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Visualizzazione dei post da aprile, 2015

Un'adozione e un abbandono

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La storia che racconto oggi prendendola dal web si chiama "Gift" ed è nata da un'idea di Zoetis, una società ungheresePiù precisamente Production Company: DeadLens Pictures che potete contattare o  https://www.facebook.com/DeadLensPictures  oppure    mail: deadlenspictures@gmail.com la protagonista   Essa sembra  la classica   storia   triste , da  romanzo del XIX secolo  , di una bambina, ma l'apparenza inganna.Una famiglia decide di adottarla, per fare compagnia alla figlia; lei però vuole sempre giocare e spesso crea disordine in casa, a volte rompe degli oggetti, insomma diventa un vero e proprio impegno, Mamma e papà cominciano quindi a maltrattarla e arrivano ad abbandonarla; Una bambina viene adottata da una famiglia, affinché possa fare compagnia alla loro figlia. Ma la piccola col tempo si rivela molto meno "adorabile" a causa del disordine e dei danni che provoca. Così mamma e papà decidono di abbandonarla. Il finale? Tutto d

perchè guardo i film i film in streaming o scaricati dalla rete \ Torneranno i prati di Ermanno Olmi

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  Recensioni migliori della  mia di  http://www.comingsoon.it/film/torneranno-i-prati/50676/scheda/ http://farefilm.it/recensioni/recensione-di-torneranno-i-prati-la-grande-guerra-di-ermanno-olmi-1932 http://quinlan.it/2014/11/05/torneranno-i-prati/ Finalmente  sono riuscito  a  vedere  ,  come  già accennato   qui nel blog  ,   ho dovuto farlo in streaming  , il bel  film  Torneranno i prati  . Ora  ne  aprofitto    cosi per  chiariee   perchè   guardo ( non sempre  )  i  film in streaming  o  in rete  .Ma  soprattutto     rispondere  a chi   vedere  diuscussione presa   da uno  stato   della mia bacheca  di fb 21 aprile alle ore 21.41 sta guardando in streaming visto che al CinemaTeatro Giordo non lo hanno portato il film di Olmi torneranno i prati Mi piace · Commenta · Condividi CinemaTeatro Giordo E' facile fare critiche, sopratutto da chi non frequenta il cinema, noi possiamo programmare i film più belli che esistono ma purtroppo

BRIGATA SASSARI NOTE DIGUERRA scritte nel 1926 da Giuseppe Tommasi parte1

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I primi nuclei dei reggimenti della Sassari, brigata di Miliza Mobile secondo il  vecchio ordinamento dell'esercito, furono formati nella seconda quindicina del gennaio 1915 da ufficiali e soldati della Brigata Reggio, di stanza in Sardegna; e precisamente il 46° di Cagliari costituì il 151° e il 45° di Sassari costituì il 152°. II comando della Brigata fu assunto dal maggior generale Luigi Calderari, quello dei reggimenti dai tenenti colonnelli Ledda e Torti. Solo però al momento di entrare in campagna, quando cioè nella imminenza della mobilitazione furono richiamate dal  congedo quelle meravigliose classi che già avevano fatto la guerra in Libia, i nuclei originari furono ingrossati e i singoli  reparti costituiti secondo la formazione di guerra. La Brigata partì dall'Isola il giorno 14 maggio, e stette in Roma tutto il resto di quel mese, per servizio di ordine pubblico. Il 1° di giugno sì trasferì nel bresciano: Caldorari al comando della IX Divisione di fante

l'italia non celebra il genocidio armeno eppure ospito in esilio Armin_Theophil_Wegner che lo denuncio e scrisse a hitler per evitare quello su gli ebrei

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http://marciana.venezia.sbn.it/sites/default/files/letterahitler.pdf lettera ad  hitler  di  Armin_Theophil_Wegner   (  1886-1978 )   http://www.succedeoggi.it/2015/01/testimone-900/ sul genocidio  Armeno http://marciana.venezia.sbn.it/mostre/armin-t-wegner-un-giusto-gli-armeni-e-gli-ebrei http://www.presentepassato.it/Dossier/Dire_no/kuciukian_armin_wegner.htm http://www.columbia.edu/itc/history/winter/w3206/edit/armeniangenocide.html http://armgenocide.blogspot.it/2008/03/armin-t-wegner.html Oggi oltre  al 25  aprile   si   celebra  il  centenario  Genocidio  Armen  e  a cui  ,   che  ci  si vuol  fare    quando   si  ha una politica estera  da  far  schifo   Genocidio armeno, commemorazione del centenario a Erevan. Tanti capi di Stato, assente governo italiano (FOTO) Redazione, L'Huffington Post

L’ossimoro del sardo razzista [di Nicolò Migheli] di sardegnasoprattutto

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By sardegnasoprattutto / 23 aprile 2015 / Culture / No Comments Dopo la strage in mare dei novecento migranti La Nuova Sardegna e l’Unione Sarda hanno dovuto ritirare gli articoli dalle loro edizioni on-line, perché strapieni di commenti offensivi e razzisti. I lupi da tastiera non aspettano altro. A volte si nascondono dietro eteronimi. Altri più coraggiosi, non esitano a firmare con i propri nomi. In questi ultimi anni, più volte è capitato di leggere o assistere a manifestazioni di intolleranza nei confronti di migranti o dei rom. Tutte le volte ci si è consolati con un “i sardi non sono razzisti.” Bisogna dire, ad onor del vero, che il razzismo biologico è ormai scomparso, seppellito con la Seconda Guerra Mondiale. Solo il professore irlandese Richard Lynn e qualche gruppo minoritario di “Supremazia Bianca” insistono su dottrine finite nell’immondezzaio della storia. Oggi prevalgono le teorie sulle diversità culturali e sulla inconciliabilità delle stesse. In un

