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30.4.15

Un'adozione e un abbandono

La storia che racconto oggi prendendola dal web si chiama "Gift" ed è nata da un'idea di Zoetis, una società ungheresePiù precisamente Production Company: DeadLens Pictures che potete contattare o https://www.facebook.com/DeadLensPictures oppure   mail: deadlenspictures@gmail.com
la protagonista  


Essa sembra  la classica   storia   triste , da  romanzo del XIX secolo  , di una bambina, ma l'apparenza inganna.Una famiglia decide di adottarla, per fare compagnia alla figlia; lei però vuole sempre giocare e spesso crea disordine in casa, a volte rompe degli oggetti, insomma diventa un vero e proprio impegno,
Mamma e papà cominciano quindi a maltrattarla e arrivano ad abbandonarla; Una bambina viene adottata da una famiglia, affinché possa fare compagnia alla loro figlia. Ma la piccola col tempo si rivela molto meno "adorabile" a causa del disordine e dei danni che provoca. Così mamma e papà decidono di abbandonarla. Il finale? Tutto da scoprire, perché in realtà si tratta di ............





ecco un esempio di  come  una campagna pubblicitaria può essere creativa   altro che quelle  italiane  che sanno usare  solo  anche per un yogurt il corpo di una donna   o allusioni  talvolta  anche  pesanti ed  oscene  all'erotismo  o al sesso  


29.11.14

anche con l'ironia si può combattere la pedofilia video di Marco valerio cervellini

  cazzeggiajdo  sulle  bacheche dei miei contatti   ho trovato  questo  filmato  interessante    ed  ironico  su una campagna    non violenta   ed  ironica   contro la pedofilia      online 
  
infatti l'autore https://www.facebook.com/pages/Marcovalerio-Cervellini/489060001148908 che  ha messo  il video  un  contatto dei  mio contatto  dice  nell'intestazione   
 
 
un filmato dal finale sconvolgente per scoraggiare questo fenomeno.La pedofilia è una vera e propria piaga dei nostri tempi, che purtroppo è sempre più diffusa nonostante le tantissime campagne di sensibilizzazione in merito e i continui controlli.Amici di famiglia, genitori, familiari o perfetti sconosciuti. Il pericolo per i più piccoli purtroppo arriva non soltanto dai più insospettabili, da coloro che invece dovrebbero proteggerli, ma anche da persone che non si ha mai avuto occasione di conoscere e che in breve tempo li catapultano in un vero e proprio incubo.Tutto questo succede nella vita di tutti i giorni, purtroppo sotto i nostri stessi occhi senza che spesso ce ne accorgiamo. Gli strumenti, infatti, ai quali hanno accesso anche i più giovani sono talmente tanti che controllare la loro vita e tutti i pericoli a cui possono essere esposti davvero non è affatto facile.Purtroppo, molti dei casi di pedofilia iniziano online. Proprio lì, coperti dall’anonimato e da uno schermo che li rende invisibili, molte persone, spesso insospettabili, padri di famiglia o persone molto rispettate per i propri valori, cambiano volto e finiscono per interagire con i più giovani in maniera sbagliata.Proprio per questo sono tante le modalità suggerite per controllare l’accesso alla rete dei più piccoli, limitando la loro navigazione o l’accesso a determinati siti. Nonostante questo però il pericolo è sempre dietro l’angolo e non smette mai di trovarci impreparati.Le immagini di questo video ci mostrano uno spot che vuole scoraggiare il fenomeno della pedofilia online, un male oscuro che potrebbe abbattersi su chiunque, anche sui nostri figli. È proprio su questo punto che fa leva lo spot e che ha un finale a dir poco sconvolgente e che deve fare molto riflettere.Una ragazza, infatti, appena 16enne, inizia una conversazione online con una persona, che lei crede essere appena 19enne. Questo almeno è quello che l’uomo, invece, sposato e ben più grande di quanto dichiarato, sostiene. I due si scambiano qualche battuta e poi pronta arriva la richiesta dell’uomo. Una foto di lei. Un piccolo regalo per un compleanno che avrebbe celebrato pochi giorni prima.Inizialmente restia la ragazza decide di assecondare quel ragazzo appena conosciuto e gli invia la foto. Per l’uomo tutto diventerà più chiaro. La ragazza con cui stava parlando era la figlia. Una scoperta che lo lascia senza parole e che lo convince a fare un passo indietro.Un finale davvero sconvolgente ma che costituisce la chiave per comprendere lo spot. Dietro a quel pc, infatti, potrebbe esserci chiunque, ma soprattutto dietro ad una conoscenza dei nostri figli ci potrebbe essere qualcuno come noi, con intenzioni oscure, che costituisce una minaccia per i più piccoli.
Un video davvero molto bello da diffondere per convincere quante più persone che la pedofilia online è qualcosa

«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

  corriere  della sera   tramite  msn.it  \  bing    Rahma Nur insegna italiano, storia e inglese alla scuola elementare Fabrizio De André d...