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22.1.23

l'identità non dev'essere confusa con folkore

Uno scritto    interessante  di Stefania     Calledda 
Quando da volontaria faccio divulgazione della cultura sarda, non m'interessa un approccio folkloristico e nostalgico della tradizione. Io credo che "la Sardegna è un'altra cosa", che oggi i sardi concorrono al progresso o regresso della società, che sono pienamente cittadini del mondo e spesso occupano cariche apicali, istituzionali e strategiche: è ora di finirla con "i sardi vessati poverini", piuttosto è dalla coscienza della propria storica condizione che oggi è possibile emanciparsi, ma non vedo nella classe dirigente sarda un moto perlomeno di orgoglio, e per quanto riguarda le classi subalterne vige una passività spaventosa.
Se questo atteggiamento è sicuramente generalizzabile, pesa di più dove lo sviluppo è rallentato o assente.
In altre parole la tradizione è per i turisti, ma io non voglio essere turista della e nella Sardegna.

Le  do    ragione pur  non essendo  :  Sardo d'oltre mare * ,  residente nella penisola \ in continente come lei  o all'estero    ma  risiedo nell'isola  . Leggendo quest   articolo mi  sem  trovo  conferma    a  quanto  dicevo  precedentemente    su queste  pagine  mi pare nel  post  : <<   siamo troppo  italiani  >>  . Infatti  noi  italiani     siamo   anche   uniti     a   forza   troppo provinciali 




* quei sardi emigrati all'estero ed i loro discendenti qui nel libnro : << Sardegna d'oltremare. L'emigrazione coloniale tra esperienza e memoria - Valeria Deplano (donzelli.it) >> trovate maggiori informazioni

16.10.22

il CASO PAOLA ENOGU A METÀ STRADA TRA RAZZISMO ED IGNORANZA


Ora so che molti di voi lettori/lettrici , soprattutto chi bada la sua lettura dal titolo si chiederà ma che ... corbelleria scrivi o razzismo o non è razzismo .  Ma se avete la pazienza di leggere fino in fondo  forse vi accorgerete che non lo è .

Inizialmente pensavo , visto il repentino cambio di decisione , che fosse un vittimismo /piagnisteo alla Balotelli per attirare l'attenzione mediatica  ma poi invece è uno sfogo contro l'ignoranza ed l'eventuale razzismo . E qui adesso  veniamo al perché del titolo .  È ignoranza  e razzino insieme perché lo  sa anche mia nonna ( in realtà non ne ho più l'ultima quella materna è morta 12 anni fa a 96 anni )😂 che E.  Gioca nella nazionale in quanto  è Italiana perché nata in Italia appuntio da genitori Nigeriani ed  risiede nel nostro paese da  sempre e quindi è italiana  ( alla faccia di chi dice di No) a 100% . 
nostro paese da  sempre e quindi è italiana  ( alla faccia di chi dice di No) a 100% .  E quindi la domanda oltre che cretina /stupida è  razzista . Potrebbe essere solo  ignoranza se  1 ) se non , ma ne dubito , non la si conosce e la si vede giocare in nazionale da pochissimo ., Oppure capita anche ad alcuni che originari della Sardegna o del sud d'Italia  ( viceversa per uno del nord che è venuto dal nord ed  ha messo radici al sud ) si trova a nord da generazioni e gli chiedono appena sentono il cognome  di dov'è o dicono che non è del luogo 2) se a fare  quella domanda sarebbe secondo alcune voci uno dello staff della squadra Usa che non conosce o conosce superficialmente la sua situazione ormai sempre più multietnica del nostro paese . Comunque sia la motivazione che ha causato quel suo sfogo o  richiesta d'attenzione . Essa  ha tutta la mia solidarietà  perché è inconcepibile che alle soglie del XXI° si facciano battute solo perché una persona ha il colore della pelle "diverso " dal nostro anche se poi


“Caro fratello bianco,/ quando io sono nato, io ero nero./ Quando sono cresciuto, io ero nero./ Quando io sono al sole, io sono nero./ Quando sono malato, io sono nero./ Quando morirò, io sarò nero./ Mentre tu uomo bianco./ Quando sei nato, tu eri rosa./ Quando sei cresciuto, tu eri bianco./Quando vai al sole, tu sei rosso./ Quando hai freddo, tu sei blu./Quando hai paura, tu sei verde./ Quando sei malato, tu sei giallo./ Quando morirai, tu sarai grigio./ Allora, di noi due, chi è l’uomo di colore?”.
( Léopold Sédar Senghor 1906 -,Joal, 9 ottobre 1906 – Verson, 20 dicembre 2001 poeta e presidente del Senegal )

Con questo è tutto

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...