Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
Visualizzazione post con etichetta sfiga. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta sfiga. Mostra tutti i post
11.9.24
l'olandese Lorena Wiebes Esulta sul traguardo e viene battuta: le foto dell'incredibile beffa
La Wiebes pensava di essere nettamente in vantaggio sulle rivali, e non si è accorta della connazionale Marianne Vos, alla sua sinistra
5.9.24
Vince l’oro nei 100 metri alle Paralimpiadi ma viene squalificato: “Non era idoneo a quel tipo di gara”., Da dove viene il successo dell'Ucraina alle Paralimpiadi ed altre storie
Vince l’oro nei 100 metri alle Paralimpiadi ma viene squalificato: “Non era idoneo a quel tipo di gara”Incredibile disavventura per il turco Serkan Yildirim che si è imposto con una vittoria al fotofinish in occasione della finale dei 100 metri T12 alle Paralimpiadi di Parigi: non ha potuto festeggiare il successo perché successivamente è arrivata la squalifica da parte del Comitato che gli ha tolto la medaglia, squalificandolo perché ritenuto “non idoneo alla gara”.
La vittoria di Yldirim sui 100 metri T12, al fotofinish
I 100 metri T12 maschili alle Paralimpiadi di Parigi è stata una delle gare più equilibrate dei Giochi, decisa solamente al fotofinish. A giocarsi il successo, oltre al velocista turco, anche lo statunitense Noah Malone e il brasiliano Joeferson Marinho de Oliveira: tra Yldririm e Malone per decidere il vincitore, c’è voluta la moviola che ha premiato il turco che ha fermato il cronometro sul 10:70.

Un successo che Yldirim ha subito festeggiato non appena, avvicinatosi al tabellone luminoso a bordo pista che indicava i tempi e l’ordine d’arrivo, ha visto il proprio nome primeggiare. Una gioia però che è durata pochissimo tempo perché alla fine è stato squalificato dal Comitato e l’oro è andato a Malone mentre il bronzo è stato dato al quarto atleta al traguardo l’inglese Zac Shaw.

Perché Yldirim è stato squalificato dai 100 metri paralimpici
Il classico fulmine a ciel sereno che è arrivato poco dopo aver vinto la propria corsa e che in Turchia ha scatenato la feroce reazione della Federazione davanti a ciò che è stato definito un sopruso verso la Nazione e l’atleta. Yldirim è stato giudicato “non idoneo alla gara” e quindi squalificato dalla competizione con tempi e risultati cancellati. “I risultati del signor Yildirim nella gara a medaglia dei 100 metri T12 maschili sono stati annullati, con tutte le conseguenze che ne conseguono. Le medaglie della gara maschile T12 dei 100 metri saranno riassegnate” si legge nella nota ufficiale della WPA, la federazione internazionale di paratletica.
La nota della Federazione internazionale di Paratletica
“Nella giornata del 30 agosto” spiega il comunicato ufficiale, “la World Para Athletics (WPA) è stata informata di un’ingiunzione provvisoria senza preavviso, emessa da un giudice unico presso il tribunale regionale di Bonn, che richiedeva all’atleta della NPC Turchia, il signor Serkan Yildirim, di essere iscritto alle gare di atletica paralimpica maschile dei 100 m T12 e dei 400 m T12 ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024”. Così si è provveduto all’iscrizione e Yldirim ha potuto partecipare, intanto però la WPA aveva fatto ricorso, poi vinto, arrivato solo dopo il successo nei 100 metri: “Solo per ottemperare all’ordinanza del tribunale, la WPA ha permesso al signor Yildirim di gareggiare” conclude la nota, “in base alle norme di classificazione WPA che ai regolamenti di qualificazione WPA per Parigi 2024 non era idoneo a gareggiare”.
-----
Ieri nel nuoto Yaroslav Denysenko e Maksym Veraska, entrambi ucraini, sono arrivati primo e secondo nei 100 metri stile libero S12 (Sean M. Haffey/Getty Images)
Un po' inaspettatamente l'Ucraina è ormai da tempo una delle più forti nazionali paralimpiche in assoluto: nonostante sia assai meno popolosa (ha 38 milioni di abitanti) e ricca di altri paesi, dal 2004 in poi è sempre stata nelle prime posizioni del medagliere sia ai Giochi estivi che a quelli invernali. Nel 2016 a Rio de Janeiro arrivò addirittura terza davanti agli Stati Uniti, e alle ultime Paralimpiadi invernali nel 2022 a Pechino fu seconda dietro solo alla Cina e davanti a molte nazionali con una tradizione ben più consolidata negli sport invernali.
Le ragioni di questo successo hanno a che fare soprattutto con la lungimiranza di Valeriy Sushkevych, ex nuotatore paralimpico ucraino che entrò in politica alla fine degli anni Novanta. Sushkevych è in carrozzina fin dall'infanzia, dopo essere sopravvissuto a una poliomielite. Fondò il comitato paralimpico ucraino nel 1992, di cui oggi a 70 anni è ancora presidente, ed è eletto ininterrottamente dal 1998 in parlamento, dove ha ancora responsabilità nell'ambito sportivo e delle disabilità. Tra le cose più importanti, da parlamentare fece in modo che le Paralimpiadi avessero un budget dedicato separato da quello delle Olimpiadi (mentre ancora oggi molti paesi finiscono per destinare alle Paralimpiadi ciò che avanza dal budget per le Olimpiadi); nel 2002 fece aprire il centro paralimpico nazionale, dove centinaia di atleti paralimpici potevano allenarsi in strutture di alto livello e seguiti in modo professionale.
Le sue prime iniziative ebbero risultati quasi immediati, visto che l'Ucraina alle Paralimpiadi passò in pochissimi anni da risultati dimenticabili ai primi posti del medagliere a ogni edizione. Anche in questi giorni potreste aver visto molti ucraini sul podio, specialmente nel nuoto: al momento l'Ucraina è settima nel medagliere con 52 medaglie, 13 delle quali d'oro.
