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7.10.24

“The Beatles Everyday. Tutte le canzoni dei mitici “Fab Four .di federico martelli un libro non solo per Beatles mitomani

 Finalmente  mi   è  arrivato il libro di  Federico Martelli , ordinato   dall'autore   stesso   pewr  avere  l'autografo  ,    caita  quando  un libro ti prende  ,   “The Beatles Everyday. Tutte le canzoni dei mitici “Fab Four edizione   Guttemberg .
Generalmente    per problemi di spazio nella  libreria   , leggo i libri o  su i lettori digitali  o   dalla biblioteca .  Ma  per  il libro  di Federico   un ragazzo di oggi,  che   giorno dopo giorno  recensice   e    racconta  in italiano   e   in italiano e inglese.    di cui  ne  avevo  parlato  in : <<    certe    canzoni  e certi  gruppi   non  hanno età e  sono immortali intervista  a  federico  martelli  Il 18enne   di carpi  che ha scritto The Beatles Everyday”: un libro in cui analizza  una per  una le  canzoni    dei  Beatles  e  da   me  intervistato in  :   << certe canzoni e certi gruppi non hanno età e sono immortali intervista a federico martelli Il 18enne di carpi che ha scritto The Beatles Everyday”: un libro in cui analizza una per una le canzoni dei Beatles >>    .  IL  libro mi  ha  prso moltissimo  perchè    nonostante  la  notevolissima  ( potrebbe essere mio  figlio o  mio nipote  )     differenza  di età     abbiamo  fatto lo  stesso  percorso   musicale    con  i Beatles .  Infatti è stato il mio  primo gruppo ascoltato  autonomamente  .  Tale libro   è   Ben scritto  ,  si vede    che   ci sono dietro anni  d'ascolto    e  una  grnade  passione per  la  musica  e  le  sue  teniche olltre  che   un  notevole interese   per la  filosofia   .In realta  da uel che ho trovato  in  rete    mentre  cercavo    appigli  per  l'intervista      so  he fa  il  classico    ,  ma    sembra   che       autodidatta  ,  oppure  al  conservatorio  o abbia fatto   un  liceo    artistico  ad  indirizzo musicale  .  Un libri    scritto  con il  ciuore  e  la  passione    di    un vero cultore   . Sembra     che abbia  vissuto  gli anni  dei B   in prima  persona  .  Ottima  l'idea  di   scrivere  anche  in inglese  . credo  che a B   quelli viventi  o  gli eredi   di quelli  morti  farebbe  piacere  ricevere una  copia  del libro.Un’opera ,  dicevo ,  che è soprattutto una grande dichiarazione d’amore, appassionata e vera come solo un  apassionato sa fare . Un libro che è nato prima come rubrica social, e che sui social sta diventando un caso .Infatti   Come facilmente prevedibile, questo progetto ha suscitato tanti commenti. Quasi tutti accolti con grande favore dell’autore. "L’unico commento spiacevole – aggiunge Federico – è stato quello di una persona che ha detto che non ha senso comprare un libro sui Beatles scritto da un diciottenne. Non sono ovviamente d’accordo". La pubblicazione è disponibile nelle librerie e negli e-store . Non  sono d'accordo   perchè  come   mi pare  bbia  ichiarato  lui stesso    da quyalche  parte   Oggi il rock ha settant’anni, c’è meno stupore per certi sound o per certi messaggi, ma personalmente credo che la discografia dei Beatles porti con sé messaggi universali, raccontati in maniera unica, che difficilmente si può non tanto superare ma anche solo avvicinare  . Infatti      Il libro nasce come appuntamento quotidiano su Instagram e Facebook   , pagina  poi chiusa  per  problemi di  copy  right    dove, ogni giorno alle 14, l’autore ha pubblicato dal primo gennaio 2023 una recensione al giorno delle 215 canzoni dei Beatles, che sono poi diventate 221 con la scelta di una canzone a testa dalla carriera solista degli ex Fab Four e l’aggiunta di Now & Then, brano uscito lo scorso anno, canzone postuma che chiude il cerchio sulla carriera dei quattro ragazzi di Liverpool.  Un  opera   "The Beatles everyday" è il frutto dello sforzo, della passione e dell’anima di un sedicenne innamorato dei Fab Four che con tutta la spontaneità e l’urgenza della sua età ha deciso di analizzare ogni loro brano su una pagina Instagram di sua creazione, dal titolo omonimo (@thebeatleseveryday), dove ogni giorno – senza un ordine prestabilito – postava una recensione; lo ha fatto con un tono più informale del consueto, con il coraggio e l’impudenza di dare giudizi personali, talvolta tranchant, senza alcun timore o remora. L’aspetto più interessante è potere avere una nuova visuale, fresca, diretta, talvolta sfacciata, di tutta l’opera della band, senza mediazioni e compromessi. E soprattutto con l’aggiunta di considerazioni personali, non necessariamente legate all’aspetto artistico, che pongono il libro in un contesto quasi filosofico: con la peculiarità, che non guasta mai, anzi è il sale della vita, di sana (auto) ironia. Qualcuno si indispettirà (“Ma come si permette?”) nel leggere certe considerazioni su questo o quel brano, non cogliendo invece il grande pregio di "The Beatles everyday": una visione mai paludata di un’opera così importante e classica.  Unici nei ,  che  mi vengono cosi  a  caldo e  un po'  banali soprattutto il primo    ,  ma     che non ne   sminuiscono  per  questo la belezza e  l'importanza  ,  e    che  credo  che  se   vorraà presentarlo  ad  un pubblico di specialisti   in eventuale  ristampa  ,  saranno corretti   ,   sono  : 1)  le  canzoni  esposte   alla  rinfusa   cioè   sparse  e    non  album  per album    e  quindi  una lettura  difficile     che  costringe  a   saltare di qua  e  di la    a  chi  non è un  vero fans    o  nostalgico  di B   , ma  vi  si avvicina  per  la  prima volta .  2)  Manca  una  nota  che spieghi  , infatti  ho  avuto all'inizio e   sono  dovuto  ricorrere  ad  internet  per  capirle   i  suoi voti  ,   il  metodo dei voti americani  rispetto   a    quelli europei .   3)  il voler   giustamente  , fare una  cosa  spontanea  e  non  programmata  . A  volte  succede  persino  a me  ,    quando  voglio bloccare  una  cosa ed  evitare    che finisca   dispersa nel   vento    e nell'rapido oblio .   Comunque  un ottimo  libro  d'avere     nella propria  biblioteca     a prescindere  dall'essee  fans  o meno  dei B  .  Concludo   con   i  complimenti  a  Federico   per  un eventuale   prossimo libro o  cd     di cover   dei B  . 

