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29.11.08

Né pane, né rose

Me ne dolgo, ma non c'è più gioia, non più trasporto né speranza in me per la Giornata della Colletta Alimentare.

Sfileremo, oggi, per la nostra "buona azione annuale". Molti di noi con la morte nel cuore, in verità, perché prevedono che saranno i prossimi beneficiari di quella colletta. Sfileremo davanti a supermercati che, per gli altri 364 giorni dell'anno, mantengono in vita un sistema che non solo ha prodotto, ma considera strutturale la povertà. Come ha acutamente osservato Giorgio Cremaschi, la povertà è indispensabile per il capitale e, paradossalmente, lo arricchisce e l'ingrassa.
La locandina della colletta. Qui si può scaricare l' elenco dei supermercati che partecipano all'iniziativa.




Non c'è gioia, nella nostra carità dalle spalle curve, che s'appresta a diventare essa stessa scarto. Come afferma non casualmente Brunetta il luminare, citando a sproposito ma con cinica ferocia Manzoni: "La crisi è, come la peste, una scopa". Vale a dire, secondo lui, che spazzerà via molti di noi, lazzaroni, fannulloni, sinistrorsi, disfattisti e chi più ne ha, più ne metta. Abbiamo ancora una colpa: quella di non voler morire, di non toglierci di mezzo. Cosa aspettiamo?

Non c'è gioia. Non c'è gioia nel contemplare con occhi sfatati il collasso d'un mondo che ha prodotto ricchezza effimera ed egoista in una sola parte, e piccola, del pianeta. Non c'è gioia, perché non esiste giustizia. E la carità senza giustizia è paternalismo peloso, che genera soltanto tedio, strazio, raccapriccio.

E non avremo nemmeno più il diritto di lamentarci. Stanno mettendo il bavaglio a tutto, e ci riusciranno. Perdonatemi. Non riesco a proseguire. E non so per quanto tempo ancora potrò scrivere su questo blog.


 


 


 

24.3.07

Senza titolo 1714



Proprio mentre m'acingo a scrivere questo post  mi  viene da canticchiare il ritornello ( che trovarte qua sotto   )  della famosa  canzone di Ligabue che  funge da colonna    sonora   del post  d'oggi 




                                Una vita da mediano 

una vita da mediano
a recuperar palloni
nato senza i piedi buoni
lavorare sui polmoni
una vita da mediano
con dei compiti precisi
a coprire certe zone
a giocare generosi

sempre lì
una vita da mediano
a recuperar palloni
nato senza i piedi buoni
lavorare sui polmoni
una vita da mediano
con dei compiti precisi
a coprire certe zone
a giocare generosi

sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n'hai stai lì
una vita da mediano
da chi segna sempre poco
che il pallone devi darlo
a chi finalizza il gioco
una vita da mediano
che natura non ti ha dato
nè lo spunto della punta
nè del 10 che peccato

sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n'hai stai lì
stai lì
sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n'hai
finche ce n'hai
stai lì
una vita da mediano
da uno che si brucia presto
perché quando hai dato troppo
devi andare e fare posto
una vita da mediano
lavorando come Oriali
anni di fatica e botte e
vinci casomai i mondiali

sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n'hai stai lì
stai lì
sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n'hai
finchè ce n'hai
stai lì

lì nel mezzo
finchè ce n'hai stai lì
una vita da mediano
da chi segna sempre poco
che il pallone devi darlo
a chi finalizza il gioco
una vita da mediano
che natura non ti ha dato
nè lo spunto della punta
nè del 10 che peccato

sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n'hai stai lì
stai lì
sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n'hai
finche ce n'hai
stai lì
una vita da mediano
da uno che si brucia presto
perché quando hai dato troppo
devi andare e fare posto
una vita da mediano
lavorando come Oriali
anni di fatica e botte e
vinci casomai i mondiali

sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n'hai stai lì
stai lì
sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n'hai
finchè ce n'hai
stai lì





IL  16 Marzo  a tempio  pausania   lo scrittore Cristiano Cavina al Cotton Club   bar   musicale  e letterario  ( ne vedete  la  foto   dei tavolini  scatta  prima   che  venisse  l'autore  sopra  )   ha  presentato  il suo ultimo romanzo " Un'ultima stagione da esordienti ". con  l'introduzione  di Michele Acciaro (Ex presidente dell'unione sportiva Tempio ed esperto di calcio giovanile )  e Luca Raineri (ex giocatore e allenatore delle  giovanili del US Tempio  )   che trovate  nella  foto sotto  con l'autore 


Alcune news   sull'autore   tratte  dalll'email   di massimo dessena  della libreria  max 88    ( sito  e blog  )  --- una delle  fucine   che   fanno si  che tempio  non muoia  e che ci sia  ancora in assenza di un  cinema  cultura  --   con cui mi s'invitava  alla  presentazione  del libro  in questione  :
 <<
(....)

