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Visualizzazione dei post con l'etichetta burocrazia

peripezie in autobus di una donna al 8 mese di Ester Castano

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Ottavo mese di gravidanza da un paio di giorni. Scelgo di prendere la 92 (è un autobus, per chi non fosse di Milano) per andare a fare una visita medica invece della macchina. Nonostante tutto (ovvero: * affollamento nelle ore di punta * poche volte trovo posto seduta e aspetta e spera che la gente si alzi * gli anziani che se sono seduta - ho una pancia relativamente piccola, lasciamogli il beneficio del dubbio - mi guardano male * la gente viaggia senza mascherina anche se obbligatoria (ieri un tizio mi ha starnutito e tossito in faccia) * gli autobus vetusti quanto l’asfalto della circonvalla che qui lo dico qui lo nego se non partorisci tra una frenata e una buca dissestata puoi ritenerti fortunata * il biglietto del bus costa 2 euro anche per poche fermate, anche per una; il parcheggio - col benessere di arrivarci con l’aria condizionata - costa 2 euro. La spesa è uguale, ma l’ambiente ringrazia. E io all’ambiente ci tengo Nonostante tutto, dicevo, in città scelgo di muovermi con

Goito, dalle mucche alle vasche di storioni: le sfide vinte della fattoria Naviglio., Vino sottozero, la cantina è nell'igloo.,L'unico hangar dove osavano i dirigibili

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Il caviale del Mincio è l'oro nero d'Italia Valerio Lo Muzio Centomila storioni e 15 tonnellate annue di produzione: terzo posto mondiale. Principali clienti: estremo Oriente e Russia. Reportage da Bovolone, nel cuore del Veneto  Infatti   secondo   https://www.ilgiorno.it/mantova/economia/goito-caviale-storioni-1.4715079   e  https://www.jamesmagazine.it/food/cru-caviar-nero-italiano/  Il  caviale più pregiato  non viene dal Caspio o dalle steppe russe. L’oro nero’ si produce nel cuore della  pianura lombarda. Dallo storione del  Volga  allo  storione del Mincio,  si potrebbe dire, parlando della sfida lanciata ormai alcuni anni fa dall’ azienda agricola Naviglio, di Maglio di Goito  nel Mantovano .  Un’ennesima eccellenza produttiva , che può vantare persino  clienti dalla Russia ------ Duecento bottiglie conservate a duemila metri: uno studio promosso in Val Camonica vuole verificare come il clima di alta montagna influenzi l'affinamento dei sapori di Chiara Nardinocchi

strano che i nogreenpass protestino giudicandolo come dittatura ma non protestano contro quest'altra quella dello spid

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   oltre  a lamentarsi  spesso ipocritamente, come  fa  notare  il video sotto  ,  per  la mancanza  di privacy ed  libertà  non  protestano  è  no si lamentano  pe r una  ben  più grave   e   chi penalizza   ,   chi ha   problem   con l'informatica   ed il digitale  . Infatti   su FQ( il fatto quotidiano  d'oggi )  leggo    quindi  meditate  gente   meditate  prima  di manifestare   e   di prendere  posizioni  

non tutti che hanno fatto il green pass falso sono imbeccilli e no green pass

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  sul    gruppo    fb   :  adotta   anche tu  un analfabeta   funzionale   gruppo   che  fa   le pulci  agli analfabeti   funzionali  o ai  creduloni  acritici   , ho  trovato     questo post    di   Francesco Brizzi 2 h h t S p c o m n s   o r a e d h    ·  Amico dei segreti dell'internet, cacciatore dei misteri di potenti organizzazioni, detective degli intrighi internazionali..... hai comprato alla modica cifra di 400 euro un greenpass tarocco dal primo canale telegram che te lo proponeva ? È dura, lo so .... ti credevi V per Vendetta ed invece ti scopri Furio che telefona all'Aci. Mi raccomando... ora prodigati in mille consulenze legali da parte di sedicenti avvocati che ti diranno quanto è incostituzionale tutto questo... tanto siamo sempre a tempo a trovare un'alchimista sul deep web che ti trasforma le grondaie di rame in oro!   e questa interessante  discussione   Sandra Basilischi Ma bravi, prima si fanno fregare 300 euro, poi si ritroveranno finanziamenti a gogò

Il calvario di Daniela, morta a 37 anni e con tre tumori dopo aver chiesto senza ottenerlo il suicidio assistito

