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17.5.25

Le altre storie di Pippo Novecento . recensione

 Dopo dopo   una  trepidante  attesa  Finalmente  è uscito     .  Ma  vista  la  mole  d'impegni  : genitori  anziani , lavoro  ,  blog , ecc . solo ora  riuscito a leggerlo   con calma  .
Oggi , 17 anni dopo , si torna sul Virginian il terzetto di amici/autori è tornato, e con loro incontriamo | personaggi di allora più un geniale nuovo arrivo. Con l'abbrivio fornito da due formidabili e nebbiose tavole a matita, salpiamo e lasciamoci trasportare da parole e disegni che hannol'andamento musicale come dimostra la foto a destra Un lavoro  il loro permeato di quella leggerezza con cui solo i fumetti Disney sono capaci di affrontare tematiche complesse  . La sirena sta suonando! Il piroscafo è in partenza.Forza o rischiate di restare a terra!😜😇😂 Buona navigazione a tutti!






 
Il meraviglioso tratto del Maestro veneziano, che già si preannuncia nelle suggestive matite che introducono la storia, una colorazione di gran fascino, arricchita da una meravigliosa ombreggiatura, e l’unicità dell’atmosfera d’antan, ricostruita dallo svilupparsi delle vignette: tutto ciò concorre a calare i lettori in una dimensione magica e rende la storia di godibile fruizione. Eppure, sempre partendo dal presupposto di condividere in leggerezza il parere di semplice appassionato, la lettura e rilettura della storia mi ha suscitato sensazioni un poco controverse che non convince appieno nell’impianto, nonostante i numerosi spunti interessanti, a partire dalle citazioni e dai rimandi all’opera di James Joyce, intellettualmente assai appaganti.

Ci si può, peraltro, legittimamente domandare quanto simile colto esercizio possa essere compreso dai lettori più giovani. Sarebbe forse stata utile una nota di commento al termine della storia, una sorta di postfazione per aiutare i lettori di ogni età che non conoscono Joyce a individuare le diffuse citazioni sparse tra i balloon.

Un atteggiamento un po’ troppo spudorato

Il difetto maggiore della storia, però, è il suo svilupparsi in maniera tutto sommato scontata. Sin dall’inizio individuiamo i due antagonisti, interpretati da Gambadilegno e Trudy, cattivi in incognito che recitano un gioco di finzione sin troppo palese, e che – immancabilmente – alla fine arriveranno a concretizzare il proprio piano criminoso, palesemente annunciato, sempre che Pippo Novecento e Topolino, partner di note musicali e di avventure nelle traversate oceaniche, non riescano a vanificarne in extremis i loschi propositi.

Nel mezzo, i dubbi di un James Joyce a fumetti che, in cerca di una perduta ispirazione, finisce con l’essere involontariamente ‘guidato’ dalla meravigliosa, tenera e disarmante ingenua spiazzante logica di Pippo Novecento. E che, al momento giusto, saprà trovare non solo l’ispirazione ma anche la giusta lucidità per aiutare i due nuovi amici conosciuti nella traversata a trarsi d’impaccio.

In conclusione anch'io  come  La recensione del Papersera  (     da  cui   ho tratto alcune foto  ) da sempre affascinato da Cavazzano, ho senz’altro seguito lo sviluppo della trama ma mi sono principalmente – e piacevolmente – perso nell’ammirare le espressioni dei personaggi (Pippo Novecento in primis), i dettagli, le vignette che raffigurano, visto da più angolazioni, il piroscafo che solca le onde o gli ambienti esterni e interni del transatlantico. Insomma, più di ogni altro aspetto è stata l’atmosfera suscitata dalle tavole in cui si sono mossi i personaggi, tratteggiati da soggetto e sceneggiatura della storia, ad avermi affascinato.





Infatti  Proprio come nel racconto originale, anche “La vera storia di Novecento” ci ha fatto riflettere su temi complessi e di straordinaria modernità. In un mondo in perenne e vorticosa corsa verso Il futuro, che finisce col porci quotidianamente di tronte a sfide e problematiche sempre diverse e dove abitudini e “status quo” sono sempre più frequentemente soggetti a terremoti e trasformazioni, non di rado traumatici, la difficoltà di affrontare (e gestire) il cambiamento diventa uno dei paradigmi più complicati da affrontare. Non tutti, sottoscritto compreso , siamo attrezzati ad accettare i mutamenti e l'ignoto come elementi strutturali della nostra esistenza, e a volte proprio come Pippo Novecento finiamo intrappolati tra due mondi: la nave (il suo microcosmo protetto) e terra oppure tra il nostro “io” e la realtà esterna, come per molti di noi.Descritto e  disegnato sublimanente  alle   pagine   29   e  30   di cui riporto   sotto   una  ( scusandomi se  pessima    ma  sto imparando a  usare  lo scanner e   non usare i classici  sistemi   del sito  ) .


