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Visualizzazione dei post con l'etichetta haters

Devi fare la fine di quella di Vigonovo". Quella di Vigonovo è, ovviamente, la povera Giulia Cecchettin, ossia la vittima di un recente fatto di cronaca che avrebbe dovuto smuovere le coscienze di tutti ma evidentemente non è stato così.

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ecco perchè il caso di Giulia C è un caso particolare . infatti ha ragione il mio     contatto  Guido Esposito   che     ha commebntato : << In questo caso tocca al figlio educare il padre, cominciando col dirgli: "Papà, sei una merd@!">> Maria Patanè   10 h   ·  Devi fare la fine di quella di Vigonovo". Quella di Vigonovo è, ovviamente, la povera Giulia Cecchettin, ossia la vittima di un recente fatto di cronaca che avrebbe dovuto smuovere le coscienze di tutti ma evidentemente non è stato così. E la cosa, purtroppo, non sorprende assolutamente. Ne parliamo perchè questa frase, assieme ad altre offese che l'hanno preceduta, sono state pronunciate ad una partita di basket.Ad una partita di basket di ragazzi di 17 anni, arbitrati da una coetanea.La frase è stata pronunciata dal padre di uno dei giocatori durante una partita giocata lo scorso week end in provincia di Padova, proprio a pochi km da Vigonovo.Ad intervenire per cercare di arginare la

“Io, in carrozzina, offro una stanza in cambio di un piccolo aiuto”: Elena Rasia sommersa dall’odio social

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Leggendo la  storia  che  trovate  sotto  , mi chied  ma qiuesti  haters   odiatori , lo hanno capito   il significato  dell'annuncio    ?   lo  sanno cosa  è  il  valore  della  condivisione   ? Posso  capire    i  dubbi   ma  la  cattiveria  no  .    repubblica  ed  bologna  del   12 SETTEMBRE 2023                                                       “Io, in carrozzina, offro una stanza in cambio di un piccolo aiuto”: Elena Rasia sommersa dall’odio social "Vuoi una badante senza pagarla”, hanno scritto alla 31enne, giornalista e fondatrice della piattaforma Indi Mates per l’abitare collaborativo. “Non mi serve un’assistente personale, solo una coinquilina                                                                        Alessandra Arini BOLOGNA –  “Questo progetto è una fregatura”, le hanno scritto, oppure, “Non so se è un abbocco”.  Tanta cattiveria  Elena Rasia , 31 anni, giornalista, in carrozzina perché affetta da paralisi cerebrale, non se l’aspettava. Sotto il su

Si può dire, scrivere, cantare tutto? Sì, ma poi bisogna assumersene le responsabilità e pagare le conseguenze se si viola la legge , i casi di Vannacci e di Daniele de Martino

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  Si può dire, scrivere, cantare tutto? Si può schermare ogni cosa dietro la libertà di parola e di opinione? Come noto questa estate il tema è stato ampiamente oggetto di dibattito per il libro (? )  di Roberto Vannacci. Ma c’è un’altra vicenda di questi giorni che ha diversi punti di contatto con la questione del volume del generale. È quella che riguarda l’annullamento dei concerti del cantante neomelodico Daniele De Martino nei comuni di Canosa e di Sant’Agata di Puglia dopo che le relative Questure hanno rilevato elementi di “criticità” ed “esigenze di sicurezza e ordine pubblico”. Con un video dai suoi canali De Martino si difende “io non credo che cantare sia diventato un crimine”. Facciamo un passo indietro. Daniele De Martino, al secolo Agostino Galluzzo, nato a Palermo nel 1995, è uno dei più famosi cantanti neomelodici, i suoi concerti fanno il pienone e i suoi social raccolgono centinaia di migliaia di follower, le sue canzoni su YouTube hanno milioni di ascolti. Nonostante

non si uccide come gli anni di piombo o la strategia della tensione ma il clima è quello . stormshit e minacce a clara abatangelo libraria che non vuole vendere il libraccio di vannacci

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   come Vannacci    ha  il diritto  di    dire  le  sue  .........   anche  noi   in questo    caso sotto riportato abbiamo il diritto di non vendere il suo libro .  Il caso diClara Abatangelo libraia trevigiana  ( foto  sopra )  che   sta  subendo      Minacce perchè non vuole  vendere il libro  di  Vannacci (msn.com)  . Mi chiedo ma  abbiamo    il  diritto  di   dire la nostra  oppure  è   come  ho detto : <<  Se la democrazia diventa il diritto della maggioranza o minoranza  ( dipende  da  come lo  si vede ) a dare dei “non normali” a tutti gli altri  siamo   all'anticamera   della  dittattura > >  ?  Lo  so   che  il  paragone    è forse  improprio  visto     il  diverso  contesto     storico  e  culturale  di quel  periodo rispetto  all'oggi   . Ma  come  ho risposto   in un commento  su  fb   il clima    è lo stesso   della strategia  della tensione   (    guerra  non ortodossa    e  non convenzionale ,   alle  bombe  sui  treni    nelle  piazze     . terroris

Cosa distingue un discorso di odio da un’espressione di dissenso ?

