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21.6.22

«Il cane e il suo padrone, legame che va oltre la morte»

la  nuova  sardegna  15 GIUGNO 2022 
                            LUIGI SORIGA

«Il cane e il suo padrone, legame che va oltre la morte»

Il sassarese Andrea Loriga si occupa dell'ultimo viaggio degli animali. «La separazione è difficile, i proprietari vogliono un'urna da conservare»

SASSARI. Ogni volta che entra in una casa lo fa in punta di piedi. Sa bene che il dolore che si respira avrà una densità sempre diversa. Andrea Loriga, 43 anni, sassarese, da tre anni è la persona che per l'ultima volta prende in braccio un cane, gli dà l'ultima carezza prima di spedire l'anima sul ponte arcobaleno e riconsegnare ciò che resta ai proprietari. Cioè un sacchetto di cenere sottile e bianca come farina, da conservare all'interno di un'urna e in un pertugio del cuore. Forno crematorio per animali, 280 euro tariffa base, sino al pacchetto exclusive, full optional, da 2500 euro. E un'urna per avere l'amico a quattro zampe sempre con sè: in casa, sul comodino, nel giardino e anche dentro la propria tomba.

Emma, la mia cura. «Io per primo - dice Andrea Loriga - so quanto è difficile separarsi da un cane e quanto può essere profondo il legame che si instaura. Un mese fa è morta Emma. Era un bellissimo rottweiler, ho condiviso con lei dodici anni della mia vita. Lavoro con i cani, ne ho avuti tantissimi, ma lei per me resterà unica. Perché nel 2011, quando mi sono ammalato di tumore, piegato in due dai dolori e dalla chemio terapia, ai piedi del mio letto, a vegliare sempre su di me, a coccolarmi, a darmi due leccate quando mi lamentavo, c'era sempre lei. Non mi ha abbandonato un'istante, è stata la mia ombra. I cani sono capaci di dare un amore infinito e incondizionato, ed è davvero doloroso quando questo viene a mancare». Ecco perché i lutti sono anche a quattro zampe, e chi li vive non può considerarli di serie b. Sono ferite aperte nella vita, e portano con sé la medesima tristezza e intensità. E le storie dietro la morte di ogni cane non sono mai uguali.

L'urna da viaggio. «Un giorno mi ha chiamato una signora. Aveva una villa bellissima vicino alla Valle della Luna, a Santa Teresa. Dovevo ritirare il suo cagnolino, un meticcio di piccola taglia. Ma prima di cremarlo lei mi ha fatto una raccomandazione: ho girato mezzo mondo, lavoravo per il Parlamento europeo, e il mio cane ha sempre viaggiato con me. E anche ora che non ci sarà più, vorrei continuare a portarlo con me. Quindi mi servirebbe un'urna piccolina, da viaggio, da poter tenere dentro la borsetta. Per me sarebbe un modo per viaggiare sempre insieme a lui».

Con me nella tomba. Altra storia: «Il cane, qualche anno prima, gli aveva salvato la vita. Dormivano in una stanza, lui e questo piccolo barboncino, mentre la moglie dormiva in un'altra camera. A un certo punto l'uomo, che avrà avuto una cinquantina d'anni, ha avuto un attacco di cuore, ha perso conoscenza. Il cane prima ha iniziato ad abbaiare e poi è andato nella stanza della moglie a guaire e ad attirare la sua attenzione. Se sono ancora qui, mi aveva raccontato quell'uomo, lo devo al mio cane. Perché ha fatto in modo che i soccorsi arrivassero in tempo. E nel mio testamento ho specificato che le sue ceneri vengano messe dentro la mia stessa tomba. Ci sono molte persone che vogliono accanto il proprio cane anche nell'aldilà. Qualcuno anche chiede che le ceneri vengano posate all'interno della propria bara. E se fate un giro nel cimitero di Sassari vi capiterà di imbattervi in una tomba con due foto: una è di una signora, e l'altra è del suo cane».