Cristiano Cavina è nato a Casola Valsenio, in provincia di Ravenna, nel 1974. Cresce con la mamma e i nonni materni in "un appartamento striminzito"delle case popolari: si traveste da pirata a carnevale, si sfianca sul campo di calcio, macina chilometri e chilometri in bicicletta. Ascoltando i racconti dei vecchi, sviluppa una passione viscerale per le storie: i li
qui bri diventano presto la sua seconda casa.Senza esagerare con gli studi e lavorando dove capita, attraversa incolume gli anni bui e comincia a sua volta a raccontare. Vince qualche concorso letterario; il racconto Il Babbo Natale di Viale Neri arriva prima compare nell'antologia Il quarto re magio, edita da Marcos y Marcos nel 2002,accanto ad autori come Heinrich Böll, Pier Paolo Pasolini e Vittorio Tondelli. Pochi mesi dopo esce il suo romanzo "Alla grande",il quale Grazie all'accoglienza molto favorevole della critica, e all'entusiasmo (visto io  numero elevato di vendite   che ancora  continuano )  dei librai, "Alla grande " ha toccato da vicino moltissimi lettori anche me ( nonostante  abbia letto  solo  i  risvolti  in copertina )  che  sono solito non giudicare mai--- anche  se non sempre  ci riesco   completamente ---  a scatola  chiusa  ovvero quello  che in filosofia  viene chiamato  aprioristicamente  le  opere letterarie e artistiche  ed in maniera  particolare le persone
Infatti dall'uscita del romanzo a oggi, Cristiano non ha mai smesso di ricevere inviti da scuole, circoli di lettura, festival letterari e librerie, conquistando il pubblico con la sua forte carica umana .
Egli sbarca il lunario sfornando pizze nella pizzeria di famiglia   ma  anche   facendo  mille altri lavori  e quindi corre a scrivere appena può .
IL suo secondo romanzo "Nel paese di Tolintesàc",uscito nel 2005,riesce a mantere cosa rara nella letteratura  d'oggi,la freschezza del primo e offre una prospettiva ancora più vasta, più generale . Una mamma innamorata della campagna, che concepisce suo figlio per opera del sole e del grano. Uno zio turbolento, un po' ladro e un po' eroe, specializzato in scomparse e riapparizioni. Una zia corteggiatissima,raffinata e cagionevole, che si attira il malocchio. Un nonno capace di mille travestimenti.
Mitologia comica e sognante di una stirpe contadina,dell'Italia più autentica, nelle parole di una nonna che fino alla morte non smette di raccontare. E di un nipote che raccoglie il testimone, travolto da tanta ricchezza. Per non perdere la memoria, per salvare ciò che veramente importa .

