Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta arti

Marco Ruffa, l'anarchico dei tatuaggi: "Serve più cultura e romanticismo"

Immagine
Parla Marco Ruffa: "Ho lottato per far capire che quella di fare il tatuatore era la mia idea" da   https://www.ilgiornale.it/news/arte/  del  30 Luglio 2023 - 14:44                       DI  Matteo Carnieletto “L'anarchia non è fare quello che ti pare, l'anarchia è darsi delle regole prima che te le diano gli altri”. Così parlò De Andrè, Faber, e fabbro della parola. Un aedo del Novecento. Era, quella, un’idea che poco o nulla a che fare con quello che vediamo oggi. L’anarchico di ieri poteva anche essere un terrorista. Un criminale. Ma, prima di tutto, era un idealista. Un romantico, in definitiva. Uno ciò che metteva un’idea, giusta o sbagliata che fosse, al di sopra di tutto. Anarchico e romantico è ancora oggi Marco Ruffa, tatuatore presso T-Shock, in corso di Porta Ticinese a Milano. Carattere ruvido, ma capace  in poco tempo di spalancare le porte all’amicizia, mette subito le cose in chiaro: “Giornalista e de ilGiornale. Mio padre lo leggeva, io ho preso una s

come fare a capire l'arte moderna degli ultimi 40 anni ?

Immagine
Vedendo alcune opere  d'arte moderne    alcune non comprensibili subito altre   dopo  in una società  sempre  più veloce   e  frenetica    .,  salvo alcuni resilienti  (  vedere  post  precedenti  e  i tag   :   le storie    , storie )    come queste  due  ,  la  prima  di   Tyson Grumm, artist f 2 5 t   u S m r S p i a o r n s g o c e r n e z o   g 2 0 g m 1 r 8 f d    ·  Interruttore di schiena II  la seconda   di Mario Pischedda  ero   soprattutto dopo  la  lettura   di quando   scrive   sul suo  fb lo stesso Mario  mio compaesano  ed   il mio compagno  di strada  ritrovato (  ogni tanto capita  di perdersi    per  poi ritrovarsi lungo il cammino  )  Mario Pischedda 1 a r t e d m S p 9 o   i u o t t f n s o r u o i b i g r t e   a l l e   d e o r u e   2 1 S d i : o h 2 d c 1 d h a s g    ·  L’arte contemporanea non ha senso e deve/dovrà averne sempre di meno perché viviamo in un’epoca senza senso o se preferite in un’epoca dove è difficile trovare un senso 32 Tu, Pierangelo San