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Visualizzazione dei post con l'etichetta 25 aprile

"Cara Maria, sto bene": nel 1943 scrisse alla moglie dal campo di prigionia, la lettera arriva a casa 80 anni dopo

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Una  storia questa    interessante   perché  anche  a  distanza  d'anno    fa capire il valore del messaggio scritto per lettera, ci dice che la carta ha ancora un valore inestimabile. Una comunicazione di ottant’anni fa è giunta oggi fino a noi”  repubblica  12 APRILE 2023 "Cara Maria, sto bene": nel 1943 scrisse alla moglie dal campo di prigionia, la lettera arriva a casa 80 anni dopo                                                                   di Raffaella Capriglia A Mottola la figlia del soldato Pasquale e di Maria ha ricevuto commossa il messaggio. Il padre poi tornò a casa incolume, ma di quella lettera, con gli auguri di Natale e i baci per la compagna lontana, si erano smarrite le tracce finché un uomo a Firenze non l'ha trovata e spedita in Comune. Il sindaco: "C'è un filo che lega e riannoda tutto" Nel novembre del 1943 scrisse a sua moglie da un campo di prigionia nei pressi di Berlino, ma la lettera non giunse mai a destinazione. Quell

le foto di Whilelm Brasse ed altre storie del 900

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 il ricordo di tali eventi  no  è   solo  il 27 gennaio  Un giorno di febbraio del 1941, un giovane prigioniero polacco di nome Whilelm Brasse fu incaricato dai nazisti di fotografare, uno dopo l’altro, tutti i prigionieri di Auschwitz, di fronte e di profilo. Quando, quasi due anni dopo, fu il suo turno, prima che la foto fosse scattata, Czesława Kwoka “si asciugò le lacrime e il sangue dal taglio sul labbro” - come ricorda lo stesso Brasse - che le aveva procurato la kapò a bastonate in faccia. In quel momento Czesława aveva 14 anni, era appena arrivata al campo, non parlava e non capiva una parola. Poche settimane dopo, il 18 febbraio 1943, le ammazzarono la madre, Katarzyna. Il 12 marzo fu assassinata con un’iniezione di fenolo nel cuore. Poco prima che l’Armata rossa fece irruzione ad Auschwitz, i nazisti ordinarono a Brasse di distruggere tutte le foto insieme ai negativi, ma lui riuscì coraggiosamente a salvarne qualcuna. Tra queste, c’era quella di Czesława, che diventerà una d

Chi ha paura dei partigiani? visto che la storica Chiara Colombini presenta il suo libro che parla di Resistenza e fuori dalla sala c’è un cordone di polizia a garantirne la sicurezza. È successo pochi giorni fa in provincia di Varese.

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Chi ha paura dei partigiani? Una storica presenta il suo libro che parla di Resistenza e fuori dalla sala c’è un cordone di polizia a garantirne la sicurezza. È successo pochi giorni fa in provincia di Varese. Ed è successo perché c’è un’aria malsana. Quella di quando si rompono gli argini e anche il peggio, improvvisamente, si può dire di Mario Calabresi Prima immagine: una ricercatrice che ha dedicato la sua vita alla storia delle formazioni partigiane presenta un libro in cui affronta i luoghi comuni più diffusi sulla Resistenza. È stata invitata dalla sezione locale dell’ANPI. Fuori, uno schieramento di polizia e carabinieri garantisce che la serata si svolga con tranquillità. Una comunità neonazista attiva nella zona ha attaccato tre striscioni di contestazione. Azzate, provincia di Varese, 12 novembre 2021. Seconda immagine: due giorni prima a Torino muore una donna che per tutta la vita si è dedicata a far funzionare l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza "Gio

Sicilia. La radio le proibisce di parlare di 25 aprile. Speaker oriana civile lascia il programma

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 da    https://www.tp24.it/ del  25\4\2021 Sta spopolando in queste ore il video di Oriana Civile, speaker e conduttrice radiofonica siciliana, che ha abbandonato il suo programma perchè non le hanno concesso di parlare del 25 Aprile. "Se non posso parlarne allora sono nel posto sbagliato". La sua trasmissione, che va in onda due ore al giorno dal lunedì al venerdì su una radio locale di Capo d’Orlando, Radio Italia Anni ’60.                                                         In un video pubblicato su Facebook annuncia che quella di ieri era la sua ultima puntata  “Spazio Civile”, questo il nome del programma, in cui ha denunciato la censura sulla festa della Liberazione. “Era un argomento che avrebbe troppo politicizzato la trasmissione. Mi hanno detto che potevo farne un accenno ma non più di 15 minuti perché troppo politicizzato”. Una limitazione inaccettabile, e ingiusta, che ha portato la giovane speaker a chiudere il microfono.   dal il IFQ  stessa data    “ Se

