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29.3.25

chi siamo noi per giudicare . il caso della tragedia di Gianfranco Pilo

Nonostante sia distante anni luce dal suo modo di pensare e ci siua incomptibilità di carattere e di veere il mondo .Stavolta concordo con lei .
Finalmente un commento sensato,ho letto tanti di quei commenti allucinanti che a volte si dovrebbe tacere anziché dare fiato alla bocca solo x puntare il dito o fare la morale agli altri, siamo tutti quel padre e siamo tutti quel bambino.......



La famiglia di Gianfranco Pilo, il 42enne di Ossi deceduto dopo essere stato schiacciato dalla sua auto, ha dato il via alle pratiche per l'espianto e la donazione degli organi di quest'uomo buono, un gran lavoratore, che in questi giorni aveva tre settimane di ferie da trascorrere a casa con l'amatissima moglie ed I figli.
Proprio lei lo ha soccorso quando sabato sera per una tragica fatalità, Pilo è rimasto schiacciato tra lo sportello della sua auto guidata da un amico del figlio dell'età di dieci anni e la ringhiera della sua abitazione. Pilo è andato in arresto cardiaco. Nonostante lo shock la consorte ed i vicini hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Pilo è stato trasportato all'ospedale Santissima Annunziata di Sassari, dove ieri è deceduto.
Ho letto dei commenti di accusa nei confronti di Pilo che avrebbe lasciato sedere il bambino nel sedile di guida della sua macchina. A parte che non siamo ancora certi di quanto sia realmente accaduto, ma parliamoci chiaro, guardandoci in faccia. A quanti di noi non è capitato che il proprio figlio si sedesse nel sedile di guida per gioco e facesse finta di guidare? Quante persone, specie chi lavora in campagna, non abitua i figli a guidare i mezzi di trasporto, macchine e trattori compresi, ben prima del compimento del diciottesimo anno di età, quando per legge hanno diritto alla patente?
Lo sappiamo tutti che accade. Non nascondiamo la testa sotto la sabbia. Quello che non conosciamo è l'imprevisto, la fatalità, la tragedia, come quella accaduta sabato a Pilo che la macchina si mettesse in moto e lo schiacciasse.
Non mi sento di fare nessuna accusa di negligenza a quest'uomo. Credo sia sufficiente il dolore che la famiglia Pilo e la famiglia del bambino di dieci anni che l'ha travolto, stiano passando ora e che porteranno appresso tutta la vita.
L'unica consolazione è che attraverso i suoi organi, Gianfranco Pilo possa continuare a vivere ed aiutare altre persone che ne hanno bisogno.
Che possa riposare in pace.

                            Maria Vittoria Dettoto 

Infatti i bambini ( chi non lo è mai stato scagli la prima pietra 😂🤔 ) sono imprevedibili e a volte per il troppo volerli accontentare si acconsente anche a ciò che non si dovrebbe ,qui il dolore è tanto ,quello della famiglia del povero uomo morto rimasta orfana di una figura così importante in casa e di quello della famiglia del bimbo ,il quale vivrà sempre con questo rimorso ,un peso troppo grande da portare per lui ,auguro che quest' anima buona dia a tutti loro la forza di andare avanti senza rancori tra di loro ma che si aiutino vicendevolmente per ricordare quella  che  fu , come   testimoniano commenti  come  questo    (  trovato sulla  pagina  fb  in questione  )  


 il   silenzio è oro, rispetto per queste famiglie, che hanno subito questo dolore così immenso, solo loro sanno quello che si porteranno dentro a vita... Vicina a questo grande dolore a tutti, spero che questo giovane padre e marito dia tanta forza per superare tutto questo, la vita è imprevedibile e crudele, ma siamo tutti sotto questo cielo, lui continuerà a vivere nelle persone a cui gli sono stati donati gli organi, un grande gesto, un abbraccio a tutti i familiari 


  la bontà di quest' uomo   Quindi   le uniche cose che in questo momento possiamo fare sono due . 1 Evitiamo ulteriori  commenti che non portano a niente .2 Se qualcuno si sente preghi o  aiuti   questa famiglia .

11.6.24

DIARIO DI BORDO N 56 ANNO II dopo aver attraversato la tempesta e ritornata la paura ma sono riesco ad affrontarla con consapevolezza


questo numero della rubrica diario di bordo parlo . Inizio con ( chi l'avesse già letta in un mio precedente post o la conoscesse già o non gli piacciono le poesie la può saltare ) questa bella poesia della poetessa libanese Joumana Haddad  ) 


Quando i tuoi occhi incontrano la mia solitudine

Quando i tuoi occhi incontrano la mia solitudine
il silenzio diventa frutto
e il sonno tempesta
si socchiudono porte proibite
e l’acqua impara a soffrire.
Quando la mia solitudine incontra i tuoi occhi
il desiderio sale e si spande
a volte marea insolente
onda che corre senza fine
nettare che cola goccia a goccia
nettare più ardente che un tormento
inizio che non si compie mai.
Quando i tuoi occhi e la mia solitudine si incontrano
mi arrendo nuda come la pioggia
e nuda come un seno sognato
tenera come la vite che matura il sole
molteplice mi arrendo
finché nasca l’albero del tuo amore
Tanto alto e ribelle
Tanto alto e tanto mio
Freccia che ritorna all’arco
Palma azzurra piantata nelle mie nuvole
Cielo crescente che niente fermerà.

