Finalmente , meglio tardi che mai , lo hanno capito che la destra usa la loro tragedia per scopi politici / ideologici . Me gli tardi che mai . Ecco dettagli della loro vibrante protesta
Giù le mani dalle foibe. È questo il senso della polemica che si sta consumando tra il mondo dell'esodo istriano-fiumano-dalmata e i patrioti di Fratelli d'Italia. Alle associazioni degli esuli è andato di traverso infatti il manifesto comparso qualche giorno fa sulla pagina Facebook di Giorgia Meloni, leader di FdI, che rivendicava come una propria vittoria il fatto di far trasmettere su Rai 3 in prima serata l'8 febbraio, due giorni prima del Giorno del ricordo, il film Red Land-Rosso Istria su Norma Cossetto, la giovane studentessa istriana infoibata dai partigiani jugoslavi nel 1943."Vittoria! Grazie a FdI verrà proiettata, in prima serata su Rai 3, la storia di Norma Cossetto, giovane italiana uccisa dai partigiani comunisti del maresciallo Tito. Un tributo dovuto nei confronti di tutti i martiri italiani delle foibe. Dopo decenni di (voluta) rimozione di una parte di storia d'Italia, finalmente la verità verrà trasmessa dalla televisione pubblica". Un post con una grande immagine di Norma Cossetto, accompagnata dalla fiamma tricolore simbolo del partito e da una scritta "Vittoria" a caratteri cubitali.
"Abbiamo compiuto un enorme sforzo economico per realizzare questo progetto, il quale, nella sua complessità, prevedeva già in partenza la visione sui teleschermi degli italiani, senza che ci fosse bisogno di ulteriori sollecitazioni da parte di terzi", spiega a Repubblica Renzo Codarin, figlio di istriani, nato in un campo profughi, presidente dell'Associazione Venezia Giulia e Dalmazia, la più grande realtà, a livello nazionale, che rappresenta gli italiani fuggiti dall'Istria, da Fiume e dalla Dalmazia alla fine della Seconda guerra mondiale. "La nostra è una storia d'Italia: vorremmo che tutti cercassero di divulgarla, ma non di strumentalizzarla. La mia associazione è apartitica, infatti sono in molti ad averci aiutato per questo film, non solo Fratelli d'Italia. I fondi che noi abbiamo messo per realizzarlo derivano anche dalla legge dello Stato 72 del 2001 che finanzia le attività che noi svolgiamo per divulgare la nostra storia.
"In questo periodo ci sono state anche altre strumentalizzazioni su questo film, addirittura da parte di Casa Pound a Trento", prosegue Codarin. "Mettono tutti il cappello su questa cosa. Ma è una storia che deve valere per tutti gli italiani, non solo per quelli di destra".
Alle parole di Codarin si aggiungono anche quelle di David Di Paoli Paulovich, dell'Associazione comunità istriane. "Il film è un'occasione per far conoscere la storia del confine orientale. Deve essere inquadrato in una prospettiva storica e non politica. Non deve essere usata a fini politici, da nessuna parte politica. L'attenzione che è stata riservata alla vicenda di questo film, non è la stessa che la politica ha riservato in tutti questi anni al mondo dell'esodo. In questo senso ci sentiamo, diciamo così, perplessi"
Infatti si può, ed giusto cosi dovrebbe essere evitato un urico punto di vista urica interpretazione soprattutto in periodi storici complessi come questi che hanno avuto in inizio quasi due secoli in particolare la fase che va dal 1918/9 al 1974 è ancora attuale , che tali fatti siano visti con diversi punti di vista interpretativi ( vedere il mio il mio post precedente) . Ma evitare di : decontestualizzandoli ,sminuendo o ingigantire , omettendo e esaltando solo una parte degli eventi come sembra ( ma aspetto di vederlo per dare un giudizio completo e confermare la mia opinione aprioristicamente che mi sono fatto leggendo alcune stroncature del film ) sia stato fatto con rosso il film Rosso d'Istria \ red land e viene fatto (salvo eccezioni ) nelle celebrazioni del 10 febbraio e non solo , significa usare e sfruttare ( da entrambe le parti ) ideologicamente tali vicende . IL che non va bene oltre che è da stupidi soprattutto ora che é finito ( o almeno sembrerebbe ) il dualismo ideologico della guerra fredda . Quindi lodo ed accolgo come ottima cosa le prese di posizione di cui si è parlato prima delle associazioni suddette.
