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Violenze contro le donne con disabilità, il report della Polizia: "Spesso l'autore degli abusi è una persona vicina alla vittima"

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    repubblica  03 DICEMBRE 2022 ALLE 08:41     a   cura della redazione Cronaca Lo studio dell'Osservatorio Oscad: in due anni 230 "reati tipici". Il pericolo può celarsi anche sul web Una discriminazione multipla: è quella che ogni giorno subiscono molte donne italiane, vittime in quanto donne e in quanto persone con disabilità. Come il caso di una ragazza siciliana affetta da una grave forma di deficit cognitivo, ricoverata durante il lockdown in una struttura sanitaria, abusata più volte da un operatore che avrebbe dovuto assisterla. Non c'è stata denuncia e nessuno si sarebbe accorto delle violenze se la giovane non fosse rimasta incinta. Soltanto a quel punto la struttura ha comunicato la situazione ai familiari. È solo una delle tante storie di violenza nei confronti di donne con disabilità che l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad) della Direzione centrale della Polizia criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza registr

io non mi sento italiano dopo i casi di Mantova ( pestata a colpi di sedia: «Nessun cliente del bar mi ha difesa» ) e il caso di venezia dove un extracomunitario affoga e oltre ad insultarlo e filmarlo nessuno lo salva o choama soccorsi

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Mantova, pestata a colpi di sedia: «Nessun cliente del bar mi ha difesa» Parla la donna ferita in un locale di Borgochiesanuova dal compagno dell’ex amica. «Continuava a picchiarmi anche a terra, ma i dieci presenti non hanno fatto nulla» da  http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/  del 26 gennaio 2017   MANTOVA. Oltre alle botte, tante botte, a farle ancora male è l’indifferenza degli uomini che hanno assistito al pestaggio senza muovere un dito per fermare la furia dell’aggressore, o anche solo per chiamare i soccorsi. «Lo scriva, mi raccomando, l’omertà dei dieci clienti che erano nel bar e anche del titolare. Sì, fa tanto male...». Giulia (nome di fantasia a tutela della donna) è stata aggredita sabato mattina, in un bar del quartiere Borgochiesanuova. «Ero con un’amica, siamo entrate per comprare le sigarette – racconta Giulia, trentadue anni – seduta a un tavolino abbi

Gavino Ledda : no all’uomo padrone «I matrimoni non durano per sempre, anche Papa Francesco cambi le regole»

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Quando il tuo amore non produce amore reciproco e attraverso la sua manifestazione di vita, di uomo che ama, non fa di te un uomo amato, il tuo amore è impotente, è una sventura.                                                      Karl Marx riprendendo  l'argomento femminicidio e sul  veregognoso \  turpe  violenza  sulle donne   già trattato  precedentemente  su  questo blog  ( I   II   )    riporto qui   sotto questa interessantissima  provocazione   dello  scrittore  sardo   Gavino Ledda ( foto sotto   a destra  )   sul rapporto  femminicidio religione   fonte di Pier Giorgio Pinna   dalla nuova sardegna del  12\5\2013 INVIATO A SILIGO. «I femminicidi si stanno trasformando in fenomeno terribile, sconvolgente. E allora io, l’autore di Padre padrone, dico un no deciso alla violenza. Basta con le donne usate e distrutte come cose. Basta con chi, pensando solo adavere e mai a essere, giudica le persone come una sua proprietà privata. Basta con matrimoni destinati

La nuda verità

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Sono arrivati. Puntuali e disgustosi come sciacalli. Sempre pronti a giudicare, a scaricare la colpa su altri, ad accusarli di malafede. Ad attaccare per non esser attaccati. Hanno visto il manifesto-shock dell'Arabia Saudita contro la violenza sulle donne. Una ragazza che s'intuisce bella, nascosta dietro il niqab, con solo gli occhi splendenti, perforanti e spietati. Uno magnifico, nero come la notte. L'altro tumefatto, turgido di sangue. Commento secco, di lama affilata: "Alcune cose non possono essere coperte".  La campagna, finanziata dalla Fondazione Re Khalid, ha suscitato le ire degli occidentalisti. I quali fingono di non capire. Di fronte all'inequivocabile immediatezza dello slogan, essi, sedicenti difensori dei diritti, lucidi e razionali, dimostrano una doppiezza levantina: "Da quelle parti sono ancora al Medioevo!", "Ecco il ritratto d'una donna libera!" (questa frase è accompagnata da un ghigno st