Dopo dopo
una trepidante attesa Finalmente è uscito . Ma vista la mole d'impegni : genitori anziani , lavoro , blog , ecc . solo ora riuscito a leggerlo con calma .
Oggi , 17 anni dopo , si torna sul Virginian il terzetto di amici/autori è tornato, e con loro incontriamo | personaggi di allora più un geniale nuovo arrivo. Con l'abbrivio fornito da due formidabili e nebbiose tavole a matita, salpiamo e lasciamoci trasportare da parole e disegni che hannol'andamento musicale come dimostra la foto a destra Un lavoro il loro permeato di quella leggerezza con cui solo i fumetti Disney sono capaci di affrontare tematiche complesse . La sirena sta suonando! Il piroscafo è in partenza.Forza o rischiate di restare a terra!😜😇😂 Buona navigazione a tutti!

Il meraviglioso tratto del Maestro veneziano, che già si preannuncia nelle suggestive matite che introducono la storia, una colorazione di gran fascino, arricchita da una meravigliosa ombreggiatura, e l’unicità dell’atmosfera d’antan, ricostruita dallo svilupparsi delle vignette: tutto ciò concorre a calare i lettori in una dimensione magica e rende la storia di godibile fruizione. Eppure, sempre partendo dal presupposto di condividere in leggerezza il parere di semplice appassionato, la lettura e rilettura della storia mi ha suscitato sensazioni un poco controverse. che non convince appieno nell’impianto, nonostante i numerosi spunti interessanti, a partire dalle citazioni e dai rimandi all’opera di James Joyce, intellettualmente assai appaganti.
Ci si può, peraltro, legittimamente domandare quanto simile colto esercizio possa essere compreso dai lettori più giovani. Sarebbe forse stata utile una nota di commento al termine della storia, una sorta di postfazione per aiutare i lettori di ogni età che non conoscono Joyce a individuare le diffuse citazioni sparse tra i balloon.

Un atteggiamento un po’ troppo spudorato
Il difetto maggiore della storia, però, è il suo svilupparsi in maniera tutto sommato scontata. Sin dall’inizio individuiamo i due antagonisti, interpretati da Gambadilegno e Trudy, cattivi in incognito che recitano un gioco di finzione sin troppo palese, e che – immancabilmente – alla fine arriveranno a concretizzare il proprio piano criminoso, palesemente annunciato, sempre che Pippo Novecento e Topolino, partner di note musicali e di avventure nelle traversate oceaniche, non riescano a vanificarne in extremis i loschi propositi.
Nel mezzo, i dubbi di un James Joyce a fumetti che, in cerca di una perduta ispirazione, finisce con l’essere involontariamente ‘guidato’ dalla meravigliosa, tenera e disarmante ingenua spiazzante logica di Pippo Novecento. E che, al momento giusto, saprà trovare non solo l’ispirazione ma anche la giusta lucidità per aiutare i due nuovi amici conosciuti nella traversata a trarsi d’impaccio.
In conclusione anch'io come La recensione del Papersera ( da cui ho tratto alcune foto ) da sempre affascinato da Cavazzano, ho senz’altro seguito lo sviluppo della trama ma mi sono principalmente – e piacevolmente – perso nell’ammirare le espressioni dei personaggi (Pippo Novecento in primis), i dettagli, le vignette che raffigurano, visto da più angolazioni, il piroscafo che solca le onde o gli ambienti esterni e interni del transatlantico. Insomma, più di ogni altro aspetto è stata l’atmosfera suscitata dalle tavole in cui si sono mossi i personaggi, tratteggiati da soggetto e sceneggiatura della storia, ad avermi affascinato.