Il 7 giugno 1918 un’esplosione scuote la Sutter e Thévenot, a Castellazzo di Bollate, in provincia di Milano. 50 morti e 300 feriti, in gran parte donne. È una delle molte fabbriche sorte per soddisfare il fabbisogno del comando militare negli anni della prima guerra mondiale.
Ora
Paolo Mieli con la professoressa Barbara Bracco ha condotto il 24 maggio 2018 una puntata interessantissima di #Passatoepresente
Ecco uno dei sempre più rari casi di servizio pubblico come si deve , in cui la rai ne trovate qui la trasmissione della puntata ) ha parlato nel centenario della grande guerra non come ci si sarebbe aspettato dell'entrata in guerra dell'Italia il 24 maggio 1915 ma dello scoppio nella fabbrica di armi Sutter&Thévenot a Castellazzo di Bollate, alle porte di Milano avvenuto il 7 giugno del 1918 Un incidente , " uno degli effetti collaterali " delle guerre in cui ci furono 60 vittime furono tutte donne, fra i 13 e i 30 anni, che da più parti del Paese si trovavano a lavorare in questo luogo. Un episodio che non viene , salvo testi specialistici , citato nei libri storia nonostante vide un giovanissimo Hemingway, volontario della Croce Rossa, prestò soccorso in
Pannello esposto il giorno delle esequie
e ritrovato nel 2010 nel solaio della chiesa di S. Guglielmo a Castellazzo
occasione dello scoppio della fabbrica di Hemingway racconterà la tragedia anni dopo nella raccolta “Quarantanove racconti”.
Unica testimonianza di un luogo non più esistente e di un episodio a lungo dimenticato, è la documentazione fotografica commissionata nel 1917 dalla Sutter&Thévenot al famoso fotografo milanese Luca Comerio: immagini che documentano gli ambienti della fabbrica e la vita che vi si svolgeva. Qui maggiori news sull'autore ( se non si apre direttamente ma l'home come mi capita anche a me , cliccate sulla sezione LE FOTOGRAFIE DI LUCA COMERIO, CINEASTA UFFICIALE DELLA GRANDE GUERRA di http://immaginiememoria.it/ ) e qui sempre dallo stesso sito , di cui riporto qui nel blog alcuni estratti , le foto della fabbrica prima dell'esplosione del cineasta Luca Comerio
riprendiamo con le stragi più precisamentre sul periodo della strategia della tensione
strategia della tensione . Per essa s'intende una Strategia eversiva basata principalmente su una serie preordinata e ben congegnata di atti terroristici, volti a creare in Italia uno stato di tensione e una paura diffusa nella popolazione, tali da far giustificare o addirittura auspicare svolte di tipo autoritario [...] ( da http://www.treccani.it/enciclopedia/strategia-della-tensione_(Dizionario-di-Storia)/ ) ma che potrebbe continuare ( e seconda me continua tutt'oggi in maniera più subdola ) con << La crisi economica dietro le ragioni della Strategia della tensione, che potrebbe quindi tornare d'attualità seppur con modalità differenti >> come dice quesrto interessante articolo "Strategia della tensione, una tecnica di governo per i momenti di crisi "
di Fabio Damen da (Paginauno n. 17, aprile - maggio 2010)
L'arco temporale si concentrerebbe in un periodo storico che andrebbe dalla strage di piazza Fontana (12 dicembre 1969) alla strage di Bologna (2 agosto 1980), sebbene alcuni studiosi retrodatino l'inizio di tale strategia alla strage di Portella della Ginestra (1º maggio 1947) e fatta finire 1984 con la strage del rapido 904 e comprendente . Secondo altri ( e secondo il parere da profano del sottoscritto ) continuata oltre alle stragi e altri fatti certe e ipoteticamente attribuiterle
Il 25 aprile 1969 scoppia una bomba al padiglione FIAT della Fiera di Milano, provocando diversi feriti gravi, ma nessun morto, e un'altra bomba viene ritrovata all'Ufficio Cambi della Stazione Centrale. Qualche mese dopo, il 9 agosto vengono fatte scoppiare otto bombe su diversi treni, che provocano dodici feriti[10].
