Un giovane allievo si lamentava con la sua maestra vasaia. “Non riesco a trovare l’equilibrio,” diceva. “Medito la mattina e trovo la calma, ma appena inizio a lavorare, il mondo esterno mi trascina via e perdo il mio centro.” La maestra lo invitò al tornio. Prese un pezzo di argilla e lo gettò sulla ruota che girava. “L’equilibrio che cerchi nel ritiro è facile,” disse. “Ma l’equilibrio della vita non è immobilità. È questo.” Le sue mani rimasero ferme e centrate, mentre l’argilla girava vorticosamente. L’argilla premeva contro le sue mani, e le sue mani premevano contro l’argilla. “Vedi? La ruota gira, l’argilla si muove. Le mie mani danzano con essa. Ma il mio centro,” e indicò il suo ventre, “è fermo. Non puoi fermare la ruota della vita. Ma puoi imparare a rimanere centrato mentre gira. L’equilibrio non è fuggire dal movimento; è trovare la quiete al suo interno.” La Neuroscienza dell’Azione in “Flow” L’esperienza del vasaio è nota in psicologia come “Flow” (flusso), un concetto introdotto da Mihaly Csikszentmihalyi. È uno stato di “azione consapevole” in cui siamo così immersi in un’attività che il tempo sembra svanire e il nostro senso di sé si fonde con l’azione. Neurologicamente, è uno stato di efficienza suprema. La corteccia prefrontale, sede del nostro critico interiore e della nostra auto-coscienza, riduce la sua attività (un fenomeno chiamato “ipofrontalità transitoria”). Smettiamo di analizzarci e ci affidiamo all’azione. Allo stesso tempo, le aree del cervello legate al compito sono altamente attivate e c’è un rilascio di neurochimici del benessere come la dopamina e l’anandamide. Jon Kabat-Zinn, fondatore dell’MBSR, spiega che la mindfulness è il fondamento per raggiungere questo stato. La pratica della mindfulness (essere presenti senza giudizio) allena la nostra capacità di rimanere “centrati”, come il vasaio. Questa consapevolezza diventa l’ancora stabile che ci permette di impegnarci con la “ruota che gira” della vita senza essere sbalzati via dall’ansia o dalla distrazione. Strategie per l’Equilibrio in Movimento L’equilibrio sostenibile si trova nell’azione, non nella fuga da essa. Inizia ancorandoti al respiro. Prima di iniziare un compito impegnativo, fai tre respiri profondi. Senti il tuo “centro” (spesso nell’addome). Questo è il tuo punto di quiete. Ritorna lì con l’attenzione ogni volta che ti senti sbilanciato. Pratica l’intenzione singola (Single-Tasking). Invece di dividere la tua attenzione, dedica un blocco di tempo a una sola cosa. Quando scrivi, scrivi. Quando ascolti, ascolta. Questa è l’essenza dell’azione centrata e combatte la frammentazione del multitasking. Esegui un compito quotidiano “come un rituale”. Scegli un’azione banale (lavare i piatti, preparare il caffè) ed eseguila con la piena attenzione di un maestro vasaio. Senti l’acqua, l’odore, il movimento delle tue mani. Questo allena il muscolo della presenza nell’azione. Controlla la tua postura. Il nostro corpo riflette la nostra mente. Quando ti senti stressato, probabilmente sei teso e sbilanciato. Fai un check-in posturale: raddrizza la schiena, rilassa le spalle, senti i piedi a terra. Un corpo centrato supporta una mente centrata. Ascolta il “feedback” dell’argilla. Se senti troppa resistenza o frustrazione in un compito, non spingere più forte. È un segnale che sei fuori centro. Fai una pausa, respira, e poi riprendi con un approccio più morbido e consapevole. Distingui tra azione e reazione. La reazione è impulsiva, sbilanciata e parte dall’amigdala. L’azione consapevole nasce da un centro calmo, anche se è rapida. Allenati a inserire una micro-pausa (un respiro) tra lo stimolo e la tua risposta.Pratica della Mattina: Il Rituale del Vasaio Siediti con la