L'handbike, che solo noi chiamiamo così
Il portabandiera italiano Luca Mazzone, che ieri ha vinto l'argento a 53 anni (Michael Steele/Getty Images) |
Ieri sono cominciate le gare di ciclismo su strada con le prove a cronometro (quelle dove gli atleti fanno il percorso uno per uno e poi si confrontano i tempi), e l'Italia ha vinto le sue prime medaglie: un oro con Fabrizio Cornegliani nella categoria H1, un argento con Luca Mazzone nell'H2 e un bronzo con Martino Pini nell'H3. Sono tutte e tre categorie del ciclismo paralimpico che prevedono l'uso di una handbike, la bicicletta in cui si “pedala” con le mani da sdraiati o in ginocchio, che ha due ruote dietro e una davanti. Il nome diventato più comune in italiano è evidentemente inglese, ma non è lo stesso che si usa in inglese, dove invece viene chiamata handcycle.
Le categorie arrivano fino a H5 e più il numero è basso, più è alto l'impatto della disabilità sulle capacità di movimento dell'atleta. Fino a H4 gli atleti non hanno capacità di movimento sul tronco o quasi, e stanno quindi completamente sdraiati sull'handbike. Nella categoria H5 invece si sta in ginocchio. Il funzionamento è lo stesso di una bicicletta, con le ruote azionate dagli ingranaggi di una catena, ed è invece diverso da quello di una carrozzina da corsa, che è messa in movimento da una spinta che si applica con le braccia direttamente sulle ruote (nel caso delle carrozzine da corsa le ruote sono coperte da cerchioni con delle prese che rendono più agevole la spinta).
Anche se le prime forme di handbike sono piuttosto antiche, lo sport si è sviluppato solo negli ultimi decenni del Novecento, ed è entrato nel programma paralimpico a partire da Atene 2004. Dopo le prove a cronometro, oggi ci saranno quelle in linea sia maschili che femminili. Oltre alla handbike il ciclismo paralimpico prevede anche una categoria per atleti con disabilità visive in tandem con un ciclista vedente (detto “pilota”), due categorie di tricicli per atleti con disfunzioni locomotorie o problemi di equilibrio e poi varie categorie di atleti che usano bici tradizionali.
Per ricordo o per vanagloria
Le categorie arrivano fino a H5 e più il numero è basso, più è alto l'impatto della disabilità sulle capacità di movimento dell'atleta. Fino a H4 gli atleti non hanno capacità di movimento sul tronco o quasi, e stanno quindi completamente sdraiati sull'handbike. Nella categoria H5 invece si sta in ginocchio. Il funzionamento è lo stesso di una bicicletta, con le ruote azionate dagli ingranaggi di una catena, ed è invece diverso da quello di una carrozzina da corsa, che è messa in movimento da una spinta che si applica con le braccia direttamente sulle ruote (nel caso delle carrozzine da corsa le ruote sono coperte da cerchioni con delle prese che rendono più agevole la spinta).
Anche se le prime forme di handbike sono piuttosto antiche, lo sport si è sviluppato solo negli ultimi decenni del Novecento, ed è entrato nel programma paralimpico a partire da Atene 2004. Dopo le prove a cronometro, oggi ci saranno quelle in linea sia maschili che femminili. Oltre alla handbike il ciclismo paralimpico prevede anche una categoria per atleti con disabilità visive in tandem con un ciclista vedente (detto “pilota”), due categorie di tricicli per atleti con disfunzioni locomotorie o problemi di equilibrio e poi varie categorie di atleti che usano bici tradizionali.
Per ricordo o per vanagloria
In Francia si sono un po' fatti prendere la mano con questi Giochi olimpici e paralimpici: dopo la proposta di mantenere la mongolfiera con il braciere olimpico in aria sopra Parigi, ora si sta discutendo della possibilità di lasciare anche gli anelli olimpici sopra la Tour Eiffel alla fine dei Giochi. La sindaca
(Alexis Sciard/IP3 via ZUMA Press) |
C'è poi anche un'altra proposta per mantenere esposti da qualche parte a Parigi gli “agitos”, il simbolo delle Paralimpiadi, che al momento sono sopra l'Arco di Trionfo, dove però a quanto sembra non potranno restare in ogni caso.
I sottovalutatissimi tapper
Nelle gare di nuoto per atleti e atlete cieche devono sempre esserci a bordo piscina delle persone che usano un bastone per toccarle quando stanno per arrivare alla fine della vasca, in modo che evitino di andarci a sbattere. Sono chiamate tapper, dal verbo inglese to tap (tamburellare, picchiettare). Sembra un compito semplice ma non lo è, perché in gare che si decidono anche per pochi centesimi il tempismo della battuta può fare un'enorme differenza: «Se siamo in perfetta sintonia, la mia virata dev’essere identica a quella di un nuotatore normodotato: non bisognerebbe accorgersi che sono cieco», disse una
La nuotatrice statunitense Anastasia Pagonis alle Paralimpiadi di Parigi (Fiona Goodall/Getty Images for PNZ) |
Ci sono nuotatori che preferiscono essere toccati sulla schiena o in testa, con più o meno forza, una volta o due volte, e a una distanza diversa dalla fine della vasca a seconda del loro modo di nuotare. Una cosa particolare è che non esiste uno strumento ufficiale e omologato per fare questa cosa, ognuno può utilizzare quello che preferisce e spesso si usano dispositivi molto “artigianali”, aste o bastoni rivestiti di gommapiuma per non rendere traumatico il tocco: prima delle Paralimpiadi, la nuotatrice statunitense Anastasia Pagonis aveva fatto vedere come costruiva il suo.
Se ve lo state chiedendo, nelle gare più lunghe di 50 metri i tapper non corrono da una parte all'altra della vasca per segnalare la fine su entrambi i lati (una delle prime regole che si imparano in piscina è che non si corre a bordo vasca, no?): servono due tapper.
sempre di guide ecco come fanno gli atleti\e non vedenti
Per le atlete e gli atleti ciechi\non vedenti non c'è niente di più importante delle guide, cioè le persone che corrono, pedalano e nuotano insieme a loro permettendogli di allenarsi e gareggiare. E con cui – se vogliono ottenere risultati – devono creare un'intesa quasi perfetta.