Il 12 dicembre 1969 una bomba esplose all'interno della sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura in Piazza Fontana
a Milano, provocando diciassette vittime e ottantotto feriti; nello
stesso giorno viene trovata una seconda bomba inesplosa nella sede
milanese della Banca Commerciale Italiana, in piazza della Scala, mentre altre tre bombe esplosero a Roma, una nel passaggio sotterraneo che collega l'entrata di via Veneto della Banca Nazionale del Lavoro con quella di via di San Basilio (tredici feriti) e altre due nei pressi dell'Altare della Patria (quattro feriti)[5].
Il 22 luglio 1970 un treno deraglia sui binari sabotati precedentemente da una bomba nei pressi della stazione di Gioia Tauro, uccidendo sei persone e ferendone una sessantina.
Il 28 maggio 1974, durante una manifestazione sindacale in Piazza della Loggia a Brescia, una bomba nascosta in un cestino portarifiuti uccise otto persone mentre un centinaio rimasero ferite[5].
Il 2 agosto 1980 una bomba esplose nella sala d'aspetto della stazione di Bologna, uccidendo ottantacinque persone e provocando circa duecento feriti.
Il 23 dicembre 1984 una bomba esplose su una carrozza del Rapido 904, ancora presso la Grande galleria dell'Appennino a San Benedetto Val di Sambro, in cui diciassette persone persero la vita e oltre duecentosessanta rimasero ferite.
Talvolta sono stati considerati parte di una strategia della tensione o affini ad essa, anche la strage di Alcamo Marina e l'omicidio di Giorgiana Masi.
con le stragi di : Capaci \ via d'amelio e le bombe del 1993 ( Fallito attentato di via Fauro Roma Nessuna vittima a Maurizio Costanzo , Strage di via dei Georgofili firenze ,
Strage di via Palestro \ Padiglione d'arte contemporanea di Milano ,Autobomba a San Giovanni in Laterano Roma , Autobomba a San Giorgio in Velabro Roma
31 ottobre 1993 Fallito attentato allo Stadio Olimpico
Roma )
Sulle stragi di stato \ strategia della tensione non ho testimonianze dirette o non ero nato ( piazza fontana , italicus ) o era troppo piccolo ( bologna e rapido 904 ) ed ricordi sono labili come quello , quando passai sui luoghi delle stragi . I miei ricordi si basano su racconti dei genitori , libri , polemiche con quelli vissuti in quel periodo ed hanno vissuto in pieno quel periodo vedi il gruppo fb strage di stato ( ne trovate cenni nel mio post , cercatelo dell'archivio , in cui intervisto Paolo Cucchiarelli autore de Il segreto di piazza Fontana da cui tratta la scenoigrafia del film . di Marco Tullio Giordana, Romanzo di una strage )
Ora Avendo per motivi di salute e di lavoro poco tempo ecco un docunmentario ( se non lovedete lo trovate qui vero concntrato su blogna ( il 2 agosto si sono celebrati i 36 anni ) ma che contestualizza bensissimo la strategia della tensione
..
non so che altro dire .Se non che questo specie le ultime due righe
PER NON DIMENTICARE MAI
2 AGOSTO 1980 STRAGE DI BOLOGNA
Chi sia stato, se la P2, i fascisti, gli anarchici, Mambro e Fioravanti, sicuramennte lo stato lo sa. O forse no.
Sicuramente non lo sanno le famiglie degli 85 morti, i 200 feriti, non
lo sa chi prestò soccorso ne chi scappò via. Non lo sanno gli autisti
dei taxi, delle ambulanze, degli autobus.
Non lo sappiamo noi, non lo so io.
L’unica cosa che dobbiamo sapere è che noi passiamo ancora per la
stazione di Bologna, e che quella targa con 85 nomi, non va scansata
dallo sguardo ne dalla memoria.
