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25.3.24

DIARIO DI BORDO N°40 ANNO II comunità ebraica e israele dovrebbero fare pace con le loro contraddizioni il caso di Alessandro Orsini ., No’ all’agnello per Pasqua: la scelta di un ristorante di Battipaglia., lezione di kate midlenton all morbosità dei media .

Dopo le denunce della comunità ebraica il pm della Procura di Roma, Erminio Amelio, ha aperto due fascicoli per istigazione all’odio razziale per il professore Alessandro Orsini e Gabriele Rubini, noto come Chef Rubio. L’indagine per istigazione all’odio razziale di Orsini e Chef Rubio Il 24 gennaio scorso la comunità ebraica di Roma, con il presidente e legale rappresentante della comunità, Victor Fadlun, assistito dall’avvocato Roberto De Vita, ha depositato in questura due esposti: «Per plurime e reiterate condotte integranti i reati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa e per diffamazione aggravata». Le denunce effettuate dopo i post di Chef Rubio e Alessandro Orsini Al centro delle due querele ci sarebbero i post dello chef, compreso un: «coltello antisionista con manico in legno d’ulivo» pubblicato su X e poi anche il post in cui il professor Orsini, all’indomani del 7 ottobre, avrebbe definito «una rivolta» il massacro di Hamas.  Nella denuncia a carico del professor Orsini: «C’è un’opinione chiaramente animata da un pregiudizio antisemita nei confronti di Israele e che, dopo il 7 ottobre, la reiterata e costante ripetizione di determinati pensieri, anche attraverso il sapiente accostamento di fatti non veri con fatti veri e di elementi travisati, mira a creare una vera e propria giustificazione delle operazioni terroristico-stragiste di Hamas, attribuendo agli israeliani e agli ebrei in quanto tali la responsabilità nella causazione degli eventi di tale gravità. Ed è bene notare e sottolineare come il professore Orsini compia questa operazione il 7 e l’8 ottobre, ben prima della reazione militare israeliana». Nel caso di Rubio, viene affermato che: «Tutti i commenti, soprattutto quelli successivi al 7 ottobre, sottolineano ed evidenziano il concetto di sionismo= terrorismo. Il post del coltello assumerebbe ulteriore e autonoma rilevanza in termini di pericolosità istigatoria oltre che discriminatoria per odio antisemita».
 Posso  capire  che  Orsini  non piaccia  o  non   si  vada  d'accordo .  Ma la comunità ebraica   prima di  chiedere  la   la chiusura  dei suoi  social   e denunciarlo per  istigazione  all'odio  razziale  per  aver  scritto   di Netanyhau  le  stesse  cose   che  scrivono   diversi  giornali  israeliani   .  La  comunità  ebraica    e  gli  stessi  israeliani   dovrebberoi oltre a fare  pace con il  proprio  cervello     con  se  stessi   perchè  :  In realtà Orsini negli anni, oltre a collaborare con l’ambasciata d’israele, è intervenuto più volte per condannare l’antisemitismo. Il 7 novembre 2019 su Facebook, in relazione agli insulti ricevuti dalla senatrice Liliana Segre, scriveva che “devi essere un menomato . Nel libro Isis (Rizzoli, 2018), a pagina 47 sosteneva che “credere che tutti i mali del Medio Oriente siano colpa di Israele significa credere che in M-O esista solo il conflitto israelo-palestinese”. L’8 novembre 2023, poi, proprio nel corso della presunta “campagna antisemita”, Orsini pubblicava un post dal titolo “ebrei persone meravigliose”.Ora  saranno  i pm a stabilire se il professore ha superato il confine della legittima opinione, scadendo nella discriminazione razziale (o nella sua istigazione).Per la   denuncia   dello che f Rubio   sono  d'accordo con loro  perchè  pur  essendo antisionista   considero    estremo   ill suo  gesto è il suo discriminare   i   sionisti  perchè , va bene  criticare  le  loro idee    \ pensiero , ma arrivare  a   :  fare  ungesto  simile    e ad isolarli   significa   abbassarsi al loro livello  . infati    il  conduttore tv Chef Rubio che, tra i vari post, ha scritto che “la colonia illegale sionista va smantellata, i suoi sostenitori isolati e il sionismo bandito dal mondo”, pubblicando la foto di un coltello da cucina con la scritta “coltello antisionista”.

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leggo  sul  web    che   Un ristorante di Battipaglia non serve agnello in occasione delle festività di Pasqua. Questa la decisione del ristorante Ex Voto di Battipaglia che in occasione della domenica delle Palme e della Santa Pasqua non servirà il classico agnello pasquale. Una scelta particolarmente apprezzata dalla comunità animalista ( vegna soprattutto ) che – da anni – si batte per cancellare la tradizione di consumare carne di agnello in occasione delle festività pasquali.Scelta che ha creato e crea polemiche perchè a pasqua é si mangia l’agnello come tradizione infatti Nel Nuovo Testamento, Giovanni Battista accoglie così Gesù: «Ecco l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!”, prefigurandone il ruolo sacrificale per la redenzione dell’umanità. Proprio “come agnello condotto al macello”, come profetizzava Isaia (Isaia, 53,7). »Ora come è La libertà è sacra anche quella come dicono alcuni : ‹‹ di non frequentare locali del genere che penalizzano onesti lavoratori già fatto con i sapientoni nel periodo del covid . I pastori soprattutto in continente devono già combattere con le mode ambientaliste pro lupo salvo poi criticare i cani da guardiania perche pericolosi. ›› è altrettanto sacra quella sia ei ristoratori di non servirlo . oppure quello che prediliggo io il buon senso cioè il ristoranre dovrebbe anche accontentare tutti sia gli animalisti ed i vegani ( veri o modaioli ) sia i " carnivori " \ tradizionalisti .

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Kate Middlenton : << ho un tumore e faccio la chemioterapia non pediamo mai la speranza >> Un messaggio ( vero o falso , poco spontaneo secondo alcuni come questo e quest altro articolo di https://www.thesocialpost.it/ ) , ma che oltre ad essere un messaggio a tutti i malati , lo è anche alla stampa più morbosa ed ai complottisti che trovano voce ed amplificazione in essa . Ilnoltre il modo in cui Kate Middleton, non la Principessa del Galles ma semplicemente Kate, ha raccontato al mondo di avere un cancro e di sottoporsi alla chemioterapia racconta, in fondo, molto più di noi che di lei. Di una società e un giornalismo che, per settimane, ci hanno propinato ( ed ancora   continuano ) ogni singola teoria complottista su una foto (come se fosse un affare di Stato), costringendola di fatto a rendere pubblico ciò che è o dovrebbe essere la cosa più intima e privata che esista. E non c’è Corona o popolarità che tenga.