Dopo  la  lettura      di questo numero   è  iniziato   Il mio viaggio    letterario   a  ritroso  cioè   la rilettura  della  storia  del 2008  , del monologo i Baricco  , che culminerà  nei prossimi giorni    appena trovo un po' di tempo , del film  la  leggenda  del pianista  sullì'oceano .   Infatti tale  storia       con i  suoi viaggi pindarici mi ha aiutato   ad evadere  ed  a isolarmi ,  tanto  da  rischiare  di perdere  il  posto   di una  vista  in ospedale  . 




Infatti    ero  assorto     a  tal  punto da  immedesimarmi  in questo  dialogo   ( pag 34-35  )   tra   Pippo e   Gambadilegno  : 

G  ESSERE CIRCONDATO DA PERSONECHE TI APPLAUDONO... SEMPRE DIVERSE, OGNI SERA ! 
P  MA PER ME TUTTE  LE PERSONE  SONO UGUALI...SPECIALMENTE QUELLE DIVERSE... SONO LE PIÙ UGUALI! PERCHÉ OGNI
PERSONA È DIVERSA! E DUNQLE...  
G  PIANO! QUESTA ME LA SCRIVO... E POI ME LA STUDIO ! 
LE COSE  CHJE  VEDE
G INSOMMA, NOVECENTO ?!  DAVVERO NON VUOI! VEDERE  POSTI NUOVI ?
P  BAH! QUELLI NUOVI PER ME,LI HO GIA VISTI TUTTI! MIMANCANO SOLO  I  VECCHI !   E'FACILE  [ SI METTE  A  SUONARE  UNA  NOTA ] 
G    FERMO! NON TI   DISTRRARRE    CON  COSE   CHE VEDI  SOLTANTO   TU  !
P   OGNIUNO VEDE SOLTANTO LE  COSE  CHE  SOLTANTO LUI  
G  LUI  CHI  ?
P OGNI UNO
G MI  è  VENUTO IL MAL  DI MARE
P  CAITA  SU  UA  NAVE
G  IO PARLO DI  POSTI  REALI   E  CONCRETI  , TANGIBILI  . IL PROSSIMO   SCALO  SARà NELLA  CITTA  DI  DUBLINO  UN POSTO PIENO  DI GENTE  INTERESSATE 
 