A distanza di ben 36 anni quasi
nulla e’ stato chiarito e questa strage rimane senza spiegazione e
colpevoli e le famiglie rimangono senza risarcimento morale e materiale.
Una storia che dopo il boato ha lasciato un gran silenzio.
In sabato soleggiato e caldo ( finalmente !!! ) leggo l'ennesimo articolo di questa destra becera . La destra perde il pelo ma il vizio ( trovate nell'archivio alcuni articoli del mio ex blog , sulle vicende di Baldoni e della guerra in iraq 2003\5 ) . la volgarità di certi individui non nuovi ( leggete qui chi è l'articolista ) è devastante . Come cosi sono devastante i commenti da gente che come
che non capisco o fanno finta di capire che la solidarietà , i diritti umani non hanno colore politico \ ideologico , religioso e culturale . Infatti un conto è la critica con relativa discussione che trovate sotto
Penso seriamente che, anche se non conta un cazzo; lo Stato italiano dovrebbe CONFISCARE PREVENTIVAMENTE tutti i beni delle famiglie delle 2 "povere cooperanti" Greta e Vanessa rapite in Siria. Sto dicendo sul serio. Come rimborso da parte dello Stato per un riscatto pagato per 2 bimbominkia che non hanno recepito sufficiente educazione volta a far loro capire che la guerra asimmetrica non è un gioco per due aspiranti Boldrinette, (visto che la loro beniamina ha sempre tenuto il culo ben lontano da zone di guerra e percepito comunque dalla FAO lauti stipendi/rimborsi, poi si è prodigata al massimo tra cappuccini e brioches, salvo qualche abbraccio di bimbo nero preventivamente sottoposto a profilassi adeguata a protocolli salvaculo prima della foto da scattare mentre lo abbracciava). Care cheerleader di DIRITT'UMMMANI vedi AMMENESTINTERNESCIONAL, non tutte nascono figlie di petrolieri come la vostra presidente della camera, fatevene una ragione, soprattutto se tornate indietro intere, se poi qualche rene si perde per strada... VE LA SIETE CERCATA. Ho qui terminato.
Paolo Choosy Lugli Non ravviso alcun razzismo né nell'articolo di Blondet né in ciò che ho scritto, soprattutto perché queste pulzelle sono state rapite dagli stessi che le stavano ospitando, ISIL e Al Nusra sono quasi interamente formate da mercenari pagati da Arabia Saudita e Occidente, addestrati in Kosovo e Giordania a tagliare gole innocenti. Nelle foto della sua bacheca la Ramelli è ritratta in foto inequivocabili che mostrano da che parte stanno e da chi si sono fatte ospitare. Le ONG vengono da oltre 20 anni impiegate per destabilizzare paesi in giro per il mondo. 20 min · Mi piace
Paolo Choosy Lugli Ma un conto è andare a prestare soccorso, un conto è fare propaganda, se guardi il profilo della Ramelli c'è addirittura una bandiera ucraina, IN SIRIA? 14 min · Non mi piace più · 1
Giuseppe Scano hai ragione . ma un conto è la critica che fai tu . un altro è la volgarità con cui lo dice l'articolo in questione 7 min · Mi piace
Paolo Choosy Lugli Blondet non è mai morbido, può anche non piacere, ma è uno dei pochi giornalisti che si documenta davvero prima di scrivere. In Siria ha ottime fonti, in quanto alla volgarità posso essere d'accordo. Sai che scriveva su Avvenire? 3 min · Mi piace
Vanessa e Greta. Anni 20 e 21.Andate in Aleppo presso i ribelli an ti-regime per un progetto umanitario. Progetto che,a quanto è dato dedurre, consisteva in questo:farsi dei selfie e postarli sui loro Facebook:su sfondi di manifestazioni anti-Assad, sempre teneramente abbracciate (Inseparabili, lacrimano i giornali), forse per fare intendere di essere un po’ lesbiche(è di moda), nella città da tre anni devastato teatro di una guerra senza pietà e corsa da milizie di tagliagole. La loro inutilità in un simile quadro è palese dalle loro foto, teneramente abbracciate, con le loro tenere faccine di umanitarie svampite, convinte di vivere dalla parte del bene in un mondo che si apre, angelicamente, grato e lieto al loro passo di volontarie.
