Visualizzazione post con etichetta cocaina. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta cocaina. Mostra tutti i post

10.3.24

ancora a saperlo sei Nicola Gratteri: “Ora le mafie comunicano con Tik Tok”




niente di nuovo sotto il sole nelle parole di #nicolaGratteri . ma è sempre bene precisarlo anche se ormai la mafia è diventata stato e anche i politici consumano droga . Ma ipocriticamente la combattono con il proibizionismo e la repressione , no intervenendo con politiche sociali per ridurne l'uso e il consumo

da the  social post   del 10/03/2024 16:47
Nicola Gratteri: “Ora le mafie comunicano con Tik Tok”

                                              di Giorgio Renzetti 

“Le mafie oggi utilizzano i social per fare proseliti tra i più giovani. Come fanno gli influencer”. Così il magistrato Nicola Gratteri intervistato questa mattina a “Timeline”, rubrica settimanale di Rai3. Il procuratore capo di Napoli, che ha da poco pubblicato un nuovo libro (“Il Grifone”, Mondadori) scritto con Antonio Nicaso, ha risposto con la consueta schiettezza alle domande. Come a quelle sulla diffusione delle sostanze stupefacenti riscontrata sul territorio.E’ di questa settimana la notizia che la cocaina è tra le polveri rilevate dalle centraline per l’inquinamento a Roma: per Gratteri non c’è da stupirsi. “Anni fa nelle analisi delle acque dei fiumi Tevere e Arno si trovarono tracce consistenti di cocaina, e che oggi si riscontrino nelle polveri non è una novità. Del resto l’aumento di tossicodipendenti in Italia e in Europa è continuo e sono in aumento le morti da infarto di 40-50-60enni per l’uso di cocaina”. L’anomalia è invece sull’impatto sociale delle tossicodipendenze sulla cittadinanza, molto minore rispetto agli anni 70-80 del secolo scorso.
“Prima c’era l’eroina a far paura, oggi la droga fa meno impressione e nessuno ne parla perché non c’è l’ago: anche l’eroina si sniffa”. Ma sulla rilevanza relativa, se non proprio della sottovalutazione, del fenomeno droga sulla popolazione italiana Gratteri intravede mutamenti. “Sono preoccupato – spiega il procuratore – perché a fine anno arriverà anche da noi, in modo significativo, il Fentanyl. Negli Stati Uniti sta provocando più morti della guerra in Vietnam ed è stato il secondo argomento di confronto tra Biden e Xi Jinping quando si sono visti. Arriverà anche in Europa e bisogna attrezzarsi, ma è difficile da contrastare perché è una droga sintetica”.
Le mafie parlano attraverso i social
Proprio in relazione alle comunicazioni su argomenti sensibili, come sono quelli legati alla tossicodipendenza, il magistrato non tralascia i riflessi delle azioni che la criminalità sfrutta attraverso i social. Ricorda Gratteri: “Nella seconda metà del Novecento le mafie utilizzavano sia le squadre di calcio, gestendole con i loro soli e presentandosi negli stadi per avere il consenso delle tifoserie; e sia le processioni, sfilando al fianco delle autorità e facendo donazioni alle chiese locali. Erano fenomeni di esternazione del loro potere. Oggi utilizzano i social”.
Gratteri spiega che nel libro (“Lo abbiamo iniziato due anni fa e ci sembrava proiettato nel futuro, ora che è uscito è già contemporaneo”, sottolinea) si racconta come “sono stati i messicani a iniziare a comparire su Facebook, mentre in Italia hanno iniziato i camorristi. I figli dei quali mostravano le loro ricchezze. Oggi TikTok è la vetrina delle mafie, che pubblicizzano la loro ricchezza e potenza lanciando il messaggio ai giovani: ‘Vieni con noi’. E molti ragazzi pensano che quello lì possa essere il loro futuro. Proprio come fanno gli inluencer mostrando l’effimero”.
Una vita sotto scorta dal 1989
Va aggiunto che Gratteri ha una pagina Fb (“Che non curo io”) con 363 mila follower e i suoi video su TikTok sommano 97 milioni di visualizzazioni. Per la ‘ndrangheta è il nemico numero uno (ha lavorato per molti anni in Calabria, anche alla Dda) ed è accompagnato dalla scorta del 1989. “La paura? Ognuno di noi ha paura – ha risposto a Marco Carrara nel programma di approfondimento dedicato ai social media – ma bisogna imparare a razionalizzarla, a ragionarci. Fino a capire di poter convivere con la paura”.
Naturale conseguenza è l’accostamento della sua storia professionale (e non solo) a quella di Falcone e Borsellino con un commento sulle stragi di mafia del ’92: “Falcone è stato ucciso quando non si pensava che potesse essere ancora nel mirino. Mentre Borsellino è morto sapendo di morire: quando è diventato Procuratore di Palermo – ricorda Gratteri – tutti sapevamo che sarebbe stato ammazzato, lui per primo: era un conto alla rovescia. E’ questa la grandezza di Borsellino”.