15.2.24

Mangiare o non mangiare? Il dubbio amletico con insetti commestibili


dall'articolo  Mangiare insetti, la nuova tendenza alimentare: il cibo del futuro degli italiani? di   https://www.habitante.it/

le  recenti polemiche   ed  indignazioni   sovraniste  (  principalmente  )   con insulti e  attacchi    ( anzichè  un dibattito   serio  ) a chi è  favorevole    su telegram   e  suigli altri  media  alla⁷ notizia   della legge  europa  che   liberalizza  le  farine  ed  altri prodotti contenenti  insetti  mi  ha  riportato alla mente   la memorabile cena di Pankot del film “Indiana Jones e il tempio maledetto” non sembra più così strana e assurda, pur mantenendo il suo fascino ! Infatti Ricordo la prima volta che ho visto la pellicola, frequentavo le scuole medie   e tutte le leccornie servite a Indiana, Willie e Shorty, non mi sembravano così invitanti. Cosi pure    alla  scena   di  Robert  William in  GOOD MORNING VIETNAM  in  cui  mangia  per educazione  un piatto      di cavalkette    e  poi quando  gli dicono   lo siuta   e  dice  che schifo  .   Mi sono chiesta, “Ma li mangeranno davvero?. Per chi se lo fosse perso o non ricorda la scena di cui sto parlando, vi invito a riguardare  quei 5 minuti  del  primo   film  di degustazione. I piatti presentati ai commensali comprendevano serpente a sorpresa, scarafaggi, zuppa con occhi e cervello di scimmia freddo, quest’ultimo servito come dessert, il tutto accompagnato dalla celebre frase “Lei non mangia?”.A ripensarci oggi mi sembra meno straordinario. 
Martin Mystere n°408
Avete presente il famoso quinto quarto, cioè l’insieme delle frattaglie bianche e rosse tra cui fegato, cuore, rognoni, trippa e cervella?   quelle  che  noi chiamiamo interiora  Cambiano la tipologia di animale e le usanze locali ma sempre d'interiora  si tratta, giusto? Se però alle frattaglie ci siamo abituati, anche se personalmente non le annovero tra i miei piatti preferiti, diverso è il discorso per gli insetti. Li associamo ancora a una connotazione negativa, sporcizia, marciume, infestazione ma sono piatti all’ordine del giorno e molto diffusi in Africa, Asia e Sudamerica, mentre in Europa il loro consumo è stato normato solo direcente.Qualcuno si starà chiedendo se la sottoscritto  ,   educato per  ediuazione  familiare   e  per  curiosità di  conoscere   e sperimentare       a   mangiare  di tutto   (  anche   i cibi vegani  , stranieri\  esotici   )    mangerebbe preparazioni a base di insetti commestibili. E’ una bella domanda, che non ha una semplice risposta. Al momento mi  limito  ,  dopo   che   lo hai assaggiato non lo moli  più  ( dipende  poi  dai  gusti   )   il  classico   Casu frazigu  variante  di  Pecorino sardo colonizzato dalle larve. (qui    su  Casu fràzigu - voce di Wikipedia da  cui ho reso a foto   a  destra  mggiori  informazioni  ) ad  assaggiare il furmai nis o furmai cui saltarei, per chi se lo stesse chiedendo sono i vermi del formaggio, che nascono dalle larve deposte dalla mosca casearia (Piophila casei).

Pecorino sardo colonizzato dalle larve.

 Comuque per rispondere alla domanda, devo ancora abituarmi all’idea visiva e gustativa di una zuppa con vermi di dimensioni maggiori o di un primo piatto con un probabile ragù a base di insetti ma ci sto lavorando soprattutto   se  vengo invitato in ristoranti  non convenzionali  o  in casa   d'altri     qual'ora   tali cibi    ( succede  sempre  cosi     vedi per  il sushi  o il  kebah    )  diventereanno   comuni   . E  poi  scusate invece  di lamentarvi e   attaccare  gli altri\e  che  vogliono  venderli   o proporli agli  altri   oppure incuriosito  da reazione  alla martellante  campagna mediatica  avversa    e  non obbiettiva  ,basta rifiutarli    e lasciare  libertà di  scelta  invece  di  giudicare  il  gusto  degli altri   o la loro  adesione   conformistica  ad  una  imposizione  del  mercato .




 E  poi scusate   almeno  la    tanto   vituperata   perchè  prima  di dare  il  via  a tale cosa    si   sarebbero dovuto fare  degli studi   seri     sui rischi  d'inteolleranze   o  allergie  alimentari  che  essi possono creare     norma  europea   ha  di positivo  che  le  farine    o gli ingredienti   con base  d'insetti siamo alla luce  del  sole   mentre   prima      certe  ditte    non  ti li mettevano  senza    nepure  specificarlo in etichetta  . 

1.11.23

smettiamola di dire che le feste pagane del 1 e 2 novembre o halloween come .... lo fhanno etoichettato non sono parte della nostra cultura e tradizione

 Lo  so che  anche quest'anno    ho  già detto la mia    nei post    precedenti  , ma  ogni anno    ci sono   le  solite  polemiche  halloween si  halloween si    Ai primi cioè quelli che  dicono che   non è unanostra  trazione  e  che   è demoniaca   Smettiamla  dire  che  Halloween  o meglio i riti pagani    dei morti   non  fanno  parte della nostra  cultura  . Infatti  essa pur   avendo    dal IV  secolo dopo cristo  in particolare    dal  330   connotazione     cristiano  cattolica, ha radici   ben più antiche come di mostra   l'articolo  : <<  Halloween, origine e significato di una festa antica anche in Italia: intervista a Eraldo Baldini  di  elisabetta barberio>>  da  me precedente  citato  qui  👉🏼https://urly.it/3y3br



E poi  la  festa di ogni  santi è Il giorno di tutti i Santi, noto anche come Ognissanti, è una festa di certe chiese cristiane che celebrano insieme la gloria e l'onore di tutti i santi, compresi quelli non canonizzati
fu     istituita  da Il 1º novembre venne decretato festa di precetto da parte del re franco Luigi il Pio nell'835. Il decreto fu emesso "su richiesta del papa Gregorio IV e con il consenso di tutti i vescovi". La festa si dotò di ottava solenne durante il pontificato del papa Sisto IV, quando bandì la crociata per la liberazione di Otranto. La solennità di Tutti i Santi sostituì l'antica festa romana dedicata a San Cesario di Terracina (santo tutelare degli imperatori romani), fissata proprio al 1º novembre: in questo giorno una solenne processione partiva dalla Basilica dei Santi Cosma e Damiano e si dirigeva sul Palatino in onore di San Cesario e degli imperatori. Il papa Gregorio IV avrebbe deciso di trarne partito per sradicare questo culto idolatrico; gli imperiali installati sul Palatino gli ricordavano ogni anno, con la festa di San Cesario, lo spettacolo delle loro pratiche semipagane e semicristiane. Inoltre   In Italia per la ricorrenza dei morti c'erano riti particolari in varie parti d'Italia, a parte la visita ai cimiteri, che era tradizione Comune di tutto il Paese. In certe parti della Toscana ai bambini venivano fatti trovare dolcetti o frutta secca che i grandi gli dicevano essere donati dai morti della famiglia. La mia nonna e  mia madre  ancora se lo ricordava. E in effetti era una tradizione che contribuiva a creare un senso di legame positivo con le memorie della famigliae  con la   terra  e  la  società  contadina  . La festa di halloween nella sua versione commerciale internazionale contemporanea pure io faccio fatica a comprenderla  ed non mi piace   perchè solo  moda  e buiness. Quindi  smettetela    di fare  crociate  contro chi  vuole divertirsi  anche  se  forzatamente      conformisticamente   se  proprio volete  non potete  fare  a meno    di dire   che  H   è  demoniaca      fatelo pure  ma   non  attaccate    chi  non è  d'accordo   con voi . Potete    se proprio siete   legati al modello   religioso    creare  un "halloween cristiano" cioè  "sostituire" i mostri ai Santi, come fanno già molti educatori in famiglia e nelle parrocchie e  come  suggerisce qui  questa lettrice  di famiglia  cristiana  
    Ai secondi    dico   non fate   come i primi     e  non giudicate    e deridete  come  sfigato   , ecc   chi  non  vuole  conformarsi    alla moda    dominante   ovvero quello che     da riti tradizionali    sono  diventati    sono   fenomeno  di massa  Ma  soprattutto  non abbassatevi  allo stesso livello   dei primi   . E se  proprio volete  festeggiare in alternativa  al modello  religioso  il 1  e  il  2 novembre    riscoprite  le  vere  tradizioni   in  merito non le  mode  importante  o  come  questo casoritorno perchè le origini  sono europee  .   O se  ostinati volete  festeggiarlo secondo  la cultura pop non rompete  che  non lo vuole   festeggiare  o  festeggia  solo l'aspetto religioso  

