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Fonte, i rapinatori della sala slot graziano cliente disoccupato
Onè. «Sono senza lavoro, tutti i miei soldi nel portafogli» e i tre banditi, svuotata la cassa della sala slot, se ne vannodi Davide Nordio
FONTE. Pistola puntata e volto coperto, prima rapinano la sala giochi, poi tentano di portare via il portafogli all’unico avventore, salvo poi fare dietrofront quando questo li supplica di lasciarlo stare essendo un disoccupato.
L’assalto è avvenuto domenica alla sala giochi Atlantica di Oné. Erano circa le 23 quando tre individui hanno fatto irruzione nel locale minacciando con una pistola le due uniche persone che al momento erano all’interno: la titolare cinese di 49 anni e un cliente. Immediato e perentorio l’ordine di aprire le casse e farsi consegnare l’incasso, una sola frase pronunciata a quanto pare in un italiano piuttosto incerto, o perché il trio era di origine straniera o per depistare le indagini. Mentre la donna apriva le casse, sperando che l’incubo finisse quanto prima, il cliente è stato fatto stendere faccia a terra. E in quel frangente, secondo quanto raccontato a chi è arrivato nel locale dopo l’assalto, i tre malviventi hanno chiesto all’uomo di consegnare loro il portafoglio. «Sono un disoccupato, quello che c’è nel portafoglio è tutto il denaro che ho», ha supplicato il cliente. I tre hanno rinunciato, anche perché il bottino già li soddisfaceva abbastanza, visto che si tratta di circa diecimila euro in contanti. Preso il denaro i tre sono scappati a bordo di una Fiat Punto.Scampato il pericolo, la titolare ha subito chiamato il 112: immediato l’intervento dei carabinieri della compagnia di Castelfranco per dare la caccia al trio di rapinatori. La banda però si era già garantita la fuga con un cambio d’auto al volo. Quella utilizzata per arrivare a Oné e poi scappare è stata ritrovata poco più tardi a San Zenone. E proprio qui era stata rubata qualche ora prima della rapina a un residente di nazionalità tunisina.
L’impresa dei tre malviventi, durata una manciata di minuti, è stata ripresa dagli impianti di videosorveglianza presenti nella zona e le immagini costituiranno un elemento importante per le indagini.
Purtroppo non è la prima volta che la sala giochi Atlantica viene presa di mira dai malviventi: era successo anche nel giugno 2014, quando
ignoti sono penetrati nella struttura dopo aver abbattuto a colpi di mazza il muro che divideva la sala giochi da un esercizio sfitto all’epoca dei fatti: seimila euro il bottino del saccheggio di videogiochi e macchinette cambia moneta, oltre diecimila euro i danni al locale.