26.12.21
non t'arrendere vedrai alla fine qualcuno ti aiuta la storia di Carlos Martins, il pianista più sfortunato che riprende a suonare con i guanti bionici
Tale stotria viene riassunta nel video sotto è la storia di João Carlos Gandra da Silva Martins; nato il 25 giugno 1940
a San Paolo, in Brasile, è un acclamato pianista e direttore d'orchestra classico brasiliano, che si è esibito con importanti orchestre negli Stati Uniti, in Europa e in Brasile. L'amore per il pianoforte dell'81enne João Carlos Martins va oltre ogni limite. Nonostante la distonica focale, un incidente, un'aggressione e altre sfortune si siano accanite sulle sue mani, il musicista e direttore d'orchestra brasiliano non si è dato fino all'ultimo per vinto grazie al suo amore per il pianoforte che va oltre ogni limite. Infatti Nonostante la distonica focale, un incidente, un'aggressione e altre sfortune si siano accanite sulle sue mani, il musicista e direttore d'orchestra brasiliano non si è dato per vinto ed ha finché le sue condizioni di salute lo hanno permesso . continuato a suonare prima d'arrendersi ed accettare che no poteva più farcela . Quando poi all'improvviso , da qui il titolo del post , designer Ubiratan Bizarro Costa
a San Paolo, in Brasile, è un acclamato pianista e direttore d'orchestra classico brasiliano, che si è esibito con importanti orchestre negli Stati Uniti, in Europa e in Brasile. L'amore per il pianoforte dell'81enne João Carlos Martins va oltre ogni limite. Nonostante la distonica focale, un incidente, un'aggressione e altre sfortune si siano accanite sulle sue mani, il musicista e direttore d'orchestra brasiliano non si è dato fino all'ultimo per vinto grazie al suo amore per il pianoforte che va oltre ogni limite. Infatti Nonostante la distonica focale, un incidente, un'aggressione e altre sfortune si siano accanite sulle sue mani, il musicista e direttore d'orchestra brasiliano non si è dato per vinto ed ha finché le sue condizioni di salute lo hanno permesso . continuato a suonare prima d'arrendersi ed accettare che no poteva più farcela . Quando poi all'improvviso , da qui il titolo del post , designer Ubiratan Bizarro Costa
con un paio di guanti bionici creati dal designer gli ha restituito , come dice il video sopra riportato , il suo tocco permettendogli di riprendere a suonare .
30.12.17
come sopravvivere alle festività natalizie XII il capodanno ed il primo dell'anno
[....] vedi caro amico cosa si deve inventare
per poterci ridere sopra,
E se quest'anno poi passasse in un istante,
per continuare a sperare.
vedi amico mio
che in questo istante ci sia anch'io.
come diventa importante
io mi sto preparando è questa la novità
L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
[.... ]
[.... ]
Lucio dalla in "caro amico ti scrivo ( l'anno che verrà ) "
Vacanze, regali e viaggi di lusso, in attesa del fatidico ultimo giorno dell'anno. Ma non tutti lo celebrano il 31 dicembre. E, dunque, per chi sta programmando di festeggiarlo all'estero, vale il detto: "Paese che vai, Capodanno che trovi".
Per quelli che lo celebrano è una festa come un altra che varia da popolo a popolo ( anche se ormai con la globalizzazione conformastista si celebra convenzionalmente daove non si celebra il primo gennaio ) . Infatti il Capodanno nel Mondo, non per tutti è il gennaio La tradizione di festeggiare la fine dell'anno è tra le più belle ( dipende dai punti di vista esempio a me quest'anno ogni tanto mi succede quest'anno lo festeggio come la la slide , inviatami tramite wtzp ) e antiche del pianeta, ma non in tutto il mondo si celebra l'ultima notte di dicembre. Ecco dove andare per un "Capodanno alternativo"

Non è obbligatorio uscire o fare qualcosa , si può ancore " festeggiare " o soli o a casa con i matusa senza sfarzi un abbbraccio un bicchiere di vino alla mezzanotte . Infatti il capodanno o primo dell'ann che dir si volgias : << è il giorno dell'anno in cui più ci sbattiamo per divertirci e più facilmente finiamo per non riuscirci.>> come suggerisce linkiesta.it a cui mi sono ispirtato immettendoci anche delle mie espeirenze di vita avuita nella nottwe fra il 31 dicembre e il 1 gennaio e da cui h deliberatamente tratto la seconda parte del post della guida di quest'anno .
Capodanno rientra a pieno diritto in quell’insieme infausto ( ma anche non perchè magari ci serve come volvola di sfogo per lasciarci alle spalle un brutto periodo ) di giorni dell’anno nei quali sentiamo il dovere morale, esistenziale, etico e civile di fare qualcosa di FICO. Di divertirci UN CASINO. Per carità, a volte è davvero spassoso. Infatti io ne ricordo di capodanni che oserei definire “leggendari”,senza peccare di facile entusiasmo.Mi sono diverttito anche in una situazione , in quanto la compagnia era divisa e sparpagliata , a tre icioè io il mio amico e la sua morosa . C’erano tutti gli ingredienti che dovevano esserci: gli amici, la musica, il moroso\a, l’alcol, la goliardia, l’euforia, il trastullo, il cazzeggio, l’amica che s’infrattava con l’amico della tipa con cui ti infrattavi tu, i fumogeni, com'è bello far l'amore da Trieste in giù e le luci stroboscopiche persino. Che belli che erano quei capodanni. Non c’erano l’età adulta, le responsabilità, le preoccupazioni, i lutti. Non c’erano neppure i suoceri, i nipoti, i figli da mettere a letto, i cognati,e parentame vario con e e tutto il corollario di parenti da onorare ( se lo si celebrava in famiglia ) o le amngiate pantagrueliche e il dover mettere da parete i soldi ( ora sempre più proibitivo con 'stpo ... dell'euro ) per andare o in ristorante o fra amici\che . Insomma, c'è stato un tempo in cui il Capodanno l'ho amato anche se ne sono uscito male cadistorsione ala caviglia perchè ero scivolato ballando causa pavimento viscidio da spumante lanciato addosso e a mo' di vittoria da formula uno o portiera dell'auto incastrata in un altra macchian perchè quando stavo scendendo in fretta per via dela pioggia " torrenziale " un altera macchina non ha frenato e lo spoertello aperto s'è incasatrato nel suo fianco, ecc . Quando è stato naturalmente e sinceramente divertente bene o amle .
