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29.11.25

diario di bordo n 156 anno III libertà d'opinione e conflitto israeliano palestinese il caso Mohammed Shahin., chi ha rubato il natale gli islamici secondo i. leghisti ed affini , i buonisti d'accatto , i centri commerciali ?., l'arte del kintsugi-arte-giapponese-metafore

oggi la rubrica parlerà di : libertà e dissenso , repliche social , ed altre riflessioni suscitate dalla puntata dela 3 stagione un professore. Iniziamo
Nel vergognoso trattamento che il governo italiano ha riservato a Mohammed Shahin vi sono decenni di islamofobia, il veleno utilizzato dal sistema per scatenare la più semplice delle guerre orizzontali, quella che da sempre fa presa sull'immaginario collettivo di un occidente vittima di una mendace operazione mediatica di demonizzazione e disumanizzazione dei popoli mediorientali.
E mettiamoci dentro anche una vagonata di orientalismo, che è l'approccio fondamentalmente razzista dell'occidente nei confronti dell'oriente, che
non ha diritto di parola perché è fuori della sfera del reale, è mera categoria (a)culturale, che esiste solo nella rappresentazione alterata che l'occidente dà di esso. Oggetto di descrizione, dunque, inesistente di per sé e quindi intrinsecamente soggetto a dominio coloniale e discriminazione culturale, come lo definì Edward Said.
Se non fosse per queste due categorie, nulla di ciò che accade sarebbe stato possibile, né la disumanizzazione di un popolo altrimenti meritevole di essere giudicato eroico secondo tutti i parametri del pensiero logico né la vendetta applicata dagli stati verso i segmenti più deboli della catena di solidarietà per Gaza: chi non possiede cittadinanza e quindi diritti, meglio se musulmano da offrire in pasto ad una pubblica opinione come comodo capro espiatorio su cui riversare la frustrazione per i propri diritti erosi, e per la povertà materiale e morale che avanza, inesorabile come una piccola morte.
Il sangue dei musulmani, e la loro miseria, sono anzi particolarmente apprezzati nel sottobosco delle società occidentali, in cui vegetano ampi strati di popolazione per lo più incolta, alla perenne ricerca di vittime sacrificali su cui riversare decenni di alienazione per le ripetute sodomizzazioni violente da parte del potere e alla cui pancia si rivolge il sovranismo becero, quello che da Fallaci a Salvini - ma il fenomeno è assai più antico - ha propagandato la liceità dell'ultimo razzismo socialmente accettato, quello anti-arabo e anti-islamico.
Lo abbiamo visto con Souzan Fatayer, docente di lingua araba e membro della Comunità Palestinese Campana, candidata alle ultime elezioni regionali e sottoposta a gravissimi attacchi personali, con offese irripetibili, dal primo all'ultimo giorno della sua campagna elettorale per il solo fatto di essere straniera e palestinese, e lo vediamo oggi, con il provvedimento di espulsione arbitraria nei confronti di una persona, incolpevole se non di aver testimoniato a favore del diritto e della giustizia in Palestina, in ciò che si configura come vigliacco atto di vendetta politica da parte di un sistema che fa affidamento sul sostegno dei segmenti più disagiati del paese. [ ... continua qui sulla https://www.facebook.com/antonella.salamone.52/ ] Se proprio è vero che sia colpevole di antisemitismo ed odio anche se sembra che risulta il contratrio sentite la testimoianza sotto , non lo si può condannare fare scontare la pena in italia invece di mandarlo i un paese nel quale essendo un dissidente rischia di finire come Giulio Regeni .

 

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Ormai novembre volge al termine e dicembre è alle porte ma già dall'inzio del mese , neppure in tempo di una trequa che subito dopo i morti ed santi il cosidetto hallowen iniziano i prodromi della melensa atmosfera natalizia con pubblicità e decorazioni ed vetrine , luminarie nelle vie cttadine iniiza ad appiccarti addosso

Pippo e l'ultimo viaggio di Babbo Natale (Mignacco/M. De Vita) - TL n°1569, del 1985
Infatti si è nel caso in cui a realtà supera la fantasia ...40 anni fa preparare l'albero con così tanto anticipo era generalmente vista come una cosa stramba alla Pippo ( vedere foto a sinistra ) mentre oggi, complice anche il consumismo imperante, è diventata la normalità... anzi, rispetto al calendario che viene mostrato, oggi in tanti lo hanno già addobbato prima di lui ma altri s'indignano per fortuna


