post  nel   blog   di https://mauroleonardi.it  ---  giustamente  tante persone cosi poco intelligenti che credono di fregare il prossimo e soprattutto i.piu deboli,come gli extracomunitari che girano sulle nostre spiaggie,sotto un sole cocente per guadagnarsi da vivere, con questi atteggiamenti disonesti e di scarsa intelligenza.Certi valori quali il rispetto verso il prossimo,il valore dell accoglienza si imparano in famiglia,sono i genitori con il.loro stile di vita, lo insegnano,con i loro discorsi che fanno con i figli,riguardo agli sbarchi di clandestini sulle nostre coste ed in genere verso gli stranieri .Un Italiano non farebbe mai un lavoro cosi umile,cioè vendere pupazzetti o raccogliere pomodori nelle campagne con 40 gradi.Ringraziamo tante persone extracomunitari che con il loro lavoro umile aiutano anche la nostra economia a crescere, questa persona ladra, non ci rappresenta tutti come popolo italiano,perche in tanti rispettiamo chi viene a lavorare da straniero in Italia,cosi come tanti italiani vanno all estero a fare altrettanto,ognuno di quello che trova.Il lavoro nobilita l uomo,anche se umile,chi ruba è solo un ladro,anche se ruba ad un extracomunitario



non  ho altre parole  per esprimere  la  mia indignazione   a  sudetto fatto








2.5.17

ADDIO D'APRILE © Daniela Tuscano


L'immagine può contenere: fiore, pianta, spazio all'aperto e natura

Per me non è mai stato il 1º maggio, per me è la fine d'aprile, mese amabile e leggiadro
Aprile ci abbandona, con la sua discrezione azzurrina, portando con sé le nostre primavere, il sole buono, i deboli incanti. Poi irrompe il saturo, corposo brillio dell'estate, ma è luce abbacinante, e già divien tarda. Aprile, alla mia età, è residuo di speranza, foglio d'India tremulo al vento. Non fai in tempo ad assaporarlo che giunge il domani, e il domani, e un altro domani, e non l'aspetti e lo temi, senza garbo né amore. E preme, sull'anima, un'acerba malinconia.

28.8.13

sto iniziando ad odiare l'estate , sintomo che sto anzianando \ invecchiando ?

mentre  finivo di leggere  questa  storia   su topolino  3015

da un lato desidero che l'estate  duri di più
, proprio come ik protagonisti di questa  storia  . Ma  allo stesso tempo mi   metto a  canticchiare questa  canzone della mia infanzia

meno male d'altronde non vedevo l'ora , forse stò anzianando ( invecchiando ) , ma sto iniziando ad odiarla . finisco sempre con essere , nella ,maggior  parte  dei casi  , solo visto che i miei amici lavorano ( ed io pure ) , hanno anche famiglia e  figli  , partner  . Ma  poi  lo  accetto con un po' di nostalgia  proprio come questo vecchio  film

6.8.13

Cagliari in spiaggia con il morto cadavere per due ore in spiaggia Ma la giornata di mare va avanti


da  l'unione sarda oinline consultato il  6\8\2013


IL CADAVERE COPERTO DAL LENZUOLO


A pochi metri dal lenzuolo bianco la giornata di mare è andata avanti tra l'indifferenza della gente: giovani con i racchettoni, signore in acqua e bambini con secchielli.
Un anziano è morto ieri davanti a centinaia di persone, al Poetto, all'altezza del Capolinea. Si tratta di Roberto Guido, 85 anni di Roma.
Alle 9, il primo giorno di mare, un infarto lo ha stroncato appena ha messo i piedi nell'acqua. Inutili i tentativi di rianimarlo: un bagnino e un militare dell'Esercito gli hanno praticato un massaggio cardiaco, durato mezz'ora. Poi l'arrivo dell'ambulanza: anche il defibrillatore non è servito.

Il corpo è rimasto sotto un lenzuolo per due ore, all'ombra di un ombrellone prestato da un bagnante. A pochi metri la giornata di mare è andata avanti come se nulla fosse, tra l'indifferenza della gente: giovani con i racchettoni, signore in acqua e bambini con palette e secchielli impegnati a costruire castelli di sabbia. Ogni tanto lo sguardo diretto verso il telo bianco.







L'indifferenza generale davanti alla morte

Gli attimi drammatici davanti al tentativo di salvare la vita di un uomo. Poi la normalità, come se non fosse accaduto nulla. L'indifferenza davanti a un cadavere in spiaggia, a pochi metri dalla battigia. Un lenzuolo bianco e un ombrellone proteggono il corpo senza vita di Roberto Guidi. Attorno i bambini scavano buche e giocano con palette e formine. I genitori li osservano. Non li fanno allontanare nemmeno quando i militari della capitaneria arrivano con gli uomini dell'agenzia funebre per sistemare il cadavere in una sacca blu e trasportarlo in strada dove ad attenderlo c'è il carro funebre.

Il tratto di mare del Poetto, all'altezza del Capolinea, di lunedì mattina è meno affollato del solito. Nel tratto di spiaggia libera, accanto allo stabilimento Golfo degli Angeli, ombrelloni e lettini sono accalcati a ridosso del bagnasciuga. Chi arriva dopo la tragedia difficilmente noterebbe il corpo senza vita di una persona a pochi metri dalla riva. Le urla dei bimbi, le risate dei giovani in mare, il vociare delle donne anziane, il rumore della pallina che rimbalza sui racchettoni. Niente fa pensare che un'ora prima una persona si sia accasciata per un malore. Nulla è rimasto dei drammatici tentativi di sconfiggere la morte, con un bagnino, corso dal vicino stabilimento, e un militare dell'Esercito, che si alternano nel massaggio cardiaco sul petto del turista romano.

Indifferenza? Oppure un modo per esorcizzare la morte? Forse entrambe. Quando una pallina rosa sfiora il telo bianco fortunatamente il figlio Luca è lontano. Piange a bordostrada consolato da una parente. (m. v.)

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...