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19.11.25
Fare visualizzazioni sulle donne uccise di jasmine pani
Infatti e quyi rispondo q chi mi dice ma come è stata uccisa una donna e non ne parli però fai speciali deltipo maniueali di autodifesa e simili Non voglio ( anche se non sempre ci riesco in pieno ) ad non cadere in quel circo mediatico citato nel video sopra . Per questo preferisco perchè è preoccupante anche se esagerato chiamarlo emergenza l'alto numero delle donne uccise o che subiscono violenza da noi ( ovviamente senza troppo generalizzare ) uomini , fare post antiviolenza di prevenzione senza nessuna pretessa che ciò porti alla totale cancellazione degli omicidi .
opere letterarie contro i femminicidi e violenza di genere . "Fiabe con il paracadute" di Antonella Petrella (psicologa e psicoterapeuta) e Anna Paolella (pedagogista e dirigente scolastica) e il progetto della Verba Volant edizioni con il libro fiabe in rosso
Infatti come dice Fiabe in rosso per la giornata contro la violenza sulle donne del sito Scatti dalla mia libreria : « E’ importante riflettere, in qualsiasi momento dell’anno e non solo il 25 novembre, sul tema della violenza contro le donne, tema che purtroppo ricorre spesso nella nostra cronaca giornaliera. Violenza che si manifesta in tanti modi, non solo con il femminicidio da parte degli uomini.»
Non si tratta di grossi stravolgimenti: le fiabe contenute in questo volume sono quelle che conosciamo e che sono state tramandate nel corso della storia; sono state riattualizzate e consegnate ai giovani lettori che potranno recepire il meglio da esse.
Le illustrazioni sono molto particolari, lontane dall’iconografia classica del fiabesco, con inserti di carta di giornale (che si agganciano idealmente alla realtà e alla cronaca) e la tecnica del collage.
Il rosso, in questo caso, rappresenta il colore del sangue raccontato dall’installazione di denuncia pubblica Scarpe Rosse dell’artista messicana Elina Chauvet.Une bella ed edificante proposta, per grandi e piccini.
10.11.25
Oristano apre il “Festival di sensibilizzazione per il contrasto alla violenza contro le donne”
mancano ancora 15 giorn al 25 novembre è già fioriscono delle iniziative contro i femminicidi come questa .
unione sarda 10 novembre 2025 alle 15:26
Marianna Guarna
Oristano apre il “Festival di sensibilizzazione per il contrasto alla violenza contro le donne”Un mese per dire basta alla violenza di genere

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Un mese per dire basta alla violenza di genere. È con questa forza che il Centro Antiviolenza “Donna Eleonora” e l’Associazione Prospettiva Donna, con il sostegno di enti e istituzioni locali, inaugurano la III Edizione del Festival di Sensibilizzazione per il contrasto alla violenza contro le donne.
La città si accende di arte, parole e testimonianze con l’apertura delle mostre fotografiche “Adesso sono viva” di Benedetto Mameli e Simona Arrai, e “Gli occhi delle donne”, realizzata con le ospiti del Centro e della Casa Rifugio. Nello spazio espositivo di via Garibaldi 13 trovano casa anche “Il filo invisibile” e “MeDea”, opere nate dai laboratori creativi del Centro, dove il dolore si trasforma in espressione e rinascita.
Dal 15 novembre si entra nel vivo con incontri, reading, dibattiti e performance. Ad aprire il programma sarà “Volevate il silenzio. Avete la mia voce” di Patrizia Cadau, seguito da giornate tematiche dedicate alla violenza simbolica nei media (21 novembre) e al body shaming con Francesca Spanu e il suo libro “Il corpo sbagliato” (24 novembre). Il 25 novembre, giornata simbolo dell’iniziativa “Orange the World”, l’incontro con la Rete Antiviolenza sarà accompagnato dalle coreografie di Carlo Petromilli e Claudia Tronci, seguite dalla consegna di 300 stelle realizzate nei laboratori BurRumBàlla come gesto di sorellanza e speranza.
Grande attenzione sarà riservata anche ai più giovani, protagonisti di una vera e propria rete educativa. L’11, il 13, il 17, il 19 e il 24 novembre le operatrici del Centro incontreranno studenti e studentesse delle scuole di Bonarcado, Cuglieri, Seneghe, Santu Lussurgiu e Cabras con il progetto “Potere alle parole”, un percorso per riconoscere e superare stereotipi e pregiudizi di genere. Il 12 novembre sarà la volta dell’Istituto Mossa di Oristano con l’iniziativa “Comunicare per crescere”, mentre il 20 gli studenti dell’Istituto Artistico Contini parteciperanno a un laboratorio sulla violenza assistita.
Il Festival proseguirà fino all’11 dicembre tra musica, arte e formazione, coinvolgendo scuole, associazioni e cittadini. Un mese per riflettere, agire e ricordare che sensibilizzare significa cambiare la cultura che ancora oggi permette la violenza.