Da qualche anno a questa parte, però, saràla vecchiaia incipiente ( ormai sono entrato negli 'anta ) la ricorrenza inizia a suscitarmi una malcelata insofferenza (non rientrando io in quella schiera di belli, ricchi e tonici che vanno a festeggiare l'arrivo del nuovo anno alle Seychelles o altri paradisi tropicali , per intenderci; se ce ne fosse anzi qualcuno alla lettura, è invitato ad andare a spulciare la Lonely Planet e a lasciarci in pace a crogiolarci nei nostri programmi treash nazional-popolari ).
Il problema sostanziale del Capodanno risiede proprio nell’obbligo di divertirsi, costi quel che costi (indifferentemente che siano i nostri risparmi o la nostra dignità). Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, colto alla sprovvista, in assenza di più gradite proposte, orfano degli allettanti e velleitari propositi stilati nei mesi precedenti, non si è trovato a prestare il fianco (e la presenza) a una delle seguenti situazioni (il tutto pur di non incorrere nel moralmente deprecabile “non fare un cazzo a Capodanno”):
1. Il veglione di Capodanno → tutti abbiamo almeno un amico che a più riprese nella vita, prova a convincerci che sia plausibile andare a festeggiare la fine dell’anno in qualche locale che assomiglia a un dopolavoro degli anni settanta, con i tavoli e le sedie di plastica bianca, i festoni, a ballare la macarena e — se sei fortunato — asereyè. indomma alla fantozzi
Così nessuno mette in mezzo la casa, ( prima o seconda che sia ) si mangia, si balla, ci si DIVERTE, tutti insieme a fare il conto alla rovescia eeeehhh…siamo i watussi, siamo i watussi, gli altissimi negri...e questo vantaggiosissimo pacchetto costa solo 35\40 euro a persona.
2. Il capodanno in piazza → questo genere di scelleratezza è comprensibile solo se non si ha ancora il diritto di voto. O se lo si è conquistato da 6 mesi. Se hai superato i 20 anni e ti viene in mente di andare — boh — a Roma/Bologna/Milano/Firenze, per andare a festeggiare il Capodanno in Piazza,o nelle piccole cittadine ciò significa in mezzo alla strada, a farti entrate il gelo fin dentro la colonna vertebrale, e stare in piedi, insieme ai cingalesi, per guardare un concerto dei Modà (o, peggio mi sento, di Gigi D’Alessio), io una domanda me la farei. E mi darei pure una risposta chiara.
3. La “festa” a casa dell’amico, del cugino, della tua amica. Che tu dici: dai, figo, conosciamo gente nuova! Ottimo! Arrivi carico\a di ottimismo e fiducia nel genere umano, con un outfit strategicamente studiato per sembrare figa ma non troppo, un rassicurante total black con minigonna inguinale ma nessuno sbrilluccichio troppo impegnativo. Stivale overknee, ma senza tacco. Splendida e florida di speranza, ti ritrovi in una casa dove c’è una cumpa di amici che si conoscono tutti dalle scuole elementari, seduti attorno a un tavolo, a giocare al mercante in fiera o amenità simili …
4. La “cena” a casa di amici. Che conosci. Sposati. Coppie. Ci sono anche dei bambini. Nessun single dell’altro sesso. Un’amica\o della scuola materna della proprietaria di casa, che si è mollata\o da 2 mesi. Passi la serata ad ascoltare le sue disgrazie. Tracanni vino senza pietà, nel vano tentativo di sopravvivere al palletico. C’è la tv accesa in sala. Il climax della serata sono le stelle filanti accese alla mezza. All’1.15 i primi se ne andranno. Alle 2 sarai a letto. Depressa.e dire ma chi cazzo me lo ha fatto fare
5. La cena al ristorante. Il cenone, chiamato così solo per legittimare il fatto che devi spendere 100\150 euro a testa, bevande escluse, per mangiare tendenzialmente di merda. Talvolta rispettando anche uno specifico dress-code, tipo “Gold”. E, sia chiaro, nei 150 euro non è incluso il vestito di paiettes che indosserai solo quella sera e quella sera soltanto. Devi comprarlo a parte.
6. La discoteca, dove la cosa più mass che tu possa trovare ti costa comunque 50 euro consumazione inclusa (peccato che per sopravvivere alla fauna te ne servano ALMENO TRE di consumazioni), per ritrovarti pressata come una sardina sotto sale, a squamare in mezzo ai primati. Questo a meno che tu non investa la tua tredicesima (chi ce l’ha) per prendere un tavolo e sbronzarti, finendo nel migliore dei casi a limonare con qualcuno di cui non ricorderai le generalità dopo 2 ore.
7. La cena con i parenti. Perché sai, a questo punto, invece che passarlo con gli estranei preferisci stare con la tua famiglia! Uhm. Ne sei sicuro? Ciò implica che: ti ingozzerai così tanto da assumere il fabbisogno calorico di tutto il Lussemburgo, giocherai alla tombola, dovrai rispondere, peggio chje a natale , alle domande delle zie del genere: "Hai conosciuto qualcuno?", "Ma non c'è proprio nessuno che ti piace?", infarcite da "Sai chi ha avuto un bimbo?" (discorsi che avete fatto pochi giorni prima, a Natale, ma che saranno riproposti con lievissime variazioni sul tema). Il tutto nell'estenuante attesa della mezzanotte, quando sarai nuovamente tenuto a mangiare una fetta di panettone e a brindare con delle discutibilissime bollicine, vendute nella stessa scatola del succitato panettone. No dico: sicuro sicuro che sia l'opzione migliore?
