come sopravvivere al natale VI in famiglia fra parenti serpenti ma anche no , divorziati \ separati ,


ed eccoci al  tema  clou  della  guida   come sopravvivere  ai cenoni o pranzi familiari , con le  tièpologie  sopra descritte  .
 Il seguente  post  è  deliberatamente  tratto  e rieaborato in base  ad esperienze  dirette e  non  


Se pensate di sopravvivere al Natale con nient’altro che una bella dose di spirito Natalizio e qualche bicchierino,o peggio sbronza   vi sbagliate di grosso., come potete  notare  dale puntate prece denti   della guida  di  quest'anno 
Il Natale, come qualsiasi altra festa   negli ultimi tempi   altro non é che un percorso ad ostacoli fra momenti familiari imbarazzanti, domande impertinenti e regali orrendi, luminarie  e  musiche ,  pranzi di  carne  e  pesce  con imbarazzo e  difficoltà per chi è vegano  \ vegetariano  , singe  , separati \  divorziati  , ecc 


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locandina  di  Parenti serpenti  film del 1992 diretto da Mario Monicelli.
Perciò, meglio non farsi coglieri impreparati\e. Perché sopravvivere alle feste senza perdere le staffe (o la dignità) non è una cosa che si improvvisa  dall'oggi al domani  ma  è una  questione d'allenamento .

Iniziamo dalla  famiglia " normale   con una  guida semi seria  deliberatramente  tratta  dal  sito prima citato


  
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SE LI RICONOSCI LI EVITI

I parenti da cui devi ben guardarti sono di 3 tipologie.

L’impicciona, ovvero quella che non vede l’ora di tempestarti di domande scomode, fra cui
Ti sei decisa a trovarti un lavoro serio?” “Quando ti sposi?” e “Ma non ce lo fai un bel nipotino?” sono solo la punta dell’iceberg.
Prima di affondare miseramente,o rispondere    male  ed  insultare   mettete in atto la tecnica del“Scusa. Qualcuno mi chiama…” per eclissarvi.  Oppure se   avere  coraggio    e  tu  ?  oppure   cercate  di    cambiare  discorso  . Accordatevi    se     con il  vostro  vicino  per  farti venire  in aiuto   . oppure  coi sto pensando o  altre  amnità  di  circostanze   . 
L’inopportuno, che sarà già sbronzo agli antipasti, in canotta e pantaloni slacciati prima del secondo, e che ha sicuramente preparato regali imbarazzanti e inappropriati per tutti.Non dategli corda, vuole solo attirare l’attenzione, e tenetelo lontano dalla portata dei bambini. La vittima, che riconoscerete perché passerà la serata a raccontare a tutti le sue disgrazie, di quanto é sola, di quanto é infelice, facendovi sentire delle persone orribili.Almeno finché non scoprirete che a ciascuno da una versione diversa delle medesime storie.Fingete interesse, magari ripassando mentalmente la tabellina del 7 (vi conferirá la giusta espressione concentrata e interessata) o pensando ad  altre  cosie  ,  oppure   usando  le  stesse tecniche che  usate per  il  parente  impiccione  

VACCI PIANO

Buttarvi sul cibo (o sull’alcool) potrà sembrarvi una buona soluzione per superare i momenti difficili.Ma fate molta attenzione.Sul  cibo  si può stare male   o far  venire i sensi di colpa  postumi .  L'alcool idem , ma  soprattutto  ha  effetti colllaterali   di  farvi parlare trioppo   cioè vino in veritas  
E  poi non c’é nulla di peggio che essere vulnerabili in un ambiente ostile. Mentre giacete sul divano rallentati dalla digestione lenta o dalla sbronza, potreste essere messi all’angolo dalla zia logorroica.

  
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C’É SEMPRE DI PEGGIO…

Certo, magari scavando in fondo in fondo, ma c’é! C’é chi stà lavorando per esempio. O chi ha parenti più disfunzionali di voi. Tutto sommato vi é andata bene.