>>
 
Ora  analiziamo il  libro  in  questione  .
Ho  trovato il libro  di Cristiano Cavina molto  coinvolgente tanto   da farmi immedesimmare nel protagonista,un libro  certo scritto con il cuore  ma npn stucchevole \ melenso  da essere  abbandonato  dopo  le prime pagine ( pesante insomma )
Un libro profondo , emozionante , profondo gioioso , commovente , struggente,semplice, diretto, un po'  nostalgico ( ma   nel  giusto   senza  eccedere  e piangersi addosso )  .
Finalmente un romanzo che vede il calcio  non più  e non solo come panem et circenses  o calciopoli , ma  come metafora dela vita   , una passione   che t'aiuta  a non morire lentamente   e che  andrebbe  fatta riscoprire  ai giovani  in modo che a giocare nelle nostre squadre di A  e  di  B non siano solo  , come avviene  negli ultimi 20  giocatori  stranieri  , e ricostituireuna  nazionale  vera  che non vince di culo  i mondiali , ma li vince  lottando   continuamente  e  non una partita si  e una no    .
 Infatti  :
SPOLLER   ( Attenzione: di seguito viene rivelata, del tutto o in parte, la trama dell'opera ) << "Eravamo una squadra che suscitava un sacco di allegria, in trasferta.Almeno prima del fischio d'inizio.
Le nostre maglie blu erano sbiadite da infiniti lavaggi e i numeri si scucivano dopo pochi minuti.Alcuni di noi avevano le scarpe di qualche misura in più, per non doverleri comprare nuove ogni anno.Poi si cominciava a giocare, e saltava fuori che non era per niente facile batterci.Non che fossimo dei fenomeni, a parte il Grande Poggio. Ma eravamo affamati del pallone. Gli davamo la caccia, come predatori. Eravamo nati per quello.Nell'ecosistema dei campionati giovanili,eravamo in cima alla catena alimentare".Erano tredicenni d'assalto: mettevano il calcio sopra ogni cosa. Il Dio del Calcio era il loro dio. E il Mister il suo profeta. L'estate macinavano polvere nel campetto di ghiaia. Appuntamento alle sette del mattino per la prima partita, e avanti fino a sera. Stava per cominciare la terza media, ma è solo un dettaglio.Era il calendario delle partite a scandire le tappe di un'avventura.
Sprofondavano nella Bassa,sotto un cielo esagerato,circondati da milioni di peschi. Si inerpicavano tra i monti, su campetti gelati, in fondo a tornanti interminabili. Per scardinare squadre di geometri ben pettinati,che li disorientavano con finte, passaggi di prima e triangoli di perfezione assoluta. Per sopravvivere agli attacchi di Elliot il Drago, che aveva le cosce di Rummenigge, e quando cambiava passo staccava le zolle di terra dal campo. Scortati dalla Regina dello Sterrato, il furgoncino di George Balducci e una testa di cinghiale imbalsamata. Un tunnel che porta dritto a Borgo Ghibellino, una filiale dell'inferno. In una finale epica, dove ci si gioca il campionato e molto di più.Era il calcio che giocavano allora. Bruciava nel loro sguardo, e li faceva uscire dagli spogliatoi con i borsoni in spalla, fieri come i paracadutisti.
Spoller
Inoltre esso mi  ha  fatto  ritornare  la passione per  il calcio ( credo che  riandrò allo stadio a  seguire  il tempio  che gioca  in  serie D   ) , passione  venuta  meno  e  diventata  apatia  , odio  a causa  delle  violenze   degli ultrà  e la corruzione  , il marcio  di cui calciopoli  ( non indagata  affondo  e in pieno )  , lo scandalo doping , lo scandalo scomesse  , ecc 




 per  avermi fattoconoscere  otimi scrittori Ringrazio  Massimo Dessena  e la  sua libreria   (  è quello  con la maglietta  bianca   )  per  avermi fattoconoscere  otimi scrittori