In quanto anche se abbiamo chi ci è vicino   e civiltà ( familiari, amicinintimi, psicologici o psichiatri ) siamo noi che dobbiamo decidere se : conviverci, cioè accettarle passivamente oppure dopo averle accettate compiere il viaggio interiore / affrontarle  per a trasformarle ed eliminarle 
Ma adesso bado  alle ciancie e veniamo al post vero e proprio   

Illustrazione della paura,
da 
L'espressione delle emozioni nell'uomo
 e negli animali
 di Charles Darwin.
Dopo aver atttraversato \ cavalcato la tempesta e le burrasche* è ritornata la paura .La paura appartiene a tutti: anche i più grandi eroi dell'antichità avevano una paura folle, come Paride di fronte a Menelao. Ci può salvare e va attraversata. Ma quando diventa una condizione esistenziale e soprattutto quando non è detta, allora ci fa male.
Infatti   anche  il tempo sa essere paziente  forse più  della  paura  .  sembra   assopita  , vinta  . ma evidentemente   è  risvegliata .  Essa  avanza un secondo per  volta   ma non si ferma mai   fin a  fomare  minuti , ore  , giorni , mesi   e anni .  non   distinguendo le  stagioni  con  il bello o  il  cattivo  tempo  . Infatti la mia storia  essa prosegue  mesi  dopo in  un giorno  di sole  . Ed li tempo  continuò a passare   un giorno alla volta fino a  che    i mesi formano un anno  approdando   di  nuovo   ad  una  notte  di nebbia   Ma poi  mi  sono  detto   che :  qualsiasi  cosa  si tratti   ciò  che  bisogna  fare  è  affrontarla di  nuovo   . Il problema  è  che   spesso quando ci aviviciniamo alle  paure  si scopre  che neanche esistono   . 
 Infati  non  si può scappare in eterno  .  Ecco   che   mentre stavo  riflettendo  su  d'essa e   facendomi coraggio ed  affrontarla  nuovamente    La mia  paura  \ il mio mostro   s'inabisso  salutandomi \  osservandomi    in sienzio  e l'osservai sparire    speriamo per  sempre  . 
 Rimasi    sbigottito  e mi  misi a ridere   e    per    per  un po  Mi fermai  a  riflettere   sull'insegnamento  che quell'epilogo sembrava  suggermi  . Infatti la lezione  è che  ciò che  temiamo   non sempre  è pericoloso   , anzi ..... può essere il migliore   degli alleati se   :  si  trova  la forza   d'affrontarlo   , di cavalcarlo , e  di capire  da  cosa  è generata    .

 *

13.12.22

[ 24 giorni senza vedere le partite dei mondiali ] anche i fallimenti e la nostalgia posso essere preziosi

in sottofondo  

midnight sun" - Nilüfer Yanya


Come   si può  riassumere    il mio post  precedente   di questo diario  << La conoscenza è nella nostalgia. Chi non si è perso non possiede >> Pier Paolo Pasolini ( 5 marzo 1922 – 2 novembre 1975 )

anche  la  nostalgia  e i  fallimenti  (  vedere    post    dell'amica   Angela  Melis  )  come dicevo    nel  titolo  possono essere  preziosi per  rincominciare  e  ripartire  dopo   una   caduta   e   ci   aiutano a raccoglierci*  Infatti   è  ingiusto  che il passato   si  scomparso  nel  nulla  senza  aver  fatto niente  per  conservarlo o rallentarne   tale  fenomeno  o  peggio riscritto    a vantaggio    di alcuni   .


----  perché  questo  avviene  ?

  ----    perché  la memoria   \  il ricordo   di epoche  felici   accende  la  fantasia dei popoli e  delle  persone  regolandolo  oltre  che  a  se stessi    speranza  . 

---   Ma cosi  sei nostalgico    dei bei tempi andati **

---  beh vero  , ma  chi  non lo è  .   Ed  è  questo   soprattutto quanto  questa  si trasforma in qualcosa  di positivo  ed  costruttivo      e non è  solo    rimpiangere   il  passato  e   piangersi addosso    da fastidio    alcuni  ,  in particolare  ai : succubi  , lacchè  ,  servi  consapevoli ed  inconsapevoli .  Infatti    essi detestano la  speranza  altrui   e  che  sia  data  speranza .  Soprattutto  odiano  le potenzialità  del ricordare   e  non dimenticare   . Essi   << Camminano sopra l'acqua, passano attraverso al muro.\Nascondo il passato, parlando del futuro,\e se trovano la cruna dell'ago, se la mangiano di sicuro.>>*** e  cancellano    e  riscrivono   il passato  . 

--- capisco 

<< Ma  ora  bado alle  ciance   ed  alle incertezze   è  tempo    d'inoltrarsi   nell'oscurità  >>  ( topolino   n  3499  ) come ho fatto nei mesi più  bui   di quest'anno orribile (  vedere   post     di quest'estate  )   e ancora  farò  fino a  gennaio per  poi continuare  un cammino  più tranquillo   






Colonna sonora

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Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...