Una superfluità che i giornali traducono così: Le due ragazze avevano deciso di impegnarsi in prima persona per dare una risposta concreta alle richieste di aiuto siriane. Vanessa è studentessa di mediazione linguistica e culturale, Greta studentessa di scienze infermieristiche: niente-popò-di-meno! Che fiori di qualifiche! Due studentesse ( m’hai detto un prospero!), che bussando a varie Onlus erano riuscite a far finanziare il Progetto Horryaty, da loro fondato.Secondo una responsabile della Onlus che ha sganciato i quattrini alle due angeliche, il loro progetto era finalizzato ad acquistare kit di pronto soccorso e pacchi alimentari,da distribuire al confine. Ostrèga,che progettone!
Nella loro ultima telefonata,chiedevano altri fondi. Pericolo per le loro faccine angeliche, o le loro tenerissime vagine? No,erano sicure:avevano capito una volta per tutte che i cattivi erano quelli di Assad,e loro stavano coi buoni,i ribelli. E i buoni garantivano per loro. Si sentivano protette. Nell’ultima telefonata hanno detto che avevano l’intenzione di restare lì.
Un Paese serio le abbandonerebbe ai buoni, visto che l’hanno voluto impicciandosi di una guerra non loro di cui non capiscono niente, in un mondo che a loro sembra ben diviso tra buoni e cattivi. Tutt’al più, candidarle al Premio Darwin (per inadatti alla lotta per la vita), eventualmente alla memoria... Invece la Farnesina s’è sùbito attivata, il che significa una cosa:a noi contribuenti toccherà pagare il riscatto che i loro amici, tagliagole e criminali, ossia buoni,chiederanno.E siccome le sciagure non vengono mai sole, queste due torneranno vegete, saranno ricevute al Quirinale, i media verseranno fiumi di tenerezza, e pontificheranno da ogni video su interventi umanitari, politiche di assistenza, Siria e buoni e cattivi di cui hanno capito tutto una volta per tutte. Insomma,avremmo due altre Boldrini.
Che gente come la Sgrena, Dall'Oglio, le due Simone e tutto il resto della brigata delle ong filoterroriste siano parte di un disegno di finanziamento degli afro-islamici non me lo toglie nessuno dalla testa.
Queste due piccole merde non sono che l'espressione della sinistra che, col denaro del riscatto faranno una marchetta per acquistare tritolo e armi per i delinquenti islamici.
Per me se le possono tenere gli arrapati islamici.
Non una gran perdita.
Lo che cosi riportando sopra l'articolo ed alcuni commenti intono con il vergognoso articolo li faccio pubblicità ma è meglio che si sappia onde evitarli e non leggerli in futuro . Ecco il mio sfogo su facerbook ( chi mi segue lo può saltare ) lo so che perderò contatti ma non ne posso più di leggere certe cose
Buongiorno. Di solito non cancello o non invito a cancellare nessuno , e mi viene il magone quando qualcuno\a si rimuove ma quando è troppo è troppo . e ho deciso di copiando la mia amica Silvia Galleri di fare cio' . Chiedo a tutti i miei contatti razzisti, di qualunque parte essi siano, di cancellarsi da soli dalle mie " amicizie". Vabbè che il mondo è bello perché è vario ( o avariato, direbbe un mio amico) ma adesso basta. Mi sono rotta di sentire i vostri commenti che giustificano la violenza a prescindere. Il razzismo è ignoranza, è violenza, è poca educazione, ottusità mentale, mancanza evolutiva. Evolvetevi.Ed evitate di diffondere come gli untori di storia della colonna infame e il 31 capitolo in particolare ( un riassunto ., dettaglio del capitolo ) dei promessi sposi su la peste di Alessandro Manzoni,tali news inutilmente allarmistiche fonte http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2014/08/06
non so che altro dirvi se non parafrasare questa spot di un bel po' d'anni fa