29.10.23

Ex moglie chiede un mantenimento più alto per comprare alle due bambine abiti firmati e pagare l'estetista. La risposta del giudice


Ex moglie chiede un mantenimento più alto per comprare alle due bambine abiti firmati e pagare l'estetista. La risposta del giudice
 


cazzeggiando su msn.it ho trovato questo articolo

La mamma divorziata di due ragazzine minorenni si è presentata in tribunale chiedendo una revisione dell'assegno di mantenimento che l'ex marito le versa mensilmente con una motivazione che non ha mancato di far discutere: «Le mie figlie hanno spese elevate a causa di abiti firmati e trattamenti estetici». La risposta del giudice non ha tardato ad arrivare, e non si è limitata a negarle l'aumento.

 mi  è piaciuta  tantissimo la  risposta  del giudice  

La coppia di La Coruña, in Galizia, ha chiesto il divorzio lo scorso anno, ma dopo aver raggiunto un accordo con l'ex marito, la donna ha ritenuto che la somma pattuita non fosse sufficiente a coprire le costose spese per le sue bambine, abituate a indossare abiti firmati e frequentare regolarmente saloni di bellezza. Grande è stata la sua sorpresa quando il giudice non solo non le ha concesso quanto chiesto, ma una volta sentite le parti, ha deciso di leggerle le sue valutazioni per farle meglio comprendere questa nuova realtà piena di limiti per le ragazze, convinto del fatto che fosse sua responsabilità e «parte della loro educazione e formazione».

Infatti   le  Spese di questo tipo sono ingiustificabili ma senza dubbio - se rivendicate dalle ragazze stesse - non potrebbero che essere considerate "straordinarie" (sentenza della Corte di Cassazione spagnola del 03/11/2010). perchè  sempre  secondo  lo  stesso articolo   

 : <<  Tuttavia, saranno tali solo quando saranno imprevedibili, necessarie, eccezionali e adeguate alle capacità economiche dei genitori. È impossibile stabilire in anticipo se una spesa sia necessaria o meno, ma il capo della Corte è stato chiaro: in questo caso non lo erano. Spese mediche come dentisti, oculisti o psicologi o l'abbigliamento stagionale necessario per andare a scuola potrebbero costituire una spesa straordinaria necessaria. Estetica e abbigliamento di marca, no.>>Tutto ciò   dovrebbe  Far comprendere ai figli la nuova realtà dei genitori fa parte della loro educazione, come ha stabilito il capo del Tribunale che ha respinto la richiesta della madre. La famiglia   dovrebbe  essere   il luogo più importante per l'educazione, ma è necessario accettare che le tendenze e le esigenze della vita moderna – soprattutto i consumi – hanno messo sotto pressione e in discussione la capacità delle famiglie di realizzare la loro missione educativa. Tuttavia, i genitori assumono un ruolo significativo nel processo di apprendimento. Una bella lezione quindi   per questa madre, che sicuramente ci penserà due volte prima di tornare in tribunale. >>


Ma  soprattutto a crescere i  figli viziati  

6.7.23

In Sardegna esisteva un allevamento di struzzi: sapete dove e quando


In Sardegna esisteva un allevamento di struzzi: sapete dove e quando?

I primi esemplari di struzzo portati in Ogliastra provenivano dalla Germania.
29 Giugno 2023 12:50 La Redazione


La bellezza di 110 anni fa, nel 1910, nasceva a Tortolì un allevamento di struzzi, grazie all’intuizione del maestro elementare Peppino Meloni. Un’attività imprenditoriale che andò avanti, con successo, fino agli anni Trenta.
Lo scopo principale di un tale originale allevamento era legato al commercio delle piume, che all’epoca erano molto di moda e si usavano per decorare i cappelli, gli abiti femminili e i boa (sciarpe tubolari).
I primi esemplari di struzzo portati in Ogliastra provenivano dalla Germania. Si riprodussero molto velocemente e poco tempo dopo, a Baccasara, nella piana di Tortolì, fu creato uno stabilimento più grande e completo in un terreno di ben 26 ettari, dove Meloni arrivò ad avere ben 175 esemplari.
Come riporta Wikipedia, la produzione era talmente abbondante che le piume vennero vendute non solo in Italia, ma anche all’estero. Alcuni struzzi vennero inoltre addomesticati e addestrati in modo da poterli cavalcare ed abituarli a trainare il sulky e il calesse e fu allestito proprio in questa ottica anche uno struzzodromo. Il 24 maggio 1921 il re d’Italia Vittorio Emanuele III visitò lo struzzodromo tortoliese e conferì il titolo di Cavaliere della Croce al merito della Corona d’Italia al proprietario dell’allevamento, Peppino Meloni.
L’attività terminò negli anni Trenta, all’avvento della Guerra, quando piume e struzzi cessarono d’essere ricercati. Sull’avventura imprenditoriale di Peppino Meloni il fumettista baunese Bepi Vigna ha scritto anni fa un libro e poi uno spettacolo “L’uomo che sognava gli struzzi”.
«Vigna ha portato, prima nel suo libro e poi in teatro, la vera storia di Peppino Meloni, un visionario che riesce a realizzare il suo sogno, nel mezzo dell’Ogliastra, ovvero: un allevamento di struzzi. I sogni diventano realtà. Basta crederci, anche perché solo sognare ci rende vivi».