storia di resistenza ieri ed oggi

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iniziamo  da  questi  4  giocatori   della nazionale  italiana   oro  olimpico  del 1936 che  rifiutarono  , gesto  rivoluzionario e  da isolamento  sociale    sotto il fascismo e poi passarono alla resistenza  storia presa  da il venerdi  di repubblica  e    riportata  dal libro  CUORI PARTIGIANI – Edoardo Molinelli La storia dei calciatori professionisti nella Resistenza italiana Cosa hanno in comune Giacomino Losi da Soncino, detto “core de Roma”, secondo solo a Totti e a De Rossi per presenze con la maglia giallorossa, e Raf Vallone, definito “l’unico volto marxista del cinema italiano” per la sua carriera cinematografica eppure anche capace, da calciatore, di alzare la Coppa Italia vinta dal Torino nel 1936? Cosa rende simili l’attaccante Carlo Castellani, bandiera dell’Empoli, e il mediano Bruno Neri di Faenza, nel giro della nazionale dopo aver militato nella Fiorentina e nel Torino? Tutti questi atleti, non c’è dubbio, presero a calci un pallone nemmeno lontanamente

nonostante sia antisionista e pro palestina io sto con la brigata ebraica

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nonostante io sia contro ( ma anche se con titubanza lo riconosco perchè prmai esiste ed è storia ) per come si è arrivati  Un film indipendente di Ronen Berelovich è la storia storia del sionismo e dell'applicazione pratica di questa ideologia nella creazione dello stato di Israele La pulizia etnica,il colonialismo e l'apartheid usati verso la popolazione palestinese . io sto  E NON SONO DEL PD , con la brigata ebraica . poerchè un conto è essere antisionisti un altro ed è questo che è vergognoso essere antisemita

Enrico Angelini combattè sui monti intorno a Foligno insieme alla V Brigata Garibaldi dio 90 anni cancella Svastica sul muro del rifugio della Resistenza

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 da http://www.corriere.it/  del  4\3\2015  Svastica sul Rifugio della Resistenza E il partigiano 90enne va a cancellarla  «Un’offesa insensata, chi l’ha fatto ignora la nostra storia» di Federica Seneghini .) Angelini, 90 anni, mentre cancella la svastica dal muro di cascina Raticosa (foto da Twitter/@spicgil ) Su quelle montagne, nella notte tra il 2 e il 3 febbraio 1944, 24 giovani partigiani furono catturati dai nazisti. Alcuni di loro furono spediti a Mauthausen, altri a Flossenbürg. Dove morirono. Una storia che in pochi ricordano, che molti non conoscono. Enrico Angelini invece sì. Perché era lì. Aveva 19 anni e su quei monti tra Foligno e Trevi, in Umbria, tra il 1944 e il 1945 combattè i nazifascisti insieme ai compagni della V Brigata Garibaldi. Per questo quando martedì il vecchio partigiano, oggi 90enne, ha saputo che qualcuno si era portato via la targa ricord

«Insegniamo ai giovani la passione per la libertà»

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. Molti mi diranno   guarda  che il  25  aprile   era  il mese  scorso  , ma  io ne  infischio  e le riporto lo stesso , perchè   non perda il ricordo degli eventi  .Ma  soprattutto  perchè  : 1)  la  guerra  di liberazione  \    la resistenza ne bene  e   nel  male  è l'ossatura del nostro paese    ed   è collegata  al  2  giugno  ovvero alla nascita  della  repubblica  ., 2)  perchè non si ripeta mai  più ,  la  vicenda  narrata  nel film l'onda  dimostra  come sia possibile  , un altra  dittatura  .    ti potrebbe intreressare   http://it.wikipedia.org/wiki/Lidia_Menapace da la   nuova  sardegna   online  del 19\5\2014 di Anna Sanna All’Università di Sassari la presentazione del libro “Io partigiana”. «Inclusione e pacifismo le linee guida per costruire la democrazia del futuro». Lidia Menapace SASSARI. Staffetta partigiana, classe 1924, nome di battaglia “Bruna”. Impegnata nell’associazionismo cattolico e fondatrice del Manifesto. E poi senatrice della