20.10.05

Senza titolo 909

colonna    thre end dei doors   qui  il testoqui la traduzione 


Ho appena finito di  la  puntata  odierna   dei simpsons Alla faccia della bandiera"Titolo originale: "Bart-Mangled Banner"  dopo  c'è  una violenta  satira  contro  la politica  di Bush . (  trovatee qui la trama  )  . Tutto ciò   mi ha fatto a perdere due ore   di  studio per  riguardare il   film (   ma ne  è valsa la pena  )   ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA - L?INGANNO DEI MEDIA ( WMD - WEAPONS OF MASS DECEPTION Regia: Danny Schechter; editori: Kozo Okumura con David Chai; supervisore alla post-produzione: Kristine Sorenson Cardoso; prodotto da: Danny Schechter con Anna Pizarro; produzione: Globalvision Inc.; distribuzione: edizione italiana a cura di Tekfestival, distribuito in dvd come supplemento al numero de L’Unità del 15 settembre 2005; durata: 98'  , un documentario di  98 minuti - lingua inglese - sottotitoli in italiano  che avevo preso il mese scorso  e dopo averne sentito parlare dagli amici del sito informationguerrilla e del  yahoogroups   grandenud  "appendice" dei sito http://www.ondalibera.org   e  il  forum di  indymedia . Esso  è molto scomodo  che nessun giornale o settimanale   salvo l'unità lo ha  voluto  distribuire   e  far dialogare \ chattare  l'autore via web  . Se avete visto  ( o volete   rivedervi  oppure vedere )  Fahrenheit 9/11 di M. Moore o  11.09.01  sappiate  che questo scuoterà di più le  vostre coscienze o  il  vostro  torpore  .   Infatti il sito www.frameonline.it   : << In  Iraq  si sono combattute due guerre; una con gli eserciti di soldati, con le bombe e la forza militare. L?altra con le telecamere, i satelliti, gli eserciti di giornalisti e le tecniche di propaganda.La prima guerra è stata giustificata come un lavoro necessario per trovare e smantellare le Armi di Distruzione di massa (WMD - Weapons of Mass Destruction).La seconda è stata condotta con armi forse ancor più potenti, le Armi di Inganno di Massa (WMD - Weapons of Mass Deception).I network televisivi americani hanno fatto della copertura non stop della guerra il loro programma di punta, utilizzando giornalisti ?embedded? e nuove tecnologie che hanno permesso agli spettatori di vedere per la prima volta una guerra da molto vicino. Ma altri paesi hanno visto un?altra guerra. Perché?Per chi, come l?autore, ha messo sotto osservazione la copertura mediatica, la guerra è stata più di uno spettacolo, è stata una maratona dell?informazione globale 24 ore su 24, una gara l?uno contro l?altro che ha distorto la verità e ha sollevato più interrogativi sui metodi dei notiziari tv che non l?intervento militare stesso che stavano coprendo e - in alcuni casi - promuovendo. (  ...  ) continua  qui  )  >>  . Infatti sempre secondo  lo stesso sito  WMD,  di Danny Schechter (  foto al lato  )  ,  un film documentario di 100 minuti,, analizza questa storia con gli strumenti di un esperto di media (diventato un outsider) ed ex giornalista televisivo:, uno dei più prolifici critici americani del mondo dell'infomazione .Un atto d'accusa, una straordinaria inchiesta giornalistica che svela la grande opera di manipolazione dei media americani per giustificare la guerra in Iraq . Per  coloro desiderassero 1)   mettersi in contatto con Danny Schechter può farlo scrivendo a  dissector@mediachannel.org 2)  comprarsi  il film posso andare  sul store dell'unità . meglio concludere qui   dire  , prima che le lacrime mi  bagnino completamente  gli occhi per certe scene del film ( che sconsiglio ai deboli di  cuore  )  sui bombardamenti  continui fin dal 1991  , l'embargo  ,  con i rispettivi morti per  mancanza di medicine e cibio , i  nati deformi per  quei cazzo  ( scusate lìeventualità gratuita  ma  non sono  , o  non  ho vloluto   fate voi   a trovare   sinonimi per  indicare  queste sporche bombe     )  di proiettili e  bombe ad uranio impoverito  ( che usano anche  nelle esercitazioni  della mia regione , ma questa  è un altra storia   di cui  vi parlerò prima o poi  ) , ...  ,  di giornalisti  televisivi e dela careta  stampata  che fanno in manierea  sfacciata da cassa di risonanza    e   coprendo  le  news  , ritardandole    , e  riportando  solo   quelle   imposte  dal  pentagono  ,,,  mi  fermoio qui altrimenti rischio d'annoiarvi e  di raccontarvi  il  film  che  vi sto consigliando . Con questo  è tutto   vi lascio  con   questa citazione  : << Oggigiorno non ci si combatte più a vicenda, non ci si combatte affatto. La guerra viene mossa dalle classi dirigenti contro i propri seguaci e l’oggetto della guerra non è quello di prevenire o di fare conquiste territoriali, bensì quello di mantenere intatta la struttura della società >> George Orwell in  1984 . Meditate  Gente Mditate 

 