27.4.22

bellezza a tutti i costi ed il caso di samntha migliore


 leggi  prima 
 https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2022/04/samantha-migliore-morta-due-volte-per.html
https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2022/04/il-vero-empowerment-femminile-e-quando.html


 canzoni  suggerite  


Fabrizio De Andrè - NELLA MIA ORA DI LIBERTA'

Afterhours - Voglio Una Pelle Splendida
Cccp-   Per Me Lo So
Afterhours - Pelle (live acustica)




Ogni volta che parlo di canoni estetici imposti,ricevo tantissimi attacchi, anche di una cattiveria  (  metaforicamente    parlando  😀 ) inaudita,  da  uomini    che :  1)   amano  le  donne   con tali canoni  imposti., 2) che ricorrono anche essi a  cerette ,   depilazioni   di peli  e  di ciglia ,   ecc  . Ma   soprattutto  ,   ed  è  questo    che mi lascia perplesso,  da   proprio da donne  sia  che  praticano   tali pratiche .  Mi s'accusa    di  predicare   la libertà  e poi    di  reprimerla  . Certe persone     che  non   collegano il  cervello prima  di parlare   in quanto   io non  sto  vietando  niente  a   nessuno o  imponendo  una mia  scelta     ma solo facendoli   notare   poi facciano quello che  vogliono perchè   ogni  uno  di noi    è libero  di  scegliere  o meglio : <<  Di respirare la stessa aria\di un secondino non mi va
perciò ho deciso di rinunciare\ alla mia ora di libertà  ( .....  )  cit  Fabrizio De Andrè >> di     liquidarli  con  un Vaff  o  con questa    canzone   della  colonna  sonora del post    

Ma   al " grido " di  alcune  di  voi   “lo faccio per me stessa” e “decido io cosa fare del mio corpo”  che    sono  o   diventano paladine della chirurgia estetica a  tuttii  costi , della depilazione, delle diete,  tatuaggi  di moda  ,   persing  , ecc o di qualsiasi altra cosa volta a modificare il corpo in nome di un'ideale di bellezza promosso dai media.Ed è proprio per questo che tale imposizione è talmente forte e subdola, perché ci convincono che sia una libera scelta e siamo noi a volerlo.Se ci fosse imposto per legge, ci sarebbe la rivolta e nessuna persona   vorrebbe modificarsi il corpo.Ma se ci bombardano di immagini di donne con determinate sembianze lontane da un corpo “medio” (estremamente sottopeso come andava di moda negli anni ‘90/2000 o con curve maggiorate innaturali come sta andando di moda adesso) ci instillano la convinzione che come siamo non va bene (quindi facendoci diminuire l’autostima e portandoci ad insicurezza), ma che, guarda caso, c’è una soluzione (costosa, ovviamente) che ci renderà magicamente belle (proprio come VOGLIAMO NOI !) ed ecco che siamo disposte a tutto e lo facciamo all’urlo di “lo faccio per me stesso” e “decido io cosa fare del mio corpo”.Tutte quelle che dicono che è una scelta personale, quindi, come mai , e qui  mi riferisco ale  donne  principalmente  ,  il boom del ritocchi alle labbra è arrivato negli ultimi anni quando c’è la moda della bocca a canotto? Perché quasi nessuna se le rifaceva 10/20 anni fa? Come mai 20 anni fa la nostra preoccupazione maggiore era non avere il sedere troppo grosso, mentre adesso è non averlo abbastanza grosso ?  Dov’è la nostra libertà? Ve lo dico io dov’è: è influenzata dalla moda estetica di turno.La storia ci ha insegnato le aberrazioni del  :  1)   busti ed  i  corpetti   da done   in occidente  :, 2)   piede di loto, in oriente i  cina  soprattutto   . Esso  le     deformava  soprattutto  il  secondo    rendendole  incapaci di camminare, e proprio le donne erano poi diventate quelle che si battevano per mantenere quella moda. L’imperatore ha dovuto mettere una legge per impedire la prosecuzione di quella barbarie, ma a sentire le dirette interessate, a loro piaceva, lo volevano, lo consideravano un loro diritto, una libera scelta, si sentivano belle così, coi piedi deformi.Questa è la potenza della persuasione a livello inconscio che i canoni estetici sociali impongono su di noi. No, non siamo liberi .No, non vogliamo veramente modificare il nostro corpo.Nessuna di noi nasce con la convinzione di non piacersi. Avete mai visto dei bambini piccoli guardarsi allo specchio e lamentarsi per il loro aspetto? No, nessuno lo fa  se  non  ha  visto  in tv  e  ora  i  cellulari  e  pc    influencer  e   modelli  imposti .Infatti  La percezione della propria bellezza o bruttezza cresce in noi rapportandoci nella società in cui viviamo, paragonandoci col prossimo e con gli esempi proposti dai media.Ecco  tre    esempi personali      che   riporta la  pagina fb  di    I.have.a.voice 

  1 Sono cresciuta negli anni in cui andava di moda essere praticamente pelle e ossa, ma io ero muscolosa e, nonostante il mio peso fosse al limite del normopeso appena sopra il sottopeso, mi sono sempre considerata grassa, vergognandomi, seguendo diete ferree, nascondendo il mio corpo. Poi sono andata a vivere all’estero, dove le donne erano normopeso e spesso molto più in carne di me: magicamente il mio senso di disagio era sparito, non mi sentivo più grassa, e ovviamente non facevo più la dieta ferrea. Era una mia decisione libera essere a dieta? Evidentemente no, subivo inconsciamente la pressione sociale.2. Ho sempre avuto delle labbra considerate carnose, ben più voluminose della maggioranza delle altre donne. Ho sempre ricevuto complimenti e sono sempre stata felice delle mie labbra. Da qualche anno vedo sempre più spesso bocche grossissime, a volte anche il doppio rispetto alla mia e più di qualche volta mi sono guardata allo specchio pensando se fosse il caso di fare una punturina anche io. Sì, proprio io, quella che scrive post contro i canoni estetici. Poi mi ripiglio sempre e mi rifiuto di modificarle, ma il pensiero viene, proprio perché, più persone seguono una moda, più la pressione sociale diventa talmente forte che ci si sottomette.3. Io detesto la depilazione, mi fa male, è uno spreco di tempo infinito, piuttosto di depilarmi mi chiuderei in casa, ma se esco in gonne o devo avere un rapporto con un uomo, purtroppo cedo al canone estetico e mi depilo, perchè so che se non lo facessi sarei insultata e mi vergognerei.>>

Esistono donne   ed  uomini  che se ne sbattano altamente e fanno quello che vogliono? Sì, certo, ma la verità è che quando si vive all’interno di una società si acquisiscono e si seguono le regole sociali, anche se inconsciamente. Ed  non  farsi  influenzare     cioè non conformarsi  non    semplice . Quindi ogni volta che una donna o un uomo  si fa la chirurgia per assomigliare ad un canone estetico, non cambia solo  la sua  persona  , ma rende la pressione sociale maggiore anche per   gli altri  che   ben presto inizieranno a voler seguire quel canone, via via sempre di più, fino ad essere tutte (o quasi) schiavi dell’ideale di bellezza imposto secondo le varie mode. Quindi no, non solo non modifichiamo il nostro corpo per libera scelta, poiché lo facciamo spinti dalla pressione sociale, ma, nel farlo, rendiamo quella pressione ancora più forte, spingendo a nostra volta anchegli altri   a cadere in questa trappola.Se domani tutti ci svegliassimo felici di come siamo e la smettessimo di spendere centinaia di migliaia di euro per la nostra fantomatica “bellezza”, non solo saremmo tutti molto più felici, ma saremmo anche molto più ricchi non solo economicamente.  Mi  permetto di suggerire   di  nuovo come     fa  ( vedere   il leggi anche    )  un libro per bambini, ma utile anche per i più grandi, contro la   contro la superficialità e gli ideali di bellezza imposti, per far capire che quello che veramente conta nella vita è altro, e insegnare l’amore proprio e il rispetto per gli altri : “Maddy e la ricerca della Bellezza "  . 