L'ultimo amico. «Si chiamava Charlie, era un espaniol breton spettacolare, aveva 19 anni, quindi vecchissimo, almeno come il suo padrone. Un novantaduenne col cuore a pezzi, tristissimo, che prima di consegnarmi il cane mi ha detto: mi dispiace davvero tanto non averlo più con me, è l'unico affetto che mi è rimasto. Però allo stesso tempo sono contento che se ne sia andato prima di me, perché non sarei morto tranquillo. Non avrei saputo a chi affidarlo e che fine avrebbe fatto. E questo non mi avrebbe dato pace».

Il cane del figlio. «Mi avevano chiamato per una cremazione. Era un anziano boxer. Quando sono entrato nella casa, ho visto una signora sdraiata per terra, accanto al cane, piangendo disperata. Nonostante mi avesse contattato proprio lei, ora non riusciva a separarsi da quell'animale. Il marito, anche lui addolorato, mi ha preso in disparte: "Era il cane di nostro figlio, che è morto prematuramente due anni fa". Il cane, per loro, era l'ultimo legame simbolico con il figlio che non c'è più».

Il rito. La cremazione ha una sua ritualità. Non è un'operazione asettica, e non è uno smaltimento. Se le persone sono disposte a spendere 250 euro, oppure anche 1000 o 2500 per avere in esclusiva il forno crematorio, è perché la separazione ha bisogno di intimità e parole di addio. «C'è la stanza del commiato, dove i proprietari possono vedere attraverso uno schermo tutta la procedura. Molti mi consegnano il cane avvolto nella sua coperta preferita, o con i giochini, o con il biscotto di cui andava ghiotto. Una volta un cane era adagiato su un cuscino di fiori bianchi, un'altra volta mi è capitato che la padrona non sopportasse che venisse inserito in un sacco o in una coperta, e allora aveva comprato la bara di un bambino. Sono scelte che possono sembrare bizzarre, ma io ho imparato ad avere estremo rispetto per il dolore altrui e per il modo in cui ciascuno elabora la morte del proprio animale. Un gioielliere di Sassari ha voluto che fosse estratto il canino inferiore per farne un ciondolo prezioso. Per questo, nel momento dell'ultimo saluto, io tratto i cani con lo stesso rispetto che userei per una persona. Li prendo in braccio, avvio la musica di "No potho reposare", li adagio delicatamente all'interno del forno. So che nell'altra stanza, dall'altra parte del video, ci sono i persone che piangono. Le mie mani, è come se fossero le loro».

26.12.21

Il cane fedele e la padrona sull'ambulanza e il caso #Akanksha bambina abbandonata appena partorità e salvata da un cane

  non è  per  Clickbait (o clickbaiting) ....  ehm....   acchiappaclic,  o  da  giornali  da parrucchiere   o per  massaie  che  riporto queste  storie  ma  perchè  spesso    il mondo animale   ci   dà   delle  lezioni   non solo in negativo    Coime di  dimostrano le  storie    riportate  sotto 

la prima   è  dell'agenzia Reuters diffonde questo video registrato a Istanbul, in Turchia, a giugno scorso e lo definisce "una delle storie più toccanti del 2021" 



a Istanbul, in Turchia, a giugno scorso e lo definisce "una delle storie più toccanti del 2021", chiaramente in riferimento al rapporto tra uomini e animali. Una donna con problemi di salute viene trasportata in ambulanza all'ospedale. Il suo cane non la abbandona un secondo: segue il mezzo e poi attende la conclusione delle visite. Non ha abbandonato la struttura finché la donna non è uscita, ha scritto Reuters.


