L'artiolo di questione è come specificto nel titolo della dottoressa marialisa D'amico .
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
1.6.24
L’OMICIDIO-SUICIDIO NON È UN FINALE TRAGICO, MA IL GESTO DI UN CODARDO di Marilisa D'Amico, pro-re"rice Unimi e del Sito internet: ovd.unimi.it
L'artiolo di questione è come specificto nel titolo della dottoressa marialisa D'amico .
27.3.24
cosa è l'amore ?
Essere una coppia significa poter contare l'uno sull'altro. Non dovremmo nascondere chi siamo o i nostri problemi quando siamo in relazione, la relazione è fiducia, supporto, altruismo... non ci si dovrebbe mai sentire giudicati, ma compresi e supportati. Non dovremmo avere paura di confidarci ma dovremmo sentire che quella è proprio la persona su cui fare affidamento e che qualsiasi cosa accada, è qui, vicino a noi, presente... Lo sbaglio più grande che possiamo fare, è paragonare la relazione attuale con quelle precedenti perchè ogni amore è unico...
ma poi si scopre che esso è anche malattia , possesso ed ossessione come questa vicenda
Zio ucciso dal nipote perché aveva una relazione con la ex. Il dramma della 37enne: «Mi aveva chiesto di sposarlo»
Gelosia, amore e morte. Sono i contorni dell'omicidio di Cesano Boscone, sobborgo di Milano, in cui Antonio Iannetti, 29 anni, ha confessato di aver ucciso lo zio Roberto Parisi, 41 anni. La lite fatale tra i due parenti è arrivata al culmine di una storia tormentata, segnata da una relazione amorosa che ha diviso una famiglia.
La gelosia per l'ex
«Sono stato io, l'ho ucciso io, non volevo ammazzarlo», queste le parole di Iannetti durante l'interrogatorio. La causa scatenante dell'omicidio è stata la relazione tra Roberto Parisi e l'ex compagna del nipote, una donna di 37 anni, che andava avanti da settembre. Nonostante la fine della loro storia, Ianetti non riusciva a accettare questo nuovo rapporto, tanto che la donna ha raccontato di essere stata costantemente tormentata dall'ex: «Non avrai mai una vita con lui finché ci sarò io», le ripeteva, come riporta oggi Il Giorno.
L'omicidio
La lite tra i due uomini si è svolta lunedì 25 marzo, in un'area poco frequentata del comune, dove zio e nipote si erano dati appuntamento per discutere. Le parole hanno lasciato il posto alla violenza, con Iannetti che ha sferrato a Parisi sette coltellate mortali. Dopo il delitto, Ianetti ha chiamato l'ex fidanzata per confessarle l'omicidio, poi si è costituito alle autorità, guidandole al ritrovamento dell'arma del crimine.
Una tragedia annunciata
Dal racconto della donna al centro della contesa emerge la cronaca di una tragedia annunciata: «Erano otto mesi che ci tormentava - ha detto la 37enne -. Roberto aveva anche pensato di denunciarlo. Diceva cose spaventose, avevamo paura di quello che poteva fare. Fino alla sera del delitto ha continuato a dirmi: 'Te lo faccio portare sulla coscienza, a tua figlia racconterai che la colpa è solo tua». Il rapporto tra i due era cominciato a settembre, ma era «speciale»: «Anche se stavamo insieme da pochi mesi, a gennaio mi aveva chiesto di sposarlo»
16.11.23
Davide Ferrerio, l'aggressore (condannato a 20 anni) fa appello: «Quella ragazza era cosa mia, non doveva avvicinarsi»
È passato più di un anno dall'aggressione che ha ridotto in fin di vita Davide Ferrerio. L'11 agosto 2022, il 20enne bolognese è stato massacrato di botte a Crotone. Da quel giorno, non si è più ripreso. Per questa aggressione, Nicolò Passalacqua è stato condannato a 20 anni e 4 mesi di reclusione in primo grado.
L'aggressione sarebbe dovuta a una ragazza, alla quale Ferrerio si sarebbe avvicinato. Il 23enne ha fatto appello contro la decisione dei giudici e ha ribadito che «nessuno si doveva avvicinare a quella donna perché era cosa mia», riporta il Corriere. Il giovane è in coma vegetativo.