8. Il Capodanno romantico a due. Questo, a meno che non siate innamorati di fresco, ma proprio di fresco, generalmente si riduce in lei che cucina (perché si sa che a mangiar fuori a Capodanno si mangia male), lui che sceglie un film da guardare dopo cena, una bottiglia di vino, la telefonata dei genitori per fare gli auguri a mezzanotte e una opinabile sessione di mambo orizzontale di buon auspicio, per un altro anno in cui si fornicherà solo per anniversario e compleanni.
9. La Capitale europea, il viaggio che puoi permetterti e che fa figo quando la gente ti chiede "Cosa fai a Capodanno?" - "Vado a Parigi". Certo. Fichissimo. Peccato che spenderai inutilmente il triplo di quanto avresti speso ad andarci in un qualunque altro periodo dell'anno, e che il freddo che patirai, ma il freddo, il freddo guarda che tu non puoi averne l'idea, una cosa che ogni 10 passi dovrai entrare in una caffetteria per non andartene in ipotermia e morire, guarda, sarà veramente indimenticabile.
10. La serata con il gruppo storico di amici.Generalmente funziona che si portano le carte, cluedo, la wii, pictionary e tutto l'armamentario che dovrebbe consentire di non avere un attacco narcolettico prima della mezzanotte. In memoria dei vecchi tempi, si comprano ettolitri di vodka che nessuno berrà, preferendo piuttosto della coca cola zero o della cedrata. La location, di solito, diventa la villa al mare dell'amico che s'immola e la mette a disposizione. Peccato che una villa al mare, a dicembre, disabitata, diventa un'esperienza così hard core che finite a fare il trenino indossando il piumino. E il giorno dopo siete comunque raffreddati.
Insomma, Capodanno è il giorno dell'anno in cui più ci sbattiamo per divertirci e più facilmente finiamo per non riuscirci.Ad ogni modo,
io , salvo imprevvisti lo festeggiero cosi


qualunque sia il modo in cui voi scegliate di trascorrerlo, che con buona probabilità farà in definitiva cagare, io vi auguro che sia una buona fine e che sia un buon inizio.
19.5.17
La triste storia di Jeremy, la lumaca condannata a restare singl
in sottofondo Rusty Cage - Soundgarden
da http://www.repubblica.it/ambiente/2017/05/19/

La lumaca Jeremy
(foto: Angus Davison, University of Nottingham)
I PRESUPPOSTI per il triangolo amoroso perfetto c'erano tutti. Lui, lei, l'altro. O lei, lui, l'altra - non è ben chiaro, dato che parliamo di lumache, animali ermafroditi. Peccato che la vicenda, che teneva la comunità scientifica con il fiato sospeso dall'ottobre scorso, abbia avuto un epilogo tragicomico: Jeremy, lumaca inglese con un raro disturbo genetico che impediva di trovare partner, è rimasto con l'amaro in bocca quando Lefty e Tomeu, due esemplari "compatibili" fatti arrivare a bella posta dal Suffolk e da Majorca, hanno deliberato di ignorarlo, preferendo accoppiarsi tra loro. Oltre al danno, la beffa: Lefty e Tomeu hanno infatti messo al mondo 170 lumachine, tutte prive del difetto genetico dei genitori.
Facciamo un passo indietro. La trista storia di Jeremy inizia a ottobre 2016. La lumaca è affetta da una rarissima condizione genetica, che colpisce un esemplare su un milione: la spirale del suo guscio gira in senso antiorario, il che rende pressoché impossibile l'accoppiamento perché tutti gli organi interni sono collocati nella parte opposta del corpo rispetto agli animali "sani". Angus Davison, docente alla University of Nottingham, ha preso Jeremy sotto la propria ala protettrice e lanciato una campagna internazionale per cercare partner portatori della stessa mutazione. Detto, fatto: a novembre scorso, racconta la Bbc, Jeremy ha fatto la conoscenza di Lefty, lumaca del Suffolk dal guscio a spirale orgogliosamente antioraria. Un mese dopo, animato dalle migliori intenzioni, un allevatore di Majorca ha introdotto nell'agone romantico anche Tomeu, un'altra lumaca con le stesse caratteristiche. È stato in quel momento che le cose, per Jeremy, hanno cominciato a mettersi male.
La lumaca Jeremy, single per sempre

|
"È un po' come se facessi conoscere a un tuo amico la ragazza che ti piace", ha commentato Davison, "e loro iniziassero improvvisamente a corteggiarsi alle tue spalle". Dopo l'inverno, infatti, Tomeu e Lefty si sono mostrati subito interessati l'uno all'altra, mentre Jeremy, racconta ancora lo scienziato, "sembrava non avere molta energia, e ha perso l'attimo giusto": le due lumache si sono felicemente accoppiate e messo al mondo una prole numerosissima. Tuttavia, non tutto potrebbe essere perduto. Ciò che la natura ha voluto fosse unito, la mano umana ha deciso di dividere: l'équipe di Davison ha infatti separato la neo coppia, lasciando da soli Jeremy e Tomeu nella speranza di un accoppiamento.
Sat on the sofa with a slimy cohost tonightJeremy the lefty snail joins @DominicHealeTV and I for @bbcemt #snaillove#leftysnail
Tralasciando le implicazioni sentimentali e concentrandosi sull'aspetto scientifico della questione, naturalmente, ha poca importanza quali siano i genitori: l'intento degli scienziati, infatti, è quello di capire se e come il difetto genetico si trasmetta da una generazione alla successiva. Al momento, studiando la prole di Lefty e Tomeu - tutti esemplari privi del difetto genetico dei genitori - , la risposta sembra essere negativa, anche se, spiegano i ricercatori in un articolo pubblicato sulla rivista Current Biology, il "problema" potrebbe ripresentarsi nelle generazioni successive: "Cercheremo di continuare a studiare la famiglia", conclude Davison, "per comprendere meglio le dinamiche che regolano la trasmissione della mutazione". La ricerca, sperano gli scienziati, potrebbe aiutare a far luce sui disturbi legati all'asimmetria del corpo che colpiscono anche altri animali, tra cui gli esseri umani.
