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31.8.23

DIARIO DI BORDO N°4 ANNO I . invece di indagare sulle cause della tragedia degli operai morti a torino si tiura in ballo la religione ., pur di giustificare Giambruno e gli altri cattivi maestri s'accusano strumentalmente i genitori delle vittime ., giornalisti che sparano ... come gli influenzer per far parlare di loro e nascondere fatti negativi

 Ma solo io ed pochi altri fra cui Lorenzo tosa Ma solo io trovo morbosa, fuori luogo e persino pericolosa questa insistenza di (quasi) tutti i giornali sul particolare del crocifisso “comparso” a uno degli operai vittime della strage ferroviaria di Torino ? << Di fronte a una tragedia come questa >> ---- come dice Lorenzo --- << abbiamo bisogno di un’informazione che racconti senza sconti la dinamica dei fatti, che indaghi sui sistemi di protezione, sulle certificazioni di sicurezza scadute, sul sistema degli appalti e dei subappalti che mette a rischio la vita dei lavoratori per far risparmiare le imprese. Abbiamo bisogno di tutto meno di giornali acchiappaclick che, come avvoltoi, cavalcano le più viete superstizioni e approffittano della fede delle persone, distogliendo più o meno volontariamente l’attenzione dall’unico vero tema di cui dovremmo parlare oggi e sempre: la sicurezza sul lavoro. >> Infatti quello che è successo a Torino non ha la mano di Dio ma mani e responsabilità umanissime che toccherà agli inquirenti individuare e stabilire.<< Le cinque persone morte investite da un treno a Torino non sono morte per una disgrazia ma perché non sono stati messi in condizione di lavorare - e questo è un fatto - con standard di sicurezza accettabili in un Paese civile, nel 2023.>>Un pensiero non formale alle cinque vittime di questa (ennesima) tragedia sul lavoro e alle loro famiglie. Meritano di essere ricordati con nome e cognome:



L’unico modo di onorarli è la giustizia.

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Contemporaneamente   alla ...   ehm ... parata  di  Meloni   alcuni   giornali online ed  social    parlano   del  fatto  di Caivano   in  modo strumentale . Infatti  già  dal titolo  e dal memem e ripstato a  sinistra     questo   sito   \  canali  social   https://www.dcnews.it/

AGOSTO 31, 2023
Caivano, la mamma delle ragazzine violentate pretende di trasferirsi a spese nostre: deve ancora spiegare come si possano lasciare in giro di notte a 10, 12 anni senza controlli

 dimostra    che  questo  non è   essere   liberi ed  andare  in direzione  ostinata ed  contraria   nel ver senso  della  parola   in quanto    anche  in essa   non  dovrebbe  mai  mancare  il rispetto  e il buon senso  . Infatti  solo l'articolo   che  qui  evito  di linkare  ed   riportare  fa  schifo  in  quanto  usa  in modo  strumentale   per  giustificare   i  cattivi maestri  come Giambruno  e  company   delle  critiche  giuste  . Infatti  su  una  delle  famiglie   sono intervenute  i  servizi sociali   togliendoli momentaneamente  la  figlia   e  trasferendola  in una  comunità .  


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Tale intervento che trovate sotto risponde al mio dubbio espresso precedentemente sia sui social sia su queste pagine : <<Mi chiedo ma i politicanti ed i loro giornalisti usano lo stesso sistema di comunicazione degli influencer o vip in declino per ritornare in auge cioè sparare cazzate pur di distrarre i media ed l'opinione pubblica /la massa o nel caso delle dichiarazioni del compagno della Meloni sui fatti di Palermo far da foglia di fico o parafulmine alle gaffe e agli errori del governo preferendo fare figure di 💩 ? Oppure esiste una terza via cioè pensano davvero quel che dicono ? >>

da il Fq del

Aziende commissariate per sfruttamento, Coppi: “La politica discute di Giambruno e Vannacci. Così a tutelare i diritti restano i magistrati”



