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13.7.24

Beppe Servillo ha letto Marcovaldo il 5 luglio a Luras e Laura Morante l’11 luglio a tempio pausania per il festival bernando demuro 2024 e presentazione dell'ultimo libro di daria Bignardi per la prima giornata della19 edizione del faber festival 2024

dopo il bellissimo spettacolo sempre organizato   dalla  collaborazione   tra L'accademia  Bernando demuro  ed  https://www.eventbrite.it/    sotto la  destra a locadina  degli  eventi di luglio e  di agosto m
 tenuto IL 5 LUGLIO 20024 Nel suggestivo sito dell’olivastro millenario di Luras

l’albero più antico d’Europa, Peppe Servillo  ha    sublimante  interpretato   Marcovaldo di Italo Calvino. Il grande attore e cantante napoletano sarà accompagnato dalle note della chitarra di Cristiano CalifanoServillo  ha  prestato  la propria inconfondibile voce all’eroe tragicomico, raccontando alcune delle sue avventure. L’ambiente, suggestivo e magico, ha reso  l’evento irripetibile  che   credo che  neppure  le  foto  da me  scattate ( le meglio riuscite  )   il cellulare no riesco a trovare  la  mia  canon reflex   che  trovate     sotto   riesco  a  rendere   appieno  lo spettacolo     . 








Lo spettacolo si inserisce all’interno del Festival Bernardo De Muro ( trovate  sopra    il programma  di luglio  e agosto   ) 
<<La scelta delle storie >>-- da Galluraoggi  <<  è stata dettata dalla volontà di far emergere l’assoluta modernità del personaggio, attraverso i suoi aspetto più fiabeschi e ironici. La complessità della vita in città, l’urbanizzazione senza razionalità e ordine, la crescente industrializzazione, la povertà delle fasce più basse della popolazione, la difficoltà delle relazioni umane e dei rapporti interpersonali. Queste sono alcune delle tematiche affrontate  >>  .  
Infatti  Le storie di Marcovaldo  sono piaciute    a " mio  figlioccio  "  di  6  anni che era  con noi allo spettacolo   ,  i quanto    invitano a fronteggiare gli inconvenienti della vita di tutti i giorni con fantasia e immaginazione. Marcovaldo, cioè, all’interno della sua dimensione tragicomica, ci insegna a cercare in ogni momento della giornata tracce e modi per poter essere felici.

Ieri   Ho assistito    a


Nell’anno   del centenario  Pucciniano l’Accademia musicale Bernardo De Muro celebra il grande compositore con una lettura musicale dedicata alle donne protagoniste delle opere di Puccini: Tosca, Turandot, Manon, Madama Butterfly, donne sensibili, forti e vitali ma inesorabilmente votate al sacrificio di sé.
Ieri Giovedì 11 luglio, alle ore ore 21:30, nel suggestivo Anfiteatro delle Fonti di Rinaggiu, l’attrice
Laura Morante in "PRIME DONNE", è stato un pregevole viaggio attraverso l’universo di Puccini e le donne protagoniste delle opere del grande compositore: Tosca, Turandot, Manon, Madama Butterfly, con le loro sensibilità, la loro forza, i loro tormenti, a cui ha magistralmente dato voce l’attrice Laura Morante, artista piena di carisma e talento,  cosi coinvolgente   d'afffascinare  il pubblico  soprattutto quelli  estranei ( salvo qualche pezzo  comparso in clonne  sonore   )   di   lirica  

      dalla   pagina fb   di   Città di Tempio Pausania Pagina istituzionale

accompagnata da altrettanta maestria, accompagnata dall’eccellenza della musica clasica italiana: Francesca De Blasi (soprano), Simone Calcinai (violino) e Massimo Salotti (pianoforte).

ed  oggi   ad  uno degli eventi (  al  concerto   non sono andato   perchè mi sentivo  poco bene  e  poi sto iniziando  a  stancarmi  , pur  amando de  andrè  ed le  sue  canzoni  che  cito diverse  volte   nei miei post   , di  questo   stanco  e  inflazionato   tributo  cooveristico     ipocrita    nella maggior  pare dei casi   visto  che  in vita  molti    lo   schernivano e lo   deridevano  ed  ora   lo ossannano  e  lo santificano  )   alla  prima  giornata della  19 edizione del  faber   festival  la presentazione   del  libro ogni prigione  è un isola  di Daria Bignardi  . Molto  affollata  e  piena   di  gente di solito     si trova  spazio   . Infatti    accade  come sempre        quando   lo scrittore   \  autore     un vip   o un volto  mediaticamnte  noto  la  gente    ,  almeno la maggior  parte   , era  più interessata   al  personaggio   che   al  suo libro  .  Infatti   nessuno\a     che  ha  fatto  domande  , eppure    visto  le  tematiche   de  andreiane  non sarebbero mancate  ,  forse perchè  la  bravissima presentatrice  ,  Paola  Giua  ,   gli  ha ( e mi ha  )  anticipato  .  Ecco  comunque   le  mie  socumtazioni all'evento














