sfogliando repubblica
La donna, che aveva intenzione di farla finita, aveva scavalcato le protezioni laterali del ponte di tipo tibetano di una strada forestale nel comune di Perarolo ed era praticamente nel vuoto. La carabiniera le ha parlato a lungo e alla fine è riuscita a convincerla a tornare sui suoi passi
di Enrico Ferro
Erano da poco passate le 8 del mattino quando un cittadino, chiamando il 112, ha riferito di una donna con le gambe a penzoloni su un ponte di tipo tibetano di una strada forestale nel comune di Perarolo (Belluno) che unisce i due lati di un canalone profondo più di 80 metri. A giungere sul posto è stata una prima pattuglia della compagnia di Cortina D'Ampezzo, con un graduato esperto e una giovane carabiniera. I due hanno lasciato il veicolo e hanno iniziato ad inerpicarsi lungo la strada forestale sino a raggiungere il ponte tibetano. Immediatamente si sono resi conto che la donna non era una escursionista in pericolo, ma che aveva intenzione di farla finita, avendo scavalcato le protezioni laterali, poggiando i piedi su uno dei tiranti che impedisce il ribaltamento del ponte, praticamente nel vuoto.La donna in uniforme immediatamente si è avvicinata all'altra che era in condizioni disperate e ha iniziato un contatto verbale che in breve si è trasformato in un vero e proprio rapporto empatico, tanto da far sperare in una rapida soluzione della vicenda, ma non è stato così. La donna, madre di tre figli, originaria del trevigiano, per motivi personali ancora non noti, era intenzionata a farla finita per cui non consentiva a nessuno di avvicinarsi né tantomeno di parlare, interloquendo solo con la carabiniera, la quale nel frattempo, al fine di non risentire troppo dell'oscillazione del ponte, si era seduta a terra a pochi metri dalla donna.Le due hanno parlato di tutto fino a che l'argomento non è stato dirottato sui figli, come consigliato dal militare negoziatore, anch'egli giunto sul posto, specializzato nelle trattative di questo tipo, ma che non ha potuto intervenire direttamente per espresso diniego della donna.L'argomento ha aperto alla fine un varco nella confusione della poverina e facendo leva sul bisogno di amore dei figli, dei sensi di colpa che avrebbe ingenerato loro, la donna, ormai allo stremo, raccogliendo tutte le sue forze ha scavalcato il parapetto, tornando sul ponte dove ha abbracciato la giovane donna che l'ha fatta desistere dal togliersi la vita.
Una situazione molto difficile da quel che racconta quest'articolo di gente