 con questo è tutto 

24.4.22

Samantha migliore morta due volte . per gente senza scrupoli e e per il sistema mediatico che ci vuole esteticamente perfetti ed siliconati \ plastificati

E' vero  che  a  volte  sono cinico , anche se  avvicinandomi  ai 50  lo sono sempre  meno  , ma certi  commenti    che leggo sui social  m'indignano  e  mi fanno rabbrividire  . Infatti  

 Quella di Samantha Migliore, la mamma morta durante un intervento estetico fatto in casa, è la storia che nessuno di noi vorrebbe leggere, ma che tutti stiamo leggendo avidamente. Raccoglie in sé tutte le fragilità e i pericoli delle nostre vite. Samantha, cinque figli avuti da due relazioni diverse, qualche anno fa è stata vittima di una relazione tossica. Al canonico appuntamento per chiarire, quello al quale ormai siamo tutte preparate a dire di no, il suo ex si è presentato con un mazzo di fiori e una pistola. Le ha sparato alla testa. Samantha, un proiettile conficcato nel cranio, ha sfiorato la morte e si è salvata. Per miracolo, è proprio il caso di dire. Poi ha incontrato lui, Antonio Bevilacqua, un uomo gentile e affettuoso coi suoi bambini, col quale ha finalmente realizzato il sogno di una famiglia felice. Quel sogno è stato coronato poco tempo fa con una cerimonia di nozze che ha salutato la loro convivenza nella casa di Maranello, come marito e moglie. È tutto molto bello, ha il sapore della favola, appare quasi incredibile. Infatti l'idillio si spezza in pochi attimi. Qualche giorno fa, Samantha ha preso appuntamento con una donna conosciuta sul web con il nome di Pamela Andress, che si è spacciata per esperta di interventi estetici lampo. Samantha voleva migliorare l'aspetto del suo seno e la sedicente estetista - che medico non è e non è mai stata - le aveva detto che bastavano 1200 euro, mai versati, e qualche siringa. L'ha raggiunta in casa dove lei l'aspettava con la famiglia. "Sdràiati". Samantha si è scoperta il seno, lei, che al seguito aveva taniche e vaschette di alluminio per la conservazione dei cibi, ha iniziato le sue strane operazioni. Samantha ha gridato, è accorso il marito, la sedicente estetista gli ha ordinato di portarle acqua e zucchero, e mentre lui soccorreva sua moglie ha preso le sue sporte e le sue improbabili attrezzature e ha infilato la porta. Samantha è morta senza riprendere conoscenza. Ora Pamela Andress è accusata di morte in conseguenza di altro reato, esercizio abusivo della professione e omissione di soccorso. Si è presentata spontaneamente ai carabinieri dopo diverse ore dal suo allontanamento. Questa è la storia. Prima di correre ai giudizi, vi prego solo di tenere in considerazione due cose. C'è una famiglia che soffre per una perdita inammissibile. Il desiderio legittimo di Samantha di migliorare il suo aspetto e la sfortunata modalità scelta non devono autorizzarci a sentenziare 'se l'è cercatata'. Noi tutti, sebbene in modi diversi, possiamo farci abbagliare da persone disoneste o situazioni poco chiare. Tutti possiamo ingenuamente cadere in errore, sottovalutando le conseguenze delle nostre scelte. Siamo fallibili. In questo momento, l'unico comportamento da biasimare è quello di chi deve rispondere delle accuse che le sono state mosse. La famiglia di Samantha ha diritto alla nostra comprensione e al nostro amore. 

A  quanto  detto  dall'ottima  giornalista Angela Marino

aggiungo è vittima del sistema mediatico che ci vuole con i corpi perfetti a tutti i costi . ed siliconati \ plastificate . E se proprio vogliamo cercare colpe è anche del nuovo marito che non ha fatto il passo decisivo cioè portala da un chirurgo estetico vero visto che non è riuscito a convincerla o ha preferito giustamente non cambiarla. Infatti ha ragione riporto integralmente l'articolo intervista su repubblica d'oggi in cui primario di chirurgia plastica dell'Istituto nazionale dei tumori di Roma, Roy de Vita (molto stimato e conosciuto anche nel mondo dello spettacolo, dell'arte, della politica dove annovera molti pazienti) fa una severa analisi e punta l'indice anche contro molti colleghi medici. per : 1) è un artcolo a pagamento ., 2) l'impossibilità di sintetizzare le sue dichiarazioni .











Roma - "Come può una persona di buon senso accettare un trattamento domiciliare per un intervento di aumento del volume del seno che viene fatto non da un medico ma da una persona qualsiasi che fa altro di mestiere?". A 48 ore dalla tragica morte di Samantha Migliore, la 35enne deceduta a casa mentre si

sottoponeva a delle iniezioni per aumentare il volume del seno praticatele da una donna che di mestiere fa l'organizzatrice di eventi, il primario di chirurgia plastica dell'Istituto nazionale dei tumori di Roma, Roy de Vita (molto stimato e conosciuto anche nel mondo dello spettacolo, dell'arte, della politica dove annovera molti pazienti) fa una severa analisi e punta l'indice anche contro molti colleghi medici.

Dottor de Vita, quello che è successo a Modena è una tragica conseguenza di questo sottobosco parallelo della chirurgia estetica che sta prenden
do piede?

"Basandomi su quanto letto, mi sono fatto una mia idea su quello che tecnicamente è potuto accadere. E aspetto che siano le persone autorizzate, dopo l'autopsia, a spiegare. Ma i motivi che hanno portato a questa tragedia sono diversi. Ipotizziamo pure che chi ha proposto alla signora Migliore quel trattamento le abbia detto che in Brasile fanno cosi, che lei quel trattamento lo ha già fatto a tante amiche e che la signora ci sia cascata, non ultimo anche per un prezzo molto allettante. Ma la signora, che poi ha pagato il prezzo piu alto per questa sua superficialità, non è purtroppo la sola colpevole. Ci sono ben altre responsabilità".

Di chi?


"Un concorso di colpa esiste. E mi riferisco a tutti quelli, e sto parlando di medici, che in maniera graduale e progressiva hanno trasformato la chirurgia plastica da specialità medica in attività commerciale. Sui social i chirurghi che si occupano di estetica fanno a gara ad esporre bancarelle con la propria mercanzia fatta di foto pre e post operatorie. Su Tik Tok girano sempre piu numerosi video in cui le procedure di chirurgia vengono banalizzate a sciocchezze. Tutto per accaparrarsi un paziente in più e, diciamo, un euro in più"

Ci va giù duro con i suoi colleghi. E questo che effetti sta producendo?


"Questa deriva ha fatto nascere, come sua espressione più becera, i promoter della chirurgia estetica. Si tratta di soggetti che reclutano pazienti a fronte di provvigioni. Persone che, pur non essendo medici, danno consigli e suggerimenti medici sia sull'intervento chirurgico sia, addirittura, su le protesi da utilizzare. La cosa surreale è che quegli stessi medici che mettono la bancarella si risentono se a fare la pubblicità commerciale siano soggetti commerciali, appunto, e non medici".

