Visualizzazione post con etichetta poesie. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta poesie. Mostra tutti i post

24.1.24

ecco perchè siamo ancora bambini il caso di “Se…” poesia di Rudyard Kipling composta nel 1895 e contenuta nella raccolta “Ricompense e Fate”







“Se…” è una poesia di Rudyard Kipling composta nel 1895 e contenuta nella raccolta “Ricompense e Fate”


In occasione dell’anniversario di Rudyard Kipling, padre de “Il libro della giungla”, nato a Bombay il 30 dicembre del 1865 e morto a Londra il 18 gennaio del 1936, vi proponiamo la sua più famosa poesiaSe”, dedicata al figlio e composta nel 1895 e contenuta nella raccolta “Ricompense e Fate”.

                                          “Se”


Se saprai mantenere la testa quando tutti intorno a te
la perdono, e te ne fanno colpa.
Se saprai avere fiducia in te stesso quando tutti ne dubitano,
tenendo però considerazione anche del loro dubbio.
Se saprai aspettare senza stancarti di aspettare,
O essendo calunniato, non rispondere con calunnia,
O essendo odiato, non dare spazio all’odio,
Senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo saggio;
Se saprai sognare, senza fare del sogno il tuo padrone;
Se saprai pensare, senza fare del pensiero il tuo scopo,
Se saprai confrontarti con Trionfo e Rovina
E trattare allo stesso modo questi due impostori.
Se riuscirai a sopportare di sentire le verità che hai detto
Distorte dai furfanti per abbindolare gli sciocchi,
O a guardare le cose per le quali hai dato la vita, distrutte,
E piegarti a ricostruirle con i tuoi logori arnesi.
Se saprai fare un solo mucchio di tutte le tue fortune
E rischiarlo in un unico lancio a testa e croce,
E perdere, e ricominciare di nuovo dal principio
senza mai far parola della tua perdita.
Se saprai serrare il tuo cuore, tendini e nervi
nel servire il tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tenere duro quando in te non c’è più nulla
Se non la Volontà che dice loro: “Tenete duro!”
Se saprai parlare alle folle senza perdere la tua virtù,
O passeggiare con i Re, rimanendo te stesso,
Se né i nemici né gli amici più cari potranno ferirti,
Se per te ogni persona conterà, ma nessuno troppo.
Se saprai riempire ogni inesorabile minuto
Dando valore ad ognuno dei sessanta secondi,
Tua sarà la Terra e tutto ciò che è in essa,
E — quel che più conta — sarai un Uomo, figlio mio!



Diventare uomini coltivando le giuste virtù

Questa poesia di Rudyard Kipling, tradotta in italiano per la prima volta da Antonio Gramsci col titolo “Breviario per laici” e pubblicata nel 1916, è una sorta di guida per diventare adulti in cui lo scrittore britannico sottolinea l’importanza di coltivare certe virtù quali ad esempio il perdono, la capacità di sognare e l’amore. solo in questa maniera, ci dice Kipling, si diventerà davvero uomini. La meraviglia di questo lungo componimento sta nella forte attualità del suo contenuto e dei valori che vuole trasmettere. Non sono i soldi, il tipo di lavoro o lo stato sociale a rendere adulta una persona – in questo caso un uomo – bensì ciò che essa porta nel proprio cuore.

6.6.23

Sciarada di parole di ©️ Silvia Serra







Sciarada di parole
che s'insinuano
sotto la pelle,
come
linfa che scorre,
silenziosa...
Accurati
i versi che scelgo
per inondar di gioia
il mio
piccolo mondo...
Ricevo
languidi
sguardi
che
sono enigmi
del cuore
o della mente ?
Non voglio lottare,
mai più,
ne' per te
ne' per me...
Voglio
rivivere
all'alba
senza ferite
nascoste,
con te...