18.12.16
Ecco perchè ho molti due di picche con le ragazze oppure mi mentono per non ferirmi ...
... pur sapendo che io


5.1.16
chi lo dice che i vip siano tutti\e spocchiosi ed antipatici si sbaglia la storia di Keneau Reeves
chi lo dice che i vip siano tutti\e spocchiosi ed antipatici si sbaglia . E' vero che una rodine non fa primavera , ma è vero che allo stesso tempo quando qualcuno\a non lo è non fa notizia . Come la storia di Keanu Reeves
Sicuramente lo ricorderete per il suo ruolo da protagonista in vari film, tra cui : l'avvocato del diavolo, .Matrix., Constantin, ma quello che non sapete su di lui, è che oltre ad essere un bravissimo attore di fama mondiale .Keanu Reeves., ha una storia con un passato molto triste, ma nonostante ciò rimane uno degli attori più .umili.e .umani.che ci siano al mondo.. All'età di tre anni, venne abbandonato dal padre.Ha frequentato quattro diverse scuole superiori e ha lottato con la dislessia, facendo diventare la sua formazione molto impegnativa. Alla fine ha lasciato il liceo senza diplomarsi. All'età di 23 anni, il suo più caro amico River Phoenix è morto di overdose.Nel 1998 Keanu Reeves ha incontrato Jennifer Syme . I due si innamorarono subito e nel 1999,
incidente stradale.Ai tempi in cui girò il film Matrix, la sorella di Keanu Reeves era malata di leucemia e lui decise di donare in beneficenza circa il 70% del suo guadagno a vari ospedali, per la ricerca della prevenzione contro la leucemia.
Si stima che la triologia dei vari film Matrix, abbia fruttato all';attore circa 185 milioni di dollari.
Durante le riprese del film The lake houseKeanu Reeves, sentì una conversazione di una costumista in lacrime parlare con un amica, piangeva perché avrebbe perso la casa se non pagava 20.000 dollari per il mutuo.Lo stesso giorno Keanu Reeves, fece un versamento sul conto della donna, saldando il debito.
Keanu Reeves è una delle poche star a vivere in un modesto appartamento, non ha guardie del corpo, viaggia ancora in metropolitana.
Nel 2010 alcune sue foto hanno fatto il giro del mondo. Per il suo compleanno, Keanu Reeves entrò in una pasticceria e si è comprò una brioche con una sola candela sopra mangiandola insieme ai presenti e offrendo anche un caffè alle persone che si fermavano a parlare con lui.Un gesto che raramente vedrete fare ad altre star di Hoolywood. La maggior parte di loro quando amano stare sotto i riflettori e vantarsi dei loro atti di beneficenza, Keanu Reeves non ha mai dichiarato di fare beneficenza semplicemente perché va contro i suoi principi morali.
Keanu Reeves, ne ha passati di momenti difficili e ha sofferto per un certo periodo della sua vita di depressione.Ecco cosa ha dichiarato ad una intervista qualche anno fa.
”Non posso far parte di un mondo in cui i mariti fanno vestire le mogli come delle donne facili, facendo mettere in mostra cose che dovrebbe apprezzare solo lui.

U mondo in cui non esiste il concetto di onore e dignità e puoi fidarti delle persone solamente quando dicono ”Prometto!”.Un mondo in cui le donne non vogliono avere bambini e gli uomini non vogliono avere una famiglia. Un mondo in cui degli idioti si considerano uomini di successo perché guidano un auto costosa che appartiene al padre.Un mondo in cui gli uomini credono in Dio solamente quando fa comodo a loro.Un mondo in cui le persone sperperano i soldi per riparare la macchina al primo difetto sulla carrozzeria, senza risparmiare, sono così patetici che solo la loro macchina che vale tanto può nascondere la loro realtà.Un mondo in cui i giovani spendono i soldi dei genitori in discoteche, facendo i fighi con una bottiglia di alcool costosa, il brutto è che le ragazzo si innamorano di questi stupidi.Un mondo in cui se fai una scelta diversa da quella che la società considera ”giusta” sei automaticamente uno sfigato.”

U mondo in cui non esiste il concetto di onore e dignità e puoi fidarti delle persone solamente quando dicono ”Prometto!”.Un mondo in cui le donne non vogliono avere bambini e gli uomini non vogliono avere una famiglia. Un mondo in cui degli idioti si considerano uomini di successo perché guidano un auto costosa che appartiene al padre.Un mondo in cui gli uomini credono in Dio solamente quando fa comodo a loro.Un mondo in cui le persone sperperano i soldi per riparare la macchina al primo difetto sulla carrozzeria, senza risparmiare, sono così patetici che solo la loro macchina che vale tanto può nascondere la loro realtà.Un mondo in cui i giovani spendono i soldi dei genitori in discoteche, facendo i fighi con una bottiglia di alcool costosa, il brutto è che le ragazzo si innamorano di questi stupidi.Un mondo in cui se fai una scelta diversa da quella che la società considera ”giusta” sei automaticamente uno sfigato.”
E' sempre bello sapere che nel mondo esistano ancora persone con dei valori, nonostante abbiano un passato non facile, persone a cui di certo i soldi non mancano, ma nonostante questo abbiano ancora dei valori che si stanno perdendo, valori come umiltà ed umanità
Potrebbe interessarti anche:
Etichette:
alcoool,
amico fragile,
arti,
cinema,
depressione,
dislesia,
droga,
generosità,
keneau Reevers,
le storie,
sfiga,
star non spocchiose e finte,
umiltà
21.2.15
comportarsi bene \ civilmente verso il prossimio , ancorchè può apparire fuori moda ma .....
comportarsi bene \ civilmente verso il prossimio , ancorchè può apparire fuori moda, ci si può
guadagnare ed in ogni caso è sempre apprezzato dalle persone civili. E questa storia sembra dimostrarlo
Un gesto sgarbato e una parolaccia al suo vicino in metropolitana.
Una situazione come se ne vedono molte. Peccato che il pendolare "poco
educato" non avesse idea che la vittima del suo sfogo se la sarebbe
trovato di fronte poche ore dopo, recandosi al colloquio di lavoro.
