da https://ecumenici.wordpress.com/ del 15\1\2016
Interfede: in Burkina Faso gli islamici costruiscono chiesa protestante
In Burkina Faso una chiesa battista costruita grazie alla comunità musulmana
Nel villaggio di Mana la donazione di un terreno consente la nascita di un nuovo luogo di culto
E’ il pastore Henri Yé, presidente dell’Unione delle chiese battiste del Burkina Faso, a raccontare la storia in un’intervista concessa al portale francese “Regard protestants“. Nel villaggio di Mana, nei pressi del confine con il Niger, lui e il suo gruppo di fedeli erano in procinto di chiudere la locale missione di evangelizzazione per carenza di fondi e conseguente difficoltà di gestione.
«Il responsabile del villaggio, di religione musulmana ci ha convocati e ha voluto conoscere la natura dei nostri progetti – racconta il pastore Yé – : una volta compresa la serietà delle nostre iniziative e il rischio concreto di nostro ritiro dalla zona, ci ha comunicato che la comunità musulmana era pronta a donare un terreno da dedicare alla costruzione di una chiesa battista».
Sull’area regalata dall’amministrazione locale il gruppo di fedeli battisti ha iniziato nel 2014 la costruzione di un locale: «Ad un certo punto i responsabili della comunità musulmana sono venuti a trovarci – prosegue nel racconto il pastore – e si sono stupiti per la modestia della nostra edificazione, ma i nostri mezzi non ci consentivano di fare di più. A quel punto hanno deciso di aiutarci e tutti insieme abbiamo costruito la nuova chiesa».
Una bella storia di collaborazione, un esempio di pacifica convivenza che appare come un soffio di area fresca in tempi di incomprensioni e odio.
Nel villaggio di Mana la donazione di un terreno consente la nascita di un nuovo luogo di culto
E’ il pastore Henri Yé, presidente dell’Unione delle chiese battiste del Burkina Faso, a raccontare la storia in un’intervista concessa al portale francese “Regard protestants“. Nel villaggio di Mana, nei pressi del confine con il Niger, lui e il suo gruppo di fedeli erano in procinto di chiudere la locale missione di evangelizzazione per carenza di fondi e conseguente difficoltà di gestione.
«Il responsabile del villaggio, di religione musulmana ci ha convocati e ha voluto conoscere la natura dei nostri progetti – racconta il pastore Yé – : una volta compresa la serietà delle nostre iniziative e il rischio concreto di nostro ritiro dalla zona, ci ha comunicato che la comunità musulmana era pronta a donare un terreno da dedicare alla costruzione di una chiesa battista».
Sull’area regalata dall’amministrazione locale il gruppo di fedeli battisti ha iniziato nel 2014 la costruzione di un locale: «Ad un certo punto i responsabili della comunità musulmana sono venuti a trovarci – prosegue nel racconto il pastore – e si sono stupiti per la modestia della nostra edificazione, ma i nostri mezzi non ci consentivano di fare di più. A quel punto hanno deciso di aiutarci e tutti insieme abbiamo costruito la nuova chiesa».
Una bella storia di collaborazione, un esempio di pacifica convivenza che appare come un soffio di area fresca in tempi di incomprensioni e odio.