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storie di viaggi ne di scalate con annessa : musica , poesia , fotografia

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colonna  sonora     : sulla strada    -Francesco de  Gregori  Le  due  storie    che trovate  sotto , mi  hanno fatto venire  in mente  oltre   :  il libro on the  un  romanzo  autobiografico, scritto nel  1951 , dello  scrittore   statunitense   Jack Kerouac  ed   il film da esso tratto , ed la storia  di topolino n 3109  (foto a destra )  ad esso ispirata  , ed   il cd   sulla strada di de  Gregori  Mi hanno riportato alla mente queste  due immaginiche ricevetti tempo fa  su   wzp ed  ho deciso di condividerle  con  voi   prima  di  raccontare  \   riprendere  le due  storie  d'oggi    La   prima storia   viene  dala mia  sardegna  , più  precisamente   da i   piedi del Sup ramonte di Baunei ci sono 35 vie di arrampicata dedicate a Fabrizio De Andrè. Nel 17mo anniversario della sua morte il free climber Maurizio Oviglia, le ha risalite. Il servizio è di Daniela Usai. L intervistato è: lo stesso  MAURIZIO OVIGLIA  La  seconda   a storia

Due poeti libertari CANTICO DEI FOLLETTI DI VETROFabrizio De André e l'amico e poeta Riccardo Mannerini

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le  recenti vicende  dei morti per  droga  e per  lo sballo  (  senza  droghe  )   mi hanno fatto ricpordare  questo  post  dell'amico  matteo tassinari   http://alice331.blogspot.it/2015/08/due-poeti-libertari.html Fabrizio De André e l'amico e poeta Riccardo Mannerini Tutti        moriremo soli      e a stento Era il    1968 ,  un anno come tanti, quando uscì Tutti morimmo a stento mente, un Lp che spinse De André a mettere benzina nelle sue virtù artistiche. In un'intervista, Fabrizio disse a proposito di TUTTI MORIMMO A STENTO:  "In effetti, a ripensare le canzoni sono tutte belle. Forse è solo il predicozzo finale, il recitativo, che oggi mi dà fastidio".  E' inutile. De André non riusciva a combinare qualcosa di perfetto anche quando lo era. E' però entusiasta dell'album invece, il discografico di De André, Antonio Casetta, che probabilmente ebbe l'idea di realizzarne una versione in inglese. Non si sa chi e

ricordo per chi non c'è più

Non restare a piangere sulla mia tomba. Non sono lì, non dormo. Sono mille venti che soffiano. Sono la scintilla diamante sulla neve. Sono la luce del sole sul grano maturo. Sono la pioggerellina d’autunno. Quando ti svegli nella quiete del mattino… Sono le stelle che brillano la notte. Non restare a piangere sulla mia tomba. Non sono lì, non dormo antonio  Ronchi  di radio faber  

Ricordi tanti e nemmeno un rimpianto La Spoon River di Lee Faber di Matteo Tassinari

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                                                       Il suonatore Jones                                    E' difficile, oggi più   di 10 anni fa, con un blog, intrattenere qualcuno senza che questi con un occhio legga il post e con l'altro sfogli Repubblica, Wired o Vanity Fair. Mi sto rendendo conto che il linguaggio blogger è diventato esclusivamente "utilitaristico", per allacciare rapporti (o continuarli) non certo per comunicarsi facendosi architrave di altrui pensieri. Quando mi trovo al confronto con tal punto, o il non aver chiaro cosa gli altri pensino, lascio il compito a Fabrizio De André di non fregarmi in questo mio adolescente desiderio di voler parlare come i bambini che chiedono 3 perché per la stessa cosa. Un pò vecchio   a zughè incora e burdèl,   diceva nonna Iole. Perché la goffaggine è sempre attenta a specchiarti in vetri narcisi, chi in un modo chi nell'altro, le grame le facciamo. Per questo ridiamo e quindi, esorcizziam