Infatti Proprio come nel racconto originale, anche “La vera storia di Novecento” ci ha fatto riflettere
su temi complessi e di straordinaria modernità. In un mondo in perenne e vorticosa corsa
verso Il futuro, che finisce col porci quotidianamente di tronte a sfide e problematiche
sempre diverse e dove abitudini e “status quo” sono sempre più frequentemente soggetti a
terremoti e trasformazioni, non di rado traumatici, la difficoltà di affrontare (e gestire) il
cambiamento diventa uno dei paradigmi più complicati da affrontare.
Non tutti, sottoscritto compreso , siamo attrezzati ad accettare i mutamenti e l'ignoto come elementi strutturali della nostra esistenza, e a volte proprio come Pippo Novecento finiamo intrappolati tra due
mondi: la nave (il suo microcosmo protetto) e terra oppure tra il nostro “io” e la
realtà esterna, come per molti di noi.Descritto e disegnato sublimanente alle pagine 29 e 30 di cui riporto sotto una ( scusandomi se pessima ma sto imparando a usare lo scanner e non usare i classici sistemi del sito ) .

Dopo la lettura di questo numero è iniziato Il mio viaggio letterario a ritroso cioè la rilettura della storia del 2008 , del monologo i Baricco , che culminerà nei prossimi giorni appena trovo un po' di tempo , del film la leggenda del pianista sullì'oceano . Infatti tale storia con i suoi viaggi pindarici mi ha aiutato ad evadere ed a isolarmi , tanto da rischiare di perdere il posto di una vista in ospedale .
Infatti ero assorto a tal punto da immedesimarmi in questo dialogo ( pag 34-35 ) tra Pippo e Gambadilegno :
G ESSERE CIRCONDATO DA PERSONECHE TI APPLAUDONO... SEMPRE DIVERSE, OGNI SERA !
P MA PER ME TUTTE LE PERSONE SONO UGUALI...SPECIALMENTE QUELLE DIVERSE... SONO LE PIÙ UGUALI! PERCHÉ OGNI
PERSONA È DIVERSA! E DUNQLE...
G PIANO! QUESTA ME LA SCRIVO... E POI ME LA STUDIO !
LE COSE CHJE VEDE
G INSOMMA, NOVECENTO ?! DAVVERO NON VUOI! VEDERE POSTI NUOVI ?
P BAH! QUELLI NUOVI PER ME,LI HO GIA VISTI TUTTI! MIMANCANO SOLO I VECCHI ! E'FACILE [ SI METTE A SUONARE UNA NOTA ]
G FERMO! NON TI DISTRRARRE CON COSE CHE VEDI SOLTANTO TU !
P OGNIUNO VEDE SOLTANTO LE COSE CHE SOLTANTO LUI
G LUI CHI ?
P OGNI UNO
G MI è VENUTO IL MAL DI MARE
P CAITA SU UA NAVE
G IO PARLO DI POSTI REALI E CONCRETI , TANGIBILI . IL PROSSIMO SCALO SARà NELLA CITTA DI DUBLINO UN POSTO PIENO DI GENTE INTERESSATE

Ottime le citazioni letterarie in particolare quella dell'
Ulisse del'irlandese J. Joyce) e se pur indirettamente : 1 ) cinemattografiche ovvero Molly's Game film del 2017 scritto e diretto da
Aaron Sorkin, al suo esordio alla regia.
Il cui film si basa sula vera storia e sulle memorie Molly's Game: From Hollywood's Elite to Wall Street's Billionaire Boys Club, My High-Stakes Adventure in the World of Underground Poker di Molly Bloom .
2) Musicali Norman Blake & Tony Rice - Molly Bloom e cover varie in particolare quella che una dellle colonne sonore del post che trovate sottto alla fine la versione in chiave jazz di Stefano Di Battista - Molly Bloom .
Un buon fumetto comunque . Infatti è un opinione personale da profano dovuto al sogno che ho fatto dopo averlo letto ieri notte prima di coricarmi , l'avrei raccontato diversamente .
IL primo tempo uguale a questo n sul Virginian con l'aggiunta Gambadilegno non solo ladro e truffatore , ma anche ex "discografico" in declino che registra l'esibizione dell'orchestra e poi solista di Novecento riuscendo con la sua arte affabulatoria a convicere oltre al capitano e il suo vice , anche i dubbiosi Pippo e topolino

