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Visualizzazione dei post con l'etichetta bulimia

Dieta dopo le feste? Una mia riflessione in merito di Ctristian porcino alias filosofo impertinente

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Filosofo imertinente alias Cristian Porcino ha ragione . è' per questo che quest'anno non ho fatto per il nostro  blog ( ed le    appendici social ) la classica guida divsopravvivenza alle festività natalizie  che  ho tenuto per  ben  4\5  anni  . In particolare quella sulle diete pre o post natale o su come evitare le abbuffate . Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Filosofo Impertinente (Cristian A. Porcino Ferrara) (@filosofo_impertinente)

Sara Dossena risponde ai leoni da tastiera: ''Sono un'atleta, più rispetto per chi soffre davvero di anoressia''

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Non mi stancherò mai   di ripetere   ( e  di ripetere    a me stesso visto che spasso   ci cado   anch'io anche    se  non a  livello degli h aters  odiatori\leoni  da tastiera  )  che le parole  sono  importanti La campionessa pubblica sui social un selfie scattato in palestra e partono i commenti sul suo fisico. "Lo so che sono magra, sono una maratoneta, non una quattrocentista: macino chilometri tutti i giorni e mangio sano. È il mio lavoro. Ma darmi dell'anoressica offende chi combatte tutti i giorni con i fantasmi dei disturbi alimentari". Sara Dossena   da  repubblica  online                                  di AGNESE ANANASSO USARE parole senza saperne il significato, colpire alla cieca in modo crudele. Usando i profili social di personaggi pubblici per esprimere la propria rabbia e superficialità. Stavolta a essere vittima di questi 'leoni da tastiera', anche se della vittima non ha proprio nulla, è  Sara Dossena , classe 1984, campio

«Così ho vinto la lotta contro l’anoressia» Erica Grazioli, 32enne di Magherno, nel suo libro “Cioccolato e cannella” ha messo nero su bianco la sua lunga lotta (vinta) contro la malattia

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. da http://laprovinciapavese.gelocal.it/tempo-libero /   del 18 marzo 2017 . https://www.ibs.it / VOGHERA. A vederla adesso, il sorriso generoso e la voce squillante, non indovinereste mai cosa si nasconde nel passato di Erica Grazioli, trentaduenne di Magherno che alla libreria Ticinum di Voghera ha presentato il suo romanzo autobiografico “Cioccolato e cannella”. Nel libro edito da Selecta  (  copertina a destra  ) , Erica ha messo nero su bianco la sua lunga lotta contro una malattia insidiosa, di cui si parla raramente e spesso senza capirla appieno: l’anoressia. Per quasi sette anni ha combattuto per riuscire a sconfiggerla, e una volta uscita dal tunnel ha deciso di trasformare la sua esperienza in qualcosa che potesse essere d’aiuto a tante altre ragazze come lei, che ogni giorno cercano di vincere la battaglia contro il proprio corpo.  Erica, come ci si ammala di anoressia? «Per ognuna è diverso, non è vero quello che si dice che per lo più diventano

LA CULTURA DEL CORPO CHE AFFAMA L'ANIMA

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ho appena  terminato il primo post -prima puntata  della guida   di sopravvivenza  e  anti spreco   a natale   che   mi  ritornato alla mente  un articolo  di televideorai ora   http://www.rainews.it/    sui  nuovi problemi del cibo .  va bene  la cultura del proprio corpo  , ma  senza  esagerare  e  sfociare nel fanatismo che  è alla base  di questi problemi     Sono più di 2 milioni i giovani che in  Italia soffrono di disturbi del compor amento alimentare. Obesità, bulimia,   anoressia, ma anche nuove forme di disturbo come la "bigoressia" (ossessione del corpo muscoloso), o l"ortoressia"   (l'ossessione del cibo sano).  Dati che emergono dal convegno nazionale del Sima,Società italiana di medici- na dell'adolescenza. Numeri sottostima ti, che si manifestano per il 40% dei   casi tra i 15 e i 19 anni,a volte anche  tra gli 8 e i 12. Nel 90% dei casi, comunque, prima dei 25 anni. La cosa più  preoccupante è che i giovani non riconoscono il disturb

il lungo volo di una farfala che non vuole diventare crisalide . la storia di Iris un caso di Mtf

poichè  due  poarole sono trpppe  e una è troppo  lascio che a raccontare  la stroia  de post d'oggi sia lo  stesso   la stessa  protagonista  sia  attraverso  il video e  la dicitura  riportato in questo post  Iside, il bruco diventa farfalla", racconta la storia di Iside, giovane transessuale MtF e del suo percorso per diventare veramente ciò che è sempre stata: una donna. Dalla realtà incementata di pregiudizio di un piccolo borgo rurale, alle aule spesso troppo grandi, dell'università. Il lungo volo di una farfalla che non vuole rimanere crisalide. per chi volesse approfondire l'argomento   http://it.wikipedia.org/wiki/MtF http://it.wikipedia.org/wiki/Portale:LGBT

La mia storia - Fall to pieces (and rise again?!) - 1

Tratto dal mio blog Anoressia: after dark Ci sono cose della vita che pensi non potranno mai accaderti. Le vedi in TV, le leggi sui giornali, ne senti parlare, ma sono così distanti che non ti sembrano davvero reali. Poi un giorno apri gli occhi e ti accorgi che, invece, sono vere. E che stanno succedendo proprio a te. Fino ai 14 – 15 anni ho avuto una vita tutto sommato “normale”. Ero una ragazzina brava a scuola, ubbidiente, ordinata, carina… una ragazzina normale. Eppure, ad un certo punto, è successo. Cosa, esattamente? Neanch’io saprei dirlo. Ma è successo. Avrei potuto avere tutto, tutto quello che una ragazza normale potrebbe avere, ma non era abbastanza. O, forse, era troppo. Un giorno mi sono guardata allo specchio e non ho visto quel che avrei voluto vedere. Il riflesso che mi rimandava non era quello che avrei voluto che fosse. Non mi piaceva. Non volevo essere quella me stessa. Volevo essere un’altra me stessa. Non mi piaceva quel riflesso. Mi faceva schifo. Se avessi potut

La mia storia - Fall to pieces (and rise again?!)

Tratto dal mio blog - Anoressia: after dark Ci sono cose della vita che pensi non potranno mai accaderti. Le vedi in TV, le leggi sui giornali, ne senti parlare, ma sono così distanti che non ti sembrano davvero reali. Poi un giorno apri gli occhi e ti accorgi che, invece, sono vere. E che stanno succedendo proprio a te. Fino ai 14 – 15 anni ho avuto una vita tutto sommato “normale”. Ero una ragazzina brava a scuola, ubbidiente, ordinata, carina… una ragazzina normale. Eppure, ad un certo punto, è successo. Cosa, esattamente? Neanch’io saprei dirlo. Ma è successo. Avrei potuto avere tutto, tutto quello che una ragazza normale potrebbe avere, ma non era abbastanza. O, forse, era troppo. Un giorno mi sono guardata allo specchio e non ho visto quel che avrei voluto vedere. Il riflesso che mi rimandava non era quello che avrei voluto che fosse. Non mi piaceva. Non volevo essere quella me stessa. Volevo essere un’altra me stessa. Non mi piaceva quel riflesso. Mi faceva schifo. Se avessi pot