                                                                            ©️ Silvia Serra  foto   di      𝓫𝔂 𝓿𝓲𝔃𝓮𝓻𝓼𝓴𝓪𝔂𝓪

3.2.23

Un anziano e ricco signore inglese racconta: ..... di Tommaso Notarstefano

 


 
Un anziano e ricco signore inglese racconta:
«Avevo perso i miei genitori da ragazzo e
all’età di nove anni ero stato mandato in
un orfanotrofio vicino a Londra.
Sembrava una prigione. Dovevamo lavorare 14 ore
al giorno, in giardino, in cucina, nelle stalle, nei
campi.
Così tutti i giorni. C’era un solo giorno di festa:
il giorno di Natale. L’unico giorno in cui ogni ragazzo riceveva un regalo: un’arancia. Niente dolci.
Niente giocattoli. Per di più l’arancia veniva data
solo a chi non aveva fatto nulla di male durante
l’anno ed era sempre stato obbediente. Questa
arancia a Natale rappresentava il desiderio dell’anno intero.
Ricordo il mio primo Natale all’orfanotrofio. Ero
tristissimo. Mentre gli altri ragazzi passavano
accanto al direttore dell’orfanotrofio e tutti ricevevano la loro arancia, io dovevo stare in un angolo
del dormitorio. Questa era la mia punizione per
aver voluto scappare dall’orfanotrofio, un giorno
d’estate.
Finita la distribuzione dei regali, gli altri ragazzi
andarono a giocare in cortile.
Io dovevo stare in dormitorio tutto il giorno. Piangevo e mi vergognavo. Mi ero messo una coperta
fin sulla testa e stavo rannicchiato là sotto.
Dopo un po’ sentii dei passi nella stanza. Una
mano tirò via la coperta. Guardai. Un ragazzino di
nome William stava in piedi davanti al mio letto,
aveva un’arancia nella mano destra e me la tendeva
sorridendo. Non capivo. Le arance erano contate,
da dove poteva essere arrivata un’arancia in più?
Guardai William e il frutto e improvvisamente
mi resi conto che l’arancia era già stata sbucciata e,
guardando più da vicino, tutto mi divenne chiaro.
Sapevo che dovevo stringere bene quell’arancia
perché non si aprisse. Che cosa era successo?
Dieci ragazzi si erano riuniti in cortile e avevano
deciso che anch’io dovevo avere la mia arancia per
Natale. Ognuno di essi aveva tolto uno spicchio
dalla sua arancia e i dieci spicchi erano stati accuratamente messi insieme per creare una nuova,
rotonda e delicata arancia.
Quell’arancia è stato il più bel regalo di Natale
della mia vita.
Mi ha insegnato quanto
può essere confortante
la vera amicizia»


22.1.23

Addio buio, nebbie... di Donatella@Camatta

                  Addio buio, nebbie


Non pensare che la nebbia non mi sfiori
ma c'e' sempre l'anima che m'illumina
e il cuore che mi guida !
Credi all'arte divina che hai dentro
sfoglia il tuo libro segreto dei sentimenti,
risultato appare luminoso
il sereno arriva immacolato
e un sorriso si appoggerà sul tuo volto
addio buio, nebbie
tutti i diritti Donatella@Camatta

17.5.21

inno alla luna poesia di Daniela Bionda

Potrebbe essere un'immagine raffigurante corpo idrico e testoInno alla 
 
Davanti agli occhi il mar, in ciel le stelle, e tu pallida luna, bianca come il ghiaccio, ti specchi tra le onde del mar come fossi Venere.
Odo nell'aria il tuo richiamo, avanzo pian piano nell'acqua, un passo alla volta, le mie lacrime diventano perle, gli occhi sfere di cristallo, neri, come è ner al buio il mare in inverno.
Vengo avvolta da un mantello di stelle, la mia paura oramai si placa e sento solo un sentimento di gioia e pace. O luna piena, o specchio di cielo, attorno a te brillano le stelle, sempre in gara tra loro rendendo così il ciel ancora più luminoso.
Intanto le onde accarezzano il mio corpo come fossero vestito, i miei capelli neri come la notte, pesano come sassi sulle mie spalle. Non sento più freddo, le mie labbra sanno di sale. O luna, dolce luna, affido a te i miei segreti, affinché li custodisca come beni preziosi.