PRENDILA SUL RIDERE
Si lo so la vostra famiglia é bizzarra, ma dopo tutto, quale non lo é!Invece di passare il tempo fra la frustrazione e l’imbarazzo, lasciatevi andare.Immaginatevi di essere protagoniste di una sit-com americana, di quelle con le risate finte, e godetevela come se foste uno spettatore. Dopo tutto si tratta solo di poche ore!
CHE TI SERVA DA LEZIONE
Se ogni anno é sempre la stessa storia e non ne potete più, meglio optare per un Natale alternativo l’anno prossimo.Del resto, chi l’ha detto che Natale non sia bello senza la neve, la cioccolata calda e la famiglia riunita?
Scommetto che anche sdraiati in riva al mare in un paese tropicale non sia  poi  tanto male  Come-sopravvivere-al-Natale-in-famiglia_3





Oppure in maniera seria come suggerisce questo articolo di http://www.girlpower.it ci si può Preparati al Natale con i parenti dedicando qualche giorno prima a te stessa e a quello che più ami fare: un po’ di yoga, una corsa al parco, una gita in bicicletta, un weekend con il fidanzato o con le amiche ti aiuteranno a ricaricarti di quella positività necessaria per vivere il più serenamente possibile il 24 e il 25 dicembre con i tuoi familiari. La sera della cena di Natale, entra a casa con un bel sorriso in viso, con i regali per tutti, ben impacchettati, mi raccomando, e avendo già pronta qualche rispostina strategica: la tua zia zitella ti chiede del fidanzato? Rispondi con una domanda: “E il tuo dov’è zia?”. Vedrai che non ti chiederà più nulla per tutta la serata. Tua cugina, quella che, a pochi anni più di te, già ha girato il mondo, è fidanzata con un buon partito e ha appena firmato un contratto a tempo indeterminato ti chiede: “E tu cosa vuoi fare da grande?”. Puoi sempre risponderle che hai tempo, in fondo mica sei vecchia come lei! E, in caso di altre domande impertinenti e fastidiose, ricorda: con un bel sorriso la farai franca.Sicuramente, nonostante tutti i tuoi buoni propositi, la cena del 24 o il pranzo del 25 potrebbero rivelarsi un vero disastro: a tavola non si parla d’altro che di politica e religione e ci manca poco che volino i coltelli, c’è il solito zio che alza il gomito e inizia ad alzare i toni perché ha esagerato con il vino, c’è la cugina fanatica che non fa altro che elencare i suoi successi e la zietta giovane che ripete in continuazione al tuo cuginetto: “Lo sai che tra poco arriva Babbo Natale? Li senti i campanellini delle renne?”, che a forza di ripeterlo anche a te sembra di sentire lo scampanellare di Comet, Dancer, Dasher, Prancer e di tutte le altre renne di Babbo Natale (ormai, grazie a quella zietta sai a memoria anche tutti i loro nomi).Ma in fondo il Natale in famiglia non è un incubo assoluto. Sicuramente succedono cose un po’ strane, sicuramente ti ritrovi seduto accanto a quel parente con cui non parli da mesi e con il quale al massimo ti sei scambiato un like su Facebook (sempre che abbia Facebook). Ma il Natale in famiglia ha anche i suoi vantaggi e ti basterà iniziare a vederli per vivere le feste con uno spirito diverso. Stare seduti a tavola con genitori, zii, nonni è una buona occasione per ravvivare il vostro rapporto, per scambiare qualche parola, fare qualche risata e fermarvi semplicemente a non dire nulla di che, cosa impossibile durante l’anno. Il Natale in famiglia non ti fa sentire sola, perché c’è chi lo è la notte di Natale e forse cosa più triste non c’è (perché, pensaci bene, su un’isola deserta da sola, a Natale, non vorresti esserci mai). Il Natale è un momento magico perché, se in famiglia hai dei bambini, loro vivranno la notte di Natale come il momento in cui Babbo Natale porta loro i regali e in quell’emozione, in quella trepidazione, potrai sentirti anche tu un po’ bambina. Il Natale in famiglia è l’occasione per rompere delle rigide barriere, per scherzare e divertirti indossando accessori buffi (cappellini, baffi, occhiali, nasi colorati e cravatte a tema natalizio). Il Natale in famiglia, in fondo, è un modo per mettere un punto con rimorsi, antipatie e questioni familiari lasciate in sospeso, per ricominciare, magari con meno astio, con meno odio, con meno pregiudizio.Specialmente se la famiglia non è la tua ma quella del tuo partener . Infatti 
Il tuo fidanzato\a o ti ha chiesto di passare il Natale con la sua famiglia e tu gli hai detto di si? Sei nel panico più totale? Ecco come sopravvivere!
Che l’invito arrivi direttamente dalla famiglia, o che sia un’idea del vostro genio- uomo, poco importa... non possiamo tirarci indietro! Ecco quindi 6 semplici consigli per evitare di scappare in Lapponia dalla disperazione e tornare solo dopo l’Epifania. Manca ancora qualche settimana e abbiamo tutto il tempo per prepararci al meglio e fare la nostra superba figura.