Una chiesa, privata, in linea con gli umori della destra politica italiana, confidente di banchieri e imprenditori. Questo è il volto di Comunione Liberazione, che ogni anno si ritrova a Rimini in nome dell’amicizia e ne esce rinnovata negli affari. Comunione Liberazione (Cl d’ora in poi). Cl ha uomini in posti chiave come banche, fondazioni e istituti di credito. L'ex segretario della Dc Ciriaco De Mita, con la sua solita spocchia da filosofo greco romano, li definì con saccente alterigia "i teologi dell’estate". Oggi si sono trasformati in affaristi tutto l’anno. Il Meeting è una grande fiera vestita a ritrovo religioso e culturale. E per molti militanti sono convinto che sia così. Anche si vende di tutto, senza distinzione. Automobili, monete con incise i volti di papi o santi, batterie di pentole, il folletto contro la polvere, magliette, accendini e tazze con gadget come se piovesse che naturalmente fanno riferimento al Movimento fondato da don Luigi Giussani. Ma ciò che mi ha sempre colpito maggiormente, sono gli sponsor che si sobbarcano, economicamente, le spese dell'evento annuale ferragostano. Partiamo. Banca Intesa san Paolo. Una banca armata che nell’ultimo anno ha investito in commercio d’armi più di un milione di euro. Premi ad alta velocità per arrivare primi, fregandosene della devastazione dell’ambiente e del territorio circostante, Novartis la multinazionale svizzera che ha commercializzato il Ritalin, metilfenidatoche veniva dato ai bambini troppo vivaci, una bomba che fino al 2007 era classificata nelle tabelle al pari dell’eroina, e oggi è diventata curativa.
Di tutto un pò
Paolo Scaroni,strenuo combattente pronucleare, fu arrestato nel 1992 per tangenti e patteggiò 1 anno e 4 mesi. Poi ancora Finmeccanica, il primo gruppo industriale italiano nel settore dell'alta tecnologia e tra i primi player mondiali in difesa, aerospazio e sicurezza. Il suo maggiore azionista è il Ministero dell'Economia italiano, che nel 2010 ha incassato più di 18 miliardi di euro per la vendita di aerei, elicotteri da combattimento venduti in massa ai turchi per poi uccidere milioni di Curdi, senza considerare le migliaia di bombe antiuomo costruite a Breda e disseminate per il mondo a seguito delle guerre. Ne sanno qualcosa le decine di popoli che hanno avuto a che fare con le mine antiuomo prodotte in Italia da Finmeccanica, congegni talmente sofisticati ed efficaci da rendere il “Made in italy” famoso in tutto il mondo. Non solo. Ora, i 3200 volontari del Meeting, indossano le T-shirt con il marchio di Finmeccanica, come metterci una Beretta, costruita e in dotazione alla polizia americana.
Pecunia non olet
E’ impensabile
quanto spasmodico, notare come il male, il commercio, il daffare, riesca a mescolarsi col bene, la preghiera, la fede per dar vita ad un ibrido. Ho molti amici di Cl, per dire che è tutta brava gente, la critica ovviamente è al movimento e certi suoi precisi personaggi e alcuni aspetti del movimento poco trasparenti che non condivido affatto. Perché le cose, su non fatemi ridere, non sono così difficili da capire è che nessuno ha voglia di vederle alla maniera di Pier Paolo Pasolini che andava in Tv e denunciava con nome e cognome, o dal Corriere della Sera scriveva che Cefis e Sindona erano dei criminali di alto rango. Proprio per la sua indipendenza, forse la cosa che più gli era cara, ne a destra, ne a sinistra, ne al centro, lo Stato italiano non ha trovato impedimenti nell'ammazzarlo e i Servizi hanno eseguito il loro lurido lavoro una notte ad Ostia, il 2 novembre 1975. Doveroso ricordare che dal 13 febbraio 2013, a Scaroni, è subentrato come amministratore delegato di Finmeccanica Alessandro Pansa, figlio del famoso giornalista Giampaolo Pansa re dei capovolgimenti di fronte inaspettati, anche se per me è sempre stato di destra lui. La Nestlè, conosciuta per la produzione di latte in polvere che regala agli ospedali del Terzo mondo per testarlo, pratica vietata dall’Organizzazione mondiale della Sanità e che secondo l’Unicef porta alla morte ogni anno un milione e mezzo di neonati. recenti mosse della Nestlè nel campo del latte in polvere per neonati comprendono un'ulteriore violazione del Codice dell'OMS, cioè la pubblicità del suo nuovo latte ipo-allergenico, Good Start, negli USA.