! Ma almeno fosse solo questo .
Come ogni anno le solite polemiche sul buonismo d'accatto da non confondere con laicizzazione vera che storpia e censura \ riadatta i testi natalizi delle recite ( ecco un fatto recente avvenuto in una scuola ) e le proteste strumentali dei falsi credenti e a tei devoti come a cui replico condividendo il video sotto alle teorie razzistiche \ sovraniste islamicofobiche in quanto non ci sono solo i mussulmani o islamici che non festeggiano il natale e le sue feste . Ma anche altre religioni \ confessioni alcune di derivazioni cristriane cattoliche . Ricollegandomi anche al discorso di prima ,ecco perchè non faccio più , anche a costo di pedere like e deludere chi di voi lettori c'era affezionato o a chi locercava nei motori di ricerca non faccio più la classica guida di sopravvivenza alle festività natalizie .








 
Infatti ormai è come combattere contro i mulini a vento \ una battagli perso visto che i media e internet insomma lo stesso sistema mediatico \ culturale e la massa s'appropriano delle tue stesse armi

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 tutto  si  ripara  prima  o  poi   basta  volerlo     ed  impegnarsi  . cioè apllicare alle relazioni  (  non solo  sentimentali )  L’antica arte Kintsugi viene dal Giappone e si ispira ai vasi riparati . Infatti   Abbiamo  come  suggerisce   il sito  https://cultura.biografieonline.it/kintsugi-arte-giapponese-metafore/ da me  consultato  e  a da  cui  ho  preso  foto  e  notizie  riortate  sotto   tanto da imparare dai popoli dell’Oriente. L’antica arte giapponese del Kintsugi trasmette una preziosa lezione di vita rivolta a tutti, prendendo spunto dalla sapiente e antica tecnica di mettere in evidenza le fratture dei vasi rotti.

Kintsugi: i cocci di una ciotola riparati con l’oro

Kintsugi: in cosa consiste?
Noi occidentali siamo soliti buttare un vaso quando questo cade e si rompe, seppure a malincuore perché trattasi di un oggetto prezioso. In Giappone, invece, la rottura di una ciotola, di un vaso o di una teiera diventa un’occasione per renderli ancora più pregiati.
Proprio grazie alle fratture provocate dalla rottura, la pratica giapponese del Kintsugi aggiunge valore all’oggetto, evidenziando le linee e restituendogli una nuova opportunità.
Il termine giapponese “kintsugi” deriva da “kin” (che significa letteralmente “oro”) e “tsugi” (che sta per “ricongiunzione, riunione, riparazione”).Kintsugi: due vasi riparati con polvere d’oro. (Foto dal sito: francinesplaceblog.com)

Per rimettere insieme i pezzi di un oggetto rotto i giapponesi utilizzano un metallo prezioso (di solito oro o argento liquido oppure una lacca di polvere dorata). Quando i cocci si riuniscono vengono fuori alcune nervature che rendono più originale il pezzo.
Le cicatrici, anziché privare l’oggetto del suo valore, gli conferiscono un aspetto unico ed irripetibile. Le ramificazioni che si formano per la rottura vengono esaltate con l’applicazione del metallo. La tecnica del Kintsugi permette di realizzare vere e proprie opere d’arte partendo da un oggetto rotto, che per definizione è imperfetto.
Le origini del Kintsugi
Alcuni oggetti laccati sono stati rinvenuti circa 5.000 anni fa. Ciò significa che la tecnica Kintsugi affonda le sue radici nell’antichità. Da millenni i giapponesi utilizzano come sostanza collante la lacca urushi, che si può ricavare dalla pianta “Rhus verniciflua” (Albero della lacca, chiamata anche Lacca cinese).
Alcuni documenti accreditati fanno risalire l’origine di tale tecnica artistica al XV secolo. Si racconta che l’ottavo shogun Ashikaga Yoshimasa ruppe la propria tazza da tè e decise di farla riparare da alcuni esperti artigiani.
Questi applicarono alla tazza dello shogun la tecnica del kintsugi, riempiendone le fessure con resina e polvere d’oro.
Per riparare gli oggetti con questo metodo sono necessarie diverse fasi e inoltre il tempo di essiccazione può consistere in un mese o più.
Kintsugi: dettaglio di una saldatura con l’oro