Il processo
Il prossimo 24 gennaio si terrà l'udienza d'appello per Nicolò Passalacqua. Il suo avvocato, Salvatore Iannone, ha descritto l’azione del suo assistito come «un’aggressione che voleva solo percuotere, anche con la forza, il giovane antagonista, facendogli capire che quella ragazza era “cosa sua” e nessuno poteva avvicinarsi».Anche la gip ha confermato le intenzioni di Passalacqua di voler "marcare il territorio" intorno a quella ragazza. «L’aggravante dei motivi abbietti — scrive la gip — è avvalorata, infatti, dal voler difendere ciò che è suo, infliggendo una punizione esemplare a colui che aveva cercato un approccio con la ragazza che stava frequentando».
Come sta Davide Ferrerio
Attualmente Davide Ferrerio è in coma vegetativo in ospedale, costantemente assistito dai genitori e dal fratello. Recentemente la mamma, Giusy Orlando, si era sfogata riguardo all'ultima perizia disposta dai giudici in merito alla connessione tra l'aggressione e le condizioni di Davide: «La cosa che mi strugge ulteriormente è che dopo 15 mesi, nonostante i filmati, le intercettazioni, le perizie, i giudici si chiedono se ci sia connessione fra i pugni sferrati dal mostro e le sue condizioni», perché «hanno disposto una perizia per valutare se le lesioni provocate a Davide siano legate all'aggressione, oppure se Davide cadendo se le sia provocato da solo. E’ un’ingiustizia», le sue parole riportate da Repubblica.
27.1.21
tre atroci Violenze da parte di giovani ragazzi Stupri, femminicidi, minacce di stragi di donne da parte di un 19enne, un 22enne e un 25enne
da https://ihaveavoice.it/tre-atroci-violenze-da-parte-di-giovani-ragazzi/
Stupri, femminicidi, minacce di stragi di donne da parte di un 19enne, un 22enne e un 25enne
19 anni, ha il ragazzo accusato di aver ucciso la fidanzata 17enne, bruciandola e buttandola giù per un dirupo.
22 anni, ha il ragazzo arrestato perché voleva fare una strage a una manifestazione di femministe, considerando le donne “bambole di carne da sterminare”.
25 anni, ha il ragazzo che ha brutalmente e ripetutamente violentato e picchiato, per diversi giorni, fino alla morte una neonata di 18 mesi, figlia della compagna.
Il 19enne che ha ucciso la fidanzata
Pietro Morreale, 19enne, ha accompagnato i carabinieri nel luogo in cui si trovava il cadavere della giovane fidanzata, Roberta Siragusa, di soli 17 anni. Il suo corpo era parzialmente bruciato ed è stato trovato in un burrone nella zona di Monte San Calogero a Caccamo (Palermo). Gli amici della coppia raccontano che quella sera avevano litigato per motivi di gelosia.
Il 22enne Incel che vuole fare stragi di donne
Andrea Cavalleri, 22enne di Savano, aveva creato un canale Telegram con 400 aderenti in cui inneggiava a stragi e allo sterminio razziale e di femministe, dichiarando di odiare profondamente le donne, poiché era “vergine a causa loro”. Si identifica nel pensiero Incel, (celibe involontariamente) e sostiene tesi altamente misogine e di violenza contro le donne. Questa setta ha già commesso diversi stragi in America, uccidendo oltre 80 persone (approfondisci QUA).
25enne violenza e picchia fino alla morte una neonata
Gabriel Robert Marincat, 25 anni, ha picchiato e violentato barbaramente la piccola Sharon Barni, di soli 18 mesi. Le sevizie sono andate avanti per giorni prima che la piccola morisse. Era figlia della sua fidanzata, con cui viveva a Cabiate, in provincia di Como. Quando la madre era al lavoro di solito la lasciava con la nonna paterna, tranne quando lei non poteva così la affidava al compagno. Lui aveva dato la colpa ad un incidente con una stufa, ma l’autopsia ha rilevato gli abusi.
Violenze atroci, ma anche un livello di perversione difficile da comprendere
Tutto questo solo negli ultimi giorni.