10.5.24

Lascia il suo lavoro in una multinazionale e apre a Olbia la boutique del commercio sostenibile la storia di sonia ripamonti




Lo  so    sarà un giudizio parziale che  Leggendo l'articolo  sotto     riportato   sembra che la boutique venda prodotti sardi e che promuova artisti e artigiani sardi.
   Credo non abbia a che fare con il commercio equo e solidale  vero  e proprio  .  Ma  mette anche se  in maniera  quasi radical  chic     \  borghese     il motto pensare  globale agire  locale    .  E  non è un  economia  di  rapina    ma  promuove  i prodotti ed  artisti  locali   e si occupa di applivare la sostenibilita ambientale ed il km zero e locale.

N.B
 come  specificato  anche  su   fb  in   risposta  alla  diretta  interessata      ( qui  l'intera  discussione  )   nonostante   essa    continui ad  affermare il contrario nonostante  lo  abbia specificato  


Giuseppe Scano
Sonia Ripamonti ripeto era riferito all'attività non alla persona . in quanto non la cnosco personalmente
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Sonia Ripamonti
Giuseppe Scano l’attività rispecchia la mia persona ma ripeto nuovamente il concetto che forse non è nuovamente chiaro: lei come può sapere se non conosce? Da italiano medio ha giudicato senza sapere scrivendo cazzate. Discorso chiuso.




da https://www.galluraoggi.it/cronaca/  e  6\5\2024



Sonia Ripamonti, milanese di nascita ma isolana nel dna da parte di mamma siciliana, è una giovane imprenditrice trasferita a Olbia con una storia che colpisce dritto al cuore. Una combinazione di coraggio, determinazione e amore per l’arte e l’artigianato locale, che l’hanno portata a scegliere, come casa, la Sardegna.La sua storia parte da Milano. Un lavoro faticoso e logorante, che ha bisogno di continue pause per ricaricarsi. Per Sonia, la Sardegna, non era mai stata una destinazione turistica da prendere in considerazione. Nel suo immaginario, si trattava di un’isola la cui fotografia non era altro che che quello che si leggeva sui giornali di gossip d’estate.Dopo aver lasciato il suo impiego nel settore marketing di una multinazionale a Milano, con la sua Smart carica di bagagli, di determinazione ed energia da vendere, sbarca in Sardegna. La sua voglia di scoprire lo sport del kitesurfing la porta a San Teodoro, dove conosce il suo futuro datore di lavoro, che la porterà a organizzare, nel suo locale in spiaggia, eventi per più stagioni. Il mestiere lo conosce bene: a Milano, aveva combinato il suo lavoro diurno ad un’attività di PR nei locali della provincia.“Una delle esperienze più belle della mia vita – ricorda Sonia – un luogo meraviglioso che non ha nulla da invidiare ai Caraibi”. Negli anni a seguire ha sfruttato la sua esperienza e ha realizzato, proprio nel settore eventi, tante belle iniziative, con grande soddisfazione personale. “Se hai bisogno di un posto che ti riconcili con la vita, la Sardegna è la meta perfetta – ribadisce -. In questo luogo, le persone sono calorose, sorridenti, accoglienti“.Nel 2020 arriva la pandemia, e tutto si ferma. Inizialmente, lo sconforto pare avesse preso il sopravvento. “Cosa mi invento, ora”, pensa Sonia. Mette in ordine le idee e riparte con un progetto imprenditoriale focalizzato sulla sostenibilità ambientale.Nel 2019, con la sua agenzia Special Occasion Services, operativa ancora oggi, Sonia aveva organizzato il Green Christmas Market: “Educavo il cliente negli acquisti natalizi, scegliendo qualcosa creato con le mani di un artigiano, prodotti a chilometro 0, opere d’arte, oppure indirizzarlo nella scelta di un’azienda che mira al rispetto della natura“.Poi, con l’apertura di uno spazio temporaneo, a Olbia, inizia a coinvolgere artisti e artigiani locali che avevano voglia e interesse a mostrare il proprio lavoro. Parte il progetto e apre uno showroom commerciale The Green Life: “Vedevo troppo egoismo, troppo disinteresse verso il destino del pianeta, troppo consumismo e commercio di cose inutili, troppa produzione di sciocchezze o di articoli che fingono di far del bene. Senza etica. Decido di utilizzare gli eventi per fare qualcosa di buono, per lasciare un messaggio positivo, per educare e sensibilizzare. Per dare il mio contributo ad un mondo migliore”, ribadisce Sonia.L’obiettivo di Sonia è chiaro: dare valore a chi crea e sostenere le piccole realtà era la missione principale. Ma anche educare all’acquisto senza polemizzare sul prezzo di un articolo perché dietro c’è la vita, la passione e il lavoro di una persona. L’acquisto fa del bene al produttore, al pianeta e a chi lo riceve.Uno dei principali valori che emerge dalla storia di Sonia è la sua autenticità. Lei stessa vive e respira i principi che promuove attraverso il suo business, dimostrando che è possibile avere successo senza compromettere l’etica e l’impegno verso il bene comune. Attraverso il suo lavoro e le sue iniziative, Sonia promuove anche l’empowerment femminile, donando voce, spazio e visibilità alle talentuose donne artigiane e creative della Sardegna.Lo showroom The Green Life si trova nel cuore di Olbia, in via Cavour angolo Piazza Regina Margherita: un luogo dove potersi rifugiare nel bello, teatro di eventi sociali, laboratori e workshop dedicati, spazio per fare acquisti con il giusto spirito green.