26.9.05

Senza titolo 822

era da quasi un anno da quando ho letto giro di boa  di Cammileri ( ne hanno dato   la versione televisiva . la scorsa settimana  ) che non leggevo un libro di notevole fattura ed interessante . La stortia   \  la vicenda  narrata   è  un percorso  che  coinvolge la memoria individuale e collettiva dela nostra storia   recente , Stefano Tassinari  , racconta  un uomo a  guardare   negli occhi il suo passato ( a  fare  un auutocritica \ una revisone  ) , e in insieme  lo scontro   due generazioni  che interpretano  con uguale passione  , ma da prospettive diverse  , le sfide  dell'impegno. politico  .
Un libro che fà piazza pulita << [....] in un clima di pacificazione >> --- per usare le parole stesse del protagonista del romanzo in questione --- << di azzerramento della memoria collettiva [......] >> di revisionismi di comodo e dell'uso dela storia del 1900 ( degli anni 70-80 in questo caso ) e quindio un uso struimentale delal storia . Ma soprattutto mette in guardia contro un uso ( vedere le trasmissioni tv che parlano di storia , ovviamente senza generalizzare ) che che fanno vedere di quel periodo solo l'aspetto negativo ovvero la violenza e tacendo o facendo passare in secondo piano le conquiste socali e culturale apportate da quel periodo , Mettendo sullo stesso piano la violenza dell'estremna sinistra copn quella dell'estrema destra .Infatti << [...] se un evento >> --- sempre secondo il  protagosnista del romanzo --- << lo si toglie dal contesto storico in cui è maturato si finisce per attribuirgli un significato differente e di sicuro giudicarlo con un altro metro di misura  [---] >> . La stessa cosa sta avvenendo anche per gli episodi ( serie di vendette private e processi sommari ) avvenuti dopo la resistenza , stumentalizzati ( e non studiatoi e analizzati nel loro contesto storico e socilae ) da chi vuole gettare fango ( metaforicamente parlando ) sull'ìintera lotta di liberazione nazionale ; è chiaro che se si guarda solo il fatto in sè la fucilazione in tempo di pace senza processo o con un processo sommario , ci appare un atto di crudeltà . La stessa cosa avviene oggi per i fatti del periodo storico degli anni 60-80 di cui di quella stagione affiorano ( salvo rare eccezioni  ) solo immagini non siano contestualizzate drammatiche i corpi stesi per terra , il pianto dei parenti  la rabbia degli amici . Di tutto il resto , ovvero le cause che potrebbero spiegare  le  cause  , i motivi e   come na  si passo alla  lotta  armata   e  il passaggio  dalla semplice illegalità alla  lotta   armata ( o terrorimo come lo chiamano alcuni  revisionisti   di ambe le parti  )   fosse inevitabile o  era molto  labile   non c'è più ( salvo eccezioni ) traccia nei reportage  tv  e   giornalistici  di questo periodo   . Ritornando al romanzo   devo dire  che   è stata un 'ottima l'idea d'inserire una poesia ( che dura ben 7 pagine ) all'interno di un romanzo in prosa ma evito per evirtare di svelare particolari importanti e forse anche il finale . Hanno ragione ( e me ne sono reso conto quando ho assistito ala presentazione del libro fatta due settimane fà nel mio pese ,ne trovate qui a sinistra  uan foto scattata da me medesimo ) : Massimo Carlotto : << dopo aver letto i romanzi di tassinarti siu ha voglia di di pensare e di discutere di memoria e di utopia >> ; Pent  Sergio la stampa tuttolibri :<< stefano tassinari è un vero intellettuale di genuina coerenza in grado di ridisegnare sempre le proprie convenzioni >> ho imparato , anzi approfondito meglio quel periodo storico , più  con questo romanzo che con i libri di memorie e d interviste di ex brigatisti ( pentiti , dissociati , non pentiti oppure coloro che rimettono indiscussione quella scelota ma senza svendersi come renato curcio ) . Ha una prosa poetica che ricorda l'incedere di certe canzoni di lolli e di tondelli .


colonna sonora  ( per i testi potete  consultare il  bellissimo portale  musicale   
www.ildeposito.org  più volte nbei collegamenti ipertestuali  di questo  blog )





  • amore ribelle ( pietro gori )



  • caccia  alle streghe  ( alfredo Bandelli ) 



  • o cara moglie   ( ivan della mea  )  



  • la  rossa provvidenza  \ le basi americane  (  rudi assuntino )



  • vizi privati pubbliche  virtu  e  contessa ( di P. Pietrageli )     


  • l'internazionale  di  fortini ( ivan della mea )       

  • se non li conoscete  ( fausto amodei )



18.9.05

Senza titolo 807

VENDO serie completa del manga JULIET (10 numeri) di U-Jin, condizioni ottime, a 20 euro (spese di spedizione incluse)

 

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Pagamento in contrassegno

 

Se siete interessati lasciatemi un messaggio sul mio blog, www.solaria.splinder.com

:)

4.9.05

Senza titolo 761







UNA SOCIETA' CHE NON SI INFORMA

E' UNA SOCIETA' IN PERICOLO

 

dal

 

11

SETTEMBRE

2005

 

torna

GRANDENUDnews 

il bollettino d'altrainformazione quotidiano.