Non solo delle violenze atroci, ma anche un livello di perversione che si fa davvero fatica a comprendere come sia possibile in menti così giovani.Violenze, queste, che si vanno a sommare alle altre innumerevoli accadute nel corso dello scorso anno, tra stupri di gruppo, revenge porn, detenzione e distribuzione di materiale pedo-pornografico, addirittura video di sevizie e torture su minorenni, anche bambini piccolissimi, il tutto da parte di ragazzi sempre più giovani, alcuni a mala pena maggiorenni e spesso minorenni.Un problema terribile, di cui nessuno sembra accorgersene, pensando magari che siano casi isolati, ma ci sono evidenti trend in crescita. Si contano decine e decine di pagine social con contenuti altamente misogini, che diffondo disinformazione vittimizzando gli uomini e facendo apparire le donne come colpevoli dei loro presunti problemi. Queste pagine sono rivolte ai giovanissimi, a partire anche dagli 11 anni, e, giorno dopo giorno, instillano odio nelle loro giovani menti verso le donne. E questi sono i risultati.Ne abbiamo già parlato diverse volte, l’ultima qualche giorno fa, mostrando un brevissimo estratto degli insulti e minacce che riceviamo ogni giorno da questi adolescenti, istigati da queste pagine misogine.Finché non si farà qualcosa per contrastare questi messaggi pericolosi e non si inizia a fare educazione relazionale e sessuale, in modo sano e costruttivo, a scuola, questi ragazzini cresceranno con l’unico esempio dei porno, che propongono scene sempre più spinte e perverse, e l’istigazione all’odio contro le donne da queste pagine sessiste.Queste violenze non sono casi isolati, sono la conseguenza di un pensiero altamente misogino che si sta radicalizzando sempre di più e in modo sempre più esteso, attraverso i social. Non possiamo più stare qua a guardare, dobbiamo fermare questo scempio.
17.1.18
c'è anche chi fra gli immigrati dice No allo ius soli
Ma ora bado alle ciancie eccovi le storie in questione
5.5.17
Svolta sul caso Fano Tv: "Sede data alle fiamme per un amore finito
Gli investigatori puntano il dito contro una nota pesarese che aveva una relazione con un giornalista dell'emittente localeBOLOGNA - Potrebbe non c'entrare affatto un servizio scomodo, il faro della telecamera che illumina e diffonde verità che si preferiva rimanessero segrete. Insomma, l'attentato a Fano a Tv potrebbe non avere avuto come obiettivo l'emittente in quanto tale, ma uno dei suoi giornalisti. Un collaboratore che aveva intrecciato una relazione con una donna - un volto noto del pesarese - che, lasciata, si sarebbe vendicata facendo appiccare le fiamme alla sede della tv locale. E' questo lo scenario che ipotizzano gli inquirenti.
Incappucciato dà fuoco a sede di Fano Tv: ripreso dalle telecamere
essa emittente, presa di mira, a fine marzo, da un uomo incappucciato che dopo aver versato liquido infiammabile all'ingresso della sede tv, ha appiccato il fuoco. Le fiamme fortunatamente sono rimaste circoscritte e i danni sono stati lievi; gli uffici della redazione inoltre erano vuoti a quell'ora, i giornalisti se ne erano andati da poco.
"La cronaca purtroppo ci racconta che quando un 'amore' è malato, le conseguenze tra le persone possono essere imprevedibili. E le vittime non sempre sono donne. In questa triste storia - ha precisato l'emittente locale - il nostro collaboratore è a tutti gli effetti una vittima. La 52enne con cui si è frequentato per qualche mese, aveva intenzione di colpire lui e soprattutto il suo lavoro a cui è molto legato. Fano TV era dunque l’obbiettivo migliore per raggiungere il suo scopo".
Secondo quanto le indagini hanno potuto finora accertare, l'esecutore materiale dell'attentato è un pregiudicato. La mandante, un volto noto del pesarese, candidata in passato alle elezioni regionali, sposata con un nome importante dell'economia locale. Ora saranno i riscontri sui telefonini di mandante, esecutore e intermediaria ad avvalorare o meno questa pista.