Il look

La parola d’ordine è semplicità. Lasciamo quindi il tubino nero, il tacco 15 e la pochette diamantata nell’armadio in attesa di tempi migliori. Ugualmente da evitare la felpa di ciniglia presa dai cinesi al mercato a 10 euro. Quel giorno dovremo essere sobrie ma curate. Quindi via libera a jeans o pantaloni skinny con maglioncino e stivali, oppure leggings e vestitino. Trucco leggero e tacchi (se siete propense) non troppo alti. Probabilmente la casa sarà invasa da regali, giubbetti, suppellettili natalizi, giochi dei bambini... attenzione quindi a dove mettete i piedi, le scarpe servono comode! Da evitare assolutamente la scollatura troppo profonda. Il nostro commensale di fronte potrebbe essere il cugino sedicenne posseduto dagli ormoni, o peggio ancora lo zio quarantenne single allupato. Non è il caso. 

A gift

Portare un piccolo dono alla padrona di casa è d’obbligo. Se scegliamo qualcosa di mangereccio andiamo quasi sul sicuro. Un dolce tipico artigianale della vostra zona, dei torroncini, biscottini natalizi, della frutta secca assortita. Da evitare il solito panettone nella scatola di cartone preso al supermercato. Rischierebbe di finire in fila agli altri 3 sopra i pensili della cucina, per poi essere mangiato per disperazione a Carnevale. In alternativa, la classica Stella di Natale, che tanto sappiamo non campa molto 
The family
Finora avete conosciuto solo i genitori del vostro lui e la schiera di parentame in trepidante attesa di fare la vostra conoscenza vi terrorizza? No problem, se è sopravvissuta Kate Middleton al suo matrimonio allora ce la potete fare anche voi. Presentatevi, un bel sorriso a 54 denti, e il ghiaccio sarà rotto. Cercate di fare conversazione un po’ con tutti. Parlando del più e del meno si va sul sicuro: il tempo, gli addobbi natalizi, il cibo, le vacanze, il lavoro, la scuola... e distribuite complimenti anche se sono falsi! Se ci sono bambini (e se vi piacciono ovviamente!) e socializzate in fretta, giocate con loro: oltre a divertirvi vi ingrazierete la mamma, la zia, la nonna...
A Christmas lunch
Non dimenticate mai di fare i complimenti alla cuoca. Anche se avete il sospetto che i ravioli siano quelli in busta preparati da una nota marca di surgelati (a cui hanno poi fatto fare un salto in padella), e l’arrosto è a pari merito di quello che mangiate alla mensa universitaria... dite sempre che è tutto delizioso. E se proprio i bocconi fanno fatica ad andar giù... aiutatevi con del pane, delle patate o dell’acqua. Infine, a meno che non stiate per scoppiare o che proprio una cosa non vi piaccia, evitate di rifiutare le pietanze... non è carino  riducete  le pozioni  oppure concedetev quakche  stravizio  !
Effusions 
No alle effusioni col vostro lui davanti ai parenti   , specie  se  è la prima  volta  che  vai a casa  sua  e  viceversa  ! Quindi niente baci con tanto di lingua in bella vista, niente toccatine alle cosce da sotto il tavolo, niente mani passate in maniera sexy tra i capelli. Ok a qualche tenera carezza o bacio a stampo.
Helping
Ok, il pranzo è finalmente terminato. Il solo pensiero di mettere le vostre mani (con french manicure fresca di estetista e che deve durare fino a dopo Capodanno!!) tra avanzi di cibo viscidi e acqua e sapone vi fa inorridire. E’ però d’obbligo chiedere se serve una mano, e se serve (purtroppo!), aiutare. In genere non fanno scomodare e al riordino ci pensano le donne della famiglia. Ma voi dovete comunque chiedere e fare la vostra bella figura di ragazza generosa ed altruista!
Dopo che avrete superato la prova-parenti, vi renderete conto che è stata meno difficile di quel che immaginavate. Passata la tensione iniziale sarà tutto più semplice, e tra portate, risate e chiacchiere arriverà sera senza rendervene conto... e magari vi sarete pure divertite! Se invece sono più pallosi di quanto pensavate... ripetetevi mentalmente all’infinito “panta rei”. Arriverà anche Santo Stefano no!?
Altri consigli  qui 