La  seconda    da  

Si chiamerà #Akanksha, che nella lingua #Hindi significa "ambizione" la bambina che è stata ritrovata nella provincia indiana di #Chattisgarh senza vestiti e con ancora il cordone ombelicale attaccato. È sopravvissuta al gelo della notte grazie a una cagnolona e ai suoi cuccioli che l'hanno tenuta in caldo. Ed è grazie a questi animali, il cui istinto supera a volte la disumanità di certe persone - quelle che invece hanno pensato di abbandonarla - se la bambina è ancora in vita.
La piccola Akanksha è stata portata in ospedale e visitata dai medici. Adesso è al Child Line Project, il servizio del Ministero delle Donne e dello Sviluppo dell'Infanzia.
Sono in corso le indagini per trovare i genitori naturali responsabili di un gesto così efferato. Mi auguro che vengano al più presto individuati e che paghino una pena severa e giusta.
A questo splendore di bambina, che rappresenta a pieno il senso del Natale, auguro una #famiglia vera, che possa offrirle tutto l'amore di cui ha bisogno. Buona #vita Akanksha! ❤️🎄- di Matteo Grimaldi

26.11.21

amore a prima vista tra uomo ed animale ., La gentilezza questa virtù semi conosciuta .,

Storie degli Altri - Carmelo Abbate 

Lui è Anco.
È un turista olandese in visita nel Lazio.
È ottobre. Anco sta affrontando la salita dei Monti Lepini.
D’improvviso si trova di fronte a un branco di cani randagi. Non sono ostili, si lasciano
accarezzare, scodinzolano felici. A un certo punto i cani fiutano qualcosa e se ne vanno.
Anco si gira, fa per riprende il suo cammino quando si vede spuntare un toro. Corre a corna spiegate nella sua direzione.
Anco fugge, urla.
Nella concitazione si volta, pensa di avere il toro attaccato alla schiena, invece assiste a una scena che non avrebbe mai potuto sognare.
Un branco di cani sta attaccando il toro, e alla fine lo costringe alla fuga. Sono proprio loro, quelli di prima. Anco li ringrazia con mille carezze. Poi riprende il cammino, scortato da tre dei sui fedeli soccorritori.
Proseguono insieme per ore, finché un enorme mastino da guardia gli sbarra la strada.
I suoi amici a quattro zampe levano le tende. Non tutti. Una resta al suo fianco, e insieme superano l’ostacolo.



Anco la guarda negli occhi.
Amica mia, mi hai salvato, non una, ma due volte, sei una compagna fedele.
Da quel momento la chiama Roma, e non si lasciano più.



La farfalla della gentilezza

“La gentilezza è una virtù che possediamo tutti noi. Se lo vogliamo”.
Orion Jean ha le idee chiarissime, anche se è solo un ragazzino. Talmente chiare che il suo discorso sulla gentilezza gli ha fatto vincere a 10 anni una gara nazionale in Texas nel 2020.
Il premio era di 500 dollari, ma lui non li ha tenuti per sé: li ha donati a un ospedale pediatrico di Dallas.
Ma quello era solo l’inizio di un grande progetto per diffondere concretamente gentilezza.
Ha organizzato una grande raccolta di giocattoli per provare a restituire il sorriso ai bambini in difficoltà. Poi una raccolta di cibo per le persone bisognose.
E poi quest’anno ha deciso di lanciarsi in un progetto ancora più ambizioso. Orion ama leggere, ma sa di essere privilegiato: due bambini su tre che vivono in povertà non possiedono nemmeno un libro. E se un bambino non ha libri a casa, è statisticamente più probabile che terminerà gli studi precocemente.
Per questi motivi Orion vuole condividere il suo amore per la lettura con migliaia di altri bambini, per dar loro il potere della lettura e superare lo l’odioso stereotipo per cui i bambini neri leggono di meno dei bambini bianchi.
Ma non ne vuole pochi: lui vuole raggiungere la cifra di 500.000 libri da donare.
Impossibile?
Niente è impossibile per chi è determinato a seguire i suoi sogni.
E se un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso, Orion è sicuramente un vincitore: con l’aiuto di sua mamma ha realizzato un sito web, e finora ha raccolto e distribuito centinaia di migliaia di libri, ma siccome gentilezza genera gentilezza, l’impresa di Orion non è passata inosservata, e i donatori aumentano sempre di più: è di poche settimane fa la notizia che la cantante Kate Perry ha contribuito alla “gara di gentilezza” di Orion con un assegno di 10.000 dollari per l’acquisto di libri.
Libri che poi Orion distribuisce in “fiere del libro”, dove bambini (ma anche adulti) possono liberamente prendere i libri che preferiscono. E poi scambiarli.
“La gentilezza è una virtù che possediamo tutti noi. Se lo vogliamo. Allora perché non cominciare oggi. Perché proprio ora, ne abbiamo veramente bisogno”.