Ma nonostante Pippo poi ci ripensi riesce a salvare clandestinamente a salvare la resgistrazione prima d'essere arrestato per furto e a portarla con se . Ma poi per debiti finice tra i suoi oggetti all'asta e viene acquistata da Orazio e clarabella proprietari di un negozio di dischoi e strumenti musicali . Il secondo tempo ambientato , qualche anno dopo , nel negozio di dischi e di strumenti del porto gestito da Orazio e Clarabella in cui topolino e minni che cercano qualcosa che gli ricordi il passato su Virgian trovano tale registrazione . E per poterla acquistare , non bastando i solfi provano a vendere i loro oggetti più preziosi : la tromba per topolino , e una spilla preziosa acquista con la prima paga da Minni il loro oggetto i per comprarla ed evitare che essa venga , insieme al negozio svenduta per cessata attività. Mentre i due tentano di convincere il proprietari raccontandoli ( con flashback di tale della prima storia ) . Gambadilegno entrato per ubacchiare sentendola ricorda il suo passato e tenta di rubare l'incisione ma viene scoperto e nella colluttazione prima di venire arrestato da Irik il disco si rompe e come una magia ( vedi la saga
Alla ricerca della Pietra Zodiacale ) compare Pippo novecento e dice che la musica on ha bisogno d'essere incisa o fissata sui supporti rimane dentro ciascuno di noi . A parte questo è un numero bello e profondo , anche se non eguagliabile e sulla stessa linea come ci si aspettava , di quello di 17 anni fa ormai
divenuto un classico . Confermo
il commento scritto all'epoca della prima storia di pipppo novecento sul forum di
https://www.papersera.net/ Novecento era ed è « una di quelle storie che ti danno la risposta quando dopo settimane e mesi di storie mediocri ti chiedi perché alla tua età compri ancora Topolino». Concludendo Voto 7-
COLONNA SONORA
- Stefano Di Battista - Molly Bloom
- la colonna sonora della leggenda del pianista sull'oceano
braniu suggeriti da Copilot alla mia richiesta : <<Oltre alla colonna sonora de pianista sull'oceano potresti suggerirmi pezzi di jazz cje venivano suonati sulle navi da crociera >>
"Take the 'A' Train" – Duke Ellington
"Mack the Knife" – Louis Armstrong
"Sing, Sing, Sing" – Benny Goodman
"Beyond the Sea" – Bobby Darin (perfetto per l'atmosfera marittima!)
"Blue Skies" – Ella Fitzgerald
"It Don't Mean a Thing (If It Ain't Got That Swing)" – Duke Ellington
idem da gemini
- "Fly Me to the Moon" di Bart Howard: Un classico intramontabile, con un testo che ben si adatta a un viaggio.
- "The Girl from Ipanema" di Antônio Carlos Jobim: Un pezzo bossa nova che porta con sé il sole e la brezza marina.
- "L-O-V-E" di Nat King Cole: Semplice, elegante e piena di sentimento.
- "What a Wonderful World" di Louis Armstrong: Un inno all'ottimismo e alla bellezza del mondo circostante.
- "Misty" di Erroll Garner: Una melodia sognante e romantica, perfetta per la sera.
- "Autumn Leaves" di Joseph Kosma: Un pezzo malinconico ma affascinante, che evoca la nostalgia del viaggio.
- "Summertime" da "Porgy and Bess" di George Gershwin: Un'aria che spesso viene reinterpretata in chiave jazz, evocando atmosfere rilassate.
- "Blue Moon" di Richard Rodgers e Lorenz Hart: Un classico che ha un fascino notturno e romantico.
- "All of Me" di Gerald Marks e Seymour Simons: Un pezzo vivace e coinvolgente.
- "Night and Day" di Cole Porter: Sofisticato e pieno di ritmo.