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20.6.25

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto antiviolenza antonio bianco . puntata n XXXI SE VEDETE UN’AGGRESSIONE NON FATE I SUPEREROI... + ., SERVONO SISTEMI DI PREVENZIONE ADATTI A CHI È PIÙ VULNERABILE L’ANALISI DI Marilisa D’Amico Ordinaria di diritto costituzionale all’Università Statale di Milano

stavolta a guida di Antoi bianco affronta un tema particolare che è quello i cosa fare quando s'assiste ad un violenza \ aggressione verso le donne ( ma non solo ) quindi non interveite direttamente a meno che non siate super eroi oppure esperti in arti marziali e tecniche di autodifesa .

Ogni settimana, da queste pagine, cerchiamo di darvi consigli su come affrontare al meglio una possibile aggressione e su come comportarsi per evitare di trovarsi in pericolo. Può però capitare che siate voi ad assistere a un’aggressione. In questo caso come è consigliabile agire? Non fatevi prendere dalla sindrome del supereroe, prima  di tutto. Date la priorità sempre e comunque alla sicurezza, ed evitate di mettere voi stessi in pericolo, perché peggiorereste una situazione già delicata. Intervenite solo ed  esclusivamente se siete certi di poterlo fare in modo sicuro. Evitate di avvicinarvi all’aggressore, soprattutto se avete l’impressione che possa essere sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, di alcol, o in uno stato di rabbia. Mantenete una distanza di sicurezza tra voi e l’aggressore e non avvicinate oggetti che potrebbero trasformarsi in armi improprie. Chiedete l’intervento delle autorità e riferite l’accaduto, fornendo il maggior numero di dettagli sulla situazione e sulla posizione in cui si è consumato il reato. Se vi è possibile, annotate tuti i dettagli che riuscite a cogliere, perché potrebbero essere utili per il
riconoscimento del malvivente.Ad aggressione conclusa o meglio ancora sventata, rimanete accanto alla vittima, che potrebbe trovarsi in condizioni di shock. Statele vicino, e provate ad accompagnarla presso le forze dell’ordine per sporgere denuncia. Se ci sono altri testimoni che hanno assistito all’aggressione, cercate di contattarli per raccogliere eventuali ulteriori testimonianze. 
 ricordate che stare accanto a una persona che ha subìto un tentativo di aggressione o un’aggressione vera e propria può richiedere una quantità di energia importante dal punto di vista emotivo. Questo significa che anche voi potreste sentirvi in difficoltà. In questo caso non abbiate paura di chiedere aiuto o una qualche forma di supporto psicologico. Tenete a mente che spesso, anche e soprattutto in casi traumatici, condividere il proprio fardello con un’altra persona può essere un sollievo prezioso.


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“Una tragedia come quella  di Camelia  Ion uccisa  dall'ex    che  aveva  il bracialetto  elettronico   raccontata questa settimana  sul  settimanale  giallo   mette in luce quanto la vulnerabilità sociale dei senzatetto renda ogni strumento di protezione più difficile da applicare in modo efficace. Quando una donna si trova ai margini, senza una rete familiare o sociale, ogni provvedimento può rivelarsi fragile di fronte a una situazione di pericolo. È una s!da che richiede una valutazione profonda, perché non può bastare un divieto di avvicinamento o un braccialetto elettronico se le persone non sono messe in condizione di utilizzarlo. È fondamentale che le istituzioni, dalla polizia ai servizi sociali, collaborino per costruire una rete di cura intorno a chi vive una situazione di esclusione. Inoltre bisogna considerare quanto le persone senza !ssa dimora abbiano difficoltà ad accedere alla comunicazione, a partire dalla mancanza di uno smartphone, che può ostacolare l’uso di applicazioni di allarme o geolocalizzazione. È quindi importante che le misure siano adattate alle specifiche vulnerabilità, perché ogni situazione è unica e richiede una valutazione puntuale per evitare che la macchina della tutela resti inefficiente. 