sergio atzeni

Io lvoglio  ricordare così,in maniera non retorica piciola  ed ipocrita  a distanza di dieci anni dalla sua scomparsa.uno dei più grandi  autori sardi contemporanei   che  , SIC ,  ho conosciuto le sue opere solo  dopo aver  visto il bel film il figlio di bakunin  (1997) , autore  grazie al  quale  ho riscoperto   la mie radici  ( la mia sardità )  segnalando  una  delle celbrazioni  non retoriche   che  si tengono  nelle mia  isola ,  in questo caso nel mio amato odiato ( come  ho già  detto nelal mia  auto intervisvedere  post precedenti  ta  )  pese   : <<  TEMPIO. Dieci anni fa moriva Sergio Atzeni (foto), lo scrittore che ha incoraggiato il volo di una nidiata di nuovi autori che con i suoi romanzi, il suo stile, la sua fine sensibilità sembrano avere avuto in qualche modo a che fare. Ad Atzeni, che oggi avrebbe avuto 55 anni, sarà dedicata una serata speciale del café letterario della Libreria Max 88 e del Cotton Club. Martedì 6 settembre, alle 21, letteratura e musica si fonderanno in un recital che, secondo le intenzioni degli ideatori, tutti appassionati dello scrittore di Capoterra, non dovrà avere nulla di retorico e formalmente celebrativo. Si tratterà di una serie di letture di brani tratti dai romanzi atzeniani accompagnati da musiche particolari che fungeranno da colonna sonora. Un operazione semplice, che mira a rinverdire, se ci fosse bisogno il ricordo di uno scrittore sardo tradotto in tante lingue, che con la sua prematura morte ha lasciato davvero un grosso vuoto. E questo, se si vuole, è il risultato più evidente dei suoi pur celebrati e da più parti riconosciuti meriti. A curare la colonna sonora della serata saranno Sandro Fresi e Giacomo Spano: il primo con la sua immancabile ghironda, il secondo con la chitarra di tanti viaggi sonori. Con i due musicisti ci sarà anche il quartetto Oxidiana, un ensemble fondato dallo stesso Fresi, costituito da quattro voci di bell impatto (Francesca Azara, Grazia Multineddu, Mariella Pirinu e Mirella Quidacciolu). Canto e strumenti dovranno assecondare la lettura dei brani tratti dalle diverse opere di Atzeni: «Il figlio di Bakunin», «Passavamo sulla terra leggeri», «Apologo del giudice bandito» e «Il quinto passo è l’addio», dato alle stampe nel 1995, poco prima della morte. Intellettuale completo, Atzeni è stato anche un bravo disegnatore. Oltre alla lettura dei brani, il tributo alla sua memoria consisterà allora anche nella rappresentazione di alcune sue immagini. Insomma, si entrerà in contatto con il mondo di uno scrittore che ha conferito alla Sardegna una speciale dignità letteraria, sondandone l’anima e raccontandone con inimitabile perizia gli umori più magici e segreti. Giuseppe Pulina (  dalla nuopva  sardegna   eizione  Olbia  -Gallura del  31\08\2005 )   . Per chi è sardo o  è in sardegna  in questo periodo  segnalo oltre quella  del mio paese altre  manifestazuioni  che  lo celebrano ( retoricamente    o meno ) . Esse  sono  tratte   dal  sito \portale  di cultura sarda  godot news . e  da  quest'altro sito  qua   ;  e  con la citazione  di   alcuni stralci    da ... "Passavamo sulla terra leggeri."   ( una  delle    sue  opere  più  belle   ed  importanti ) e  Due colori esistono al mondo Il verde è il secondo"   prese http://bardaneri.splinder.com  uno dei blog  sardi più  interessanti  fin'ora letti insieme  a   quello   della  cdv  http://lampinelbuio.splinder.com/

   

XXXVI


Notesta cun pintzas de pillu 'e latti
m'apu obertu su petus e apu scipiu
de tènniri unu coru africanu


XXXVI

Stanotte con pinze di panna
mi sono aperto il petto e ho scoperto
di avere un cuore africano

 

---------


"Mir guidò le dieci genti fino al cuore dell'isola. Trovò un monte cavo. Per accedere alla cavità dovemmo infilarci in una fessura larga il torace di un uomo e lunga venti braccia. Un pendio ci portò alle viscere della terra, dove non cresce più l'erba, dove non arriva luce, sotto i sentieri e le vigne. (...) Al termine del cammino sotterraneo trovammo un cerchio di terra con un raggio di dieci braccia. A metà della notte vedemmo la luna da una fessura della roccia , alta sopra le nostre teste. La luna illuminò il cerchio. Mir disse nell'antica lingua " t'Is kal'i ". La frase diventò nome del luogo."


non so che altro  dire  se non buona lettura e  buon viaggio 

 


 APPROFONDIMENTI 



  • lettura  radiofonica     dela trrasmissione  radiofonica   radio sgrino  del  libro   Passavamo sulla terra leggeri



 


http://tinyurl.com/bvr2j   ( parte  3 )

 

per  le  altre opere  di sergio Atzeni  la pagina di radio scrigno 

 



