30.12.17

come sopravvivere alle festività natalizie XII il capodanno ed il primo dell'anno





[....] vedi caro amico cosa si deve inventare
per poterci ridere sopra,
E se quest'anno poi passasse in un istante,
per continuare a sperare. vedi amico mio
che in questo istante ci sia anch'io.
come diventa importante
io mi sto preparando è questa la novità
L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
[.... ]

            Lucio  dalla in  "caro amico  ti scrivo ( l'anno che verrà ) "


Vacanze, regali e viaggi di lusso, in attesa del fatidico ultimo giorno dell'anno. Ma non tutti lo celebrano il 31 dicembre. E, dunque, per chi sta programmando di festeggiarlo all'estero, vale il detto: "Paese che vai, Capodanno che trovi".
Per quelli  che   lo celebrano    è una festa come un altra   che  varia  da  popolo a popolo ( anche  se  ormai   con la  globalizzazione  conformastista    si celebra    convenzionalmente  daove   non si celebra  il primo gennaio  ) .  Infatti  il  Capodanno nel Mondo, non per tutti è il  gennaio La tradizione di festeggiare la fine dell'anno è tra le più belle  ( dipende  dai punti di vista   esempio a me  quest'anno  ogni tanto mi succede   quest'anno   lo festeggio come la    la slide  , inviatami tramite  wtzp )  e  antiche  del pianeta, ma non in tutto il mondo si celebra l'ultima notte di dicembre. Ecco dove andare per un "Capodanno alternativo"
Nessun testo alternativo automatico disponibile.




Non è obbligatorio uscire o fare qualcosa , si può ancore " festeggiare " o soli o a casa con i matusa senza sfarzi un abbbraccio un bicchiere di vino alla mezzanotte . Infatti il capodanno o primo dell'ann che dir si volgias : << è il giorno dell'anno in cui più ci sbattiamo per divertirci e più facilmente finiamo per non riuscirci.>> come suggerisce linkiesta.it   a cui  mi sono ispirtato  immettendoci anche delle  mie espeirenze  di vita  avuita nella  nottwe  fra il 31  dicembre  e il 1  gennaio  e    da cui  h deliberatamente  tratto   la  seconda  parte  del post  della guida  di quest'anno  .
Capodanno rientra a pieno diritto in quell’insieme infausto (  ma  anche  non perchè magari ci serve  come volvola di sfogo per lasciarci alle spalle un brutto periodo )   di giorni dell’anno nei quali sentiamo il dovere morale, esistenziale, etico e civile di fare qualcosa di FICO. Di divertirci UN CASINO. Per carità, a volte è davvero spassoso.  Infatti io ne ricordo di capodanni che oserei definire “leggendari”,senza peccare di facile entusiasmo.Mi sono diverttito  anche   in una situazione  , in quanto la compagnia era  divisa  e sparpagliata   ,  a  tre  icioè io  il mio amico e la sua morosa   .  C’erano tutti gli ingredienti che dovevano esserci: gli amici, la musica, il moroso\a, l’alcol, la goliardia, l’euforia, il trastullo, il cazzeggio, l’amica che s’infrattava con l’amico della tipa con cui ti infrattavi tu, i fumogeni, com'è bello far l'amore da Trieste in giù e le luci stroboscopiche persino. Che belli che erano quei capodanni. Non c’erano l’età adulta, le responsabilità, le preoccupazioni, i lutti. Non c’erano neppure i suoceri, i nipoti, i figli da mettere a letto, i cognati,e parentame  vario con e e tutto il corollario di parenti da onorare ( se lo si celebrava in famiglia  )  o le amngiate pantagrueliche    e il dover mettere da parete  i soldi  ( ora sempre  più proibitivo  con 'stpo ...  dell'euro )   per  andare o in ristorante  o fra  amici\che  . Insomma, c'è stato un tempo in cui il Capodanno l'ho amato anche   se   ne  sono uscito male  cadistorsione  ala caviglia  perchè  ero scivolato  ballando   causa pavimento  viscidio  da spumante lanciato addosso   e  a mo'  di   vittoria  da  formula  uno o  portiera dell'auto incastrata  in un altra macchian perchè  quando stavo scendendo in fretta per  via  dela pioggia " torrenziale  " un altera macchina  non ha  frenato   e lo spoertello aperto s'è incasatrato  nel suo fianco, ecc  . Quando è stato naturalmente e sinceramente divertente bene  o amle  .
Da qualche anno a questa parte, però,  saràla vecchiaia  incipiente  ( ormai    sono entrato negli 'anta  )  la ricorrenza inizia a suscitarmi una malcelata insofferenza (non rientrando io in quella schiera di belli, ricchi e tonici che vanno a festeggiare l'arrivo del nuovo anno alle Seychelles o altri paradisi tropicali  , per intenderci; se ce ne fosse anzi qualcuno alla lettura, è invitato ad andare a spulciare la Lonely Planet e a lasciarci in pace a crogiolarci nei nostri programmi treash   nazional-popolari ).
Il problema sostanziale del Capodanno risiede proprio nell’obbligo di divertirsi, costi quel che costi (indifferentemente che siano i nostri risparmi o la nostra dignità). Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, colto alla sprovvista, in assenza di più gradite proposte, orfano degli allettanti e velleitari propositi stilati nei mesi precedenti, non si è trovato a prestare il fianco (e la presenza) a una delle seguenti situazioni (il tutto pur di non incorrere nel moralmente deprecabile “non fare un cazzo a Capodanno”):