Dunque, cè un grosso problema di comunicazione nella medicina?

"La comunicazione ha diversi aspetti ma quella becera è becera comunque, in tutte le sue forme e le sue sfaccettature. Ed è sbagliato pensare che quello che faccio io è giusto e quello che fanno gli altri, no. In regime di democrazia è impossibile, ingiusto e presuntuoso arrogarsi il diritto di stabilire ciò che è bene e cio che è male. Ma è l'etica professionale che dovrebbe innanzitutto imporre a sé stessi il divieto di fare questo tipo di comunicazione. Credo che si è ampiamente passato il punto di non ritorno. La fama di un medico la si costruisce negli anni, oggi come ieri, pazienti soddisfatti e colleghi che ti stimano ti fanno diventare un chirurgo apprezzato e cercato e se non fosse vero quello che dico alcuni miei colleghi bravissimi e stimatissimi che sono totalmemte fuori dai social e non hanno nemmeno un sito web dovrebbero avere smesso da tempo di lavorare. E invece hanno un'agenda ricca e nutrita di pazienti e interventi chirurgici".

Tutta colpa della sirena dei social?


"Sono convinto che la forzatura di utilizzare i social in modo commerciale e non per divulgazone medica o scientifica è una stortura e dalle storture non nascono mai cose buone. Non sto dicendo che i social vadano fermati in qualche modo o regolarizzati per legge, sarebbe stupido solo pensarlo. Quello che sta succedendo si chiama progresso: le cose cambiano, si evolvono e bisogna imparare a conviverci. I social sono parte di questo cambiamentio e sono convinto che possono essere utilizzati in maniera efficace. Ognuno poi fa i conti con la propria etica e si comporta come meglio crede. Ma se la guerra è ad avere un follower in piu e sei costretto ad abdicare all'etica professionale sull'altare del denaro, sei un po' colpevole anche tu del degrado del mondo in cui lavori. E non sono ammesse lamentele".

Cosa vuole dire alle donne e agli uomini che vogliono sottoporsi a questo tipo di intervento? Quali sono i criteri di base a cui non derogare mai?

"E' un appello quello che faccio: sappiate che quello a cui volete sottoporvi è una cosa seria che va affrontata con enorme rispetto e senza facilonerie. C'è di mezzo un'anestesia e l'inserimento di un corpo estraneo. Imparate a diffidare di promesse mirabolanti e di eccessive banalizzazioni. Non si fanno interventi nel retrobottega di un'estetista né in uno studio. Soprattutto, imparate a ricercare il professionista giusto. Ricordare che le fonti di informazione migliore sono i medici e chi di voi non conosce un medico? Faccio una domanda: se doveste sottoporvi a un intervento cardiaco chiedereste consigli al parrucchiere o all'estetista?"

 alla  prossima 




9.12.21

Matrimonio da favola: la Bella e la Bestia sposi in Comune a Vercelli

Credit foto Città di Vercelli/Facebook

E' stato celebrato mercoledì 1° dicembre dal Sindaco Andrea Corsaro una unione civile molto particolare: gli sposi infatti erano vestiti come la celebre coppia della favola targata Disney "La Bella e la Bestia".Si sono sposati in municipio a Vercelli. È tutto vero, anche gli abiti che Gloria Albertino, 39 anni, stilista, e Salvatore Sipione, 34 anni, operaio, hanno indossato per il loro grande giorno. Si sono detti "Sì" davanti al sindaco di Vercelli Andrea Corsaro "Volevamo qualcosa di diverso dal solito per il nostro matrimonio in municipio, non volevamo che fosse soltanto una cerimonia in abiti eleganti" spiega la neo-sposa che è una sarta e modellista e ha cucito da sola gli abiti della coppia e anche la parrucca. Chi la crede una pagliacciata, sbaglia. "Ci sono molti elementi della nostra storia d’amore in questa scelta - dice la coppia -. 'La bella e la Bestia' è il nostro cartone animato preferito". I due sono cosplayer, appassionati dei travestimenti che riproducono fedelmente i personaggi dei film di animazione e insieme hanno partecipato a molti raduni. "Avevo cucito l’abito da Belle e quello della Bestia per un evento che è saltato per la pandemia - spiega Albertino - così abbiamo pensato che sarebbe stato un peccato lasciarlo nell’armadio ed era perfetto per il nostro giorno speciale"


                                  da  https://primavercelli.it/

  Una scelta la loro che come al solito ha scatenato qualche leone da tastiera sui social, ma soprattutto tantissimi gli auguri ai neo sposi, che la loro vita insieme possa essere come una favola.
Alcuni  credono    che  ciò  sia  una pagliacciata, idea opinionabile ,  ma  secondo me    è come carnevale  ed  è fatto   seconda  una loro libera  scelta  ed  nel  rispetto  delle leggi    .Infatti ‹‹ :   Mercoledì si sono detti “Sì” davanti al sindaco di Vercelli Andrea Corsaro: «Una scelta particolare - dice il primo cittadino, con un sorriso - ma è tutto regolare. Abbiamo verificato con i nostri uffici e non c’erano controindicazioni a un matrimonio simile. Le regole impongono che gli sposi siano ben riconoscibili in volto e la Bestia ormai tramutata nel principe Adam rispondeva a tutte le esigenze del protocollo. ››Inoltre    sempre  secondo  l'edizione   torinese   di repubblica.it/ ( qui   l'articolo  completo   ) «Ci sono molti elementi della nostra storia d’amore in questa scelta  - dice la coppia -. "La bella e la Bestia" è il nostro cartone animato preferito», dicono.
I due sono cosplayer, appassionati dei travestimenti che riproducono fedelmente i personaggi dei film di animazione e insieme hanno partecipato a molti dei raduni che richiamano gente da tutto il mondo. «Avevo cucito l’abito da Belle e quello della Bestia per un evento che è saltato per la pandemia - spiega Gloria - così abbiamo pensato che sarebbe stato un peccato lasciarlo nell’armadio ed era perfetto per il nostro giorno speciale ».Tale scelta è stata accettata dalle famiglie dei due sposi conoscono bene la loro passione e nessuno si è stupito troppo per la loro scelta. «Soltanto mia suocera mi ha detto: cara, ma non avrai freddo con un abito così scollato? In effetti aveva ragione». Anche la data invernale, però, non è stata scelta a caso. «Ci siamo fidanzati il 1° novembre di tre anni fa. Volevamo che il nostro giorno fosse il primo di un mese invernale perché anche La Bella e la Bestia è ambientato in inverno in un periodo non troppo distante da Natale».

Tutto torna per realizzare il matrimonio da cosplayer perfetto. Del resto anche la proposta di matrimonio aveva un legame con la passione che lega i due sposi: «Mi ha chiesto di sposarlo sulla panchina della piazza di Vercelli dove, anni fa, abbiamo partecipato al nostro primo evento cosplay a Vercelli», dice Gloria.