schiena dritta e le mani appoggiate sulle ginocchia, con i palmi rivolti verso l’alto. Chiudi gli occhi. Immagina la tua giornata come un tornio che gira. Immagina i tuoi compiti e le tue interazioni come l’argilla su di esso. Ora, senti le tue mani (la tua azione) e il tuo respiro (il tuo centro). Visualizzati mentre modelli la giornata con mani ferme, gentili e presenti, rimanendo perfettamente calmo e centrato mentre la ruota gira. Sussurra a te stesso: “Sono il centro calmo nel cuore del movimento.” L’Arte dell’Azione Centrata Spesso crediamo che l’equilibrio sia uno stato di immobilità, un lusso da trovare in vacanza o in un ritiro. Ma la vita è movimento. La vera sfida, e la vera maestria, è trovare l’equilibrio mentre danziamo. È imparare a essere come il vasaio: pienamente impegnati con il mondo, ma incrollabilmente connessi al nostro centro di quiete interiore. Non possiamo fermare la ruota, ma possiamo scegliere come rispondere al suo movimento. Possiamo irrigidirci e spezzarci, o possiamo respirare, trovare il nostro centro e imparare a modellare la nostra vita con la grazia e la potenza di un’azione consapevole.
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28.10.25
L'Azione Centrata del Vasaio Trovare l'equilibrio nel cuore del movimento consapevole.da Apri la Mente Daily
“Non puoi fermare le onde, ma puoi imparare a cavalcarle.”
- Jon Kabat-Zinn
Un giovane allievo si lamentava con la sua maestra vasaia. “Non riesco a trovare l’equilibrio,” diceva. “Medito la mattina e trovo la calma, ma appena inizio a lavorare, il mondo esterno mi trascina via e perdo il mio centro.” La maestra lo invitò al tornio. Prese un pezzo di argilla e lo gettò sulla ruota che girava. “L’equilibrio che cerchi nel ritiro è facile,” disse. “Ma l’equilibrio della vita non è immobilità. È questo.” Le sue mani rimasero ferme e centrate, mentre l’argilla girava vorticosamente. L’argilla premeva contro le sue mani, e le sue mani premevano contro l’argilla. “Vedi? La ruota gira, l’argilla si muove. Le mie mani danzano con essa. Ma il mio centro,” e indicò il suo ventre, “è fermo. Non puoi fermare la ruota della vita. Ma puoi imparare a rimanere centrato mentre gira. L’equilibrio non è fuggire dal movimento; è trovare la quiete al suo interno.” La Neuroscienza dell’Azione in “Flow” L’esperienza del vasaio è nota in psicologia come “Flow” (flusso), un concetto introdotto da Mihaly Csikszentmihalyi. È uno stato di “azione consapevole” in cui siamo così immersi in un’attività che il tempo sembra svanire e il nostro senso di sé si fonde con l’azione. Neurologicamente, è uno stato di efficienza suprema. La corteccia prefrontale, sede del nostro critico interiore e della nostra auto-coscienza, riduce la sua attività (un fenomeno chiamato “ipofrontalità transitoria”). Smettiamo di analizzarci e ci affidiamo all’azione. Allo stesso tempo, le aree del cervello legate al compito sono altamente attivate e c’è un rilascio di neurochimici del benessere come la dopamina e l’anandamide. Jon Kabat-Zinn, fondatore dell’MBSR, spiega che la mindfulness è il fondamento per raggiungere questo stato. La pratica della mindfulness (essere presenti senza giudizio) allena la nostra capacità di rimanere “centrati”, come il vasaio. Questa consapevolezza diventa l’ancora stabile che ci permette di impegnarci con la “ruota che gira” della vita senza essere sbalzati via dall’ansia o dalla distrazione. Strategie per l’Equilibrio in Movimento L’equilibrio sostenibile si trova nell’azione, non nella fuga da essa. Inizia ancorandoti al respiro. Prima di iniziare un compito impegnativo, fai tre respiri profondi. Senti il tuo “centro” (spesso nell’addome). Questo è il tuo punto di quiete. Ritorna lì con