1. Il veglione di Capodanno → tutti abbiamo almeno un amico che a più riprese nella vita, prova a convincerci che sia plausibile andare a festeggiare la fine dell’anno in qualche locale che assomiglia a un dopolavoro degli anni settanta, con i tavoli e le sedie di plastica bianca, i festoni, a ballare la macarena e — se sei fortunato — asereyè.   indomma   alla  fantozzi


Così nessuno mette in mezzo la casa,  (  prima o seconda  che sia  ) si mangia, si balla, ci si DIVERTE, tutti insieme a fare il conto alla rovescia eeeehhh…siamo i watussi, siamo i watussi, gli altissimi negri...e questo vantaggiosissimo pacchetto costa solo 35\40 euro a persona.

2. Il capodanno in piazza → questo genere di scelleratezza è comprensibile solo se non si ha ancora il diritto di voto. O se lo si è conquistato da 6 mesi. Se hai superato i 20 anni e ti viene in mente di andare — boh — a Roma/Bologna/Milano/Firenze, per andare a festeggiare il Capodanno in Piazza,o nelle piccole  cittadine  ciò significa in mezzo alla strada, a farti entrate il gelo fin dentro la colonna vertebrale, e stare in piedi, insieme ai cingalesi, per guardare un concerto dei Modà (o, peggio mi sento, di Gigi D’Alessio), io una domanda me la farei. E mi darei pure una risposta chiara.


3. La “festa” a casa dell’amico, del cugino, della tua amica. Che tu dici: dai, figo, conosciamo gente nuova! Ottimo! Arrivi carico\a di ottimismo e fiducia nel genere umano, con un outfit strategicamente studiato per sembrare figa ma non troppo, un rassicurante total black con minigonna inguinale ma nessuno sbrilluccichio troppo impegnativo. Stivale overknee, ma senza tacco. Splendida e florida di speranza, ti ritrovi in una casa dove c’è una cumpa di amici che si conoscono tutti dalle scuole elementari, seduti attorno a un tavolo, a giocare al mercante in fiera o amenità simili …

4. La “cena” a casa di amici. Che conosci. Sposati. Coppie. Ci sono anche dei bambini. Nessun single dell’altro sesso. Un’amica\o della scuola materna della proprietaria di casa, che si è mollata\o da 2 mesi. Passi la serata ad ascoltare le sue disgrazie. Tracanni vino senza pietà, nel vano tentativo di sopravvivere al palletico. C’è la tv accesa in sala. Il climax della serata sono le stelle filanti accese alla mezza. All’1.15 i primi se ne andranno. Alle 2 sarai a letto. Depressa.e  dire  ma chi  cazzo me lo ha  fatto fare 

5. La cena al ristorante. Il cenone, chiamato così solo per legittimare il fatto che devi spendere 100\150 euro a testa, bevande escluse, per mangiare tendenzialmente di merda. Talvolta rispettando anche uno specifico dress-code, tipo “Gold”. E, sia chiaro, nei 150 euro non è incluso il vestito di paiettes che indosserai solo quella sera e quella sera soltanto. Devi comprarlo a parte.