Alto Oristanese
Oristano
16.10.25
non rompeteci le .. il 25 novembre visto il divieto d' educazione sessuale ed emotiva nelle scuole e intanto le donne continuano ad essere uccise
emendamento che vuole vietare che nelle scuole medie si parli di qualsiasi forma di #educazionesessuale o all’#affettività. Con un blitz sconcertante, la Lega ha vietato per legge l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole. Ora sembrebbe come dice su thereads samuel.bertozzi.blog : «Boh, a certe persone indigna di più che a scuola si faccia educazione sessuo-affettiva che vivere in un Paese con più di cento femminicidi all'anno.» infatti Una decisione miope e pericolosa: si nega ai ragazzi la possibilità di conoscere sé stessi, di capire le proprie emozioni, di imparare il rispetto e il consenso.
Si vuole far crescere generazioni più confuse, più impaurite e più facili da controllare.
In un Paese dove la violenza di genere e l’analfabetismo emotivo sono piaghe quotidiane, togliere educazione affettiva significa solo alimentare il problema.
Non è moralismo, è civiltà.E chi la censura sta scegliendo scientemente di tornare indietro Ma purtroppo Non è uno scherzo, è quello che è accaduto oggi in Commissione Cultura, dove la destra è riuscita a far passare un emendamento al Ddl Valditara a dir poco medievale a prima firma Giorgia Latini (Lega) con cui impedirà di fare educazione affettiva anche nelle scuole medie, dopo averla già cancellata nelle scuole dell’infanzia ed elementari, mentre alle superiori servirà un consenso informato dei genitori.
| è una foto sarcastica rido per non piangere da 25 Novembre: avete ancora voglia di celebrare? di UAU Magazine |
Quindi cari #politicanti di #maggioranza ed #opposizione evitate di romperci le pelotas con la vostra #ipocrisia il #25novembre
25.9.25
Cinzia Pinnna uccisa due volte prima da un uomo poi dai giornali e dalla gogna mediatica
Ma è possibile che ogni volta che una donna , a prescindere che si tratti di femminicidio o di un semplice omicidio , i media locali e nazionali
I media enfatizzano l'assassino ( femminicidio o meno ) in casi di cronaca nera per diversi motivi: 1. Sensazionalismo: Le storie di crimini efferati attirano l'attenzione del
pubblico, aumentando l'audience e le vendite. 2. Drammatizzazione: Descrivere nei dettagli l'autore del crimine può creare un senso di drammaticità e suspense. 3. Spiegazione del gesto: I giornalisti cercano di capire le motivazioni e il background dell'autore per fornire una spiegazione logica all'accaduto. 4. Allarme sociale: Focalizzarsi sull'autore può servire a creare allarme sociale e aumentare la consapevolezza sui problemi di sicurezza.
Tuttavia, come sottolineato da Giampaolo in qiuesto caso , tale approccio distogliere l'attenzione dalle vittime e dalle loro storie, oltre a non affrontare le cause profonde del problema.Un atteggi.amento contradditorio . Infatti poi fanno i classici , facendo diventare la settimana ( ormai le giornate dedicate si trasformano in settimanne ) del 25 novembre nella classica giornata spaccamaroni \ giornata rompi , approfondimenti \ e speciali .Quindi cari editori e cari giuornalisti , datevi una regolata e non limitatevi a piangere o lametarvi se non leggono più giornali o se li leggono ancora : 1) li scaricano dal web , 2) leggono solo le prime righe .
29.5.25
Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n XXVIII : << se un aggressore vi tira i capelli, mirate al polso e poi ai genitali + riassunto come non correre rischi all'ultimo incontro con l'ex o se lo volete lasciare
@juliocesarinstructor 🫳🏽🙍🏽♀️ TI STANNO STRAPPANDO I CAPELLI? ECCO COSA FARE! Una delle aggressioni più comuni, soprattutto per chi ha i capelli lunghi, è la presa ai capelli. 🤦🏽♀️ Errore fatale: cercare di liberarsi strattonando o tirando via la mano dell’aggressore. Questo non solo è inefficace, ma vi farà perdere il controllo della situazione… e qualche ciocca di capelli! 👎🏽 NON fate forza nella direzione opposta! Rischiate solo di essere trascinati o perdere l’equilibrio. ✅ Cosa fare invece? 🔹 Mettete subito le mani sulla testa per proteggere il cuoio capelluto. 🔹 Ruotate il corpo verso l’aggressore per mettere in leva il polso. 🔹 Reagite rapidamente prima di essere spinti o trascinati! ⚠️ Il tempo è fondamentale: più camminate all’indietro, più aumentano le possibilità di cadere. 🎥 Vuoi vedere la tecnica in azione? Ho pubblicato un video completo su YouTube dove spiego ogni dettaglio! 🔗➡️
♬ AURA - Ogryzek
28.5.25
martina Carbonaro uccisa a 14 anni dall'ex . s'abbasa,l'età delle vittime e dei carnefici dei femminicidi
Perchè magari pensiamo che la violenza patriarcale sia più diffusa tra le generazioni più anziane, quelle cresciute quando ancora la violenza maschile, le discriminazioni sessiste e la cultura dello stupro non venivano messe in discussione ed erano " legalizzate "
Insomma, un retaggio del passato. E ci aspettiamo, invece, che tra i più giovani alcuni passi avanti siano stati fatti. Poi arrivano notizie come queste e pensiamo che forse non è proprio così.
Procuratrice Ancona, 'non tutti i casi di violenza sono uguali'
© Provided by ANSA (ANSA) - ANCONA, 04 DIC - "Questa storia lascia l'amaro in bocca, non si possono trattare tutti i casi di violen...
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