  • biografia e  bibliografia   ( opere principali  )  e un suo intervento pubblico  l'unico  (  almeno da quel poco  che   io ricordo di lui  )   suo intervento   ufficiale  all'università di parma



 http://tinyurl.com/7mv5p 


 fattta eccezione  per  il libro  " passavamo  sulal terra leggeri  che  invece  è preso da  quest'altro sito 




  • una bellissima recensione 



http://tinyurl.com/ad9wq


ferenza del 20.04.'95
U

1.8.05

ecco perchè consiglio e mi è piaciuto l'ultimo di Melissa P

Dopo aver  acquistato il primo  di Melissa  , ho  comprato , dopo aver sentito  un brano in una interviasta  a  kataweb  anche  uil secondo    l’odore del tuo respiro  . L'hjo fatto  dopo  un po'  di titubanza, visto la noia quasi totale,   del primo  ( salvo  alcune  parti  ed il finale  aperto ) visto  si rassomiglia a   uno di quei tanti  racconti Hard Boiled  che si trovano in edicola  o nella    newsletters erotiche di www.buongiorno.it  e che  le   uniche   novità  , che poi  furono quelle  che mi  spinsero a comprarlo  , e consiglio a   chi vuole  un libro erotico   sono : 1)  nel   fatto  che a  scriverlo era una ragazzina  di un paese chiuso del sud  Italia ; 2) le   polemiche   lo ha scritto  lei o gli lo hanno scritto    di cui trovate  tracce 1 e 2   con risposta della stessa Melissa  nel secondo url ; 3) il coraggio dimostrato  dall’autrice, dimostrato  anche nel secondo libri , di mettersi in discussione  ,  di  affrontare  come fece  Laura Cardella con  il romanzo   Volevo i pantaloni     e  come fecero  Marco Lombardo Radice  e  Lidia Ravera  con  Porci con le ali (  senza  tutto  quel  cancan  mass mediatico  finendo anche ,  ma è  purtroppo   un passaggio onblligato, da circa  v 25 anni    altrimenti  con  cavolo  che vendi  un libro    nelle trasmissioni  di cultura ufficiale di Uscio ad  Uscio e  Maurizio Tripazza show    come  dice  il fumetto  Alan Ford  e  tnt  per definire  due  note  trasmissioni dell'intelighenzia culturale  italiana  (   e  come  credo  che  farà il libro  le confessioni di Lara  x   )      che hanno   creato una scossa  a   questa  Italia  << un paese bigotto, pieno di pregiudizi. >> ( da un articolo di   Giovanni Bogani - La Nazione   preso   dal sito  di melissa  )    dove   se un preside  proibisce  gonne o  jeans   a vita  bassa  oppure  maglie  che  scoprono  l’ombelico  succede un finimondo  , mentre  quando  una ragazza  che preferisce  fare ( o fantasticare  sesso libero  )  e preferisce  parlarne  , piuttosto  che   tacerne  , gli si  dà , solo perché lo ha scritto una  ragazza \ donna  , sia donne che  uomini   della  troia   puttana    infatti  sempre   lo stesso articolo  afferma  : <<   All’estero, nessuno mi ha scritto email cattive, nessuno si è preso la briga di dirmi con tanto impegno che sono una cretina. Sono venute alla presentazione del mio libro anche donne in burka: in Italia portiamo  le minigonne, ma non siamo tanto più evoluti >>.Tale romanzo   xcome dice  anche  un articolo del suito dela feltrnelli  con  cui concordo  e mi ci ritrovo   :< <  (...) Civettuolo nel titolo che sembrerebbe promettere nuove estreme scorribande sentimentali, decisamente molto meno licenzioso nei contenuti del precedente romanzo, il racconto di Melissa è ancora una pagina della sua a tratti sconcertante biografia. Una confessione in bilico tra realtà e suggestioni oniriche sull'amore, la madre, la famiglia, le proprie radici. Ma anche un grido di dolore che solleva il velo sui buchi neri dell'anima, sui tormenti e le sofferenze della crescita, su ossessioni che divorano fino a fare male.(.. ) continuia qui   >> . Inoltre è più meditato   più  profondo  , più sentitamente autobiografico e analitico  è  scritto  meglio del primo   che  era  scritto di getto e meno riflettuto  Ad una  prima lettura   risulta  per chi è abituato a  qualcosa  che    di leggero  e che si legga in fretta     un po’ pensantee   difficile  . tanto da  non  riuscire se non  a fatica a  distinguere (  cosa  che invece  nel primo era   abbastanza facile  )  che    c’è  di vero e di fantastico    manca megli  non esiste  uan vera  trama nel senso del  termine   . La protagonista  ,una giovane dnna  con un passato doloroso e  difficile e doloroso  ( come esempio il rapporto con i genitori in particolare  con al madre  )  che affiora  attraverso  gli incubi e ossessioni , vive una  intesa storioa  storia d'amore  di coppia  . Con la paura d0'essere lasciata  \ abbandonata  .  