l’attenzione ogni volta che ti senti sbilanciato. Pratica l’intenzione singola (Single-Tasking). Invece di dividere la tua attenzione, dedica un blocco di tempo a una sola cosa. Quando scrivi, scrivi. Quando ascolti, ascolta. Questa è l’essenza dell’azione centrata e combatte la frammentazione del multitasking. Esegui un compito quotidiano “come un rituale”. Scegli un’azione banale (lavare i piatti, preparare il caffè) ed eseguila con la piena attenzione di un maestro vasaio. Senti l’acqua, l’odore, il movimento delle tue mani. Questo allena il muscolo della presenza nell’azione. Controlla la tua postura. Il nostro corpo riflette la nostra mente. Quando ti senti stressato, probabilmente sei teso e sbilanciato. Fai un check-in posturale: raddrizza la schiena, rilassa le spalle, senti i piedi a terra. Un corpo centrato supporta una mente centrata. Ascolta il “feedback” dell’argilla. Se senti troppa resistenza o frustrazione in un compito, non spingere più forte. È un segnale che sei fuori centro. Fai una pausa, respira, e poi riprendi con un approccio più morbido e consapevole. Distingui tra azione e reazione. La reazione è impulsiva, sbilanciata e parte dall’amigdala. L’azione consapevole nasce da un centro calmo, anche se è rapida. Allenati a inserire una micro-pausa (un respiro) tra lo stimolo e la tua risposta.Pratica della Mattina: Il Rituale del Vasaio Siediti con la schiena dritta e le mani appoggiate sulle ginocchia, con i palmi rivolti verso l’alto. Chiudi gli occhi. Immagina la tua giornata come un tornio che gira. Immagina i tuoi compiti e le tue interazioni come l’argilla su di esso. Ora, senti le tue mani (la tua azione) e il tuo respiro (il tuo centro). Visualizzati mentre modelli la giornata con mani ferme, gentili e presenti, rimanendo perfettamente calmo e centrato mentre la ruota gira. Sussurra a te stesso: “Sono il centro calmo nel cuore del movimento.” L’Arte dell’Azione Centrata Spesso crediamo che l’equilibrio sia uno stato di immobilità, un lusso da trovare in vacanza o in un ritiro. Ma la vita è movimento. La vera sfida, e la vera maestria, è trovare l’equilibrio mentre danziamo. È imparare a essere come il vasaio: pienamente impegnati con il mondo, ma incrollabilmente connessi al nostro centro di quiete interiore. Non possiamo fermare la ruota, ma possiamo scegliere come rispondere al suo movimento. Possiamo irrigidirci e spezzarci, o possiamo respirare, trovare il nostro centro e imparare a modellare la nostra vita con la grazia e la potenza di un’azione consapevole.
Un giovane allievo si lamentava con la sua maestra vasaia. “Non riesco a trovare l’equilibrio,” diceva. “Medito la mattina e trovo la calma, ma appena inizio a lavorare, il mondo esterno mi trascina via e perdo il mio centro.” La maestra lo invitò al tornio. Prese un pezzo di argilla e lo gettò sulla ruota che girava. “L’equilibrio che cerchi nel ritiro è facile,” disse. “Ma l’equilibrio della vita non è immobilità. È questo.” Le sue mani rimasero ferme e centrate, mentre l’argilla girava vorticosamente. L’argilla premeva contro le sue mani, e le sue mani premevano contro l’argilla. “Vedi? La ruota gira, l’argilla si muove. Le mie mani danzano con essa. Ma il mio centro,” e indicò il suo ventre, “è fermo. Non puoi fermare la ruota della vita. Ma puoi imparare a rimanere centrato mentre gira. L’equilibrio non è fuggire dal movimento; è trovare la quiete al suo interno.” La Neuroscienza dell’Azione in “Flow” L’esperienza del vasaio è nota in psicologia come “Flow” (flusso), un concetto introdotto da Mihaly Csikszentmihalyi. È uno stato di “azione consapevole” in cui siamo così immersi in un’attività che il tempo sembra svanire e il nostro senso di sé si fonde con l’azione. Neurologicamente, è