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Il primo ha per bersaglio l’esistenza di una persona o di una categoria. Il dissenso si rivolge a parole e azioni messe in essere da chicchessia contro i diritti di qualcun altro.  (  vedere  il mio  post   sulla  vicenda    di  Lucia  Annunziata   )    Di solito questa rubrica parla di persone, perché raccontare le storie singole  o collettive  è spesso il modo più efficace per restituire la complessità in cui viviamo e mostrare che le sue potenzialità sono alla portata di chiunque. Stavolta non sarà così, perché non conosco nessuno che vorrebbe essere raccontato nella cornice dell’odio o    se    ci  e  caduto (  come  spesso capita  anche  al  sottoscritto  )   tende  a  giustificarsi   ed  a  sminuirlo    . Avete letto bene: ho detto proprio odio. C’è un’espressione ricorrente sui giornali e nel dibattito pubblico di questi anni: è   hate speech , cioè discorso d’odio, un modo di dire che sembra applicarsi a qualunque situazione in cui   una persona si esprime in modo forte cont

caso incontrada sono i media che fanno bodyshaming o la massa non educata al linguaggio del corpo e ed alle immagini ?

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 va bene   c'è  l'abuso   del corpo femminile  ed  un erotizzazione  mercificata     come dimostra  il bellissimo  saggio Pornocultura. Viaggio in fondo alla carne, il libro di Claudia Attimonelli e Vincenzo Susca. La  pornografia  non è più eloquente nel descrivere il lecito e l’illecito del nostro campo visivo. La scrittura si rivela goffa dinanzi alle nuove forme dell’oscenità che abitano tra le mura delle nostre case e si fanno socialità corporea. “ Pornocultura. Viaggio in fondo alla carne ” (Mimesis, 2016; pp. 142) di Claudia Attimonelli e Vincenzo Susca ama parlare delle viscere di ciò che si vede, di come l’ambiente mediatico che ci plasma perde rappresentanza di fronte all’iniziativa individuale e di massa di eros e di contatto. L’autrice e l’autore in questione puntellano di riferimenti storici l’evoluzione dell’immaginario pubblico focalizzandosi sul post seconda guerra mondiale come uno dei momenti nevralgici dell’umanità in cui la tecnica ha esibito le sue tragiche

come non abbassarsi allo stesso livello degli haters - odiatori la storia di Valentina Palli sindaca di Russi che diventa amica del suo odiatore , ed altre storie di pace

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  RAVENNA   Dopo mesi in cui veniva ricoperta di insulti al telefono si è presentata a casa sua: "Qual è il problema?". Hanno fatto pace con una brioche. Una storia singolare raccontata in un post su Facebook dalla sindaca di Russi Valentina Palli. (  foto a destra  ) Da quando è stata eletta, con una lista civica legata al centrosinistra, il signor Renato, 90 anni, ha cominciato a tempestarla di telefonate (con offese): decine e decine di chiamate per mesi in Comune, a lei, alla sua segretaria e ai collaboratori, alla Provincia , proprietaria della strada . Il motivo? Il traffico, i camion che passavano davanti a casa. "Non mi lasciano riposare", la lamentela.  "Determinato, caparbio, testone finanche. Perennemente arrabbiato - scrive la prima cittadina del Comune nel Ravennate -  Il suo problema era il traffico pesante davanti a casa sua, a suo avviso cresciuto esponenzialmente, tanto che non lo lasciava più riposare.  E allora si attaccava al telefono profer

un portale satirico il comune di bugliano prende in giuro i buonisti e i farisei ipocriti del presepe e delle recite di natale ed loro ci credono e si scannano

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 leggi anche    https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2018/12/a-rovinare-il-natale-oltre-capitalismo.html https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2017/12/come-sopravvivere-ale-festivita.html https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2018/01/di-nuovo-auguri.html https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2017/12/iniiza-ad-ammorbarsi-laria-sianmo.html  Anche  quest'anno,  anche  se  con meno  virulenza  (   forse  è ancora  presto visto che  mancano  a  natale om forse      anche     i  sovranisti    e  populisti   \  bufalisti  si  concentrano   sul covid  e  sulle sue  sue  varianti )   ,   come  gli anni precedenti  ,  iniziano    le  bufale  \ fake news  (  vedere  sopra    alcuni  miei precedenti  post  in  cito  \    riporto  quelle  natalizie  più comuni )    e  le prese  in giro   come     quella   del gruppo satirico comune di bugliano      se    se  leggendo    tale  nerws   Michiedo    ma che fine ha fatto lo spirito critico che ci permetteva di distinguer

storie olimpiche 8 ( fine ) olimpiadi vince l'oro a 14 anni per pagare le cure alla madre malata , "Finestre sigillate, poco cibo, solitudine": ecco il Covid Hotel degli atleti, dove muoiono i sogni olimpici e altre storie

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  da   Lorenzo Tosa   5 i   a t u h g o i s t o t   a S l f l u e t   o n r e l e S e o p o s n r S a e s u e   1 a 2 l : c 1 o f r e d 7    ·  Una delle storie più belle di queste Olimpiadi, forse la più bella e commovente, arriva dai tuffi e da questa ragazza qui. Quan Hongchan è un’atleta cinese, una tuffatrice di 14 anni e 130 giorni. Poco più che una bambina. Due settimane fa è partita per Tokyo per coronare il sogno di partecipare alle Olimpiadi e un obiettivo molto piu intimo e personale: racimolare abbastanza soldi da poter pagare le cure della madre, malata. Quan Hongchan non si è limitata a partecipare. Non si è limitata neppure a vincere. Oggi è entrata nella Storia dello sport dalla porta principale portando a casa un clamoroso oro olimpico dalla piattaforma dei 10 metri con un puntegggio da record (466.20 punti totali) e addirittura tre tuffi semplicemente sublimi che hanno ottenuto 10 da tutti i giudici. La perfezione tecnica ed estetica. Mica male per una ragazza adoles