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31.3.22

anche questo è femminicidio il caso della preside sabrina quaresima

 Che paese bigotto e  sessuofobicoche  siamo . Se un alunno\a ha un rapporto sentimentale  o sessuale con il prof  ed ha oltre ai 14 anni  è  c'è consensualità da entrambi    perchè dev'essere  reato .
Sembra  d'essere  ritornati  a quando Il plagio   era   a pieno titolo  nel diritto penale italiano .


 Infatti Il plagio nel diritto penale italiano era il reato previsto dall'art. 603 del codice penale, secondo cui «Chiunque sottopone una persona al proprio potere, in modo da ridurla in totale stato di soggezione, è punito con la reclusione da cinque a quindici anni». Tale norma è stata dichiarata incostituzionale dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 96 del 9 aprile 1981. Il termine plagio deriva dal latino plagium (sotterfugio), che nel diritto romano indicava la vendita di un uomo che si sapeva essere libero come schiavo, ovvero la sottrazione tramite persuasione o corruzione di uno schiavo altrui. Si legge infatti nella citata sentenza, che «Nel diritto antico e fino all’inizio dell’età moderna il reato di plagio era inerente all’istituto giuridico della schiavitù inteso come stato dell'uomo non avente personalità giuridica [...]. Dalla fine del sec. XVIII con la progressiva accettazione del principio dell’uguaglianza dello stato giuridico delle persone e la conseguente progressiva abolizione della schiavitù [...] è concepito come un delitto contro la libertà individuale[2]»Nel lontano  1964 la norma era stata invocata contro un artista con un passato da dirigente locale del Partito Comunista Italiano, Aldo Braibanti, che si riteneva avesse indotto due giovani, Piercarlo Toscani e Giovanni Sanfratello, diciannovenni all'epoca dei fatti, in sua dipendenza psicologica, affascinandoli con le sue idee artistiche e filosofiche ispirate al marxismo libertario di Herbert Marcuse e a una visione anarchica della vita e delle relazioni sociali: l'artista era stato arrestato il 5 dicembre 1967 e il 14 luglio 1968 era stato condannato dalla Corte d'Assise di Roma a nove anni di reclusione; il 28 novembre 1969, dopo oltre un anno, la Corte d'Appello aveva ridotto la pena a quattro anni e nel 1971 la Corte di Cassazione aveva confermato la condanna. Braibanti, beneficiando di uno sconto di pena per meriti resistenziali, era stato rilasciato il 12 dicembre 1969. Negli anni della rivoluzione sessuale la storia aveva suscitato clamore e generato un clima di protesta, nonché le reazioni sdegnate di Pier Paolo Pasolini, Umberto Eco, Alberto Moravia, Elsa Morante, Adolfo Gatti, Mario Gozzano, Cesare Musatti, Ginevra Bompiani nonché dei radicali di Marco Pannella. Braibanti sarà l'unico condannato nella storia italiana per il delitto di plagio.Successivamente, infatti, la legge era stata invocata contro Emilio Grasso, sacerdote appartenente al Movimento carismatico, accusato da alcuni genitori di aver plagiato i figli minorenni. Questa circostanza spinse il magistrato a chiedere alla Corte Costituzionale se la norma non contrastasse con i principi della Costituzione. Dopo la sentenza il sacerdote fu scagionato.

30.5.16

Valentina Piccini, mamma blogger, allatta in pubblico ma viene insultata sui social: "Ostenti il seno". Lei: "Donne, a volte fate pena"

da L'Huffington Post del 29/05/2016 13:01


Insultata sui social per aver postato una foto mentre è al ristorante e allatta il suo bambino. E' quello che è capitato a Valentina Piccini, blogger 34enne che cura il sito Mamme a Spillo, attaccata su instagram perchè avrebbe, a detta di alcuni, ostentato e provocato. "Altre persone stanno magari cenando ed hanno diritto di non voler assistere ad un atto intimo come quello dell allattamento...ci sta...Il pudore o il fastidio per qualcosa di intimo è qualcosa di molto soggettivo. .. quindi nel dubbio io eviterei o allatterei con un foulard. Tutto qua. È convivenza civile", scrive un utente.
La maggior parte dei commenti è di solidarietà verso Valentina Piccini: "Lascia stare i maligni e allatta dove vuoi e condividi con tutte noi questi momenti di meraviglia!!. Oppure: "Ostentazione ??? Ma la gente non sta bene ! Quelle che scrivono certe cose sono povere donnette rosicone e frustrate senza cose intelligenti a cui pensare, probabilmente piene d'invidia... E poi se hanno da criticare perché ti seguono ? Continua così Vale che sei una grande!". E ancora: "Quando leggo certi commenti rimango esterefatta ....poi capisci il comportamente dei ragazzi del giorno d'oggi persone con cervello zero arrivate e partorite da persone senza cervello!!!".



Ma è la sua risposta a chiudere definitivamente la polemica nata sui social network. Con un post su facebook la blogger dice:
Oggi sono stata MASSACRATA per questa foto su Instagram.
Era la prima uscita "ufficiale" di mio figlio e volevo dire "donne non chiudetevi in casa, quello che fate in casa con un neonato potete farlo anche fuori. Mi hanno tacciato di OSTENTAZIONE del seno, di PROVOCARE, addirittura una ha detto "è tuo diritto allattare, ma è mio diritto mentre sono al ristorante che tu non lo faccia mentre io mangio". Donne, io sono sempre molto pacata ma stavolta ve lo dico e date pure la colpa agli ormoni: se vedere qualcosa di sessuale in questa foto, se ci vedete una provocazione, se provate schifo a vedere un neonato allattato dalla sua mamma mentre voi mangiate le tagliatelle... Avete dei problemi. Seri. E ve lo dice una che l'allattamento non lo ama nemmeno ma che in questa foto vede soltanto tenerezza. E tranquille, se voglio far vedere le tette mi faccio un profilo Instagram magari come uno dei vostri, con magliette attillate o bikini. PORACCE.

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...