A raccontare l'accaduto proprio Matt Buckland
il capo del personale dell'azienda, che su Twitter ha scritto: "Karma: il ragazzo che mi ha spinto e ha inveito contro di me in metropolitana è appena arrivato per sostenere il suo colloquio di lavoro...con me...". Karma, appunto. Davvero sfortunato il ragazzo che nell'ora di punta al centro di Londra, andava evidentemente di fretta e non è riuscito a trattenere l'ira nei confronti di quell'uomo che, nella sua testa, gli stava facendo perdere tempo prezioso.
Ma l'ironia della sorte non si ferma qui. Perché stando al racconto che il dottor Buckland ha fatto al DailyMail, il ragazzo non lo avrebbe riconosciuto. "Quando mi sono reso conto che si trattava di lui, ho cominciato a fargli domande sempre più imbarazzanti che riguardavano il suo comportamento in metropolitana fin quando non si è reso conto di avere davanti l'uomo che aveva poco prima insultato".
Risultato? Il ragazzo non ha ottenuto il posto di lavoro perché non "adatto al ruolo", ma i due hanno riso della vicenda e si sono riconciliati. Morale della favola? Tenete a freno i nervi, perché non potete sapere con chi ve la state prendendo.
A raccontare l'accaduto proprio Matt Buckland
il capo del personale dell'azienda, che su Twitter ha scritto: "Karma: il ragazzo che mi ha spinto e ha inveito contro di me in metropolitana è appena arrivato per sostenere il suo colloquio di lavoro...con me...". Karma, appunto. Davvero sfortunato il ragazzo che nell'ora di punta al centro di Londra, andava evidentemente di fretta e non è riuscito a trattenere l'ira nei confronti di quell'uomo che, nella sua testa, gli stava facendo perdere tempo prezioso.
Ma l'ironia della sorte non si ferma qui. Perché stando al racconto che il dottor Buckland ha fatto al DailyMail, il ragazzo non lo avrebbe riconosciuto. "Quando mi sono reso conto che si trattava di lui, ho cominciato a fargli domande sempre più imbarazzanti che riguardavano il suo comportamento in metropolitana fin quando non si è reso conto di avere davanti l'uomo che aveva poco prima insultato".
Risultato? Il ragazzo non ha ottenuto il posto di lavoro perché non "adatto al ruolo", ma i due hanno riso della vicenda e si sono riconciliati. Morale della favola? Tenete a freno i nervi, perché non potete sapere con chi ve la state prendendo.
15.12.13
altro che la mia giornata no questa ha avuto più sfiga di me Cerca il figlio abbandonato alla nascita e scopre che è uno dei morti di Lockerbie
altro che un cellulare comprato da neppure un mese o una gomma di bicicletta bucata a mio fratello durante una gara questa ha avuto più sfiga di noi
unione sarda Domenica 15 dicembre 2013 15:27
Cerca il figlio abbandonato alla nascita e scopre che è uno dei morti di Lockerbie
A 25 anni dal disastro in Scozia, dove un aereo esplose in volo, la triste scoperta di una donna americana.
Pensava che suo figlio, abbandonato subito dopo la nascita, si fosse fatto una vita tutta sua. E invece una 65enne americana solo di recente ha ritrovato il suo nome fra le vittime del disastro di Lockerbie nel 1988. La storia viene raccontata in un documentario della Bbc che andrà in onda domani sera, in
occasione del 25esimo anniversario dell'esplosione dell'aereo della Pan Am sui cieli di Scozia che causò 270 morti, in gran parte cittadini Usa. Carol, originaria dello Stato dell'Oregon, dopo la scomparsa del marito all'inizio dell'anno ha iniziato le ricerche per trovare il figlio che aveva avuto a 19 anni e che aveva deciso di dare in adozione. Di lui conosceva solo il nome, Kenneth Bissett, e sapeva che avrebbe dovuto avere 45 anni. E invece le sono bastati pochi minuti su internet per trovarlo fra i 35 studenti dell'università americana di Syracuse che erano a bordo del velivolo esploso per un ordigno. "E' stato terribile - ha detto la donna alla Bbc - l'ho trovato e l'ho perduto nello stesso giorno". Intanto in un documentario che andrà in onda su Al Jazeera questa settimana si parlerà di un rapporto di esperti internazionali, scritto nel 2002 ma mai pubblicato, che potrebbero riaprire il caso. A oggi l'unica persona mai condannata per l'attacco resta l'agente libico Abdelbaset al-Megrahi, morto lo scorso anno dopo che nel 2009 era stato liberato in Scozia su decisione del governo locale scozzese sulla base di motivazioni umanitarie. Secondo il rapporto, dietro l'attentato ci sarebbe invece il terrorista egiziano Mohammed Abu Talb, poi condannato per altri attacchi.
unione sarda Domenica 15 dicembre 2013 15:27
Cerca il figlio abbandonato alla nascita e scopre che è uno dei morti di Lockerbie
A 25 anni dal disastro in Scozia, dove un aereo esplose in volo, la triste scoperta di una donna americana.
Pensava che suo figlio, abbandonato subito dopo la nascita, si fosse fatto una vita tutta sua. E invece una 65enne americana solo di recente ha ritrovato il suo nome fra le vittime del disastro di Lockerbie nel 1988. La storia viene raccontata in un documentario della Bbc che andrà in onda domani sera, in
occasione del 25esimo anniversario dell'esplosione dell'aereo della Pan Am sui cieli di Scozia che causò 270 morti, in gran parte cittadini Usa. Carol, originaria dello Stato dell'Oregon, dopo la scomparsa del marito all'inizio dell'anno ha iniziato le ricerche per trovare il figlio che aveva avuto a 19 anni e che aveva deciso di dare in adozione. Di lui conosceva solo il nome, Kenneth Bissett, e sapeva che avrebbe dovuto avere 45 anni. E invece le sono bastati pochi minuti su internet per trovarlo fra i 35 studenti dell'università americana di Syracuse che erano a bordo del velivolo esploso per un ordigno. "E' stato terribile - ha detto la donna alla Bbc - l'ho trovato e l'ho perduto nello stesso giorno". Intanto in un documentario che andrà in onda su Al Jazeera questa settimana si parlerà di un rapporto di esperti internazionali, scritto nel 2002 ma mai pubblicato, che potrebbero riaprire il caso. A oggi l'unica persona mai condannata per l'attacco resta l'agente libico Abdelbaset al-Megrahi, morto lo scorso anno dopo che nel 2009 era stato liberato in Scozia su decisione del governo locale scozzese sulla base di motivazioni umanitarie. Secondo il rapporto, dietro l'attentato ci sarebbe invece il terrorista egiziano Mohammed Abu Talb, poi condannato per altri attacchi.
