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ferite che si riaprono ( dalla mia smemo 2008 )

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IL passato -- spesso--  è un luogo doloroso  popolato da speranze deluse,amori  mancati  , due di  picche  non veritieri  o cioè forzati  e non spontanei,ideali traditi  e sogni infranti  che si vorrebbero seppellire per  sempre o portare con se  o  gettare  via . Ma  a volte per  risvegliare quei demoni basta  una cartolina, arivata  chi sa  se per  colpa dele poste iItaliane Usa  di  una  ex Cdv   ( Samantha Cea  )  in viaggio di nozze negli Usa dopo  3  anni ( non sto esagerando   anche  lei   era rimasta costernata    tanto da rispondermi via a email  : <<(...)  spedita 3 anni fa ora è arrivata? oddiooooo   >> )      . Mi sa  tanto  che  dovrei  rileggere  Pascoli  come suggerisce  questo bellissimo articolo   di Daniela Tuscano   sulla  rivista telematica   mentecritica   del  31 dicembre  2007 oltre  a  ricomprarmi --  visto che  il cd ascoltato  in  versione pirata   Omaggio alle occasioni perdute  di Bollani  è una registrazione  mal riuscita  ---  i    dal  6 giug

Senza titolo 350

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Dopo  questo  post   in cui citavo Aldous Huxley e la  sua  opera  principale " Le porte della percezione ( The Doors of Perception ) del 1954 , mi sono arrivate  email  in cui  mi  sidice  : <<  che invito i  giovanio all'usop dele droghe  , che alimento la  cultura dello sballo , ecc  >>. Ora   la  risposta  a queste  domande  è contenuta  nelle  faq  ( trovate  gli url nel mio profilo    )  e quindi  l'email  che  ricevo in merito vengono cestinate . Ma a  stavolta  nonnriesco  a passare  oltre queste accuse  \  critiche  aprioristiche   e  decontestualizzate  o peggio ancora  da  gente  che  magari  ha  trovato  questo post  cercando i Doors o   l'opera  di A.h e non ha letto prima di chiedermi oo peggio lanciarmi tali  accuse    le  FAQ   del nostro blog  . Ma  sia per  questi  che non meriterebbero   che l'indifferenza  dantesca  : << Non ragioniam di lor, ma guarda e passa . ( Inferno Canto.III verso.51)  >> quest'argomento sia 

crisi d'identita'

E' scioccante scoprire   chi si è  .... ma  è  impossibile spiegarlo  ....la realtà va interpretata a proprio uso e  consumo  . Ma prima bisogna scoprire  cosa s'intende per realtà  .

riflessioni notturne [ dopo il lungo inverno ]

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Artista: Modena City Ramblers Album: Dopo Il Lungo Inverno (Prologo) Dopo il lungo inverno la terra rinasce il sole scalda il grande albero Scaccia gli spettri e il gelo alle radici è calore, è risveglio, è un giorno di primavera... Decido ,per riuscire a leggere senza sbadigliare e addormentarmi il  ( per fortuna era l'ultimo dei tre atti  ) del “ mattone “ rose caduche   opera teatrale di Giovanni Verga , di mettere in sottofondo il cd joy di Giovanni Allevi , cd che avevo comprato ( ma che poi mi sono tenuto visto che l'aveva gia masterizzato ) per  quella ragazza  a cui quest'anno  avevo regalato  quello  che  io m chiamo ironicamente  "  la Valentina " ovvero un regalinioo \ pensierino per san valentino IL cd era intenso , bellissimo , tanto che rapito da una musica soave sono riuscito a leggere senza sonnecchiare una cosa cosi soporifera . Mi è piaciuto cosi tanto che una volta finito , l'ho rimesso dall'inizio e mi sono -- a volte lo faccio per

anche le piccoile cose di distraggono dai grandi problemi

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Una  foto  priam del " lavaggio per errore  "   della macchina  digitale 

Che imbranati quelli della C.I.A.!

Alzi la mano chi alla parola, anzi alla sigla, C.I.A. non visualizza immediatamente marcantoni agilissimi in abito scuro e auricolare, capaci di intercettare, subodorare, individuare, capire prima di tutti e meglio di tutti l’ennesima minaccia alla sicurezza nazionale del loro paese. Film come SPY GAME (con due agenti della C.I.A. del calibro di Robert Redford e Brad Pitt), serie televisive come ALIAS (con un’agente praticamente miracolosa come Jennifer Gardner) ci hanno dato un’immagine delle spie della C.I.A. assolutamente romantica, eroica, superiore alle capacità del comune essere umano. Entrano in un bar affollato e immediatamente, con una sola ampia occhiata individuano il nemico, lo isolano, lo rendono inoffensivo. Il cinema americano dal dopoguerra in poi ha svolto un’attività di propaganda a livello mondiale che si può riassumere in una sola, romanissima frase: “ L’Americani so’ forti!” . L’abbiamo pensato tutti, alcuni continueranno a pensarlo per sempre. Ma certo l’apertura