Da una lettura frettolosa , infatti l'ho  letto, mentre leggevo un  altro romanzo  ,  tre  giorni prima  della  presentazione   del  libro avvenuta nella mia cittadina  il 30 luglio , d'erotico mi ha trasmesso poco.Infatti  la mia chiave di lettura è stata oltre  autobiografica  "sociologica \  antropologica "  dove  autobiografismo  si mescola  con  l’introspezione e  l’auto analisi   , e dove  gelosia  malata  e  il rapporto possessivo  della protagonista   si concentra  su una  ragazza , Viola ,  che  ha  venduto al  suo ragazzo   un cuucciolo  di cane  . Lwee sembra di vederla   daperttutto  , anche trasformata in libellula  , mentre  tentas di sedurre il suo uonmo  Dopo  la   presentazione   del suo  libro  a cui  --come sono solito --  sono   arrivato  con un largo anticipo  circa  45  minuti   per  paura di non trovare  posto e trovare , a causa dela mia miopia e   parziale sordità ad un orecchio  , i posti migliori , e  poi  perchè a  volte  capita  (  come  mi  è successo con   Pino Cacucci  e   adesso con  Melissa  ) che nascano discussioni interessanti con autori  \  autrici ----  , infatti  è  proprio  da una  discussione   fra  Il ragazzo  \  compagno  , con  l’autrice e  un giornalista  di una tv  locale   su centro colpi di spazzola , poi estressa  al cambiamento  \  trasformazione  dell'autrice  con il secondo romanzo   ; dall'intervista  dfatta  dal mio  ex supplenmte  alle superiori di  filosofia  , all'autrice   ;  dalle domande  anche se scarse   (  in quanto   i minorenni erano  timidi  o vergognosi  perché  “  tenuti sotto controllo  dallo  sguardo vigile  dei genitori  e  perchè  come ho già detto   nel mio post  precedente  intitolato  auto intervista   il mio  paese  è un paese chiuso   e contaddittorio dove  chi tenta di fare cultura    come   le due riviste letterarie \ culturali Gemellae oppure anche qua    e quella  del gruppo   di  contromano   o  la rassegna  di  cinema  fatta da noi della bottega del mondo   , viene  visto  come  un matto  e dove non succede niente e   una semplice    cagata  di mosca  fa  notizia, o come  durante  la presentazione  del libro di Melissa  c’erano  circa  150\200 persone  su 15.000   che ne conta il paese  )  ;  dalle sue risposte anche se  timide  ( perché   un conto  è  uno studio tv  un conto  è  il contatto dieretto con il pubblico e poi   , secondo me  ,  c’era l’editore a controllarla  per  evitare  fughe  di notizie  vedere  i link  in particolare il 2   citati all’inizio ) le  risposte standard ( come quella   datami  quando le  chiesto : <<    come mai esistono due  versioni del  tuo primo libro  ?   hai accettato  acriticamente   o  criticamente la ri scrittura imposta  dall’editore  , oppure  è una   cosa combinata per  creare   un caso  mediatico –letterario   ?  >> ; le  contraddizioni   (   quando  dice  : << odio  certi intellettuali che si  dicono o sono  di sinistra  e poi  non scendono  mai  fra  la gente  >>  ma  allora  perché  cavolo  hai venduto  i diritti  del tuo film  a uno , anzi una  ,  di questi  ?  )  ;  sia  da discussioni  alla chiusura della manifestazione   ) mi hanno spinto  a  prendere la decisione    dopo che finisco  Ivanohe di Walter Scott   di rileggermi il libro    e  a  stimare  Melissa   ,nonostante  la  il suo doppio  aspetto     vedere  la presentazione di un suo libro  e  quello che  scrive sul blog . Copmunque  mi piace  questro tuo confrontarti , miglioratti  , metterti indiscussione  ,  affrontare la gente  ,  il  cercare  e lottare per  cercarlo un centro di  gravità permeanete   SEI SPLENDIDA PER COME SEI. FRAGILE E FORTE. ARROGANTE E GENTILE.  SPLENDIDA. NON POTREI TROVARE AGGETTIVO CHE TI SI ADDICA DI PIU'   CONTINUA  COSI 

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...