Come dicevo dal titolo queste nuove generazioni in ambito culturale sono un bel dilemma . Infatti mi chiedo sempre e ne discuto con : i miei matusalemme , amici e contatti artisti , e quelli della mia generazione (ovviamente quelli culturalmente attivi non quelli che hanno mandato il cervello\ spirito critico all'ammasso in ambito culturale ) , ed appartenenti a quelle successive alla mia come fare per avvicinare le nuove generazioni alla buona musica ed in particolare a quella classica ? rielaborarlo in chiave moderna o suonarlo in versione originale ?
Premetto ulteriormente ( vedere il mio post : la musica classica \ sinfonica è musica per vecchi ? no ecco perchè ascolto ( anche ) musica classica \ sinfonica dall'infanzia ) sono un amante della musica non importa il genere e se si sia una cover o reinterpretazione anche di un opera di musica sinfonica come questa
ed inno alla gioia ( specialmente il 3 ed 4 movimento ) è uno dei mie preferiti e forse se ben ricordo il primo (o uno uno dei primi pezzi ) " pezzo "di musica sinfonica che ho ascoltato . Ora questa scelta, vedere video sotto , di proporlo stili e generi diversi mi è piaciuta davvero molto ( anche se i primi due pezzi m'innervosivano perchè , un conto e è una cover \ rifacimento in chiave rock o jazz , ecc un alto e lo stravolgimento totale una snaturizzazione ) perché dato che oramai nessuno ascolta il "classico " termine opinabile perché chiedo scusa se mi ripeto 😃😁😛<< (...) I confini della categoria sono sfumati e opinabili, in quanto il marchio di classicità viene in genere assegnato dai posteri; dunque, ciò che oggi si definisce "classico" non lo era necessariamente ai tempi in cui venne composto. In particolare, a seconda dei contesti il concetto di "musica classica" può includere o no la musica colta contemporanea. >>( ... da https://it.wikipedia.org/wiki/Musica_classica ).
L'iniziativa culturale fatto dai giovani viterbesi per promuovere l'arte e il divertimento nella Tuscia, apre le sue attività con questo flash Mob Musicale ispirato alla sinfonia n.9 di Ludwig van Beethoven.è stato un modo per avvicinare qualcuno a un'opera classica grazie al moderno.
oppure come chiedo se , come ho scritto sulla mia bacheca di fb ,
è una storpiatura di un classico a voi decidere . Secondo il mio parere alcune versioni sono ben fatte altre no . mi farebbe piacer sentire i fruitori ed i praticanti ed artisti di musicva classica presenti qui nei mie contatti . Chiedo se è meglio il tentativo dei giovani Viterbesi oppure è meglio una interpretazione nell'ambito classico senza incursioni \ contaminazioni con i generi \ stili moderni a flash mob come questo ( chi lo avesse già visto sia da me può anche saltarla )
fatta per : << En el 130º aniversario de la creación de Banco Sabadell hemos querido rendir un homenaje a nuestra ciudad con la campaña "Som Sabadell". Esta es la flashmob que realizamos como colofón final con la participación de más de 100 personas de la Orquestra Simfònica del Vallès y los coros Lieder y Amics de l'Òpera y la Coral Belles Arts.>>
mi farebbe piacer sentire i fruitori ed i praticanti ed artisti di musica classica presenti qui nei mie contatti .
Il post sembra finito qui invece venendomi in mente quanto dice sul suo sito ( url http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.it/2015/08/la-didattica-dellascolto-sa-risvegliare.html ) sull'educazione musicale il mio ex prof di educazione musicale di prima media antonelo deiara ho feciso di scriverli una email , ecco la sua risposta
da: | Antonio Deiara pentagrammandosardegna@gmail.com | ||
a: | Giuseppe Scano | ||
data: | 1 gennaio 2017 11:31 | ||
oggetto: | Re: suggerimento e richiesta di parere |
Gent.mo Giuseppe Scanola Musica è una forma di linguaggio; ancora oggi, purtroppo, questo linguaggio resta incomprensibile per un numero molto elevato di persone, in Italia e non solo. La Scuola, e tu mi sei testimone, dovrebbe insegnare la lingua dei dodici suoni, il ritmo, la melodia e l’armonia, l’agogica e la dinamica, il timbro e la forma. E invece resiste ancora la monocultura del flauto dolce e/o l’agiografia di una Storia della Musica priva di ricadute formative. Certo, tanta strada è stata percorsa dalla nascita della Scuola Media “unificata” all’inizio degli anni ’60, ma tanta ne resta ancora da percorrere per alfabetizzare musicalmente tutti gli italiani, un po’ come fece il Maestro Manzi, col suo geniale “Non è mai troppo tardi”, per la Lingua italiana. Non voglio dilungarmi sui danni prodotti dal taglio “morattiano” del tempo prolungato alla Media, con riduzione da tre a due delle ore di Educazione musicale o Musica, la mancanza di un insegnamento specialistico di canto e strumento alle Elementari nonostante il D.M. 8/11, l’esclusione degli strumenti del Pop-Rock dagli Indirizzi Musicali e dai Licei Musicali (magari come “strumenti abbinati” a quelli classici”), per non parlare della “polvere didattica” che si deposita in troppi Conservatori, soffocando un numero incredibile di “talenti sprecati”. Non sto eludendo la risposta; io avrei unito i due flah mob col seguente ordine: prima le finestre e la piazza, poi l’inversione della Sinfonia degli addii di F.J. Haydn. Per ulteriori approfondimenti e spunti di discussione, invito te e i tuoi amici a visitare il blog (senza fine di lucro) www.antoniodeiara.it
a voi decidere