LUCIDA FOLLIA

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“Più numerosi adesso che nei primi secoli del cristianesimo”: così papa Francesco nel commentare l’impressionante numero di testimoni immolati per la loro fede. Li hanno uccisi l’odio, il razzismo, l’intolleranza. Ma anche l’indifferenza: la nostra, in primo luogo; e il pensiero va immediatamente alle vite spente in quell’immensa bara d’acqua in cui s’è trasformato l’antico “Mare Nostrum”. Testimoni (martiri) inconsapevoli ma non meno autentici, a qualsiasi credo appartenessero, cui è stata negato, da subito, l’elementare diritto a vivere. Testimoni comunque, perché gloria di Dio è l’uomo. Un movimento ascensionale, che parte dalla terra per giungere al cielo, ma non rinnega, anzi, motiva e dà pregnanza alla prima. Qualsiasi sfregio all’umanità, a quella concreta di ossa e carne, è sfregio al Creatore. I testimoni (martiri) non sono uomini e donne scarnificati; divengono anzi più tangibili e fattuali. È l’agire che conferisce loro una circolare pienezza; la coscienza d’essere cellul

False croci e veri crocifissi

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Non è il primo ad aver la risata facile, e noi italiani ne abbiamo una triste esperienza. Quella di Mered Medhanie, uno degli scafisti-schiavisti responsabili dell’ecatombe nel Canale di Sicilia, ci sembra di sentirla. Incurante, leggera e stolida. Ridevano gl’imprenditori mafiosi aquilani dopo il terremoto del 2012, subodorando affari d’oro con la ricostruzione. Rideva Medhanie stipando carne umana sui barconi della morte, perché, malgrado fosse un “lavoro stressante”, gli consentiva di condurre una lussuosa vita a Tripoli. Ma c’è qualcosa di più terribile di quella risata. Una croce. Nelle fotografie, Medhanie ne sfoggia una vistosa al collo, con evidente compiacimento. Quale significato attribuirle? È forse cristiano Medhanie ? L’obiezione sorgerebbe fin troppo facile: uomini come Medhanie non appartengono a nessuna religione. Certo. Tuttavia, i simboli mantengono la loro importanza. E lo scafista ostentava il suo (come i piissimi uomini d’”onore”, come certi nazis

Gli Armeni un genocidio dimenticato di cui questo anno cade il centenario

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 per approfondire    http://it.wikipedia.org/wiki/Genocidio_armeno   anche il papa    ricorda il genocidio  del popolo armeno http://www.sardegnablogger.it/il-genocidio-armeno-intervista-ad-alessandro-aramu/ non mi piace parla    dei genocidi  , ma   ce ne  sono oltre a quelli  strumentalizzati politicamenteee  a  quelli più ricordati  dai media     alcuni dimenticati dai media  come  questo  di cui parlo oggi   da  http://www.ilpost.it/2012/04/24/breve-storia-del-genocidio-armeno/ Breve storia del genocidio armeno di Matteo Miele, Royal University of Bhutan Iniziò il 24 aprile del 1915 a Costantinopoli, fu un massacro sistematico ed è tuttora oggetto di grandi contestazioni 24 aprile 2012 La notte del 24 aprile 1915 iniziava l’orrendo e sistematico sterminio del popolo armeno nei territori dell’Impero ottomano. L’obiettivo dei Giovani Turchi, organizzazione nazionalista nata all’inizio del XX secolo, era quello di creare uno stato n

Strage di migranti, giornata di lutto in Sardegna Bandiere a mezz'asta in tutti i Comuni dell'isola. I sindaci: «Non possiamo restare indifferenti» e il cinismo dela gente per bene

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  potrebbe  interessare  il post precedente http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2015/04/ipocrisia-cinismo-nuovo-razzismo.html questa  è il mio  sardismo e  il mio essere sardo . Sia    che  certi politicanti lo facciano  per acchiappare  voti   piuttosto che perchè lo sentano  spontaneamente  è  buon segno   da la nuova  sardegna Strage di migranti, giornata di lutto in Sardegna Bandiere a mezz'asta in tutti i Comuni dell'isola. I sindaci: «Non possiamo restare indifferenti» CAGLIARI.I Comuni della Sardegna hanno proclamato per oggi 20 aprile una giornata di lutto cittadino, dopo la strage di migranti nel Canale di Sicilia. «Le bandiere di tutte le sedi amministrative saranno a mezz’asta», ha detto il presidente dell’Anci Sardegna, Pier Sandro Scano, che ieri ha chiesto a tutti i sindaci dell’isola di proclamare la giornata di lutto e adottare iniziative di solidarietà.«Di fronte a questa vera e propria ecatombe non si può rimanere indifferenti e ognuno, a c