Veniamo ora  ai i divorziarti e  separati il probelma  è  più complesso  in quanto uno dei die  , può avere  un nuovo  amore   ed  avere  altri figli a  carico  quelli del partner  o  quelli  che  fara  con il nuovo   partner  .   i figli del primo matrimonio sono quasi sempre a disagio, perché dovunque c’è un figlio di tutti e due. E ci sono i nonni, spesso nemici di genero o nuora, corredati da zii e cugini. Tutti accomunati dal preciso intento di passare il Natale col bambino.Il bimbo va ad orari come un trenino: si sente più amato, più conteso, più confuso o semplicemente assai indaffarato? I piccoli non spiegano queste cose, tesi a non far restar male nessuno, talora a far restar male tutti.Come passare serenamente il Natale in tali situazioni  , allora ?
Anche se pare , come dice  http://scuoladivita.corriere.it/2013/12/24/il-natale-dei-separati-genitori-e-bambini/#7s8d6f87 un paradosso, l’unica possibilità è sentire e agire al massimo la missione di genitori. Che è rendere certi dell’amore dei due genitori perché i bimbi partendo dalla sicurezza affettiva possano volare via, forti, autonomi, capaci di distinguere i segnali dell’amore.Che non sono quelli del possesso, e delle contese per accaparrarselo. Non sono quelli dell’odio per chi pure hanno amato. E neppure quelli della rinuncia imposta dall’egoismo degli adulti. Infatti  i  periodi festivi creano sempre qualche tensione in più nelle coppie  già  separate o divorziate  . Già quando si sta insieme la gestione degli impegni familiari natalizi è complicata (e spesso genera conflitti ), quando poi i genitori sono separati ci sono ancora più incastri da far combinare.La divisione dei giorni di vacanza dei figli e soprattutto l’organizzazione dei giorni di vera e propria festa, può diventare campo di ulteriore  lotta. Proviamo a chiarire quali sono le regole, proprio per evitare che ci si scontri.Una regola di legge non esiste. Come in tutta la materia delle separazione tra coniugi, soprattutto quando ci sono figli minori, non può esserci una regola definita dalla legge, perché il principio che governa tutto questo campo del diritto è la priorità del benessere dei minori.Infatti è   impossibile dettare una regola a priori, perché le esigenze familiari sono tante quante sono le famiglie e le norme devono offrire principi e non regole prefissate. Può sembrare una complicazione, ma diversamente il sistema non funzionerebbe. ma  << Esistono prassi diffuse, ---  come  suggerisce  questo interessante articolo    di  http://genitoricrescono.com  ----  che i giudici applicano quando devono decidere in assenza di accordo tra i genitori e in situazioni che non presentano particolarità. L’organizzazione tipica che viene scelta nelle separazioni consensuali in assenza di esigenze particolari o che viene applicata dai giudici quando non ci sono motivi per modificarla è questa: i bambini trascorrono le vacanze di Natale metà con un genitore e metà con l’altro, facendo in modo che, ad anni alterni, passino con uno il periodo dal 23 (chiusura delle scuole, quindi anche prima) al 30 e con l’altro dal 31 al 6 gennaio.Nella prima settimana cadono due giorni che di solito si trascorrono in famiglia e in cui si festeggia: il 24 e il 25. Stessa cosa nella seconda: il 31 e il 1° gennaio.In questi casi si cercherà di alternarsi se la vicinanza dei genitori lo permette: se nella prima settimana i bambini stanno con la mamma, sarà opportuno che o la sera del 24 o la giornata del 25 la passino col papà. Così nella seconda settimana, stiano con la mamma o la sera del 31 o il giorno di capodanno.Sempre