Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta seconda possibilità. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta seconda possibilità. Mostra tutti i post

30.6.25

Ciclismo, professionisti battuti dall'amatore senza sponsor

Una  storia   di  fortuna e di grande sacrificio.  quella  di Filippo Conca un ciclista  " amatoriale " che
 è riuscito a vincere    una  gara di professionisti  .  E'  una  storia    particolare   in quanto agli sponsor   come  si sa    ci sono in ballo tanti soldi raccomandazioni che scelgono chi vogliono loro quindi si tenga la sua meritata vittoria e se ne ha voglia continui come ha fatto fino adesso se  sceglie     di entrare  in una squadra deve fare da gregario e deve seguire certe regole che a volte fanno male  .   E'sucesso  
a Gorizia   dove   a  vincere  tra lo stupore generale Filippo Conca, 26 anni, ex corridore
professionista con Lotto e Q'36.5 e oggi in maglia bianca, senza sponsor e con una sola scritta: Swatt Club, club amatoriale nato da un blog. Conca vince il campionato italiano professionisti a Gorizia battendo nettamente nella volata a cinque Alessandro Covi (Uae Emirates), Thomas Pesenti (formazione sviluppo della Soudal-Quick Step), Giovanni Aleotti (Red Bull-Bora) e l'altro compagno di squadra Mattia Gaffuri. A 10 Baroncini e a 11 Milan, protagonista di un grande forcing nel finale. Lo Swatt Club è un team lombardo e inizialmente era un semplice blog (solowattaggio). Nasce nel 2017 come formazione amatoriale con l'idea di dare una seconda possibilità a tutti i corridori over 23 anni scartati dalle grandi squadre e rimasti a piedi. Il regolamento lo prevede: il tricolore è aperto a tutti i corridori élite, cioè oltre 23 anni, per i quali esiste una speciale corsa vinta ieri da Alessandro Borgo. Siamo quindi alle comiche: sabato parte il Tour de France, con i nostri Jonathan Milan e Filippo Ganna alla ricerca di qualche acuto in terra francese che ci manca da 106 tappe (Vincenzo Nibali, Val Thorens, 27 luglio 2019), e ieri abbiamo vissuto una delle pagine ciclistiche nostrane più imbarazzanti di sempre. Un amatore che vince la maglia tricolore dei professionisti. L'uomo senza maglia, Filippo Conca, si veste di tricolore.
La sua maglia pulita, bianca e pura come la Swatt Club, formazione composta da atleti che il ciclismo ha accantonato, la coprirà con quella tricolore, che forse non mostrerà mai in nessuna corsa, perché attualmente il suo team professionistico non è. Una squadra fatta di isolati, che ieri ha mostrato in diretta tivù la sua forza e la forza di un movimento quello italiano - che non c'è più.

 come   dice 
 ROBERTO ZANOTTI
3 ore fa
Sì, ma evitiamo di raccontare frottole: ha vinto la gara battendo dei professionisti, su questo non ci piove! Definirlo semplicemente un "ciclista amatoriale", però, è estremamente riduttivo — e no, non stiamo parlando del classico amatore della domenica che intasa le statali in gruppo con la maglia della squadra del bar. Parliamo di un atleta vero, di alto livello, che semplicemente non fa parte di una squadra professionistica. E allora dov’è la notizia? Il punto non è che non sia un professionista, ma che non corre in nessuna squadra WorldTour o Professional italiana, eppure ha indossato la maglia bianca e ha vinto la gara. Questo dimostra che il suo livello non è affatto inferiore a quello di molti professionisti.




16.12.23

diario di bordo n°24 anno I dopo le minacce il licenziamento dalla cooperativa di Roberto Mantovani, alias Red Sox, il taxista che rispetta la legge sul poss., Si risposano 43 anni dopo il divorzio: “Ci riproviamo per la seconda volta” Si ritrovano 43 anni dopo essersi detti addio e ci riprovano.,la sostituzione dei giornalisti con l'intelligenza artificiale

  canzone  suggerita

Gracias a la vida - versione di Ginevra di marco

Vi ricordate la storia di Roberto Mantovani, alias Red Sox, il tassista bolognese dichiaratamente antifascista che ha combattuto con coraggio i colleghi No-Pos (e No-Tax…) pubblicando ogni giorno gli incassi del proprio lavoro, tanto in contanti quanto digitali.Ebbene, dopo le gomme dell’auto tagliate, minacce, insulti di ogni genere, poco fa la notizia che Red Sox è stato addirittura sospeso dalla cooperativa per cui lavora.Invece di premiarlo ed elevarlo a esempio, Mantovani è stato sanzionato con motivazioni a tratti surreali, adducendo sue presunte dichiarazioni lesive degli associati.Invece di difendere Mantovani da vandalismi, violenza verbale e avvertimenti, lo si isola e lo si tratta come una specie di pericolo pubblico. D’altronde, in un Paese che dichiara guerra ai pos e in cui la Presidente del Consiglio definisce le tasse “pizzo di Stato” è perfettamente in linea e coerente. Il mondo al contrario, questo sì, davvero.Piena e massima solidarietà a Roberto Mantovani, sicuro che andrà avanti con la sua battaglia per la legalità e la trasparenza.





-------




Si risposano 43 anni dopo il divorzio: “Ci riproviamo per la seconda volta”
Si ritrovano 43 anni dopo essersi detti addio e ci riprovano. "Adesso che siamo in pensione entrambi, abbiamo pensato che sia giusto risposarsi...






Si sono nuovamente scelti dopo essersi detti addio 43 anni fa. Una storia incredibile che ha fatto presto il giro del mondo: parliamo dell’amore (ri)sbocciato tra Jazmín Olguín e José Manuel Tovar. Erano diventati marito e moglie da giovanissimi, poi lei diede alla luce tre figlie. Sembrava la famiglia perfetta e vi erano tutti i presupposti per la felicità. Tuttavia, le cose si misero male e l’amore precipitò mentre i litigi erano ormai all’ordine del giorno. Divorziarono e stettero lontani l’una dall’altro per ben 26 anni. Una vita intera. Le figlie erano ormai grandi e i due si ritrovarono.
“Abbiamo iniziato una relazione più libera”, ognuno poteva vivere il nuovo riavvicinamento a modo suo, senza oppressione, reduci e memori dalla prima esperienza insieme, stavolta hanno deciso di procedere con i cosiddetti “piedi di piombo”. Ed è andata avanti così per 17 anni, fin quando non hanno compreso di nuovo di essere troppo innamorati per non riprovarci a giurarsi amore eterno in chiesa, di nuovo davanti ai propri cari. Causa forza maggiore, chiaramente, tra gli invitati mancava qualcuno stavolta.



Ma, rovescio della medaglia, c’era qualche new entry, come appunto le tre figlie della coppia, oltretutto decisive per il grande riavvicinamento dei genitori. “Le nostre figlie ci hanno detto: ‘Non troveremo mai un padre bravo come te o una madre brava come te’. Abbiamo parlato e abbiamo deciso di ricominciare la nostra relazione e ora che siamo in pensione, lei mi ha chiesto di sposarmi”, ha raccontato l’uomo ai media locali. Tutto è bene ciò che finisce bene. A volte si comprende subito cosa si vuole dalla vite, a volte ci vogliono 43 anni, come nel caso di José e Jazmin. E allora, di nuovo auguri!
-----




Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...