10.10.21

Tattoo Expo Roma, una tatuatrice: "Perché ho detto no a un tatuaggio sulla faccia di un ragazzino" e Tatuaggi, è boom per riemergere dalla pandemia. Nonne e nipoti unite dai tattoo

 Viaggio tra gli stand dell'International Tattoo Roma in corso nella capitale fino al 10 ottobre. Il business dei tatuaggi nel corso degli ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale, ma i tatuatori non sempre sono disposti ad accontentare qualsiasi richiesta dei loro ciascuno  di  loro  ha  una  sua  etica  .



 racconta Gloria  la  tatuatrice   in questione  (  foto a destra    estrapolata  dal  video   riportato sotto    )  :   << Una volta ho rifiutato di tatuare un ragazzo molto giovane sul viso, spiegandogli che secondo me non era il caso, che ci sarebbe dovuto arrivare col tempo">> 

 Inoltre   << Un tatuaggio è un vero e proprio scambio tra chi offre la propria arte e chi mette a disposizione un pezzo di pelle >>, continua l'artista.   E poi << Ogni tatuaggio rappresenta ogni mia esperienza, nessuno dei disegni incisi sulla mia pelle è fatto solo per il gusto di farmelo fare>> dice Pierpaolo, un ospite della rassegna nello spazio di un tatuatore. << Come professionista tatuatore invito i miei clienti a evitare di tatuarsi il nome di una persona che in quel momento è a lei cara ma che poi in futuro potrebbe non esserlo più>>, afferma Stefano, anche lui all'opera nel corso della rassegna. Ed  ha ragione   perchè toglierselo poi  è un casino   perchè  se   poi quella  persona non l'ami più  , o  hai rotto , ecc  ti rimane il " marchio a  vita  e  il rimorso   ed  il  rimpianto   non  ti lascia  più  . Per me una schiena  ed   anche le altre parti del corpo (  corsivo mio ) è come una tela", spiega  sempre  l'artista.  I pareri  per  le motivazioni sul  perchè la  gente  si  fa  i tatuaggi    sono  diversi  "Prima forse tra le persone c'era più consapevolezza riguardo la motivazione che le spingeva a farsi fare un tatuaggio. Oggi molti si tatuano solo per puro estetismo", dice Valentina, un'altra tatuatrice.
Infatti    Non ci sono più limiti di età e sono le donne a guidare l'impennata di un settore che dal 2012 a oggi è aumentato del 376%. "Subito dopo il lockdown ---- dice a repubblica del 06 OTTOBRE 2021  Alessandro Bonacorsi, conosciuto come Alle Tattoo ---  siamo stati presi d'assalto dai clienti. C'era voglia di imprimersi sulla pelle un simbolo di rinascita". la richiesta è tanta e subito dopo il lockdown è aumentata. Fra i miei clienti, c'è chi si è tatuato nomi di parenti morti per il Covid, le iniziali di fidanzati conosciuti online, la data del vaccino o anche mascherine. Ogni momento della pandemia è stato impresso sul corpo come fosse un album di fotografie". Bonacorsi, cIn Italia, secondo gli ultimi dati di Unioncamere aggiornati al 30 giugno 2021, ci sono 6324 attività di tatuaggi e piercing. Nel 2012 erano 1328, il che si traduce con una crescita vertiginosa del 376%. La regione che ne ha di più è la Lombardia, con 1374 negozi, segue il Lazio, con 677, terza la Toscana, con 573. Ultima in classifica la Valle D'Aosta, che ne conta 14.lasse '75, ha iniziato a tatuare da adolescente. "A 13 anni mia madre, una disegnatrice della Panini, mi ha portato a Londra e lì per la prima volta sono entrato in un negozio di tattoo. Il rumore della macchinetta mi ha catturato". Da allora Bonacorsi, che su Instagram ha più di 370mila follower, ha girato il mondo per convention aggiudicandosi diversi premi, nel suo studio a Modena riceve una clientela internazionale e sta lavorando al progetto del MAT75, il museo del tatuaggio "più grande del mondo" che nascerà a Limidi di Soliera (provincia di Modena) entro l'anno. "Quando ho iniziato io questo lavoro non era considerato una professione, adesso è diventato quasi normale avere un amico tatuatore". Secondo  alcune statistiche   In Italia, secondo gli ultimi dati di Unioncamere aggiornati al 30 giugno 2021, ci sono 6324 attività di tatuaggi e piercing. Nel 2012 erano 1328, il che si traduce con una crescita vertiginosa del 376%. La regione che ne ha di più è la Lombardia, con 1374 negozi, segue il Lazio, con 677, terza la Toscana, con 573. Ultima in classifica la Valle D'Aosta, che ne conta 14.
Quello che inoltre   stupisce  è  che   stanno aumentando   i laboratori di  Tattoo     aperti da  donne  . Infatti sempre  secondo  repubblica  del  6.10.2021



"E pensare che solo 9 anni fa era tutta un'altra storia". A parlare è Anna Neudecker, in arte La Bigotta ( ne  trovate    qui  nel post  due  tatuaggi ) 
 nome scelto perché - come spiega ridendo - "sono tutt'altro che una bigotta". Nata in Germania, cresciuta a Roma, un passato da restauratrice, a 30 anni il marito le regala una macchinetta da tatuaggio che lei inizialmente guarda con sospetto. Un anno più tardi, con l'aiuto di un tutorial, ci si cimenta e scopre il suo talento. Inizia a cercare lavoro in alcuni studi romani, ma i titolari - tutti maschi - le chiedono "Vuoi un posto come segretaria, non come artista, vero?". Fra i tanti no, le parole di un tatuatore sono un'epifania: inventa qualcosa di nuovo, perché il mercato è saturo. Si concentra sul surrealismo e sull'arte vittoriana e da lì nasce il suo stile: in bianco e nero, onirico, straniante, vintage.
"Trovai uno studio a Roma dove pian piano ho iniziato a proporre le mie nuove illustrazioni, come le donna-nuvola e la donna-rosa, e proprio in quel momento ho aperto la pagina Instagram. In 5, 6 mesi ero piuttosto conosciuta. Poi mi sono trasferita a Milano per il lavoro di mio marito e la mia carriera è esplosa". Neudecker ha aperto a Milano Casa Bigotta e dà lavoro ad altre due donne. La pandemia non ha rallentato la sua attività: "Appena abbiamo riaperto dopo il lockdown siamo state sommerse di richieste. Le persone hanno avuto tempo evidentemente di riflettere, di pensare a cosa imprimersi sul corpo. C'era molta voglia di rinascita. C'è un tatuaggio che da 9 anni ripeto uguale: la tuffatrice, che simboleggia appunto un cambiamento nella vita. L'avrò tatuata almeno duemila volte. Siamo un esercito di donne-tuffatrice"


25.12.19

Un VEGANO, un CELIACO, un AMBIENTALISTA, un ASTEMIO, un ATEO e un GENDER...