I colossi della vigilanza privata commissariati dalle Procure per sfruttamento dei lavoratori. I contratti collettivi disapplicati dai giudici perché prevedono salari indegni, o al contrario applicati d’ufficio a lavoratori privi di tutele come i rider. Il diritto al suicidio assistito riconosciuto solo dalla Consulta, grazie alla questione di costituzionalità sollevata dai pm di Milano. Ancora, anni prima, il sequestro disposto da un gip dell’area a caldo dell’ex Ilva di Taranto, necessario a tutelare “la salute e la vita umana”. Il caso Cosmopol – l’ennesima società di vigilanza sottoposta a controllo giudiziario per aver corrisposto “retribuzioni al di sotto della soglia di povertà” – conferma una tradizione del nostro Paese: l’intervento della magistratura per affermare diritti che la politica non sa o non vuole tutelare. Per Franco Coppi, l’avvocato penalista più celebre d’Italia (difensore tra gli altri di Giulio Andreotti e Silvio Berlusconi), il motivo è semplice: “Chi dovrebbe fare le leggi passa mesi a discutere del nulla. In questo modo a tutelare la dignità delle persone restano solo i tribunali”. ....  segue  su  Aziende commissariate per sfruttamento, Coppi: "La politica discute di Giambruno e Vannacci. Così a tutelare i diritti restano i magistrati" - Il Fatto Quotidiano

28.1.15

MA LA FINiTE DI GETTARE MERDA OPS FANGO SULLE DUE COOPERANTI ED OCCUPATEVI DI COSE PIU' SERIE

  per  i bufalisti incalliti e  per  queli occasionali    potrebbe inrteressare  \  essere utile questo mio  vademecum  ( che  aapplico  , non immune ,  contro le  bufale  )

 Sarebbe bello    se  i familiari    delle   due ex  cooperanti   denunciassero 'sti sciacalli che  ancora  si divertono ( ma non hanno un  cacchio da fare .  ma   gli occhiali almeno gli  mettono  ?    )   a  gettarli addosso  tanto rancore  Per  giunta con delle news  false  e distorte    che poi vengono smentite


 Infatti  mi    fa  meraviglia  che    : a denunciarne la  bufala sia   un  giornale  (www.unionesarda.it) Berlusconiano


Mercoledì 28 gennaio 2015 17:21
Fa il pieno di condivisioni l'immagine di una giovane armata attribuita a una delle due cooperanti rimaste prigioniere in Siria. Ma è l'ennesima bufala...
"Vergogna! Ecco la foto che inchioda una delle due ragazze italiane liberate! Abbiamo
la foto bufala
pagato un riscatto all'Isis per prenderci una sua combattente!". Questo il messaggio che accompagna la foto di una giovane con in spalla un fucile da guerra, diffusa sul web e che sta facendo il pieno di clic e condivisioni tra i tanti utenti che sostengono la teoria del complotto sulla vicenda di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo o che si dicono indignati per il (presunto) riscatto pagato. Peccato, però, che si tratti di una gigantesca bufala. A smascherarla è stato il Post. L'immagine infatti, non ritrae né Vanessa né Greta. Bensì una giovane soldatessa dell'esercito curdo, che da mesi sta combattendo in prima linea per fermare l'avanzata dello Stato Islamico assieme alla Coalizione internazionale guidata dagli Usa. L'ennesimo di una lunga serie di "granchi" insomma, il più celebre dei quali resta sicuramente quello preso dal senatore Maurizio Gasparri, che aveva dato credito alle voci (anche in questo caso rivelatesi completamente prive di fondamento) di presunti rapporti sessuali consenzienti tra le due cooperanti e i loro carcerieri.



  che   ci sia  gente    che  invece  di  verificare   prima  di usare  il tasto mi piace   , mette  mi piace a  simili bufale  ( metaforicamente  )  e  non verifica 

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...