concludo i miei post di guerriglia contro culturale su HALLOWEN ED OGNI SANTI riportando questo post di
Danila Selis
Accogliendo l'invito del gruppo "la poesia si fa bella" di scrivere qualcosa per Halloween e/o per il ricordo dei cari, ho buttato giù una filastrocca non autobiografica.
FILASTROCCA SEMISERIA PER HALLOWEEN
Son nata brutta da fare paura
e, non avendo la controfigura,
vidi mamma, le mani nei capelli,
gridare: "tutti i bimbi sono belli"!
Tra loschi figuri
e orribili ragni,
con l'angoscia
tra capo e calcagni,
crebbi così, da spaventare
chi si trovava ad incontrare
quella bimba dagli occhi cerchiati,
come fantasmi allucinati...
Se domandavo
"dolcetto o scherzetto"
mi colpivano con il Folletto
e crescendo sempre più brutta
pensai di essere ormai alla frutta.
Soffrivo di svariate fobie,
di puzzolose aerofagie,
non curavo arte e cultura,
brutta com'ero da fare paura.
Indossavo bianche lenzuola
e, come zombie, me ne stavo da sola,
nel tentativo di mascherare
quell'aspetto che faceva cagare.
Un giorno, stanca della situazione,
presi un treno alla prima stazione,
portavo un corno di corallo
ed un gonnellino di sangallo.
Così conciata mi ritrovai ad un ballo
e mi sentivo ammirata... uno sballo!
Era una festa americana,
con gente mascherata tutta strana.
Tra zucche intagliate con gran cura
al fine di mettere paura,
tornai felice a casa e, grande cosa,
mi sentii bella e fresca come rosa.
Sognai mia mamma quella notte,
con la tristezza lei faceva a botte.
Mi diede anche numeri vincenti:
"Non solo di bellezza siamo abbienti,
ma con qualche provvido soldino
sarà migliore il risveglio del mattino.
Ricorda, figlia, che ti ho sempre amata,
anche se bruttarella, mia adorata".
Specie nei momenti amari
sono un grande tesoro i vostri cari".