Preferenza Blog « Kaizen Mental Training LK61
Mi  era preposto   uno stacco    dalla  guida    su come sopravvivere  alle feste   del natale   ,  ma  vedendo    il video riportato qui  sotto   ,  ho  cambiato idea  .  Esso   è   una bellissima satira , a monde e fondamentalismi ,  tanto  da  costituire    un extra    alla  guida  del   2019  . Infatti



 un  conto sono :  la  salute   (  caso del celiaco  e  astemio ) , le  scelte  di vita condivisibili o meno (  vegano  , bisex o  come  si usa  ora  gender  fluid  ,  buddista, ambientalista  ) .  Un altro conto le mode \ le  tendenze prese  in  modo acritico    ed  i  fondamentalismi .  è  questo  che  critico  con questo  video  , i  fondamentalismi , l'incapacità  di fare    buon viso  a cattivo  gioco  insomma  d'adattarsi   ed  imporre  le  proprie  mode  o scelte  di vita  agli altri o  costringere ad  adeguarti  tu  alle loro  .  Infatti   per fare l'esempio   più marcato i veri  buddisti   ,  quelli consapevoli  ,  non  quelli  modaioli   non sanno   che  il buddismo  e  amore  e rispetto   oltre  che accettazione   di un altra  cultura  non imporre la  loro     esempio (  scusate  se    in inglese  ma non ho trovato quello italiano  )   è  questo  pezzo  dei  simpson  in cui Lisa  la protagonista  diventa  buddista 




  buon natale        di  qualunque   moda  \  tendenza   o scelta  di vita   voi  siate

25.8.18

quando il tatuarsi non era moda ed aveva un suo perchè vero il Il padre del tatuaggio in Italia Gian Maurizio Fercioni







sulla pagina fb di www.vice.com/it ho sentito questa storia interessantissima storiache mi fa capire la differenza fra chi si fa un tatuaggio perchè lo sente e lo ritiene ( perchè effettivamente lo è ancora se ci pensiamo bene ) e chi invece lo fa per moda ed mologazione ( cioè perchè lo hanno tutti\e ) o per imitare i suoi beniamino cinematografico , musicale , televisivo, ecc
Sembrerò   vecchio  \ antiquato   ma    concordo  con lui quando  dice  : << "Tatuarsi la faccia sembra una roba molto da duri e invece per me è una roba un po' da cretini." >>  e  cndivido la  sua  filosofia   (  vedi  primo ulrl  sopra  ) 

ecco  l'intervista  \  testimonianza rilasciata  a  Vice



Abbiamo incontrato Gian Maurizio Fercioni, il padre del tatuaggio in Italia, per farci raccontare com'era tatuare quando nessuno lo faceva.

11.6.18

la doppia medaglia della cultura food il caso della pasta filindeu e di Paola Abraini . preservare \ manmtere viva la tradizione mna allo stesso farla diventare moda standardizzandola

Sardegna.Simbolo incontrastato di sole, mare, divertimento e vacanze estive. Ma la  Sardegna non è solo coste dorate e mari incantati, meta di turisti festanti e vip dal soldo facile.  Infatti  come  dico   d'anni    qui su  queste  pagine  ed  a  voce   ad  amici\che   social  \ telematici (   quelli  che  un  tempo .  scusatemi per  la nostalgia  ma  in questi giorni lo  sono particolarmente 😞😟 ,  non troppo  lontano ma  lontano tecnologicamernte    si  chiamavano amici  di carta&penna )     del continente  , ehm ,  della penisola  ,   che  essa  è anche  quella dei  paesi arroccati ,  a  rischio  spopolamento   o ripopolamento   stranieri    del nord  europa  , dove si respira ancora un’atmosfera antica, raccolta, familiare, e dove le abitudini secolari vengono conservate e tramandante con orgoglio e sapienza.
su filindeuCosì è Nuoro, ed  tutte le  zone  dell'interno (  ma non solo  )  e così sono i gesti di Paola Abraini che, come raccontato all’inviato della BBC, Eliot Stein.
Paola, come dicono in paese e come riporta questo articolo ( da  cui  ho preso  la  foto  chge  trovate a destra   ovvero il risultato finale dei  filindeu ) dal sito www.dissapore.com/ si è stancata, infastidita del clamore improvviso nato attorno a questa rocetta, trasformata da ristoro per pellegrini a nuovo caso di “Instagram food”, il cibo alla moda che i food blogger ostentano sul social network delle immagini.Ora che  tale  pasta ed  il cammino  religioso  ad essa legata  sia diventato un rito paganizzato e amato dai turisti non è per forza negativo, anzi, ha aiutato a preservare una tradizione religiosa dall’oblio, dall’abbandono.   << Un  >>   -- come dice   quest'altro articolo  di dissapore.com  --   << Con l’aiuto dell’Arca del Gusto di Slow Food, >> e  con la  rete   che  ne  ha  riprodotto le  fasi della lavorazione    



 << che ha inserito i su filindeu tra i 4000 piatti o ingredienti a rischio di estinzione, perché, come scrive il giornalista Simran Sethi, “ciò che non mangiamo sparisce”, e ormai tre quarti del cibo mondiale proviene da appena 12 piante e 5 specie animali.Un rischio elevato per i filindeu che potrebbero scomparire inghiottiti dall’indifferenza e dalla complessità della preparazione che richiede anni di pratica per essere padroneggiata.  >> Infatti  

dal  corriere  della  sera https://www.corriere.it/cronache/16_ottobre_26/
 [...  ] Nessun laboratorio, il filindeu è fatto soltanto in casa, sul tavolo di cucina. Paola Abraini, 62 anni, lavora e parla: «Avevo 16 anni ed ero fidanzata fresca di Antonio — il marito è lì che conferma con un cenno —, mia suocera Rosaria mi voleva bene: “Guarda come si fa”. Ho imparato subito e non ho mai smesso». Su (il) filindeu si preparava due volte l’anno per la festa grande di Nuoro, San Francesco di Lula. A ottobre, ma soprattutto a maggio per la novena e il pellegrinaggio, legato a riti e leggende. Prima fra tutte quella sul santuario, fatto costruire nell’Ottocento a 34 chilometri da Nuoro per «grazia ricevuta» da un bandito assolto in tribunale da un delitto. Da allora migliaia di persone percorrono a piedi la strada da Nuoro al santuario e la festa va avanti per nove giorni, fra preghiere, balli tradizionali e fiumi di vino rosso. Si comprano e vendono greggi e cavalli, si combinano matrimoni, si mostra l’abilità nel gioco della morra e atti processuali hanno rivelato che qualche rapimento è stato là organizzato e di qualche altro si è pagato il riscatto. E si raccontano storie come quella di una nuora, che appena dopo il matrimonio rifiutò di preparare il filindeu con la suocera. Al ritorno dalla festa di San Francesco cadde da cavallo e precipitò in un dirupo che da allora si chiama — così è anche oggi — «il precipizio della sposa». [... ]
 ed  è quello che   ho provato   a  farlo   anch'io    , anhc e se  parzialmente   , visto  la  marea ,  come potete  vedere  anche   dalle  foto ,  di  gente  presente  a  questa  sua  dimostrazione pubbblica      tenuta   il  9 maggio  alla  due giondi  Stazzi e Cussogghj   (  trovate  qui   il mio  reportage   fotografico   )  


L'immagine può contenere: 2 persone, persone sedute, tabella, spazio al chiuso e cibo


L'immagine può contenere: una o più persone

   con questo  è tutto alla prossima storia

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...