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6.7.23

In Sardegna esisteva un allevamento di struzzi: sapete dove e quando


In Sardegna esisteva un allevamento di struzzi: sapete dove e quando?

I primi esemplari di struzzo portati in Ogliastra provenivano dalla Germania.
29 Giugno 2023 12:50 La Redazione


La bellezza di 110 anni fa, nel 1910, nasceva a Tortolì un allevamento di struzzi, grazie all’intuizione del maestro elementare Peppino Meloni. Un’attività imprenditoriale che andò avanti, con successo, fino agli anni Trenta.
Lo scopo principale di un tale originale allevamento era legato al commercio delle piume, che all’epoca erano molto di moda e si usavano per decorare i cappelli, gli abiti femminili e i boa (sciarpe tubolari).
I primi esemplari di struzzo portati in Ogliastra provenivano dalla Germania. Si riprodussero molto velocemente e poco tempo dopo, a Baccasara, nella piana di Tortolì, fu creato uno stabilimento più grande e completo in un terreno di ben 26 ettari, dove Meloni arrivò ad avere ben 175 esemplari.
Come riporta Wikipedia, la produzione era talmente abbondante che le piume vennero vendute non solo in Italia, ma anche all’estero. Alcuni struzzi vennero inoltre addomesticati e addestrati in modo da poterli cavalcare ed abituarli a trainare il sulky e il calesse e fu allestito proprio in questa ottica anche uno struzzodromo. Il 24 maggio 1921 il re d’Italia Vittorio Emanuele III visitò lo struzzodromo tortoliese e conferì il titolo di Cavaliere della Croce al merito della Corona d’Italia al proprietario dell’allevamento, Peppino Meloni.
L’attività terminò negli anni Trenta, all’avvento della Guerra, quando piume e struzzi cessarono d’essere ricercati. Sull’avventura imprenditoriale di Peppino Meloni il fumettista baunese Bepi Vigna ha scritto anni fa un libro e poi uno spettacolo “L’uomo che sognava gli struzzi”.
«Vigna ha portato, prima nel suo libro e poi in teatro, la vera storia di Peppino Meloni, un visionario che riesce a realizzare il suo sogno, nel mezzo dell’Ogliastra, ovvero: un allevamento di struzzi. I sogni diventano realtà. Basta crederci, anche perché solo sognare ci rende vivi».

24.6.13

cagliari zoo a passeggio

Cagliari  
Sabato notte i clienti dei locali di piazza Yenne e dintorni si sono ritrovati di fronte una ragazza con un pitone albino sulle spalle. Seduto nei tavolini invece c'era un uomo con un furetto al guinzaglio.


Si può prendere un drink con un pitone sulle spalle, nei locali della movida? Il nuovo regolamento per la "tutela e la gestione degli animali" del Comune lo proibisce. E stabilisce pure una multa - dai 25 ai 500 euro - per chi non rispetta il divieto. Eppure questo, sabato notte, non ha impedito a una ragazza di portare in piazza Yenne un pitone albino: un animale più o meno innocuo, ma che il regolamento classifica nel genere “esotico”. E l’articolo 10 della delibera varata lo scorso marzo dalla Giunta Zedda prevede che sia «vietato condurre gli animali esotici potenzialmente pericolosi in luoghi pubblici o aperti al pubblico". Questo tipo di serpente non è velenoso, anche se può mordere e solitamente "uccide le sue prede per costrizione ovvero avvolgendole nelle sue spire e soffocandole per poi ingoiarle per intero a partire dalla testa".
Solitamente mangiano topi. La giovane, nonostante qualcuno si sia lamentato della presenza del pitone - non tutti amano i rettili, anzi: le fobie di questo tipo sono abbastanza diffuse - all’interno dei pub e dei bar, non ha battuto ciglio e ha continuato il giro nei locali della zona, con il pitone (che può costare dai duecento ai mille euro) sulle spalle. Nella stessa piazza, sabato notte c'era anche un furetto al guinzaglio.

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...