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31.1.17

La bufala di Libero sulle “museruole islamiche” Scrive in prima pagina di una nuova "trovata degli estremisti musulmani", ma è una storia completamente inventat

le fogne non finiscono mai di eruttare liquami e fare disinformazione la notizia che riporto sotto è l'ultimo di casi Va bene andare contro corrente ed esprimere un dubbio su una cosa perchè Persone che ancora si pongono domande e dubbi non accettando le verità precostituite sono quelli\e che rendono il pianeta più umano . Va bene anche dare una tua interpretazione su una cosa ma caspita farlo in modo corretto riportando come ha fatto blognews la versione ufficiale . Non unendola ai soliti luoghi comuni .


da http://www.blog-news.it/ che riprende il http://www.ilpost.it






Oggi il quotidiano Libero ha pubblicato [  lunedì  30 gennaio  2017  ] in prima pagina il richiamo a un articolo intitolato “L’evoluzione dell’Islam, dal burqa alla museruola”. L’articolo parla di un nuovo strumento che si starebbe diffondendo in alcuni paesi musulmani sunniti, e che servirebbe a impedire alle donne di parlare: una sorta di “museruola”, come la chiama il quotidiano. È una storia completamente inventata: quella fotografata non è una museruola, non è una nuova moda e non è usata in un paese sunnita, ma è un’antica tradizione tipica di una piccola popolazione che abita nel sud dell’Iran, un paese sciita, e ha tutt’altri origine e senso.



Il box in prima pagina rimanda a un articolo a pagina 4 scritto da Souad Sbai, ex parlamentare del Popolo della Libertà oggi iscritta alla Lega, dal titolo “L’Islam si evolve: dal burqa alla museruola”. Il sommario dice: “L’ultima trovata degli estremisti musulmani è un attrezzo in ottone per azzittire e umiliare le proprie donne, il tutto nel completo silenzio della stampa occidentale che preferisce continuare a straparlare di tolleranza”. Accanto ci sono altre fotografie con la descrizione:
Nelle immagini in alto due esempi su come togliere alle donne anche la voce e zittirle per sempre. Dopo il burqa, infatti, è arrivato il momento di mettere la museruola. Una “moda” che sta prendendo piede nei paesi dove dominano i fondamentalisti salafiti.
I salafiti sono una corrente dell’Islam sunnita particolarmente conservatrice e ortodossa. Sbai aveva già raccontato la stessa storia in un post su Facebook pochi giorni fa, in cui riprendeva una fotografia scattata da un’opinionista francese di solito molto critico con l’Islam.
Le fotografie usate da Libero, invece, sono state prese da un servizio del fotoreporter Eric Lafforgue in cui viene raccontata la tradizione del “boregheh”, una maschera utilizzata dai Bandari, una popolazione che vive nel sud dell’Iran. Le fotografie sono state scattate in alcuni villaggi rurali dell’isola di Qeshm, che si trova nello stretto di Hormuz. Il servizio è stato acquistato anche dal sito del Daily Mail, che a febbraio dell’anno scorso ha pubblicato il servizio riportando correttamente tutta la storia. I Bandari sono una piccola popolazione che parla un dialetto iraniano e ha tradizioni molto diverse dal resto del paese. Per esempio le donne utilizzano abiti molto colorati al posto del chador nero, e sul volto, al posto di un velo, indossano maschere di stoffa o di ottone, spesso molto decorate.
Le maschere non impediscono di parlare e sono utilizzate dagli abitanti dei villaggi sciiti, ma anche dai sunniti. In genere sono indossate solo dalle donne più anziane e, come tradizione, stanno oramai scomparendo. Versioni simili, con nomi diversi, sono utilizzate anche dall’altro lato del Golfo Persico, in Oman. In un altro servizio fotografico realizzato sui Bandari e pubblicato pochi giorni fa sul sito di BBC, il fotogiornalista Rodolfo Contreras, spiega che la tradizione dei “boregheh” è vecchia di secoli: «Nessuno ne conosce l’origine anche se alcuni sostengono che iniziò durante la dominazione portoghese, quando le donne cercavano di nascondersi agli schiavisti che andavano a caccia di donne di bell’aspetto». La maschera doveva servire a simulare la presenza dei baffi.

E  poi    dicono  non siamno  razzisti   .. bah 


21.6.11

la merda ops fango della propaganda colpisce il caso di vanessa incontrada per le critiche a striscia la notizia

Vanessa Incontrada nel mirino di Studio Aperto e Libero: ha criticato le veline  da  http://www.tvblog.it/post/25914/ pubblicato: lunedì 20 giugno 2011 da Lord Lucas





Poi non dite che non ve l’avevamo detto: mai toccare i poteri forti. Chi oggi avrà sfogliato le pagine del quotidiano Libero sarà rimasto colpito dal paginone di Alessandra Menzani, una stroncatura in piena regola contro Vanessa Incontrada per essere andata contro le veline e Striscia la notizia:

“Ma perché Vanessa Incontrada ultimamente è così velenosa? Forse non ha ancora digerito la decisione di Gino e Michele di defenestrarla da Zelig e rimpiazzarla con Paola Cortellesi? O ci sarà rimasta male per il no di Mediaset alla sua partecipazione nel programma di Signorini (anche se lei ha detto che è stata una scelta sua…)? Qualcuno ci spieghi perché quando una donna di spettacolo capisce di aver raggiunto un buon traguardo, diventa mamma e sa che non può più puntare sull’aspetto fisico, inizia a sputare su quelli che ha fatto fino al giorno prima (…) Perché a un certo punto vogliono ripudiare il fatto di essersi spogliate anche loro e assomigliare a Madre Teresa di Calcutta?”.



E questo è solo l’antipasto…o almeno uno degli antipasti visto  l'uso  cicero pro domosua   e strumentale   fatto  dal cialtrone   , finto libertario di Ricci  nei confronti dela Zanardi  auutrice del documentario il corpo delle  donne o l'attacco  di libero al  Veronica  Lario ex moglie  di Berluisconi  .  Va bene  cghe  da  diamanti  non  nasce niente e dal letame  nascono i firoi , ma  quanta spazzatura  ( metaforicamente  parlando)  dovremo ancora   subire   a quando la ribellione   come  già alcuni  fanno 






sarà  totale   forse  quando sarà troppo tardi ?  prima  che la  tv  diventi completamente  come in striscia  la  coscia  (  foto sotto ) film  hard parodia   dell  mondo  dello show  buinees  e  dello  spettacolo in generale   

con questo  è tutto 
. meditate  gente  meditate   si diceva  un tempo  in una  vecchia pubblicità degli anni 80   di Renzo Arbore

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...