7.6.21

Il cane abbandonato ora fa il sommelier della birra o insegna nelle scuole la pet therapy in aula

Il cane abbandonato ora fa il sommelier della birra

QUANDO FU TROVATO ERA IN FIN DI VITA. OGGI FA L’ASSAGGIATORE E IL TESTIMONIAL DI UNA “BIONDA” AMATA DAI QUATTRO ZAMPE. «HA UN PALATO ECCEZIONALE»

BARBE... BAU La birra è perfetta per il barbecue: Ethan è pronto con grill e grembiule.

Ora è un testimonial, un influencer a quattro zampe. Ethan, il meticcio di cane corso che a gennaio aveva commosso migliaia di persone adesso è diventato un assaggiatore ufficiale, anzi il “responsabile della degustazione” per la Busch Beer’s Dog Brew, una birra creata appositamente per cani. Ideata e lanciata la scorsa estate, si è rivelata un successo immediato: venduta in una confezione da quattro lattine, la bevanda, ovviamente analcolica, è composta da carne di maiale, verdure, basilico, menta, curcuma e zenzero. Abbastanza gustosa da essere desiderata da molti quattro zampe, i quali ora potranno contare su altre deliziose proposte rese possibili proprio dalla collaborazione tra l’azienda Bush e Ethan, il palato ufficiale per testare i nuovi prodotti. La vita del simpatico meticcio è cambiata in poco tempo in modo stupefacente: ieri era in un abisso, oggi è sotto i riflettori. Ethan era stato gettato come un rifiuto nel parcheggio della Kentucky Humane Society a Louisville, organizzazione che si occupa di recuperare cani rimasti senza famiglia. Era in condizioni disperate, denutrito, emaciato, talmente debole da non riuscire nemmeno a camminare. Pesava appena 18 chili,

 quando un cane come lui dovrebbe pesarne almeno 20 in più. Per questo i
veterinari temevano non potesse farcela. Invece ha lottato, guadagnando, etto dopo etto, insieme con le forze, la gioia di vivere. Il resto, dopo il ricovero, lo hanno fatto Jeff Callaway, il direttore logistico della Kentucky Humane Society, e la sua famiglia. Hanno deciso che il cucciolone di un anno non dovesse aspettare ancora per ricevere l’affetto che meritava e lo hanno adottato loro. E, in soli 5 mesi, lui ne ha fatta di strada, finendo per essere scelto dalla Busch per essere il testimonial e il collaboratore ideale per migliorare ulteriormente la propria birra per cani. Una scelta che non è solo una trovata pubblicitaria. Ethan, infatti, riceverà anche uno stipendio di quasi 20 mila euro, assistenza sanitaria (con assicurazione per animali domestici) e una serie di stock option, che per l’impiegato a quattro zampe significano birra gratis a volontà.Ma dovrà impegnarsi. Le qualifiche che gli hanno valso il ruolo, secondo una dichiarazione della Bush, non sono affatto banali. «Possiede un palato raffinato, un olfatto eccezionale ed è un cagnolone molto socievole», hanno raccontato i suoi padroni, i Callaway. «Siamo molto onorati che Ethan sia stato scelto da Busch e vorremmo che tutti si prendessero un momento per pensare a quanto lontano è arrivato questo cane: era considerato un peso da coloro che lo hanno abbandonato, oggi è una star. E ha un suo reddito. Non è magnifico?» 





la pet therapy in aula
Un esperimento nato a Torino e ora replicato in diverse città: la lezione con gli animali aiuta a superare diffidenze e paure anche nelle relazioni coi compagni di classe




di Giulia Destefanis

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...