Ottime  le  citazioni   letterarie  in particolare  quella   dell' Ulisse   del'irlandese   J. Joyce) e se pur indirettamente : 1 ) cinemattografiche ovvero Molly's Game film del 2017 scritto e diretto da Aaron Sorkin, al suo esordio alla regia.
Il  cui  film si basa sula vera storia e sulle memorie Molly's Game: From Hollywood's Elite to Wall Street's Billionaire Boys Club, My High-Stakes Adventure in the World of Underground Poker di Molly Bloom .
2) Musicali  Norman Blake & Tony Rice - Molly Bloom    e  cover  varie   in particolare quella  che   una    dellle  colonne  sonore     del  post      che  trovate  sottto alla fine   la  versione    in chiave jazz  di     Stefano Di Battista - Molly Bloom .
Un  buon  fumetto   comunque .  Infatti  è  un opinione  personale   da  profano     dovuto  al sogno     che  ho  fatto     dopo   averlo   letto  ieri  notte  prima  di coricarmi   ,    l'avrei raccontato   diversamente .
  IL primo  tempo uguale  a  questo n   sul Virginian   con l'aggiunta   Gambadilegno     non  solo  ladro  e truffatore  ,  ma anche ex  "discografico"  in declino     che  registra  l'esibizione    dell'orchestra  e  poi solista   di Novecento    riuscendo   con la sua  arte  affabulatoria   a  convicere   oltre  al capitano  e  il  suo vice  , anche  i dubbiosi Pippo  e   topolino  
Ma  nonostante  Pippo poi  ci  ripensi   riesce   a salvare  clandestinamente a  salvare la  resgistrazione   prima  d'essere  arrestato per   furto  e a  portarla  con se  . Ma  poi   per  debiti   finice tra  i  suoi   oggetti     all'asta  e  viene acquistata    da Orazio e clarabella  proprietari   di  un negozio di dischoi e  strumenti musicali  . Il  secondo  tempo   ambientato  ,  qualche   anno  dopo , nel negozio  di  dischi    e  di strumenti   del porto gestito  da  Orazio  e Clarabella  in cui  topolino  e   minni  che cercano  qualcosa  che    gli ricordi  il passato   su  Virgian  trovano  tale registrazione  . E  per  poterla  acquistare   ,  non bastando  i  solfi    provano a vendere i  loro oggetti  più preziosi  : la  tromba  per  topolino  , e  una  spilla    preziosa    acquista   con  la prima  paga   da  Minni   il  loro oggetto i per    comprarla  ed  evitare  che  essa  venga   , insieme  al negozio   svenduta    per  cessata   attività. Mentre  i  due   tentano  di convincere il proprietari raccontandoli ( con flashback di tale   della  prima  storia  ) .  Gambadilegno  entrato per ubacchiare  sentendola       ricorda  il suo  passato e tenta  di rubare  l'incisione  ma      viene  scoperto  e    nella    colluttazione   prima  di venire arrestato    da Irik    il disco si rompe   e   come  una  magia   (  vedi la  saga   Alla ricerca della Pietra Zodiacale   )  compare  Pippo novecento e   dice   che la  musica  on  ha   bisogno d'essere  incisa   o fissata   sui  supporti    rimane    dentro ciascuno di noi   .    A  parte  questo  è un numero   bello e profondo , anche  se  non eguagliabile  e sulla stessa linea   come ci si aspettava  ,   di quello di 17 anni fa   ormai  divenuto un  classico .  Confermo il commento scritto  all'epoca  della prima storia  di  pipppo  novecento  sul forum di  https://www.papersera.net/ Novecento era  ed  è   « una di quelle storie che ti danno la risposta quando dopo settimane e mesi di storie mediocri ti chiedi perché alla tua età compri ancora Topolino».  Concludendo  Voto  7- 

  COLONNA   SONORA  

  • Stefano Di Battista - Molly Bloom 
  • la colonna  sonora  della  leggenda  del  pianista  sull'oceano
braniu  suggeriti     da  Copilot   alla mia richiesta  : <<Oltre alla colonna sonora de pianista sull'oceano potresti suggerirmi pezzi di jazz cje venivano suonati sulle navi da crociera  >>
  • "Take the 'A' Train" – Duke Ellington

  • "Mack the Knife" – Louis Armstrong

  • "Sing, Sing, Sing" – Benny Goodman

  • "Beyond the Sea" – Bobby Darin (perfetto per l'atmosfera marittima!)

  • "Blue Skies" – Ella Fitzgerald

  • "It Don't Mean a Thing (If It Ain't Got That Swing)" – Duke Ellington

  idem    da   gemini

  • "Fly Me to the Moon" di Bart Howard: Un classico intramontabile, con un testo che ben si adatta a un viaggio.
  • "The Girl from Ipanema" di Antônio Carlos Jobim: Un pezzo bossa nova che porta con sé il sole e la brezza marina.
  • "L-O-V-E" di Nat King Cole: Semplice, elegante e piena di sentimento.
  • "What a Wonderful World" di Louis Armstrong: Un inno all'ottimismo e alla bellezza del mondo circostante.
  • "Misty" di Erroll Garner: Una melodia sognante e romantica, perfetta per la sera.
  • "Autumn Leaves" di Joseph Kosma: Un pezzo malinconico ma affascinante, che evoca la nostalgia del viaggio.
  • "Summertime" da "Porgy and Bess" di George Gershwin: Un'aria che spesso viene reinterpretata in chiave jazz, evocando atmosfere rilassate.
  • "Blue Moon" di Richard Rodgers e Lorenz Hart: Un classico che ha un fascino notturno e romantico.
  • "All of Me" di Gerald Marks e Seymour Simons: Un pezzo vivace e coinvolgente.
  • "Night and Day" di Cole Porter: Sofisticato e pieno di ritmo.


Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...