Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Dario Cicchero

lo spot di Dario Cicchero contro la violenza sulle donne

   ti potrebbe interessare  sempre  sullo stesso tema  https://www.youtube.com/watch?v=X9-JzCPbSUE   dall'autore   Questo è il mio piccolo contributo alla lotta contro la violenza sulle donne. Lo lascio di libero utilizzo in modo che se piace e colpisce possa raggiungere .  Lo lascio di libero utilizzo in modo che se piace e colpisce possa raggiungere più posti possibili, chiedo solo il favore di citarmi (Dario Cicchero) come regista e ideatore dello SPOT e di citare gli interpreti: VALENTINA MARINO e DARIO CICCHERO (cioè io) Ringrazio il mio amore Valentina per la partecipazione a questo progetto . in caso possa servire una versione "FILE" la mando volentieri basta scrivermi alla mail: inusfilm@yahoo.it   esiste anche una versione "CORTOMETRAGGIO" che trovate sempre su questo canale youtube   https://www.youtube.com/watch?v=-AZqDa1rG9M

La voce e il suo “strumento”. Le corde vocali sono lo strumento del cantante anche se molti lo dimenticano – intervista a ERIKA BIAVATI Cantautrice ed insegnante di canto di Dario Cicchero

Angela è una bambina autistica, esile, bionda, con meravigliosi occhi celesti. Non vuole essere toccata, se non da altre persone speciali come lei. La  sua  storia    cosi come   quelle di tutte le persone    noi chiamiamo  con un misto  di  buonismo   ( eccessivo    quasi stucchevole e d  ipocrita  ) e  politicamente   corretto  chiamiamo   diversi    di è    riassunta  da    questa bellissima canzone   della brava  e promettente    cantante    Erika  Biavati  (   https://www.youtube.com/user/erikabiavati  )                 Ma  come  avete  notato ( soprattutto quelli \  e  che mi seguono dagli esordi  , cioè quando si chiamava   cdv.splinder   o  da quando sono passato a  blogger  )  , cari amici\che   e nemici  , poiché  non riesco ad essere  sintetico   sono troppo prolisso  , ecco la  storia  - intervista   fatta dal bravissimo e competente  in ambito medico e sociale   https://www.facebook.com/dario.cicchero --- di  Erika  Biavati. La  sua  storia   dimostra   che  gli  

Mamma perchè qui in Italia non si parla di SIDA(AIDS)? La solidarietà fuori dall’emergenza: 6 anni in Ciad come “immigrati al contrario” mettendo a disposizione la propria umanità e professionalità

Grazie   https://www.facebook.com/dario.cicchero   per    la storia  \ intervista  a   Emanuela Sbriscia Fioretti e Paolo Simone sono due medici italiani che hanno passato 6 anni in Ciad,  grazie ad un progetto di fraternità missionaria, e lo hanno fatto come “immigrati al contrario”, vivendo nella periferia della capitale come qualsiasi altro abitante di quella città. Paolo ha lavorato all’interno delle strutture del servizio sanitario del Ciad ed Emanuela ha contribuito alla nascita di un centro per la cura dell’AIDS che oggi continua la sua preziosa attività. Vivere e lavorare come “ciadiani” gli ha permesso di scoprire la vera anima di quel luogo, le esigenze e le peculiarità.

anche i bambini fanno oh e c'insegnano molte cose

Immagine
 in sottofondo   Paola Turci - Bambini Da  contro altare  a  questa news  dei giorni scorsi   Australia, affittano mamma surrogata   ma abbandonano un gemellino: è down Il piccolo abbanonato Incredibile vicenda in Australia. La coppia ha portato a casa la piccola sana lasciando in Thailandia, alla mamma surrogato il piccolo malato. La donna thailandese aveva detto si alla coppia per risollevarsi economicamente. Con loro aveva pattuito un prezzo di 11.700 dollari ai quali furono aggiunti altri 1.673 quando seppero che la signora aspettava due gemelli. LA STORIA - La scoperta già all'inizio della gravidanza. Al terzo mese è stato detto alla "mamma in che uno dei due gemellini che portava in grembo era malato. La donna decide comunque di non abortire, convinta della bontà dei genitori adottivi. I due però, quando i gemellini sono venuti alla luce, hanno abbandonato il piccolo perché down e affetto da una patologia congenita cardiaca). Gammy, questo il nome, no

Cinema e sanità: connubio senza “genere” – Intervista al Prof. FRANCO PRONO docente di storia del cinema DAMS di Torino

 ci sono dei film  che non hanno un genere determinato  e  sono difficilmente   classificabili e questo bellissimo  dibattito  \  intervista    di   Dario Cicchero  lo  dimostra     Come nella vita anche nel cinema l’argomento sanitario è molto presente pur non creando un genere specifico, come in televisione, attraversando tutti i generi “codificati” dalla critica, dai film di guerra a quelli comici. A volte estremizza i comportamenti negativi per far risaltare i comportamenti positivi, spesso affronta storie di malattia e alcune volte di medici e personale sanitario. Curriculum del Prof. Franco Prono http://www.campusnet.unito.it/docenti/att/fprono.cv.pdf