uno stato di efficienza suprema. La corteccia prefrontale, sede del nostro critico interiore e della nostra auto-coscienza, riduce la sua attività (un fenomeno chiamato “ipofrontalità transitoria”). Smettiamo di analizzarci e ci affidiamo all’azione. Allo stesso tempo, le aree del cervello legate al compito sono altamente attivate e c’è un rilascio di neurochimici del benessere come la dopamina e l’anandamide. Jon Kabat-Zinn, fondatore dell’MBSR, spiega che la mindfulness è il fondamento per raggiungere questo stato. La pratica della mindfulness (essere presenti senza giudizio) allena la nostra capacità di rimanere “centrati”, come il vasaio. Questa consapevolezza diventa l’ancora stabile che ci permette di impegnarci con la “ruota che gira” della vita senza essere sbalzati via dall’ansia o dalla distrazione. Strategie per l’Equilibrio in Movimento L’equilibrio sostenibile si trova nell’azione, non nella fuga da essa. Inizia ancorandoti al respiro. Prima di iniziare un compito impegnativo, fai tre respiri profondi. Senti il tuo “centro” (spesso nell’addome). Questo è il tuo punto di quiete. Ritorna lì con l’attenzione ogni volta che ti senti sbilanciato. Pratica l’intenzione singola (Single-Tasking). Invece di dividere la tua attenzione, dedica un blocco di tempo a una sola cosa. Quando scrivi, scrivi. Quando ascolti, ascolta. Questa è l’essenza dell’azione centrata e combatte la frammentazione del multitasking. Esegui un compito quotidiano “come un rituale”. Scegli un’azione banale (lavare i piatti, preparare il caffè) ed eseguila con la piena attenzione di un maestro vasaio. Senti l’acqua, l’odore, il movimento delle tue mani. Questo allena il muscolo della presenza nell’azione. Controlla la tua postura. Il nostro corpo riflette la nostra mente. Quando ti senti stressato, probabilmente sei teso e sbilanciato. Fai un check-in posturale: raddrizza la schiena, rilassa le spalle, senti i piedi a terra. Un corpo centrato supporta una mente centrata. Ascolta il “feedback” dell’argilla. Se senti troppa resistenza o frustrazione in un compito, non spingere più forte. È un segnale che sei fuori centro. Fai una pausa, respira, e poi riprendi con un approccio più morbido e consapevole. Distingui tra azione e reazione. La reazione è impulsiva, sbilanciata e parte dall’amigdala. L’azione consapevole nasce da un centro calmo, anche se è rapida. Allenati a inserire una micro-pausa (un respiro) tra lo stimolo e la tua risposta.Pratica della Mattina: Il Rituale del Vasaio Siediti con la schiena dritta e le mani appoggiate sulle ginocchia, con i palmi rivolti verso l’alto. Chiudi gli occhi. Immagina la tua giornata come un tornio che gira. Immagina i tuoi compiti e le tue interazioni come l’argilla su di esso. Ora, senti le tue mani (la tua azione) e il tuo respiro (il tuo centro). Visualizzati mentre modelli la giornata con mani ferme, gentili e presenti, rimanendo perfettamente calmo e centrato mentre la ruota gira. Sussurra a te stesso: “Sono il centro calmo nel cuore del movimento.” L’Arte dell’Azione Centrata Spesso crediamo che l’equilibrio sia uno stato di immobilità, un lusso da trovare in vacanza o in un ritiro. Ma la vita è movimento. La vera sfida, e la vera maestria, è trovare l’equilibrio mentre danziamo. È imparare a essere come il vasaio: pienamente impegnati con il mondo, ma incrollabilmente connessi al nostro centro di quiete interiore. Non possiamo fermare la ruota, ma possiamo scegliere come rispondere al suo movimento. Possiamo irrigidirci e spezzarci, o possiamo respirare, trovare il nostro centro e imparare a modellare la nostra vita con la grazia e la potenza di un’azione consapevole.
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