5.5.21

POESIE MALEDETTE DI GIOVANI AMANTI

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, giacche e il seguente testo ""Ma forse un giorno tu busserai ancora alla mia porta ed io, mi amerò così tanto da non aprire" Aforismi Official Paqe (Francesco Roversi)"Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "Lui tornerà ad essere un estraneo dopo che avrete fuso le vostre vite in una sola, vi siate confidati 1 segreti più nascosti e avrete abbattuto il muro di qualunque pudore. Sarete due estranei anche se conoscete il ritmo del vostro sonno, i vostri odori, le vostre abitudini. Due estranei che si conoscono meglio di chiunque altro e le cui vite non si incroceranno mai più se non per caso. Insanity. A. Baricco" Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "Bene, ora mi stai guardando tu quasi accidentalmente. sovrappensiero non sei consapevole, ti ho indotta io. Così, in questo istante torno a guardarti anche 10 come se ti avessi colto. Te lo dico col pensiero ti ho scoperta. Imbarazzata per il fraintendimento non puoi fare niente. Sono 10 a rifiutarti a passare sui tuoi occhi come se niente fosse scivolarci sopra fino all'altro lato andarmene via. Jon Noj"


 Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "Ho pensato i tuoi occhi così tante volte che alla fine il pensiero mi è imbalzato addosso e non ho più avuto un gesto che non fosse riflesso dal tuo sguardo. Questo dirò a discolpa quando dovrò spiegare perché della mia vita ho fatto cosa aliena e complicata. MICHELE Cento poesie d' amore a Ladyhawke"

L'angelo nero di Daniela Bionda poesia

Potrebbe essere un'immagine in bianco e nero raffigurante 1 persona

Una bellissima poesia di Ada Merini recita :”Ho bisogno di alleggerire le spalle, perchè da troppo tempo sono cariche di pesi che non ho chiesto, e poi sotto ci sono le mie ali, ci sono io che ho bisogno di volare”. Tutti noi abbiamo bisogno di alleggerirci se pur per poco le spalle, liberarci dall'oscuirtà che ci avvolge, riposare serenamente senza pesi, cosi ho scritto una poesia intitolata “l'Angelo Nero” che naturalmente non si pone come paragone con la più grande poetessa italiana, ma è da considerarsi solo un omaggio.

 

L'angelo nero


Sei tu dunque angelo nero che mi avvolgi tra le tue calde piume custodendomi nella notte? O non sei che un angelo di luce ammantato di nero, che accogli dentro di te le mie paure, i miei peccati, per farmi dormire il sonno del giusto. Non si raggiunge forse la pace immaginando figure di luce, e negando l'oscurità che ci portiamo dentro?Desiderato ho a lungo una mano che mi aiuti a rialzarmi e camminare

13.3.20

in tempo di coronavirus si tirano fuori dai cassetti vecchie poesie . CAPODANNO 2015 di © Daniela Tuscano


Questa è la noia:
Una donna sola
Con lo sguardo appeso
A una finestra
Un'altra che vaga
Incappottata, nera
In rigagnoli di luce
Chissà dove
Ha smarrito il cuore
In quale letto
Ha perduto il ricordo
Rimmel o seta
Acquistati all'angolo
È un ferroviere
Con odor di desco
Nella fredda cabina
Dei suoi pensieri
Nessun rito di passaggio
Solo eterne traversine
E tu ripeti
Che questo è pur bello
Per questo vivi
E canti e soffri
Fra meditate plaghe
E vaste città
Dietro usci, mozziconi
Di vacue attese
Là ci sei
Là ti trovi
Laddove muore
La speranza
Risuona, fulgente
La tua canzone