1.6.12
la sfiga [ un cellulare perso e usato a scrocco da chi lo ha trovato ]
Oggi ho scoperto che mi hanno rubato il cell , con scheda annessa è si sono messi a fare connessioni e chiamate peste lo colga e lo si coddi un trau (n teremine che non traduco perchè credo che anche i non sardi lo capiscano e colgano la frase poca educata e gratuita e me ne scuso ma quando ci vuole ci vuole ) a chi approfittando dello smarrimento del mio cell si è divertito con internet e chiamando consumandomi l'offerta e e il resto del credito. Ma andiamo con ordine nel racconto
Non sono tanto superstizioso, mai una settimana che ormai volge al termine fatta di sfiga , mi sa che inizierò a crederci e faro cosi
C'é chi nasce come Paperino: Sfortunato e sempre pieno di guai (....)
Ma io mi sento come Vil Coyote
Che cade ma non molla mai
Che fa progetti strampalati e troppo complicati
E quel Bip Bip lui non lo prenderà mai
Ma siete tutti come Vil Coyote
Che vi ficcate sempre nei guai
Vi può cadere il mondo addosso, finire sotto un masso
Ma voi non vi arrenderete mai.
Non sono tanto superstizioso, mai una settimana che ormai volge al termine fatta di sfiga , mi sa che inizierò a crederci e faro cosi
Lunedì causa la mia sbadataggine di non mettere mai le cose nello stesso posto , perdo al lavoro il cellulare . Lo chiamo e o lo facciamo chiamare e sms da : colleghi , babbo .Lo cerchiamo dappertutto ( tranne e forse era li nei plateau delle piante da portare in negozio anche se le colleghe \ commesse lo escludono perchè dicono che li svuotano e li puliscono sempre quando arrivano dall'azienda , visto che li riutilizziamo per i clienti ) : nei plateau che abbiamo in azienda , nei plateau di una coppia di clienti presente in quel momento ( e a cui abbiamo poi telefonato , credendo che fosse finito nei loro plateau, invece niente ) , dove gettiamo i rifiuti dell'umido , dove stavo lavorando , e nelle serre dove avevo lavorato la mattina , nello zaino , nella giacca ma niente non lo sentiamo , tutto questo per 3 giorni . Forse per il fatto che cadendo , essendo Touchscreen ,si è attivato il tono silenzioso con la vibrazione . Poi poichè mi serviva la scheda per lavoro , non la uso solo per sminchionare \ cazzeggiare , pazienza a anche se con un po' di rammarico perchè era un regalo dela greffa per la laura mi faccio fare al punto wind del mio paese il reset della scheda e ne faccio dare un altra con lo stesso n pagando 10 € . E dopo due giorni ho di nuovo il numero .
Accetto razionalmente o quasi il fatto perchè per parafrasare alcuni strofe di questa vecchia canzone C'é chi nasce come Paperino: Sfortunato e sempre pieno di guai (....)
Ma io mi sento come Vil Coyote
Che cade ma non molla mai
Che fa progetti strampalati e troppo complicati
E quel Bip Bip lui non lo prenderà mai
Ma siete tutti come Vil Coyote
Che vi ficcate sempre nei guai
Vi può cadere il mondo addosso, finire sotto un masso
Ma voi non vi arrenderete mai.
Cosi come accetterò , anche se mi ci vorrà un bel po' e la denuncia alla pula o ai caramba , il fatto che qualcuno ( escluso i nostri dipendenti e ora colleghi di lavoro ) che lo ha trovato è ha fatto la bastardata di usarlo per i suoi porci comodi ( connessione alla rete , sms , e telefonate ) .Oltre all'accettare il fatto , sono riuscito a desistere ( grazie ai consigli dei vecchi e alla mia esperienza e ala coerenza con i miei valori di legalità e nonviolenza ) a , come volevo fare in origine in questo post , a pubblicare in chiaro i tabulati wind con i numeri chiamati e sms da parte di quel o quei putribondi figuri . Vi lascio scusate per le continue citazioni musicali ♫ , ma la musica m'aiuta a mandare giù rospi come questi ed a esprimermi al meglio ☯. Infatti un detto trovato sulla mia bacheca di fb non ricordo da quale dei miei tanti contatti :<< Là dove si arresta il potere delle parole, comincia la musica. (Richard Wagner ) vi lascio con questa canzone
che magari non è collegata all'argomento del post d'oggi ma mi rilassa ed è in onda alla radio mentre scrivo le ultime parole di questo mio resoconto dei questa settimana .
A presto Bella Gente
che magari non è collegata all'argomento del post d'oggi ma mi rilassa ed è in onda alla radio mentre scrivo le ultime parole di questo mio resoconto dei questa settimana .
A presto Bella Gente
Iscriviti a:
Post (Atom)
emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello
Apro l'email e tovo queste "lettere " di alcuni haters \odiatori , tralasciando gli insulti e le solite litanie ...

-
Come già accenbato dal titolo , inizialmente volevo dire Basta e smettere di parlare di Shoah!, e d'aderire \ c...
-
https://www.cuginidicampagna.com/portfolio-item/preghiera/ Una storia drammatica ma piena di Amore.Proprio come dice la canzone Una stor...
-
Aveva ragione de Gregori quando cantava : un incrocio di destini in una strana storia di cui nei giorni nostri si è persa la memor...