26.12.21

non t'arrendere vedrai alla fine qualcuno ti aiuta la storia di Carlos Martins, il pianista più sfortunato che riprende a suonare con i guanti bionici

Tale stotria viene riassunta nel video sotto è la storia di João Carlos Gandra da Silva Martins; nato il 25 giugno 1940
a San Paolo, in Brasile, è un acclamato pianista e direttore d'orchestra classico brasiliano, che si è esibito con importanti orchestre negli Stati Uniti, in Europa e in Brasile. L'amore per il pianoforte dell'81enne João Carlos Martins va oltre ogni limite. Nonostante la distonica focale, un incidente, un'aggressione e altre sfortune si siano accanite sulle sue mani, il musicista e direttore d'orchestra brasiliano non si è dato  fino  all'ultimo  per vinto  grazie  al  suo amore per il pianoforte  che   va oltre ogni limite.   Infatti  Nonostante la distonica focale, un incidente, un'aggressione e altre sfortune si siano accanite sulle sue mani, il musicista e direttore d'orchestra brasiliano non si è dato per vinto  ed   ha  finché le  sue  condizioni di  salute  lo  hanno permesso  .  continuato  a  suonare   prima d'arrendersi   ed accettare  che no poteva    più  farcela  .    Quando poi   all'improvviso  , da  qui  il titolo   del post  ,  designer Ubiratan Bizarro Costa


con    un paio di guanti bionici creati dal designer gli ha restituito ,  come dice  il video sopra     riportato ,   il suo tocco permettendogli di riprendere a  suonare  .

«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

  corriere  della sera   tramite  msn.it  \  bing    Rahma Nur insegna italiano, storia e inglese alla scuola elementare Fabrizio De André d...