© Daniela Tuscano

21.6.17

L'AMICO RITROVATO di © Daniela Tuscano



  da Compagnidistrada
Pubblicato da Daniela Maria Tuscano · 22 ore fa ·


L'AMICO RITROVATO
Ma guarda chi c'è.
È qui, Cristina, t'ha sempre aspettato.
Con le sue lucine di Natale, intermittenti, gaie e spinose.
Perché chi ti aspetta è un crocifisso bambino.
E il suo abbraccio sbilenco è lì, fisso, solo per te.
Tre anni è rimasto così, spalancato e candido.
Tre anni di passione, tre anni di missione, tre anni trinitari.
Tre anni come i tuoi, diventati sei, e poi saranno nove.
Di multiplo in multiplo, la vita crescerà.
E solo quando l'hai rivisto, ti sei sciolta in un sorriso.
Unico, incontenibile, impetuoso.
Un sorriso di voce, anzi, di urlo.
Un sorriso di meraviglia pasquale.
Tu, fino allora sballottata fra volti antichi - i tuoi cari, certo - e scomposte feste.
E rimanevi in silenzio, gli occhi tardi e gravi, le gambe ciondolate.
Eri ancora nel tuo sabato ammutito.
Poi la tua gioia è risorta.
E finalmente, sei tornata bambina.
È quella la casa: non il container, l'amico, il fratello.
Sarai di nuovo principessa, o fata, o strega.
E farai di nuovo i capricci e studierai da scienziata.
In qualunque avventura, in qualsiasi sventatezza.
Avrai sempre quel fratello accanto.
Quell'amico in croce che ti dà gioia.

                                    © Daniela Tuscano


(dedicata a Cristina, la bimba cristiana irachena liberata dal Daesh)

22.12.16

“Hallelujah”: di Leonard Coen l’interpretazione di questa bambina autistica è da brividi

l coro della scuola la accompagna, ma è la voce di questa bambina autistica di 10 anni ad aver fatto innamorare il pubblico. Kaylee Rodgers, di Donaghadee, in Irlanda, si è esibita in uno dei successi planetari di Leonard Cohen, scomparso lo scorso 7 novembre: la sua “Hallelujah” è semplicemente meravigliosa





Infatti non so  che  altro  dire    a quanto  riporta queta  discussione  qua  sotto


Emanuele Caprarelli ·
le persone sono autistiche, non sono affette da autismo, l'autismo è uno stato, non è una malattia. è come dire che una persona senza un braccio è affetta da mancanza di arto. inoltre come dimostra il video, sono persone, che per quanto diverse, possono avere notevoli capacità, e dunque bisogna solo esaltare le loro capacità e non soffermarsi sul loro stato, sulle loro difficoltà, o diversità. dico questo non per fare il bacchettone, ma deve cambiare cultura nei confronti di queste persone, che troppo spesso sono vittime di pregiudizio da parte dei grandi e di bullismo da parte dei più giovani.
Mi piaceRispondi4010 h
Michele Ceraolo ·
Non sono un medico, ma non mi trovo molto d'accordo con il tuo commento. Anche dalla def di Wikipedia direi che l'autismo è considerabile una vera e propria malattia: "L'autismo è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell'interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale che provoca ristrettezza d'interessi e comportamenti ripetitivi."
Mi piaceRispondi9 h
Alexx Vaninii ·
È comunque uno stato morboso. Non dovremmo più dire che una persona non udente é affetta da sordità, o che una persona che soffre di abituali crisi epilettiche é affetta da epilessia? Si può essere sensibili alle sofferenze altrui senza diventare ipocriti.
Mi piaceRispondi38 h
Emanuele Caprarelli ·
la mia è una provocazione, ma anche no, nel senso che una malattia può essere curabile (la sordità infatti non è una malattia ma uno stato, come la cecità, non si è affetti da cecità, si è ciechi, si è sordi), l'epilessia è una patologia con sintomi ben precisi, per i quali esistono trattamenti farmacologici e non. l'autismo (e l'asperger) è uno stato, che ha mille sfacciettature, vi sfido a trovare un autistico uguale ad un altro, alcuni hanno co-patologie, o tratti simili, ma si nasce in un modo e con alcune terapie si possono migliorare alcune cose (specie se le terapie sono intraprese da g...Altro...
Mi piaceRispondi57 h
Alexx Vaninii ·
L'epilessia pure è uno stato: non ha una evoluzione lineare, non è ingravescente, spesso non ha nemmeno una causa, è una condizione invalidante della persona. Lo stesso vale per tutte le patologie permanenti e stazionarie, ad esempio sindromi genetiche come la trisomia 21 o l'anemia falciforme.
e queli che noi chiamiamo ssando a sproposito il termine autistico o coniando sinonimi ed aspressioni politicamente corrette ed ipocrite autistici ( in questo caso ) sono migliori di noi normali . Oltre che artisti . Ed è , vedi l'archivio del blog , il caso dell'amico fb Carlos Gianesini fotografo di 23 ani qui le sue bellissime foto https://www.facebook.com/Carlos-Gianesini-Fotografo-1711452795763368/?fref=ts


