IL NOME DI MARIA di Daniela Tuscano - [ Meriam, la donna cristiana condannata a morte ]
Meriam, Mariam, Myriam. Ormai questo nome è diventato familiare alle cronache, ma chissà quanti occidentali ne conoscono ancora l'origine. Meriam, cioè Maria. Maria è la donna del maggio al tramonto. È la donna della Visitazione che ha affrontato un lungo cammino, disprezzando i pericoli, incinta (anch'essa!), per recarsi da un'altra donna e proclamare un mondo nuovo, di eguaglianza, pace, liberazione dagli oppressori. Una donna di giustizia prima che di carità. O meglio, d'una carità nella giustizia. Quel nome oggi vive in Sudan, in carcere e in catene. Come la sua omonima, incinta. Anzi, quel figlio della pace e della liberazione l'ha già dato alla luce: ed è naturalmente femmina, ed è nata prigioniera, perché per lei non v'è posto nell'albergo, ma solo dietro le umide sbarre d'un carcere. Prigioniera e fuggitiva, il sole visto dietro un riquadro di pietra - così la immaginiamo -, è stata accolta dal padre come un doppio dono: chissà