16.5.25

Il braccialetto elettronico “da’ l’allarme, ma le donne trovino rifugio”. Le parole del ministro Nordio pronunciate ieri che dovrebbero far discutere

 

Ieri il ministro della Giustizia Carlo Nordio è intervenuto durante il question time al Senato Il ministro della Giustizia Nordio si è addirittura superato. E non era facile. Rispondendo in Senato al question time sui braccialetti elettronici e antistalking, ha pronunciato una di quelle frasi che bisognerebbe risentirla dieci volte per convincersi che l’abbia detta davvero. : << Dobbiamo coniugare questi due elementi dando un’allerta alla vittima, affinché sia in grado, nel momento in cui coglie questo momento di pericolo, di trovare delle forme di autodifesa, magari rifugiandosi in una chiesa o in una farmacia, in un luogo più o meno protetto >> Della serie: donne: arrangiatevi. Perché se avete uno stalker che vi perseguita o c’è uno che vuole ammazzarvi, nel frattempo che arriva una pattuglia a seguito dell’allarme dato dal braccialetto, ha tutto il tempo per ammazzarvi se non vi rifugiate ” in una chiesa o in una farmacia” come suggerisce il ministro o “non trovate forme di autodifesa”.Parole che fanno discutere, che suonano a mio avviso inconcepibili da parte di chi ( a prescindere dalla maggioranza che c'è al governo ) rappresenta un ministero che quelle donne dovrebbe difenderle.Parole certificano l' amara sconfitta dello Stato e delle persone oneste, che ancora credono nei valori umani e nelle istituzioni.In Chiesa, dobbiamo andarci tutti per pregare, affinché questo personaggio( e non solo), si dimetta dalla carica di ministro della Repubblica Italiana. Sentendi queste  parole   


mi chiedo Ma è del "mestiere"???!!! parafrasi di ua famosa battuta cinematografica E che confermano ciò che viene detto e scritto da molte donne : imparate a difendervi da sole, fuggite da chi vi perseguita prima che continui a farlo. Perché se aspettate l’intervento della giustizia, quel tempo non lo avrete.E farete e faremo la fine di Giulia, Francesca o Sara. Questa è la verità purtroppo. Il braccialetto elettronico come ho sempre ribadito non serve a niente. Tante volte neanche da l’allarme perché magari il gps non funziona e tantomeno rappresenta un deterrente per chi vuole farci del male, come abbiamo visto anche nei recenti fatti di cronaca.“Perdura la cultura patriarcale perché si è sedimentata nei millenni e  solo  pochi\che  hanno il coraggio  di andarci contro  . Prima di estrarre ,  ovviamete  senza  fare  di tutta  un  erba  un fascio  dal DNA dei maschieti tutta questa prevaricazione che si è sedimentata nei millenni occorrera’ del tempo e qui deve intervenire l’ho detto un milione di volte l’educazione”.Ma   :<<  [...] No signor Nordio, qui non deve intervenire solo l’educazione. Dovreste intervenire voi del governo,scritto volutamente in minuscolo, emanando leggi più severe verso chi commette stalking, appostamenti, violenze fisiche o psicologiche, spesso denunciate senza una reale tutela verso la vittima, che rappresentano l’anticamera dei femminicidi. Altro che consigliare alle donne di rifugiarsi in una chiesa o in una farmacia. >>(  Da : Il braccialetto elettronico “da’ l’allarme, ma le donne trovino rifugio”. Le parole del ministro Nordio pronunciate ieri che fanno discutere… di  Cronache Dalla Sardegna ) Quindi, morale della favola, care donne, care vittime, proteggetevi da sole.L’idea che uno Stato abdichi al suo ruolo e deleghi alla vittima la responsabilità di proteggersi - e a una chiesa la sua salvezza - è roba che ci riporta a secoli fa ed è indegna soprattutto se pronunciata da un ministro che, nel frattempo, non ha fatto nulla per prevenire la violenza di genere, anzi negandola o relegandola a fenomeno razziale.In un Paese normale, dopo una tale ammissione di incapacità e impotenza, un ministro si sarebbe dimesso cinque minuti dopo aver spento il microfono.Qui da noi ha appena ottenuto la riconferma.

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...