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CHIUNQUE di © Daniela Tuscano

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Lorenzo Pianazza non è certamente un eroe, ha fatto quel che doveva in pochi e dinoccolati gesti, immortalati dalla telecamera a circuito chiuso della metropolitana milanese.  È avvenuto tutto in pochi secondi. Un bambino senegalese si divincola dall'abbraccio della madre e rotola sui binari del treno. Seguono il panico, la confusione e l'apparire di quel ragazzone ciondolante, che anche di spalle immagini svagato, perso nella sua imprecisione adolescenziale. E che in vece ha già visto e registrato tutto, e va dritto, chirurgico, elementare come un passero in volo, si cala nella buca, recupera il piccolo e lo ridona alla madre. Poi balza di nuovo su, con la svelta grazia della giovinezza. Non è eroismo perché tutto si risolve così, nel pudore di cui è capace solo un ragazzo. Qualcosa d'incontaminato, sfuggito chi sa come alle incrostazioni della storia. Ogni tanto riaffiora, per poi inabissarsi e spuntare di nuovo. Giunge senza pensarci, o senza pensar troppo, o av

«Un minuto e mezzo. Ce la faccio». Questa l’unica cosa somigliante a un pensiero che — ore più tardi — il diciottenne Lorenzo Pianazza riesce a ricordare di quei trenta secondi di inconsapevole eroismo metropolitano. Pochi istanti per decidere

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da  http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/18_febbraio_14/ Lorenzo, l’eroe che ha salvato il bimbo caduto sui binari della metropolitana: «Ho un minuto, salto e lo salvo». E lo stop di Claudia (Atm) Un 18enne evita la tragedia nella metropolitana. Il sindaco: «Voglio conoscerti»                                               di Giampiero Rossi «Un minuto e mezzo. Ce la faccio». Questa l’unica cosa somigliante a un pensiero che — ore più tardi — il diciottenne Lorenzo Pianazza riesce a ricordare di quei trenta secondi di inconsapevole eroismo metropolitano. Pochi istanti per decidere «Un minuto e mezzo. Ce la faccio». Questa l’unica cosa somigliante a un pensiero che — ore più tardi — il diciottenne Lorenzo Pianazza riesce a ricordare di quei trenta secondi di inconsapevole eroismo metropolitano. Pochi istanti per decidere Sono quasi le 15, fermata «Repubblica» della linea tre della metropolitana. Il ragazzo sta tornando da scuola e, scendendo le scale, guarda come p