La lobby di Dio
Si è scoperto che alcuni
neonati hanno sofferto di shock 'anafilattici', con pericolo per le loro vite, dopo essere stati nutriti con questo prodotto, non a caso la Nestlè è oggetto di un boicottaggio mondiale per la pubblicità irresponsabile del latte in polvere. Poi ci sono 36mila imprese di cui il fatturato complessivo è stimato intorno ai 70 miliardi di euro: è la “Compagnia delle opere” (d’ora in poi solo Cdo), ossia il braccio economico di Cl, una multinazionale che può competere con Holding al pari della Coca Cola verrebbe da pensare, considerato il movimento di interessi che smuove.
La Cdo non è di natura universalistica
(?)
Il Celeste, i suoi fans lo chiamano così, come un dj
La Galassia C.D.O.
La Cdo è una galassia collocata nella zona oscura del profit o no profit, dove i dati pubblici se si vuole, non esistono. L'unica certezza è che negli ultimi anni, crisi o non crisi, ha continuato a crescere. Le aziende iscritte sono (per l’esattezza) 36.600, per un giro d'affari complessivo attorno ai 70 miliardi. L'elenco ufficiale dei soci non esiste, ma solo in Lombardia, feudo del governatore Roberto Formigoni, sarebbero 6mila, più di quelli di Assolombarda. I documenti depositati sulla galassia si contano sulla punta delle dita. La Compagnia delle opere, si legge nello statuto, non è assimilabile a Confindustria perché non è di natura universalistica, anche questa sarebbe carino spiegarla meglio. E se è vero che chiunque può affiliarsi alla “Compagnia”, è anche vero che può farlo solo sposando rigidamente un sistema di valori religioso estraneo alle altri imprese o organizzazioni. Senza girarci attorno, il Meeting è diventata l’ennesima passerella di politici o segretari di Stato bisognosi di consenso per creare ponti e nuove alleanze, ed è inutile che s’affannino a voler diversificare Cl dalla Cdo, sarebbe come negare i famosi pruriti di un benestante e politicante di Arcore. Per la decadenza inarrestabile e drammatica del Pd, basta ricordare cosa disse al Meeting di Rimini nel 2003 Pierluigi Bersani, allora responsabile economico dei Ds, indicando in Cl il modello su cui rifondare la sinistra. Si comprese perfettamente di che pasta fosse fatto il Partitone con Colaninno responsabile economico dopo che suo padre s’è arricchito con la vendita di Telecom. Bersani la menò per una settimana con questa menata dell’organizzazione di Cl da applicare alla sinistra. Robe da pazzi! Eppoi ci si lamenta di Berlusconi, guarda che politici ti ritrovi a sinistra e solo allora ti avvedi di che male soffre la bestia. Che bella sarebbe stata, per Bersani, la trasversale alleanza tra mondo cooperativo bianco e rosso per gestire appalti nel welfare e nell'edilizia. Coop rosse e Compagnia delle Opere, quanto sarebbe stato bello realizzare affari insieme, non ditelo al giaguaro smacchiato, è ancora lì che si rosica le unghia dopo aver deluso non poco.
Lo scopo attivo della Cdo
Non è quello di tutelare le proprie imprese, come dicono, ma è quello di costituire una maestosa e roboante lobbie in grado di condizionare le scelte politiche a seconda dei propri interessi. E’ lo stesso presidente della Cdo, Giorgio Vittadini a dichiarare: “Lo scopo di un’impresa eccede lo scopo dell'impresa stessa”. E infatti “Il Celeste”, Roberto Formigoni, favorì la Compagnia delle Opere e per questo la sua giunta fu accusata per una storia di mazzette per una discarica. Più chiaro di così, agevolazioni garantite a pioggia ai soci riuniti in 36 sedi nazionali e 16 estere, davvero un ibrido che se vuole sa fare la voce robusta e influente