  eccone una dele mie  preferite   tratta  dalla  sua  pagina  

L'immagine può contenere: nuvola, cielo, albero, spazio all'aperto e natura

































































































































quuindi chi se ne frega se l'autismo è uno stato o una malattia mica iun individuo s'identifica in base a questo , mica occorre una patente per definire speciale o meno una persona

14.2.16

Sogna il principe azzurro ma sposa un delinquente Massa, solo dopo il sì la ragazza ha scoperto che il marito aveva una lunga fedina penale

in sottofondo una  canzone    d'amore    che  non è  solo   pucci   pucci   e  altre menate  stucchevoli degli innamorati

 

essa e qui in due versioni


http://www.antenna3.tv/  del 2\2\2016

Sogna il principe azzurro ma sposa un delinquente Massa, solo dopo il sì la ragazza ha scoperto che il marito aveva una lunga fedina penale

di  Redazione web
matrimonio
Si sono incontrati in Marocco, lei era in vacanza con alcune amiche e lui bazzicava i luoghi frequentati dalle turiste. È stato amore a prima vista, almeno per la ragazza. Del resto l’uomo è davvero affascinante: trentenne, capelli scuri, occhi castani e colore olivastro. Un colpo di fulmine che si è concluso con un matrimonio celebrato a Marrakesh, come da tradizione con una festa che è stata spalmata lungo tutta una settimana. La donna non ha detto nulla ai suoi familiari, forse perché voleva fare una sorpresa. Ma alla fine la sorpresa l’ha avuta lei perché da una telefonata che il trentenne stava facendo a un amico rimasto in Marocco ha scoperto che dietro quel principe azzurro in realtà si nascondeva un delinquente. E piuttosto rinomato dalle sue parti.
Così dopo aver superato la paura di affrontarlo gli ha chiesto conto di quello che aveva sentito. E lui ha confermato i sospetti: aveva passato parecchio tempo anche in carcere e siccome dalle sue parti ormai si era fatto terra bruciata aveva approfittato di quell’amore vacanziero per cambiare aria. La giovane – non ha ancora trent’anni – è scoppiata a piangere. Quella che credeva essere la realizzazione di un sogno era diventata un incubo. E la situazione con il passare dei giorni è andata peggiorando perché il marito ha iniziato a essere esigente, quando tornava a casa voleva trovare pronto da mangiare. E soltanto piatti della sua terra. Se lei non eseguiva gli ordini la prendeva a sberle.Dopo aver sopportato qualche mese la sposa ha deciso di dire basta. Anche se si è guardata bene dal rivelare a mamma e papà che quello che gli aveva presentato come il suo compagno in realtà era suo marito, si è fatta coraggio e ha chiesto aiuto alle forze dell’ordine. Si è presentata in questura e ha parlato con un agente che ha ascoltato tutta la storia. In pratica la donna vuole trovare il modo per potersi separare da quell’uomo, ma senza che lui sappia niente almeno fino al momento in cui dovrà per forza di cose presentarsi a firmare per mettere fine alla loro unione.
 Impossibile però per la polizia fare questo e lei di firmare una denuncia non ne vuole sapere perché vorrebbe tenere tutto nascosto ai genitori. Dalle verifiche fatte dalle forze dell’ordine la fedina penale del marocchino è risultata anche peggio di quello che pensava la sua dolce metà.