6. La discoteca, dove la cosa più mass che tu possa trovare ti costa comunque 50 euro consumazione inclusa (peccato che per sopravvivere alla fauna te ne servano ALMENO TRE di consumazioni), per ritrovarti pressata come una sardina sotto sale, a squamare in mezzo ai primati. Questo a meno che tu non investa la tua tredicesima (chi ce l’ha) per prendere un tavolo e sbronzarti, finendo nel migliore dei casi a limonare con qualcuno di cui non ricorderai le generalità dopo 2 ore.

7. La cena con i parenti. Perché sai, a questo punto, invece che passarlo con gli estranei preferisci stare con la tua famiglia! Uhm. Ne sei sicuro? Ciò implica che: ti ingozzerai così tanto da assumere il fabbisogno calorico di tutto il Lussemburgo, giocherai alla tombola, dovrai rispondere, peggio chje a natale  ,  alle domande delle zie del genere: "Hai conosciuto qualcuno?", "Ma non c'è proprio nessuno che ti piace?", infarcite da "Sai chi ha avuto un bimbo?" (discorsi che avete fatto pochi giorni prima, a Natale, ma che saranno riproposti con lievissime variazioni sul tema). Il tutto nell'estenuante attesa della mezzanotte, quando sarai nuovamente tenuto a mangiare una fetta di panettone e a brindare con delle discutibilissime bollicine, vendute nella stessa scatola del succitato panettone. No dico: sicuro sicuro che sia l'opzione migliore?

8. Il Capodanno romantico a due. Questo, a meno che non siate innamorati di fresco, ma proprio di fresco, generalmente si riduce in lei che cucina (perché si sa che a mangiar fuori a Capodanno si mangia male), lui che sceglie un film da guardare dopo cena, una bottiglia di vino, la telefonata dei genitori per fare gli auguri a mezzanotte e una opinabile sessione di mambo orizzontale di buon auspicio, per un altro anno in cui si fornicherà solo per anniversario e compleanni.

9. La Capitale europea, il viaggio che puoi permetterti e che fa figo quando la gente ti chiede "Cosa fai a Capodanno?" - "Vado a Parigi". Certo. Fichissimo. Peccato che spenderai inutilmente il triplo di quanto avresti speso ad andarci in un qualunque altro periodo dell'anno, e che il freddo che patirai, ma il freddo, il freddo guarda che tu non puoi averne l'idea, una cosa che ogni 10 passi dovrai entrare in una caffetteria per non andartene in ipotermia e morire, guarda, sarà veramente indimenticabile.

10. La serata con il gruppo storico di amici.Generalmente funziona che si portano le carte, cluedo, la wii, pictionary e tutto l'armamentario che dovrebbe consentire di non avere un attacco narcolettico prima della mezzanotte. In memoria dei vecchi tempi, si comprano ettolitri di vodka che nessuno berrà, preferendo piuttosto della coca cola zero o della cedrata. La location, di solito, diventa la villa al mare dell'amico che s'immola e la mette a disposizione. Peccato che una villa al mare, a dicembre, disabitata, diventa un'esperienza così hard core che finite a fare il trenino indossando il piumino. E il giorno dopo siete comunque raffreddati.

Insomma, Capodanno è il giorno dell'anno in cui più ci sbattiamo per divertirci e più facilmente finiamo per non riuscirci.Ad ogni modo, 



io , salvo  imprevvisti lo  festeggiero cosi 
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qualunque sia il modo in cui voi scegliate di trascorrerlo, che con buona probabilità farà in definitiva cagare, io vi auguro che sia una buona fine e che sia un buon inizio.

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