Il Kintsugi e le sue Metafore per la Vita
Quante lezioni di vita possiamo apprendere dall’antica e sempre attuale arte del kintsugi! La prima, più importante di tutte, è che non si deve buttare un oggetto perché si rompe.
Recuperare un rapporto
Come il kintsugi restituisce nuova vita ad un oggetto rotto impreziosendo le fratture con il metallo prezioso, così nella vita dobbiamo cercare di recuperare le relazioni o i rapporti prima che si logorino del tutto.
Resilienza
Altra lezione fondamentale del kintsugi consiste nell’applicare la Resilienza. Questa è la capacità di reagire alle avversità della vita con coraggio, considerando le esperienze dolorose come occasioni di crescita. Come il kintsugi mette in evidenza le crepe di un vaso rotto, così noi dobbiamo imparare ad esibire e valorizzare le cicatrici della nostra vita, senza vergognarci di esse. Anzi, secondo la metafora del kintsugi sono proprio le cicatrici a rendere un’esistenza unica e preziosa.
Simbolo dello Yin e Yang
Applicazioni moderne delle metafore del kintsugiMentre noi occidentali stentiamo ad accettare le crepe (sia fisiche che spirituali) e piuttosto siamo portati a considerarle come segni di fragilità ed imperfezione, la cultura orientale da millenni accetta e valorizza la compresenza degli opposti, che fluiscono insieme in maniera armoniosa – come lo Yin e lo Yang
I giapponesi, millenni fa, avevano già compreso che le imperfezioni estetiche possono assumere forme nuove rendendo gli oggetti ancora più preziosi. Proprio come succede a noi: chi ha sofferto ed esibisce con orgoglio le ferite dell’anima è una persona consapevole e di certo preziosa per gli altri.
Secondo la moderna psicoterapia, il kintsugi giapponese è un ottimo spunto di riflessione per imparare la resilienza. Una dote che non è innata e che serve a tutti per vivere meglio anche le peggiori avversità che la vita riserva.

31.3.24

Immagini di nudo" ma era la diretta della Via Crucis: Radio Maria censurata sui social

Immagini di nudo" ma era la diretta della Via Crucis: Radio Maria censurata sui social  • 14 ora/e  da  Tgcom24 "


 





Durante la serata di Venerdì Santo, proprio mentre si stava svolgendo l'evento religioso al Colosseo, la pagina social dell'emittente, si è vista oscurare la diretta. "Chiediamo scusa a tutti gli amici che seguivano la prima parte della Via Crucis in adorazione del Signore in Croce. Facebook ha eliminato il post per “contenuto immagini nudo”. E ha ristretto i parametri di visualizzazione. Forse Facebook non sa che il Cristo fu spogliato delle vesti ma le parti intime coperte con panni. E pensare - scrive Radio Maria - che è morto in croce anche per loro. Naturalmente - assicura poi - riattiveremo la diretta ogni volta". È il messaggio postato sul social network dagli amministratori della pagina.Meta oscura la via Crucis. Il post con la diretta pubblicato sulla pagina Facebook di Radio Maria è stato rimosso dal social per "possibile condivisione di immagini di nudo o atti sessuali". A dirlo è la stessa emittente radio, in un altro post, denunciando l'accaduto e scusandosi con i fedeli che stavano seguendo l'evento.

25.6.08

Madre di Luce: Luoghi d'amore materno tra il Sacro e l'Umano

C'è il nuovo E-book scaricabile gratis: 




http://www.praticomondo.net/download/downloadpage.htm


E' una produzione di Praticomondo realizzata dal geniale team guidato da Pratico in persona e realizzato da Vinnie Commedia ai quali vanno la mia viva riconoscenza e la personale soddisfazione.  Un progetto multimediale gradevolissimo al quale ho contribuito con le mie opere.



Si tratta di un flip book dei miei quadri, scelti e stupendamente commentati dalle poesie di Maria Serena Peterlin che ad essi si è ispirata.


Il flip book si chiama MADRE DI LUCE ed ha come argomento la maternità. Maria Serena dedica la sua fatica alle donne nelle quali la maternità si è già espressa o si esprimerà in tutte le forme che loro desiderano per sè e i loro cuccioli.


L'accesso è semplicissimo, basta cliccare sull'indicazione "clicca qui":  buona visione e grazie per la vostra attenzione.


Lucia







Lucia Merli - Ragazza con aquilone

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...