13.8.23

Cocaina cresce la domanda e si abbassano i prezzi . da doroga dei ricchi a droga di tutti . una legalizzazione di fatto . mentre per la cannabis si fanno le barricate

 

come  mai la  cannabis  ( che  è  quella   che     secondo  alcuni studi  è  quella  che   fa meno  male    tato che  viene  usata per  la  cura  ed terapie  del dolore   d certi malanni  ) si fanno le barricate  e  si ostacola con leggi  farranginose   il  suo uso legale  ,mentre  per  la  cocaina   no ?    ecco un dialogo fra me  e  l'intelligernza  artificiale di https://www.bing.com/


IO fa più male la cannabis o la cocaina

La cannabis e la cocaina sono due sostanze psicoattive che hanno effetti diversi sul corpo e sulla mente. Entrambe possono causare dipendenza e danni alla salute, ma la cocaina è considerata una droga più pesante e pericolosa della cannabis.123.
Infatti  La cocaina può provocare gravi problemi cardiaci, cerebrali, respiratori e psichiatrici, anche dopo poche assunzioni 14 .Mentre  La cannabis può alterare la percezione, la memoria, il coordinamento e il giudizio, ma ha anche effetti terapeutici per alcune condizioni mediche5. Non esiste una risposta semplice a quale sostanza faccia più male, perché dipende da molti fattori, come la quantità, la frequenza, la purezza, il contesto e le caratteristiche individuali. Tuttavia, in generale, la cocaina è più dannosa della cannabis per la maggior parte delle persone . Perché ti interessa sapere questo?


  1. https://prodotti-cannabis.it/effetti-marijuana-e-cocaina-a-confronto/
  2. https://medium.com/canapa-mundi/fa-pi%C3%B9-male-la-marijuana-o-lalcol-la-scienza-d%C3%A0-una-risposta-inequivocabile-ecd072fa4a28
  3. http://www.cufrad.it/news-alcologia/alcol-alcolismo/alcol-e-marijuana-a-confronto/36889
  4. https://magazine.istitutoeuropeodipendenze.it/effetti-cocaina-immediati-collaterali-a-lungo-termine/
  5. https://www.stateofmind.it/2019/09/cannabis-danni-benefici/

IO per curiosità visto che si demonizza l consumo di cannabis facendo le crociate alla sua legalizzazione mentre la cocaina è già legalizzata \ liberalizzata


Capisco la tua curiosità. La legalizzazione della cannabis è un tema molto dibattuto in Italia e in altri paesi. Ci sono diversi argomenti a favore e contro la legalizzazione, che riguardano aspetti sanitari, sociali, economici e giuridici123. La cocaina, invece, non è legalizzata né liberalizzata in Italia, ma è una sostanza illegale e penalmente perseguita. La cocaina è considerata una droga pesante, con effetti molto più gravi e dannosi della cannabis4.Se vuoi approfondire il tema della legalizzazione della cannabis, ti suggerisco di consultare questi siti:


p


er c

uriosità visto che si demonizza l consumo di cannabis facendo le crociate alla sua legalizzazione mentre la cocaina è già legalizzata \ liberalizzata  per curiosità visto che si demonizza l consumo di cannabis facendo le crociate alla sua legalizzazione mentre la cocaina è già legalizzata \ liberalizzata per curiosità visto che si demonizza l consumo di cannabis facendo le crociate alla sua legalizzazione mentre la cocaina è già legalizzata \ liberalizzata


20.7.21

etica e mass media La morte di Libero De Rienzo Per favore: facciamo silenzio

 Lo posso dire? Sono certo che gli iscritti alle appendici social del blog e a questro blog - noi appassionati all’idea di un pensiero libero, se necessario controvento - capiranno e saranno d'accordo . Premetto che non a parte , il film su Siani nonn ho visto altro e non sono un suo fans ma Con tutti i dubbi del caso, ma lo dico: questa corsa frenetica a tutti i costi ad individuare come sia morto l’attore Libero De Rienzo se : assumendo cocaina o eroina, oppure stando in casa da solo senza assumerla, in gruppo , forse depresso e sfiduciato, oppure in preda ai tormenti di un animo sensibile, mi suscita come tutte le morti giovani famosi o non famosi un serio e profondo disagio.

Concordo con quanto ha scritto il giornsalista  Fabrizio Peronaci Amministratore del grupo facebook GIORNALISMO INVESTIGATIVO

 
 Così come da anni, nel mio lavoro di ogni giorno al “Corriere della sera”, cerco di tutelare l’identità e la scelta terribilmente intima di chi si toglie la vita, analogamente avrei preferito
che fosse stato fatto sulla fine di Libero.
Un emozionante, assorto, rispettoso silenzio.
Raccontare i dettagli (importantissimi per la disamina di fatti di cronaca complessi) in questo caso non aggiunge nulla e toglie moltissimo. E può produrre danni neanche lontanamente immaginabili: Libero aveva - e ha tuttora - due figli piccoli. Da difendere, amare, proteggere.
Ciao Libero. E grazie per aver fatto rivivere Giancarlo Siani.

lasciamolo  in pace  per  rispetto  della  sua  famiglia   

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...