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  lo  so ci  sarebbero  cose  più allegre  di cui parlare   e  polemizzare 🤣😁  . Ma  : << È inaccettabile che chi è nelle condizioni di Daniela sia costretta a un simile calvario. I malati non possono aspettare i tempi della burocrazia  >> L’Associazione Luca Coscioni . Infatti    secondo    https://www.fanpage.it  , Daniela37enne foggiana malata di tumore al  :  pacreas, al fegato e al sistema neuroendocrino, aveva chiesto di poter ricorrere al suicidio assistito ma è morta prima di un pronunciamento del Tribunale di Roma Aveva un tumore al sistema neuroendocrino, al pancreas e al fegato Daniela, 37enne foggiana residente a Roma che, alla luce delle sue condizioni di salute e di una malattia ormai allo stato terminale, aveva scelto di morire per porre fine alle sue sofferenze.  Purtroppo, però, non ha fatto in tempo a esaudire il suo desiderio perché si è spenta lo scorso 5 giugno, poche settimane prima che il Tribunale di Roma potesse esprimersi sulla sua richiesta di r

come nei romanzi dI Saramago La donna è morta da un anno, ma per il Comune di Castelsardo è ancora viva

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 Questi  errori   , di cui  trovate  sotto  , uno  degli ultimi  ,  in realtà  bisognerebbe  chiamarli paradossi  burocratici   sono   "l'applicazione  "  de  Le intermittenze della morte    romanzo di José Saramago ( 1922-2010 )  scritto a Lisbona nel 2005.  [....] Il libro, come afferma l'autore, non è una riflessione filosofica sulla vita e neanche una “meditazione metafisica” sulla morte. È una situazione assurda espressa con un tono ironico e sarcastico, possibile grazie all'abilità dello scrittore, che dà giudizi severi sulla politica, sulla Chiesa e anche sull'uomo contemporaneo che, nonostante il suo trionfo sulla natura, senza la presenza della morte, riscopre tutta la sua fragilità. L'autore chiede di sospendere per un attimo il comune senso di realtà, inserire un aspetto nuovo, impossibile, assurdo e semplicemente di credervi. Tutto prenderà così senso e ogni cosa sarà perfettamente coerente e ovvia. Ci offre un panorama dove ci sono personaggi

“paradossi italiani si vuole fare una statua a Gigi Riva ma una legge fascista ancora vigente lo impedisce

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appoggio in pieno tale iniziativa : da sardo , da refrattario e libertario , oltre che da sportivo ( passivo per per pigrizia e motivi di salute ) soprattutto dopo questa intervista : << Non essendo sardo ho deciso di diventarlo. Per la vita”. Luca Telese intervista Gigi Riva >> uno di quei " continentali " che venuti in Sardegna l'hanno amata e fatta grande , oltre a rispettarla.   Pietro Porcella è uno dei tanti italiani all’estero, abita in un Comune della Florida non lontano da Miami, fa il giornalista e il professore di italiano. Fu il primo a lanciare l’idea di una statua gigante a Gigi Riva nel 2015 con un articolo che uscì sulla sua rubrica (molto letta) che appare sul quotidiano di New York “America Oggi”. Era la vigilia dell’apertura della piazza Manlio Scopigno, a Cagliari, davanti all’Amsicora. Poi quell’idea, che sembrava impossibile e irrealizzabile, grazie alla testardaggine di Pietro divenne il proget

L'ARTE DELLA SUPERCAZZOLA e IN MEMORIA DI FABRIZIO GIGLI, LO SCRITTORE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE di ©Emiliano Morrone

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Funzionava come segue. Il dirigente chiedeva della procedura alla segretaria, la quale domandava a noi estranei, che a parte le giravamo la risposta, in maniera che gliela ponesse alla firma e poi ce la mandasse. Andò avanti così, credo per alcune settimane.  Con Gigi eravamo i creativi della situazione, ridevamo di questo circuito maldestro e ci promettevamo, un giorno, di raccontarlo in qualche modo. Tutto vero. Non posso qui svelare ulteriori dettagli del gioco, che indica un’alterazione del sistema, nella fattispecie corretta da perfetti esterni. Qui non mi soffermo sul moto imprevedibile degli elettroni. Tuttavia in qualsiasi meccanismo naturale esistono variabili che smentiscono le leggi di ogni scienza, eppure concorrono alla regolarità dei fenomeni.  Aggiungo che non ci guadagnavamo alcunché, ci piaceva soltanto constatare che lì c’era un certo caos permanente, uno squilibrio che potevamo risolvere a vantaggio della collettività. Ne avevamo i mezzi e le competenze. E non commet