eADV

Anche il sito internet è una vera oasi digitale: si possono acquistare prodotti per il benessere, abbigliamento, vintage, accessori moda e anche pezzi di arredamento. Tutto rigorosamente sardo. “Il mondo – scrive Sonia nella sua pagina – è anche tradizioni, mestieri, sapere, arte e cultura. Interpretiamo il futuro e difendiamo il patrimonio del passato. Mondo è anche tradizioni, mestieri, sapere, arte e cultura. Interpretiamo il futuro e difendiamo il patrimonio del passato. Il nostro mondo è anche tradizioni, mestieri, sapere, arte e cultura. Interpretiamo il futuro e difendiamo il patrimonio del passato. Il nostro mondo è anche tradizioni, mestieri, sapere, arte e cultura. Interpretiamo il futuro e difendiamo il patrimonio del passato”.

8.5.24

Presentazione tempiese di Patrick Chamoiseau

Presentazione  interessante  quella di Patrick Chamoiseau tenuta stasera 8 maggio al liceo dettori  di

di  tempio  pausania  dove  a differenza  di quella tenuta la mattina con le scuole è mancato il dibattito ed interazione tra il pubblico ed l'autore.
 E questo è  stata ,visto il calibro dell'autore considerato uno dei più grandi scrittori viventi, è stato vincitore nel 1992 del premio Goncourt per il romanzo 𝘛𝘦𝘹𝘢𝘤𝘰, pubblicato in Italia da Einaudi nella traduzione firmata da Sergio Atzeni , è stata un 'occasione mancata . Infatti Chamoiseau è un illustre portavoce di una visione del mondo basata sull’apertura e sul rispetto delle culture, così come sulla tutela dell’immaginario e dell’identità peculiare di ciascun popolo contro la minaccia sempre più incombente dell’omologazione veicolata dalla globalizzazione incontrollata. . Fulvio Accogli di bookolica ( uno degli organizzatori dell'evento ) , uno degli organizzatori avrebbe dovuto leggere prima i capitolo del libri in modo da far capire a gli " analfabeti di letteratura " di cosa si stava parlando . Infatti più di metà del publico se n'è andato a metà del dibattitoe sono rimasti in sala solo lì'assessora alla cultura , gli amici ed i parenti delle presentatrici e curatrici ed pochi coraggiosi sottoscritto compreso . Un vero peccato perché  per gli argomenti trattati le premesse per un ottimo dibattito  c'erano tutte  . Infatti una presentazione meno   salottiera  sarebbe stata piu efficace per  far giungere  al pubblico il messaggio profondo espresso dall'autore . troppo monopolizzata dallo scrittore sardo alberto capitta(il  secondo  da  destra  nella  foto  sotto al centro  )    che interagiva con l'autore  con spunti di notevole interesse.quindi mi chiedo polemicamente che si portano a fare  artsti  importanti se poi non li si fa intereagire con il pubblico ? Infati ragionando poi a freddo e chiaccherando a fine presentazione  con Sara Puggioni (  la  prima    a destra  una delle organizzatrici dell'evento  ) 


 ) 

 e dalla discussione sagace con un mio amico  che ha  commento  le mie  impressioni  sull'incontro rilasciate  su  facebook  

*****Giusè, non tutto il male viene per nuocere... vedila così, non avendo la possibilità di fare interventi magari ti sei evitato l'ennesima querela... 
😜





hai ragione  *****. Ma essendo un dibattito letterario e non ideologico /politico gli avrei fatto domande di tipo letterario tipo lei si sente più seme o radice . Ma credo che l'avrei evitata visto che rispondendo ad una domanda /dubbio del suo interlocutore (  alberto  capitta  )   brilantemente    tradotta ,  da quel poco  che  capisco   di lingue straniere ,    in francese    prima  e poi in italiano    da  parte di Valentina   Balatta  è come se avesse risposto alla mia  domanda  

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