con l’accortezza di alternare gli anni.E’ evidente che, se i genitori abitano distanti e questo provoca più stress nei bambini che giovamento, sarà opportuno evitare e accettare che tutto il Natale sia trascorso con un genitore e tutto il Capodanno con l’altro.Altra soluzione possibile e molto praticata è quella di trascorrere con il genitore collocatario il periodo dalla chiusura delle scuole al 24 compreso. Poi stare con l’altro genitore dal 25 al 31 sera e tornare dal primo genitore dalla mattina di Capodanno al 6 gennaio. In questo modo, sobbarcandosi spostamenti proprio nei giorni di festa, si riesce a far trascorre le feste in modo equilibrato anche a bambini che hanno i genitori residenti non troppo vicini. >>  Però  ci sono anche quele  famiglie  che  invece  hann scelto   hanno scelto la soluzione ottimale ma  allo stesso tempo    più complessa  perchè  va   saputa  gestire   e  la separazione e  poi il divorzio devono essere   con meno rqncori ed  odi possibili  : il Natale e il Capodanno si trascorrono comunque INSIEME, almeno  per il primo periodo  preparando però i figli  onde evitargli illusioni  e  fargli capire  che  babo e mamma  pur  non vivendo più insieme  ed  avendo  altre famiglie   , mamma e papà    sono  con loro  . Magari dai parenti dell’uno che sono rimasti più affezionati all’altro (spesso i cognati e i cugini sono preziosi in questo ruolo di ospiti neutrali). Sempre più spesso con la presenza di nuovi compagni o nuovi coniugi e soprattutto con i fratelli dei bambini nati da successive unioni.Ricordate, però, che qualsiasi altra organizzazione è possibile, sempre che sia rispettosa di tutti, bambini per primi, ma anche dei genitori (e delle loro esigenze logistiche ed economiche), senza dimenticare che a Natale l’esigenza di coltivare le relazioni familiari si sente di più.Quindi, lo sforzo per mettere da parte eventuali frizioni e rancori con la famiglia dell’altro, deve essere maggiore. La pretesa di “non far vedere” i bambini a questo o quel parente deve essere seriamente e gravemente motivata, altrimenti meglio mettersela via.Un consiglio: non trascurate le diverse tradizioni e abitudini delle famiglie dei due genitori e fatene un modo per indirizzare la scelta di chi terrà i bambini. Se in una famiglia si privilegia la festa della sera del 24 e nell’altra il pranzo del 25, inutile pretendere un’alternanza ferrea che può dispiacere ai bambini. E’ anche possibile che i bambini trascorrano sempre il 24 con la famiglia che festeggia la sera della vigilia e sempre il 25 con l’altra, in modo che possano sviluppare una LORO personale tradizione natalizia, composta da entrambe le feste, in modo che possano vivere con piacere anche le differenze.Se poi avete un regime delle festività natalizie stabilito in una sentenza o in una ordinanza e vi rendete conto che la situazione di fatto è radicalmente cambiata, oppure vi accorgete che quest’anno, per motivi contingenti, è difficile metterla in pratica, attivatevi per tempo pepr accordarvi con l’altro genitore e discutetene. Arroccarsi sui proprio diritti stabiliti in un provvedimento del giudice, se una soluzione diversa può aiutare i bambini a vivere meglio le feste, non paga mai.Un accordo tra i genitori, meglio se formalizzato anche in uno scambio di mail (in modo che poi nessuno dei due possa obiettare di non aver conosciuto o accettato i termini dell’accordo), può sempre superare qualsiasi situazione del giudice.
  Altri consigli li trovate  su  questo articolo di    
http://www.humanitasalute.it/


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