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Selfie sotto accusa . Una settimana prima di essere uccisa a Perugia dal marito, l’avvocato Raffaella Presta si era fatta un selfie del proprio volto tumefatto ma nessuno ldegli amici a cui l'ha mandato l'ha portato dai carabinieri o forze dell'ordine

03/12/2015 MASSIMO GRAMELLINI e lo aveva spedito al fratello e all’amica più cara con il commento: «Ecco come mi ha ridotta» e la chiosa amara «Incidente domestico, diciamo». Oltre che uno sfogo, forse una richiesta di aiuto: io non ce la faccio a denunciarlo, pensateci voi. Il tema è immenso e chiama in causa tutti: la bestialità gelosa di certi maschi che confondono l’amore con il senso del possesso e l’impossibilità per certe donne di abbandonare da sole un nido diventato mattatoio, persino quando ne avrebbero gli strumenti culturali e giuridici: Raffaella Presta era un’esperta di diritto di famiglia. Chiama però in causa anche gli amici di entrambi. Ma mentre esiste sempre l’ipotesi che il marito violento riuscisse a nascondere agli altri la propria natura e la scatenasse soltanto tra le mura domestiche, il selfie della vittima testimonia che qualcuno all’esterno della coppia era stato avvertito. Le colleghe di Raffaella l’avevano vista arrivare a giugno in ufficio con un timpano r

La nuda verità

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Sono arrivati. Puntuali e disgustosi come sciacalli. Sempre pronti a giudicare, a scaricare la colpa su altri, ad accusarli di malafede. Ad attaccare per non esser attaccati. Hanno visto il manifesto-shock dell'Arabia Saudita contro la violenza sulle donne. Una ragazza che s'intuisce bella, nascosta dietro il niqab, con solo gli occhi splendenti, perforanti e spietati. Uno magnifico, nero come la notte. L'altro tumefatto, turgido di sangue. Commento secco, di lama affilata: "Alcune cose non possono essere coperte".  La campagna, finanziata dalla Fondazione Re Khalid, ha suscitato le ire degli occidentalisti. I quali fingono di non capire. Di fronte all'inequivocabile immediatezza dello slogan, essi, sedicenti difensori dei diritti, lucidi e razionali, dimostrano una doppiezza levantina: "Da quelle parti sono ancora al Medioevo!", "Ecco il ritratto d'una donna libera!" (questa frase è accompagnata da un ghigno st