24.7.12
basta devo smettere di vedere l'erba del vicino sempre più verde
Il detto “L’erba del vicino è sempre più verde” ha del vero anche quando si parla di relazioni di coppia. Ci troviamo infatti spesso a pensare che quello che fanno o hanno le altre coppie sia sempre migliore. Oppure che le scelte che prendiamo come coppia siano sempre le peggiori, invece di tirare fuori il meglio dalle scelte fatte. Quante volte ci ritroviamo a stare fuori con gli amici più a lungo di quanto vorremmo solo perché pensiamo che una volta andati via accada qualcosa di straordinario che noi perderemmo. O ci ritroviamo a spendere interi pomeriggi controllando le e-mail, twitter o facebook per la disperata ricerca di vedere cosa succede dalle altre parti piuttosto che porre attenzione a quello che sta accadendo esattamente di fronte a noi. Potremmo chiamare questo senso di urgenza la sindrome dell’erba del vicino (S.E.V.).Il pericolo più grande, nell’essere vittima della S.E.V., è che ruba tempo. Piuttosto che fare attivamente qualcosa per rendere la nostra giornata interessante, spendiamo la maggior parte del tempo preoccupandoci di quello che non stiamo facendo. Ci sentiamo così terrorizzati di penderci qualcosa che accade altrove che alla fine ci perdiamo realmente quello che accade intorno a noi.La paura di perdersi quello che accade è soprattutto una paura di esclusione sociale ed è più evidente e preponderante nell’adolescenza. In parte questa paura spiega anche il perché gli adolescenti si sentono così pressati dal tema della perdita della verginità.Potremmo dire che chi soffre della S.E.V. appartiene alla categoria dei “massimizzatori”. Questi soggetti devono sempre vagliare tutte le alternative prima di prendere una decisione e pensare in quali altri modi le cose possano essere. Anche quando fanno una scelta, si preoccupano sempre di non aver fatto la scelta migliore possibile sentendosi poco soddisfatti delle proprie scelte e della propria vita. Tali atteggiamenti possono dunque essere deleteri per la qualità di vita del singolo e della coppia. Se da una parte possono in qualche modo spingere le persone ad essere ponte, efficaci e migliori, dall’altra le costringono ad una vita in rincorsa verso una perfezione che è impossibile raggiungere per l’essere umano. La pressione di “essere parte delle cose” diventa un dovere categorico che limita la scelta personale. Non si sceglie di fare le cose perché ci piacciono ma perché ci sentiamo obbligati. A livello di coppia può determinare attriti e insoddisfazioni che minano l’intimità e l’accordo tra i partner.Come abbiamo visto in un recente post la felicità è composta da tante piccole cose presenti nella nostra vita. Se ci concentriamo solo sulle cose che non abbiamo ci perdiamo tutto il bello di quello che in realtà è già a nostra disposizione.Se pensate di essere vittime della S.E.V. cercate di cambiare il vostro atteggiamento. Cercate di vivere di più nel momento presente, godendovi quello che state facendo nell’esatto momento in cui lo state vivendo. Bloccate il pensiero quando vedete che comincia a correre oltre e tenta di focalizzarsi su cosa fanno gli altri, invidiandoli e sognando di essere lì. Oppure verso cosa avreste potuto fare invece di fare quello che state facendo. Smettete di compararvi con gli altri mettendoli su un piedistallo, ritenendo le loro vite necessariamente più degne e belle delle vostre. Fermatevi e pensate “Ecco tutto quello che ho fatto”, “Guarda quello che ho realizzato, quello che ho raggiunto”. Potreste accorgervi che l’erba è sempre stata più verde dalla vostra parte.Dott.ssa Laura Nardecchia
L'erba del vicino è sempre più verde
Chi non conosce il famoso detto: l'erba del vicino è sempre più verde? Spesso pensiamo così. Conosco persone che vivono così, considerando che quello che gli altri hanno o vivono sia migliore di quello che hanno e che vivono loro. Hai mai pensato che forse la tua erba intesa come casa, famiglia, lavoro, rapporti interpersonali non è così verde perchè in effetti tu non fai niente al riguardo? Quando vediamo che l'erba del nostro vicino è più verde della nostra significa che c'è chi la cura e apprezza quello che ha. Se tu passi tutto il tempo non apprezzando quello che hai, non curando quello che hai, invidierai sempre gli altri. Se per esempio in casa sei scontroso, arrogante, però agli altri regali sorrisi e cordialità, non stai curando quello che hai. Nella Bibbia c'è scritto che se non sei un buon cristiano nella tua casa, se non sai governare la tua casa, non potrai curare la chiesa. Smetti di guardare quello che hanno gli altri, comincia ad apprezzare il tuo e scoprirai di aver avuto, per tanto tempo, un tesoro a poca distanza da te. Quando avrai imparato a curare l'erba del tuo giardino con premura ed amore incondizionato, spirito di sacrificio e lealtà, allora sarai pronto a curare il giardino di Dio!
30.12.11
si può perdonare un tradimento di 50 anni fa ? ROMA. C'è la gelosia alla base della decisione dell'uomo, nativo di Olbia Lui 99, lei 96: si separano Ex carabiniere sardo rompe le nozze di 77 anni
dall'unione sarda del 28\12\2011
C'è la gelosia alla base della decisione dell'uomo, nativo di Olbia
Lui 99, lei 96: si separano Ex carabiniere sardo rompe le nozze di 77 anni
L'uomo aveva trovato nel 2002 alcune lettere che la moglie scrisse 50 anni prima ad una persona con la quale aveva avuto una relazione. Da qui la gelosia e l'idea di separarsi.
Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.
Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...
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Come già accenbato dal titolo , inizialmente volevo dire Basta e smettere di parlare di Shoah!, e d'aderire \ c...
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Aveva ragione de Gregori quando cantava : un incrocio di destini in una strana storia di cui nei giorni nostri si è persa la memor...