31.1.16

sipario di tonia d'addio



SIPARIO

Ti criticheranno sempre,
parleranno male di te
e sarà difficile che incontri qualcuno 
al quale tu possa piacere così come sei.
Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore,
la vita è come una grande opera di teatro:
canta, balla, ridi e vivi intensamente
ogni giorno della tua vita,
prima che l'opera finisca senza applausi.

7.7.14

L'Insostenibile Leggerezza dell'Essere \ certe cose non cambiano mai I ragazzi che si amano si baciano in piedi contro le porte della notte e i passanti che passano li segnano a dito.






Ma i ragazzi che si amano
non ci sono per nessuno
ed è soltanto la loro ombra
che trema nel buio
suscitando la rabbia dei passanti
la loro rabbia, il loro disprezzo, i loro risolini
la loro invidia.
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno,
sono altrove ben più lontano della notte
ben più in alto del sole
nell’abbagliante splendore del loro primo amore.

(Jacques Prévert)

27.2.13

Occasione

Il mondo è un ragazzo
spettinato, glabro,
che scruta
con occhi curiosi
acrobazie di case,
veloce nell'aria gelida
d'un mattino senza libri.
Le piazze, corpi deserti,
s'aprono a piedi
anelanti di gioventù.


(Foto: Stefania Palma)

23.1.13

La vacanza


 

Rimane
la tua assenza.
Il sale dell'addio.
I fiocchi di risate
nella stagione azzurra.
Il mare come un campo
eterno, dissepolto,
l'orizzonte d'albe fredde
e dedali di sogni,
inanellati insieme,
sfogliati come angeli.
Ora è vuoto
nel terso silenzio,
ora è libertà
di cieli vagabondi.

26.11.12

cosa è la felicità ? e che rumore fa ?





Dalla  bacheca di Alessandra Vasa  

E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose.
Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando,
come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...
La felicità non e' quella che affannosamente si insegue
credendo che l'amore sia tutto o niente,...
non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto"
e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...,
la felicità non e' quella di grattacieli da scalare,
di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose....
...e impari che il profumo del caffé al mattino e' un piccolo rituale di felicità,
che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore,
che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità,
che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi,
di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore,
che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto,
che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno,
e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco,
di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi
e lunghi più di tante ore,e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina,
leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo
e le distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato,
sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri,
che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande
Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.

18.11.12

Gaza 2012



Ti hanno ammansito,
dopo anni feroci,
nelle nostre forre umbratili e linde,
nei volti valligiani e nel folklore cittadino,
merce fra tante, gioia colorata,
ricordo, sentimento, luce fumigante.
Ma tu, nato e disteso su ciottoli aguzzi,
in larghe plaghe di molle fuoco,
sei diverso, umile, strattonato,
scolpito in occhi stralunati,
reso pietra, arma, odio,
divisione e povertà.
Sembri immenso, sei esercito,
e forse solo legione.
Sodomizzato da voci
e corpi impazziti,
dall'idolatria dell'uomo.
Crocifisso ancora,
fuggito nei cieli,
non più silenzio né preghiera,
non vitalità, ma vorticoso fluire.
Da sempre e per sempre
t'invoca, sbagliando,
la cieca umanità.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...