Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
6.12.24
il treno dei bambini film di cristina comencini tratto dall'omonimo romanzo di viola ardone . una storia di solidarietà del nord verso il sud , dei comunisti
25.4.21
25 aprile | La guerra delle partigiane, la Liberazione dimenticata. “Senza di noi la Resistenza sarebbe stata impossibile. Quella battaglia serviva anche per avere gli stessi diritti degli uomini. E non è finita

Le combattenti furono 35mila, altre 20mila ebbero funzioni di supporto. E poi le migliaia di arrestate, torturate, condannate dai tribunali fascisti. Eppure il contributo delle donne nella battaglia per la libertà è stato a lungo lasciato ai margini del racconto. "Ci chiesero di non sfilare" ha raccontato tempo fa Lidia Menapace. Ilfatto.it ha intervistato 4 di loro: Mirella Alloisio, Francesca Laura Wronowski, Teresa Vergalli e Ida Valbonesi. Storie diverse, spirito comune: "La comunanza di sentimenti fra persone che non si conoscevano, ma che si riconoscevano come appartenenti alla stessa idea di umanità”
“Senza le donne non ci sarebbe stata la Resistenza. Abbiamo rischiato come gli uomini ma allora in tanti ci guardavano male. E il giorno della Liberazione ci chiesero di non sfilare”. Lidia Menapace, nome di battaglia Bruna, partigiana, parlamentare, pacifista, morta nel dicembre scorso a 96 anni, è stata una delle partigiane che hanno partecipato alla guerra di liberazione. E’ stata una delle più note. Ma per troppo tempo le donne della Resistenza sono state relegate nel ruolo di staffetta quasi come se quel compito non fosse rischioso quanto combattere. “Il loro contributo – spiega a ilFattoQuotidiano.it la storica Isabella Insolvibile – è stato disconosciuto. Purtroppo a volte sono stati gli stessi partigiani a non dare il giusto peso a quanto avevano fatto le donne per acconsentire la rivoluzione”. Chi conosce bene la Resistenza, tuttavia, sa che le donne ebbero un ruolo fondamentale: “Intanto – sottolinea Insolvibile – per fare la staffetta serviva un gran coraggio ma dobbiamo ricordare che alcune di loro comandarono le formazioni partigiane; altre si occuparono dei posti di cura e non poche combatterono alla pari degli uomini”. Secondo i calcoli dell’Anpi le partigiane “combattenti” furono 35mila, altre 20mila ebbero funzioni “di supporto”. Tra loro ci furono 16 medaglie d’oro e 17 medaglie d’argento al valor militare, 512 commissarie di guerra. Oltre 4600 furono arrestate, torturate e condannate dai tribunali fascisti. Una di loro era Francesca Del Rio, nome di battaglia Mimma, staffetta della 144esima Brigata Garibaldi. I nazisti la sottoposero a indicibili torture, sevizie, mutilazioni nella caserma di Ciano d’Enza (ora nel Comune di Canossa). Eppure non disse mai i nomi dei compagni di battaglia. Riuscì a fuggire in modo rocambolesco e a raggiungere il comando partigiano. Era incinta e, dopo un parto difficile, perse il bambino. E’ morta nel 2008: due giorni fa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella le ha conferito la medaglia d’oro al merito civile come “mirabile esempio di eccezionale coraggio e di straordinario impegno per i valori della libertà e della democrazia”.

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“Ho 97 anni ma ho ancora le idee chiare. Faccio fatica a seguire tutto
quello che succede nel mondo ma ai giovani dico: state attenti, guardate
il vostro futuro perché è in pericolo. Noi abbiamo lottato per darvi un avvenire migliore. Non è successo. Serve ancora lottare”.
Ida ricorda la fratellanza e la vicinanza, l’amore che c’era per la
libertà: “La gente ci aiutava perché non voleva più la guerra. Per
arrivare al 25 aprile abbiamo trovato la forza per unirci. Oggi dobbiamo
ritrovare quello spirito. Abbiamo lottato per avere la libertà
ora dobbiamo difenderla fino in fondo”. Storie di vita che affondano le
radici in un passato che continua a essere vivo in queste donne. Tutte
sanno che ci sarà un giorno in cui non potranno più raccontare, essere
presenti in piazza, parlare ai giovani, ma ascoltandole si ha
l’impressione che si sentano ancora le ragazze di ieri.
Tutti i video fanno parte del Memoriale della Resistenza, portale dell’Anpi all’indirizzo noipartigiani.it, frutto del lavoro di raccolta di testimonianze di numerosi volontari coordinati da Laura Gnocchi e Gad Lerner. Il Memoriale è raggiungibile a questo indirizzo.
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