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6.12.24

il treno dei bambini film di cristina comencini tratto dall'omonimo romanzo di viola ardone . una storia di solidarietà del nord verso il sud , dei comunisti


 In   una notte  buia e tempestosa  d'inverno    del desolante    panorama  tv  italiano  ,  accendo  netflix  per vedere la seconda  stagione di Lidia  Poet ma ecco che   trovo    nell'elenco dei  film appena  usiciti   il treno dei    bambini di Cristina  Comencini   tratto  dall'omonimo  romanzo  Il treno dei bambini appunti  di  Viola Ardone pubblicato da Einaudi  ( foto a   sinistra   e  qui  chi volesse  Leggerne un estratto )  . Una  storia  di  cui   nei  giorni nostri  s'era  persa  la  menoria   , ma  poi  ritrovata  grazie  al  libro  della Ardone  e  al  film    della  Comencini  Un  film  bellissimo    d'influsso neorealista  . Infatti  molti   ad iniziare da : <<  Il treno dei bambini è il film di Natale che ci fa piangere senza ritegno |>>  di Vanity Fair Italia    affermano   giustamente    che <<  [...]  ricorda, per ambientazione, stile produttivo e la presenza dietro le quinte di alcuni sceneggiatori in comune, il film C’è ancora domani di Paola Cortellesi. Anche lì, un’Italia povera, ma intrisa di dignità, diventa il terreno fertile per raccontare storie dal respiro universale.  [...] >>La domanda  che mi pongo  e    si pone  lo  stesso articolo  di vanity : << [...] è legittima: si tratta di un tentativo consapevole di replicare il modello di un cinema italiano popolare, appetibile anche per il pubblico internazionale? Forse sì, e non sarebbe una cattiva idea >>.
Un  ottimo dosaggio  tra   finzione  e  realtà     come     fa anche   notare :  Il treno dei bambini, la storia vera dietro al film: Amerigo Benvenuti è un vero violinista? di  Cinefilos.it .IL film , come il romanzo , ricostruisce una delle iniziative più belle del Dopoguerra italiano che salvò migliaia di bimbini del sud d'italia dalla fame e dalla povertà. una fetta di Storia del dopoguerra, quando l'Italia, pur lacerata, aveva trovato la forza di andare avanti .  


Uno  degli esempi di come    anche durante   il periodo natalizio   si  possano fare   film   senza  scadere   nei  consuenti   sterreotipi o luoghi  comuni  (     babbi natale  , nascita   di gesu  , tuti più buoni ,  pranzi  e  cene e  regali  , ecc  )  
 

per  chi  volesse   aprrofondire  le  tematiche  del film  

4.6.19

Lei era Marta e ha scelto di morire impiccandosi

Di cosa  si  Parla 





di suicidi sia che avvenga per eutanasia come il caso precedentemente trattato che non come la storia che riprendo sotto su tali storie c'è ancora moilto pudore e tabù a parlarne .di suicidi ed ed si sottovaluta il problema ed a considerare malato \pazzo chi per farsi aiutare ricorrere a o psichiatri e psicologici
Infatti concordo, avendolo vissuto personalmente ed avendo due conoscenti e concittadini giovanissimi suicidatisi 

da   https://fattodavoi.ilfattoquotidiano.it





Lei era Marta, mia figlia. Il 15 aprile 2019 all’ età di 40 anni ha scelto di morire impiccandosi.
Non la troverete in nessuna statistica di morti per suicidio perché non abbiamo informato nessun organo di stampa; l’ha fatto in casa sua a Roma, ci ha lasciato uno scritto sul tavolo della cucina, due mozziconi di sigaretta nel posacenere, il telefono in modalità aerea, una bottiglia di vodka e troppo dolore.
Marta era una persona fragile, molto profonda, spirituale e colta. Marta era bella, aveva la capacità di entrare nei cuori, di trovare parole adatte per comunicare, questo mondo è certamente più povero senza di lei. Marta non riusciva più ad affrontare la vita, troppo difficile per me, come ha
testualmente lasciato scritto.
Aveva una famiglia che la amava, un lavoro, un ragazzo, tantissimi libri, tanti pensieri profondi e nascosti.
Da quel momento io non sono più quella che ero, un tornado mi ha scaraventato in un’altra dimensione sconosciuta e crudele. Ma l’intento di questa mia lettera non sono io né la mia famiglia, i survivor come veniamo definiti dalla poca letteratura in merito al suicidio.
Vi scrivo per denunciare il silenzio degli organi di stampa riguardo alle morti per suicidio che rappresenta la seconda causa di morte tra gli adolescenti; spesso per notizie così si spendono quattro parole in un trafiletto che si conclude quasi sempre con – soffriva di depressione-
In Italia esiste un solo centro di prevenzione al suicidio e supporto ai survivor del Sant’ Andrea di Roma diretto dal professor Pompili, unico suicidiologo in questo nostro strano paese.
Pompili fa molto con poco, è una goccia lucente nella disperazione.
Ogni anno è come se scomparisse un paese intero. Molto spesso chi sceglie il suicidio è tra le persone più colte, profonde e possiede un’ anima raffinata. Come Marta che incantava tutti coloro che la conoscevano.Io non ho la risposta alla grande domanda- perché l’ha fatto ? Gli anni che mi resteranno da vivere non saranno sufficienti per trovare la risposta.
                            Vi ringrazio della vostra attenzione
                                        Cristiana









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